A/N: Ehi, ragazzi! Nel capitolo precedente, Mario e Luigi si sono sfidati in un rally a squadre per la terza volta. Mario non ha potuto terminare l'ultima gara perché Bowser lo ha fatto schiantare, ma fortunatamente per lui, Luigi ha sacrificato la sua vittoria per aiutarlo a terminare la gara. Purtroppo per Luigi, ha perso per la terza volta di fila, e prima dell'inizio del rally a squadre, si era confidato con Mario, dicendogli che si sarebbe ritirato dalle corse in caso di sconfitta. Dopo la fine, ha eventualmente deciso di non smettere di gareggiare, ma ha comunque deciso di prendersi una pausa di un mese da ciò perché era scontento dei suoi risultati recenti e la sua serie di sconfitte ha influito negativamente sulla sua fiducia in sé stesso e nelle sue abilità nonostante il supporto e l'amore di suo fratello. Fortunatamente per lui, Mario si è offerto di aiutarlo con l'allenamento nel corso del mese. Passiamo a qualcosa di un po' più spensierato stavolta: una bella giornata in spiaggia! Cominciamo!
Capitolo 9: ATTENTI ALLA MORDORENA!
(''Mario Bros.' House- Paper Mario OST'')
Era un lunedì mattina caldo e soleggiato nel Regno dei Funghi. Il sole splendeva intensamente, ed era la giornata perfetta per uscire di casa e andare in spiaggia. Mario e Luigi avevano caldo, e anche se avevano bevuto un po' d'acqua, non era bastato a rinfrescarli.
''Fa davvero caldo oggi, eh, Luigi?'' chiese Mario.
''Sì, puoi dirlo forte.'' rispose Luigi. ''Ehi, Mario? Andiamo insieme in spiaggia?'' propose.
''Oh, sì! È la giornata perfetta per questo! Andiamo alla Spiaggia Smack!'' accettò Mario.(1)
''LET'S-A GO!'' dichiararono Mario e Luigi.
(''Mario Bros.' House- Paper Mario OST'')
Mario e Luigi andarono a prendere tutto quello di cui avevano bisogno, come paletta, secchiello, qualcosa da mangiare per pranzo e due tavole da surf e partirono per la Spiaggia Smack sul loro kart.
(''Cheep Cheep Beach- Mario Kart 8 Deluxe OST'')
A poca distanza dalla costa, c'erano delle capanne di legno dove i turisti potevano fermarsi.
Luigi era un po' nervoso. ''Mario? E se ci attaccasse una Mordorena?'' chiese.
''Non preoccuparti, Luigi! Non credo che ci attaccheranno delle Mordorene.'' lo rassicurò Mario.
''Se lo dici tu.'' disse Luigi.
Si tolsero i loro soliti vestiti e il cappello e si cambiarono nei loro calzoncini da bagno. A parte i calzoncini da bagno, erano completamente nudi. Prima di uscire, dovevano mettersi la crema solare.
Mentre si metteva la crema solare, Mario faticava a spalmarla sulla sua schiena. Riusciva a malapena ad allungare le braccia verso la parte superiore della schiena, mentre Luigi poteva farlo più facilmente perché aveva arti più lunghi. ''Ehm, Luigi? Mi aiuti a spalmare la crema solare sulla schiena? Non ci arrivo.'' chiese.
''Certamente.'' rispose Luigi, mettendo la crema solare sulla schiena del fratello, e per sicurezza, gliene spalmò un altro po' sul collo. ''Ecco fatto.''
''Grazie, fratello.'' disse Mario. ''Facciamo dei castelli di sabbia insieme, dai!''
I due fratelli si sedettero sul litorale e cominciarono a fare un castello di sabbia ciascuno. Quando si fermarono sulla costa, Luigi si sentì bruciare un po' i piedi a causa della sabbia bollente a contatto con suoi piedi nudi. Dopo venti minuti, avevano completato i loro castelli di sabbia, e ne erano fieri, ma rimasero molto delusi quando un'onda lo distrusse a causa dell'alta marea. Ciononostante, questo non impedì a Luigi di divertirsi alla sua maniera.
Mario era sdraiato sulla sabbia, rilassandosi sotto la luce del sole, ma quando aprì gli occhi, scoprì che era sepolto sotto la sabbia fino al collo, e solo la tua testa era visibile. ''Luigi?! Cosa...!'' esclamò. ''Sei stato tu?''
Luigi scoppiò a ridere. ''Sì, sono stato io! Oh, Mario, sei davvero buffo sepolto sotto la sabbia!'' rispose, ridendo a crepapelle.
Mario non riuscì a resistere, e si mise a ridere anche lui. ''OK, questo era abbastanza divertente!'' ridacchiò.
Il bagnasciuga spostò la sabbia, e le braccia di Mario erano libere. Il suo fratellino gli prese la mano e tirò per aiutarlo a rialzarsi, ma perse l'equilibrio e quasi cadde sulla sabbia lui stesso nel tentativo. Dopo questo, però, Mario era libero.
''Anche se hai tutta la sabbia addosso, sei un grande fratello.'' disse Luigi, inginocchiandosi e dando a Mario un abbraccio.
''Anche tu, Luigi.'' disse Mario, ricambiando l'abbraccio. ''Beh, adesso andiamo a farci una nuotata!''
Luigi si preparò a trattenere il respiro prima che il fratello gli prendesse la mano.
(''Cheep Cheep Beach- Mario Kart 8 Deluxe OST-s'')
''GERONIMO!'' urlò Mario, tuffandosi in acqua e portando Luigi con sé.
(''Koopa Troopa Beach- Mario Kart 7 OST'')
Entrambi i fratelli emersero in superficie e cominciarono a nuotare nelle acque cristalline della spiaggia.
''Guarda, Mario! Dei Pesci Smack!'' esclamò Luigi, vedendo banchi di Pesci Smack, Pesci Sguish e Pesci Splash che nuotavano sulla superficie e saltavano in acqua. Un Pesce Smack di grandi dimensioni balzò oltre di loro e si tuffò in acqua con un grande spruzzo che quasi fece perdere l'equilibrio a Luigi. ''Bello, vero?''
''Sì. Davvero bello.'' rispose Mario. Improvvisamente, schizzò dell'acqua in faccia a Luigi.
''Ehi! No, Mario! Basta!'' esclamò Luigi.
''Dai, è divertente!'' disse Mario, schizzandogli ancora più acqua addosso.
''Allora è così che sarà? OK, l'hai voluto tu! Ti faccio vedere io!'' dichiarò Luigi, schizzando acqua in faccia a Mario con più forza.
In breve tempo, i fratelli stavano facendo una battaglia con l'acqua giocosa ma competitiva. Si afferravano le braccia e le gambe dell'altro per cercare di tirare l'altro sott'acqua, ma non cercavano di far annegare l'altro.
Mario e Luigi nuotarono insieme per un po' finché non sentirono un suono che attirò la loro attenzione. Era un cucciolo di Delfì. ''Andiamo!'' disse Mario.
Luigi si avvicinò e vide che il piccolo Delfì aveva un taglio sulla pinna dorsale. ''Oh, no! Quel Delfì è ferito, poverino! Probabilmente sarà separato da sua mamma!'' esclamò.
''Portiamolo a riva.'' disse Mario.
''Abbiamo portato delle fasciature?'' chiese Luigi.
''Sì, ne abbiamo una. Torniamo un attimo dentro a prenderla.'' rispose Mario. ''Forza, aiutami a portare a riva il Delfì.''
Presero delicatamente il Delfì e nuotarono verso la riva, poi andarono nella capanna per prendere una fasciatura e tornarono a riva.
''Vieni, piccolo. Ti porteremo da tua mamma.'' disse Luigi, fasciando la ferita, e il Delfì emise un cinguettio felice.
Mario e Luigi tornarono in acqua, aiutando il mammifero a nuotare mentre cercavano la sua famiglia. Sentivano dei richiami, ma non avevano idea di dove andare, e Luigi era molto preoccupato, soprattutto perché non voleva perdersi nel bel mezzo del nulla con un cucciolo ferito.
''Hai sentito?'' chiese Mario.
''Sì, l'ho sentito anch'io. Forse è la madre del piccolo. Ma non riesco a capire dove sia.'' rispose Luigi.
''Aspetta. Credo che stia cercando di chiamarla.'' disse Mario, riferendosi al suono emesso dal piccolo Delfì.
Il richiamo di prima si fece più forte, e i fratelli sentirono qualcosa di grosso tuffarsi in acqua. Il cinguettio fu seguito da altri più acuti, e il piccolo reagì con un cinguettio suo.
''Guarda! È la famiglia!'' esclamò Luigi, intravedendo in lontananza tre piccoli Delfì e un'altra più grande.
La famiglia si ricongiunse, e madre e figlio si strofinarono il muso. Gli altri piccoli fecero lo stesso.
''Tuo figlio sta bene ora. Va tutto bene.'' disse Mario.
''È ferito, ma non è nulla di grave. Starà bene.'' aggiunse Luigi.
A partire dalla madre, tutti i Delfì si strusciarono su Mario e Luigi, ringraziandoli per averli riuniti. In cambio, gli umani diedero un abbraccio ai piccoli, soprattutto quello che avevano aiutato prima, e una carezza a mamma Delfì. Dopo ciò, essi se ne andarono saltando a ripetizione.
''Sì! Batti il cinque!'' gridò Mario felicemente, e lui e Luigi si diedero il cinque, esultando.
''EVVAI!''
Mario e Luigi passarono il resto della mattinata continuando dov'erano rimasti: nuotavano, si immergevano insieme sott'acqua e giocavano schizzandosi l'acqua addosso. A un certo punto, Mario si arrampicò su uno scoglio.
''Oh, no! No no no no no, che vuoi fare?!'' esclamò Luigi, rendendosi conto di che sarebbe successo.
*SPLASH!*
Mario saltò addosso a Luigi e gli atterrò sopra con un forte schizzo. Riemersero in superficie, ma Luigi era un po' irritato. ''Mario!'' gemette.
''Oh, scusami. Mi sono fatto prendere un po' la mano, eh?'' ridacchiò Mario.
''No, non preoccuparti. Non me l'aspettavo, tutto qui.'' disse Luigi, mettendosi in posizione supina.
''Mi sto divertendo molto con te.'' disse Mario, salendo su Luigi e sedendosi sul suo corpo come se fosse una zattera.
Luigi alzò la testa e si posizionò in una posizione seduta modo che il fratello maggiore gli fosse in grembo. ''Oh, Mario... anche io mi sto divertendo molto.'' gli disse. ''Vorrei tanto che Daisy fosse qui. A parte lei, non passerei questa giornata con nessun altro se non te.''
''Awww, come sei dolce...'' disse Mario, afferrando con delicatezza la testa di Luigi tra le sue mani e dandogli un piccolo bacio fraterno sulla fronte. ''Ehi. Io direi che tra poco dovremo pranzare. Torniamo a riva e mangiamo qualcosa, poi ci prenderemo il sole per un po' e faremo qualcos'altro, OK?'' propose.
''Va bene.'' disse Luigi. Si sdraiò di nuovo direttamente sopra l'acqua, mosse le braccia e la corrente li spinse verso la riva. In tutto questo, Mario rimase sdraiato sul suo corpo più lungo finché non raggiunsero la riva.
(''Koopa Troopa Beach- Mario Kart 7 OST-s'')
(''Gelato Beach- Super Mario Sunshine OST'')
Tornati alla capanna, Mario e Luigi fecero una pausa pranzo e mangiarono un panino con il tonno. Quando finirono di mangiare, concordarono sul fare un po' di surf nel pomeriggio dopo un po' di riposo sotto il sole.
''Pensi che dovrei spalmare un altro po' di crema solare?'' chiese Luigi, mentre stavano sdraiati sotto un ombrellone a prendere il sole.
''Non penso che ne avremo bisogno di altra. La nostra pelle non è così pallida. Peach ha la pelle pallida però, quindi la sua pelle è vulnerabile alle scottature solari.'' rispose Mario.
''Giusta osservazione.'' disse Luigi. Avevano la pelle chiara, ma più di un color pesca, mentre Peach era più pallida di carnagione.(2)
''Prendere il sole qui è davvero piacevole. Vieni qui.'' disse Mario, e Luigi lo abbracciò.
''Ti voglio bene, fratellone.'' disse Luigi, appoggiando la testa sul petto del fratello.
''Ti voglio bene anch'io, fratellino.'' gli disse Mario, dandogli una carezza sulla testa e sorridendogli premurosamente.
Luigi sospirò serenamente. I sorrisi di Mario erano sempre premurosi e caldi, e amava quando gli sorrideva. Quando dormiva con la sua testa in grembo o sul suo petto, sentiva che non avrebbe mai avuto incubi, che sia per il contatto con la sua pelle morbida o come lo stringeva tra le sue braccia. Ogni parte del suo corpo era così morbida per lui, e non sapeva come dirlo, ma poteva andare avanti all'infinito a descriverlo. I suoi abbracci erano caldi, confortanti e rassicuranti. Ogni suo gesto d'affetto, che sia un abbraccio, una pacca sulla spalla, una coccola, tenergli la mano o accarezzargli i capelli lo faceva sentire meglio in un lampo. Se Luigi era ferito e sentiva dolore per i suoi lividi, suo fratello gli dava baci delicati sui punti in cui era ferito, e anche se non curava direttamente come un impacco di ghiaccio, gli faceva dimenticare il dolore meglio di un antidolorifico. Quando Mario lo baciava per mostrare affetto nei suoi confronti o per lenire il dolore dei suoi lividi e lo stringeva tra le sue braccia amorevoli e calde, Luigi si sentiva amato, al sicuro e protetto, e non c'era nulla che lo faceva sentire meglio di stare tra le braccia del suo amato fratello maggiore. Ovviamente, i baci tra parenti erano dimostrazioni d'affetto platoniche, e non esitavano a mostrare affetto l'uno per l'altro in pubblico.
Mentre prendevano insieme il sole e si stringevano, i fratelli ogni tanto cambiavano posizione, ma non osarono lasciarsi andare, né andarono a fare qualcos'altro. All'inizio, Luigi aveva appoggiato la testa sul grembo di Mario, ma poi si strinse più forte a lui e suo fratello si rannicchiò su di lui, appoggiando la testa sul suo petto.
(''Gelato Beach- Super Mario Sunshine OST-s'')
Due ore dopo...
Asciutti e riposati, Mario e Luigi si alzarono verso le quattro. ''Ehi, Luigi, andiamo a fare surf!'' disse Mario.
''E se ci succedesse qualcosa? Se le onde ci separassero, e ci attaccasse una Mordorena?'' chiese Luigi, un po' nervoso.
''Rilassati, Lu, andrà tutto bene. Le Mordorene di solito non vanno in superficie, e non basterà un'onda a separarci.'' lo rassicurò Mario.
''Se lo dici tu. Ma ho un brutto presentimento.'' rispose Luigi, sentendosi un po' a disagio.
(''Cheep Cheep Lagoon- Mario Kart 7 OST'')
Prendendo le loro tavole da surf, Mario e Luigi tornarono in acqua e nuotarono finché non furono a una certa distanza dalla riva. Quando furono abbastanza lontani (ma non troppo perché Luigi temeva che qualcosa tentasse di mangiarli se si allontanassero troppo dalla costa), salirono sulle loro tavole da surf e si prepararono.
''Ehi, Luigi! Segui le onde e fai come me!'' disse Mario.
Iniziò a cavalcare l'onda in arrivo e ci passò attraverso, saltando alla fine.
''Whoa!'' esclamò Luigi.
''OK, fratello, adesso prova anche tu. Sta arrivando un'altra onda.'' disse Mario.
Luigi provò a darsi la spinta e cavalcare l'onda, ma perse l'equilibrio e cadde a metà strada. ''Non è facile come sembra.'' disse.
''Ti servirà solo un po' di pratica. Riprova.'' disse Mario.
''Come devo fare?'' chiese Luigi.
''La prima cosa che devi fare è seguire un movimento specifico quando parti, detto take-off. Quando parti, è meglio se stai sdraiato sul ventre. Datti una spinta con le braccia quando l'onda si sta avvicinando per partire, e quando passa sulla tua tavola da surf, la spingerà in avanti. Appoggia le mani sulla tavola da surf e alzati in piedi in quel momento. Questo ti permetterà di cavalcare l'onda. Ma stai attento: devi essere preciso nei tuoi movimenti, specialmente se l'onda è alta e ripida, altrimenti potresti perdere l'equilibrio e cadere, con il rischio di ferirti. Se sei nella direzione opposta, puoi anche provare a saltare l'onda.'' spiegò Mario. Era arrivata una terza onda, e sfruttò l'occasione per mostrare al fratello i movimenti da seguire.
''È passato molto tempo dall'ultima volta che l'ho fatto. L'abbiamo già fatto prima, vero?'' disse Luigi.
''Certo. Ti ricordi le Olimpiadi di Tokyo del 2020 con Sonic e i suoi amici?'' chiese Mario.(3)
''Ah! Ora ricordo!'' esclamò l'uomo in verde.
''Bene. Adesso tocca a te. Prova.'' disse Mario.
Luigi sospirò, e vedendo una piccola onda in lontananza che si avvicinava, si mise in posizione. Seguendo i consigli di Mario, si alzò quando l'onda raggiunse la tavola da surf, cavalcandola con successo. ''Ehi, ce l'ho fatta!'' esclamò felicemente.
''Ben fatto!'' esultò Mario, battendo il cinque a Luigi e congratulandosi con lui. ''Sei stato bravo, Lu!''
''Grazie, Mario! Mi stupisco da solo a volte.'' disse Luigi.
''Adesso facciamolo insieme. Guardami con attenzione e andrà tutto bene.'' disse Mario.
Si allontanarono di più, e le onde erano più grandi rispetto alle are più vicine alla riva. Surfarono e cavalcarono le onde insieme, e grazie ai consigli di suo fratello, Luigi riuscì a cavarsela bene, ma faticava a rimanere in equilibrio con le onde più grandi. Mario lo aiutava a rimanere in equilibrio, tuttavia.
''Salta, Luigi!'' disse Mario ad alta voce, e lui e Luigi saltarono una grossa onda, atterrando insieme in acqua prima di risalire sulle loro rispettive tavole da surf. Arrivò un'altra onda più grande, e Luigi tremò per la paura.
''Mario! Non voglio cadere!'' gridò il fratello minore.
''Tieniti forte, Luigi!'' disse Mario.
Mario e Luigi entrarono dentro l'onda ad alta velocità e surfarono in un movimento a zig-zag. Imitando la postura di Mario, Luigi riuscì a mantenere l'equilibrio.
''Stai andando alla grande, Luigi! Continua così!'' si congratulò Mario.
Si stavano divertendo, e Luigi si dimenticò perfino di avere paura. All'improvviso, però, un'onda enorme, più grande del solito, lo fece sbilanciare. ''Mario, attento!'' gridò.
Mario non se ne accorse in tempo, e vennero scaraventati via dalle loro tavole da surf.
(''Cheep Cheep Lagoon- Mario Kart 7 OST-s'')
(''Main Title- Jaws OST'')
''Mamma mia... stai bene, Mario?'' chiese Luigi, quando lui e Mario tornarono in superficie.
''Sì, sto bene. Non mi aspettavo quell'onda.'' rispose Mario.
''Quell'onda non mi sembra normale. Mi sa che ora le nostre tavole da surf sono finite sulla riva.'' disse Luigi. Si girò e vide la costa, con due oggetti lunghi, uno rosso e uno verde, sulla sabbia. ''Sì. Come pensavo.''
''Avanti, fratello. Nuotiamo ancora un po'.'' disse Mario.
*SPLASH!*
Improvvisamente, ci fu un forte spruzzo, e Luigi aveva una brutta sensazione. Quando si girò per vedere cosa era stato, lanciò un urlo acuto.
''Luigi! Che c'è?'' chiese Mario, non aspettandosi questa reazione.
''Mordorena...'' mormorò Luigi sottovoce.
''Cosa?'' chiese ancora Mario, confuso.
''MORDORENA!'' strillò Luigi, girando Mario per fargli vedere a cosa si stava riferendo.
(''Main Title- Jaws OST-s'')
Di fronte a loro c'era un'enorme creatura marrone rossastra simile a un'anguilla gigante o una murena. Lunga almeno tre metri e con una grossa bocca piena di denti affilati, la Mordorena era una dei più terribili predatori marini del Regno dei Funghi.
''Oh, no...'' mormorò Mario, rendendosi conto del suo errore. Luigi aveva ragione. Non avrebbe dovuto sottovalutare questo potenziale pericolo, e ora la Mordorena emise un suono sinistro. Li voleva come il suo spuntino.
(''Middle Boss Battle- The Legend of Zelda: Ocarina of Time OST'')
''SCAPPIAMO, MARIO!'' urlò Luigi, cominciando a nuotare via frettolosamente, e Mario lo seguì. La Mordorena lì inseguì, non volendo perdersi il proprio spuntino.
Mario e Luigi nuotarono verso la costa in preda alla paura. Gli ricordava quella volta che Luigi aveva visto con lui un film riguardo uno squalo, e le scene intense con lo squalo urtarono la sua sensibilità. Il film lasciò Luigi così sotto shock che ebbe incubi per tre notti di fila.(4)
''Non capisco! Le Mordorene di solito non vanno in superficie! Perché ci sta attaccando?'' chiese Mario.
''Non lo so! Ma non voglio che ti mangi come quella volta che ti ha divorato un Pesce Gnam!'' rispose Luigi.(5)
I due idraulici nuotarono il più velocemente possibile verso la spiaggia, ma le onde li ostacolavano, e la Mordorena affamata li inseguiva senza tregua. A volte si tuffava in acqua e ritornava in superficie, creando onde che li rallentavano o facevano perdere loro l'equilibrio. Una di queste onde fu così grande che li separò.
''Luigi, dove sei?!'' gridò Mario, accorgendosi di aver perso di vista il fratello.
''Mario!'' gridò Luigi in risposta, alla sua sinistra. Si stava arrampicando su uno scoglio. ''Gli scogli! Salta sugli scogli!''
Anche se non gli era del tutto chiaro, Mario riuscì a capire cosa cercava di dire Luigi e cercò degli scogli su cui arrampicarsi e saltare.
Tuttavia, nonostante questa tattica evasiva, il fratello minore non riuscì ad aumentare la distanza tra lui e la Mordorena, e mentre scappava, urlava di terrore mentre essa concentrava tutti i suoi sforzi su di lui.
''AIUTO! QUALCUNO MI AIUTI!''
Luigi, che era salito su un altro scoglio, era per poco scampato a un altro assalto, dato che la Mordorena si era immersa in acqua e gli era saltata addosso, mancandolo di poco solo perché si era gettato in tempo in acqua.
Anche Mario aveva paura. La Mordorena aveva inaspettatamente rovinato la vacanza, e aveva intenzione di prendere un boccone di lui e suo fratello. Intanto, nella spiaggia, diversi Toad la videro e scapparono via in preda al panico per come si stava avvicinando.
Non era così che doveva essere una vacanza. Dovevano passare la giornata a nuotare, rannicchiarsi sotto il sole e prendersi un gelato nel pomeriggio, non venire inseguiti da un mostro che voleva mangiarli!
''No! No no no no no! Non ti avvicinare!'' gridò Mario, vedendo la Mordorena avvicinarsi pericolosamente a Luigi. Ora anche lui stava cominciando ad andare nel panico. ''Luigi! Resisti ancora un po'! Ci siamo quasi!''
''Non riuscirò a resistere ancora per molto!'' gridò Luigi in preda al terrore. Respirava pesantemente. Nuotare stava diventando sempre più faticoso, ma non osò fermarsi. Aveva troppa paura di diventare il pasto di un mostro marino. Sfortunatamente per lui, la Mordorena si avvicinò ancora di più.
Vedendo la costa avvicinarsi lentamente, Mario sentì la speranza riempirgli il cuore. Se riuscivano ad arrivare alle acque basse, potevano scampare al pericolo. Ma ciò che avvenne dopo non era affatto piacevole.
''AAAAAAAAHHHHHHHHHHH!''
L'urlo fece gelare il sangue di Mario. Era come se un fantasma fosse comparso a pochi centimetri dalla faccia di Luigi e gli avesse il fatto il jumpscare. Era salito su un altro scoglio, ma prima che potesse scendere, la Mordorena lo morse alla gamba destra, e ora si stava aggrappando allo scoglio con tutte le sue forze.
''OH, NO! LUIGI!'' urlò Mario.
''MARIO! AIUTAMI!'' gridò Luigi.
Il gemello più giovane ma più alto cercò di scalciare con la gamba sinistra per colpire la Mordorena nell'occhio, ma essa non lo lasciò andare. Se solo avesse le scarpe addosso, avrebbe potuto almeno stordirla, ma le aveva lasciate alla capanna come facevano tutti i turisti che andavano al mare, e ormai sentiva che gli si sarebbero rotte le gambe da un momento all'altro.
''Lascialo stare!''
Mario nuotò verso la Mordorena e la colpì con un pugno, ma essa non mollò.
''Ho paura! Non mi lascia andare!'' urlò Luigi.
Il fratello maggiore afferrò saldamente le mani di Luigi. ''Ti ho preso! Tieni duro, Lu! Non mollare!'' disse.
''Ci sto provando! AHI!'' guaì Luigi. ''Mario! Mi vuole mangiare! Non riesco a resistere!'' La Mordorena lo azzannava aggressivamente a entrambe le gambe, e ormai stava faticando a mantenere la presa.
''Sono con te, fratello! Non avrai nulla da temere finché ci sono io!'' disse Mario, cercando di rassicurarlo.
Luigi rivolse a Mario un piccolo sorriso come per dire ''Mario... grazie.'', ma la Mordorena lo tirò all'indietro con una forza tale che perse la presa sulle mani di Mario e cacciò un urlo prima di cadere in acqua.
''NO!'' urlò Mario, preoccupatissimo.
(''Middle Boss Battle- The Legend of Zelda: Ocarina of Time OST-s'')
Luigi sentì l'urlo di suo fratello, ma prima che potesse tornare in superficie verso di lui, la Mordorena lo morse allo stomaco e lo trascinò verso il fondo. Venne trascinato ad almeno 200 metri sotto il livello del mare, e anche alcuni Pesci Gnam sembravano volerlo come spuntino. Riuscì a liberarsi colpendo la Mordorena con un calcio in gola e nuotò verso la superficie, ma non poté trattenere aria per molto. Aprì accidentalmente la bocca e gli entrò dell'acqua nei polmoni, qualcosa di bruciante che lo spinse a richiuderla in meno di un secondo. Quando fu abbastanza vicino alla superficie, sentì qualcosa di lungo che lo stritolava e lo soffocava, e si accorse con orrore che la Mordorena, disposta a tutto per non lasciarlo scappare, aveva attorcigliato il suo corpo attorno a lui, avvolgendosi attorno al collo e alle gambe dell'eroe in verde e applicando pressione sul suo corpo.
Pieno di paura e sentendo che presto sarebbe soffocato, Luigi vide che la Mordorena lo stava guardando con la bocca spalancata, come un serpente con la sua preda, e sembrava sul punto di staccargli la testa con un altro morso. Essendo sott'acqua, non poté urlare, ma il suo corpo era praticamente schiacciato, e stava rapidamente perdendo ossigeno. Tutto intorno a lui cominciò a diventare nero.
Furioso per l'attacco contro suo fratello, Mario raggiunse la Mordorena e la prese ripetutamente a pugni negli occhi con mani alterne. Un doppio pugno da entrambe le mani che la colpì sugli occhi costrinse la creatura a mollare la presa e la scacciò, ma prima che Mario potesse raggiungere il fratello, venne spinto via da un'onda, e quando arrivò in superficie, non lo vide.
''FRATELLINO! LUIGI, DOVE SEI?!'' urlò. Si guardò intorno finché non lo vide fluttuare alla sua destra sulla superficie, svenuto e immobile. ''Luigi! No... Ti prego, resisti!'' Afferrò il suo corpo privo di sensi e nuotò faticosamente verso la superficie.
(''Sad Song- Super Mario RPG OST'')
La spiaggia era quasi del tutto vuota a causa dell'attacco della Mordorena, e non c'era neanche un bagnino. I pochi Toad presenti erano sotto shock, anche perché la Mordorena aveva attaccato con violenza.
Respirando pesantemente per la fatica, Mario rimase inorridito a vedere le condizioni del fratello. Le sue gambe avevano degli orribili segni di morsi, con tagli che sembravano gravi, la sua pelle sembrava essersi scolorita e il suo corpo era pieno di lividi sul collo, sul petto, sulla schiena e sulle braccia, segno che la Mordorena lo aveva strangolato.
''Luigi! Luigi, stai bene?! Avanti, respira! Devi respirare! Luigi, svegliati! Ti prego, fratellino... Respira...'' supplicò Mario, facendo compressioni sul petto di Luigi e applicando pressione per cercare di fargli sputare l'acqua che aveva nei polmoni. Aprì la bocca del fratello e cominciò a fargli il bocca a bocca nel disperato tentativo di dargli aria. Cercò di farlo respirare per due minuti, e ormai aveva gli occhi pieni di lacrime. A un certo punto, lo sentì tossire e sputare acqua. Incoraggiato da ciò, applicò più pressione, e Luigi sputò più acqua, ma dopo ciò, il suo corpo divenne di nuovo fermo. Aveva perso di nuovo i sensi.
Mario era di nuovo nel panico. Prese il cellulare, e il suo istinto gli suggerì di chiamare il Dr. Doat, ma invece cercò il numero di Peach e la telefonò, parlando in maniera estremamente rapida. ''Peach! Aiutami! Luigi è stato attaccato da una Mordorena! È quasi annegato! Chiama il tuo medico! Ora!'' blaterò. Poteva capire che Peach era anche lei scioccata, ma lui stava parlando così di fretta che non riuscirono a capire una parola di quello che diceva l'altro. Dopo neanche venti secondi, riattaccò e poi si tirò uno schiaffo in faccia. ''Sono un cretino! Perché non ho chiamato il Dr. Doat o un'ambulanza?!'' gemette, ma fortunatamente per lui, un'ambulanza arrivò poco dopo, caricando il corpo privo di sensi di Luigi.
Sconvolto e pieno di sensi di colpa per ciò che era successo al fratello, Mario rimase immobile sulla costa, piangendo in silenzio. Luigi aveva ragione a preoccuparsi della Mordorena, e non aveva fatto caso alla sua preoccupazione. Vide il furgone dei gelati a poca distanza e si rattristò molto di più. Dovevano prendersi in gelato nel pomeriggio, ma ora non potevano. A peggiorare le cose, alcuni dei Toad rimasti, che avevano visto l'ambulanza partire con il corpo di Luigi, cominciarono a sparlare di lui, accusandolo di aver portato da loro la Mordorena e di averli messi in pericolo. In risposta, rivolse loro uno sguardo minaccioso come per dire loro di non permettersi di colpevolizzare suo fratello perché era quasi morto. Quando se ne andarono, pianse più forte.
(''Sad Song- Super Mario RPG OST-s'')
Dopo l'attacco della Mordorena, Mario non aveva più voglia di continuare la giornata in spiaggia. Torno alla cabina, prese tutto e guidò a casa. Era così triste che guidò lentamente, e ci mise quaranta minuti per tornare a casa, più del doppio del tempo di quanto era durata la partenza. Entrò in silenzio nel castello di Peach, si diresse verso la stanza della principessa e bussò alla porta. Di solito non aveva bisogno del suo permesso per entrare nella stanza di Peach, ma non se la sentiva di entrare e basta.
''Chi è?'' chiese una voce, che Mario riconobbe subito. Era la voce di Peach.
''Sono Mario.'' rispose lui.
''Entra.'' disse Peach.
(''The Luma and the Hat- Super Mario Galaxy 2 OST'')
Ottenuto il permesso, Mario aprì lentamente la porta. ''Buon pomeriggio, Peach...'' disse tristemente. Luigi era sdraiato sul letto, e una fasciatura gli copriva le gambe.
''Mario, che è successo? Prima mi chiami in preda al panico, poi chiami il mio medico personale e poi trovo Luigi svenuto in camera da letto. Perché sei così triste?'' chiese Peach, preoccupata, notando come fosse così giù di morale.
''Io e Luigi siamo andati alla Spiaggia Smack. Dovevamo passare la giornata in spiaggia, ma ho dovuto rinunciare ai miei piani per il pomeriggio perché è successo qualcosa.'' spiegò Mario.
''Che è successo?'' chiese Peach.
''Siamo stati attaccati da una Mordorena.'' sospirò Mario, e Peach sussultò. ''Luigi era molto nervoso riguardo un possibile attacco, ma non ci ho dato importanza e la Mordorena ci ha attaccati.''
''Questo spiega perché Luigi era ferito così gravemente.'' disse Peach.
''Sì... avrei dovuto ascoltarlo...'' mormorò Mario. Sembrava come se stesse per piangere.
''Mario...''
''È tutta colpa mia, Peach. Luigi è ferito ed è tutta colpa mia. Io-''
Mario non fece in tempo a finire che Peach gli prese gentilmente le guance tra le mani e lo baciò sul naso.
''Mario, va tutto bene. Non è colpa tua. Nessuno avrebbe potuto prevederlo.'' disse Peach.
Il bacio di Peach non fece nulla per consolare Mario. Sentiva di non meritare quel bacio. ''Come sta Luigi?'' chiese.
''Il mio medico personale lo ha esaminato. Luigi sta bene. Si riprenderà, ma al momento sta dormento.'' rispose Peach.
''Vorrei parlargli. Ti dispiacerebbe svegliarlo?'' chiese Mario.
''Va bene.''
Peach scosse leggermente la spalla di Luigi. ''Luigi? Ehi, Luigi, svegliati.'' gli disse a bassa voce.
Luigi aprì lentamente gli occhi. Peach era di fronte a lui, e Mario era alla sua sinistra, tenendogli la mano. ''Mario...? Peach...? Che è successo? Dove sono?'' chiese.
''Sei nella mia stanza. Una Mordorena ti ha attaccato e ti ha soffocato, facendoti quasi annegare. Mario ti ha salvato e mi ha telefonato. Era così preso dal panico che non riuscivo a capire una parola di quello che diceva perché parlava troppo velocemente.'' spiegò Peach.
''Stai bene, Mario? La Mordorena non ti ha ferito, vero?'' chiese Luigi, mettendosi a sedere.
''Sì, sto bene, ma tu... Oh, Luigi... avevi ragione sulla Mordorena. Avrei dovuto ascoltarti.'' rispose Mario, chiudendo gli occhi. ''Ero così sicuro che sarebbe andato tutto bene che ho ignorato le tue preoccupazioni. E ora sei ferito per colpa mia. Mi dispiace... È tutta colpa mia...''
Non si accorse nemmeno che stava piangendo finché Luigi non gli mise una mano sulla guancia e gli asciugò una lacrima.
''Mario... va tutto bene.'' sussurrò Luigi.
''Luigi...'' mormorò Mario.
''Non è colpa tua. Non incolparti per quello che è successo.'' disse Luigi.
''Ma non avrei dovuto portarti a fare surf. Quella Mordorena ti ha quasi soffocato a morte, e per poco non annegavi. Ti ho quasi perso a causa della mia negligenza.'' disse Mario, piangendo apertamente.
Luigi prese il fratello tra le braccia e lo appoggiò sul letto in modo che fossero seduti uno di fronte all'altro.
''Lu, io-'' mormorò Mario.
Luigi lo interruppe con un abbraccio, ma quando Mario non lo abbracciò, rimase deluso e si staccò.
(''The Luma and the Hat- Super Mario Galaxy 2 OST-s'')
(''Peach's Castle- Mario & Luigi Paper Jam Bros. OST'')
''Mario, per favore. Non è colpa tua.'' disse Peach.
''Peach ha ragione, Mario. Dai, dammi un abbraccio.'' aggiunse Luigi.
Anche se pensava di non meritarselo, Mario lo abbracciò, piangendo sulla sua spalla, e Luigi, dal canto suo, fu felice di ricambiare l'abbraccio, anche la sua pelle nuda stava diventando tutta umida a causa delle lacrime del fratello, dato che aveva solo i calzoncini da bagno. ''Mi dispiace, Luigi. Sei quasi morto per colpa mia.'' disse. ''Sarai arrabbiato con me per avermi messo in pericolo, lo so.''
''No, Mario. Non sono arrabbiato con te.'' disse Luigi.
''Eh?'' Mario era confuso.
''Tu non mi hai messo in pericolo. Tu mi hai salvato.'' lo corresse Luigi.
''Davvero?'' chiese Mario.
''Sì! Se non fosse stato per te, sarei diventato lo spuntino di quella Mordorena.'' spiegò il fratello minore.
''Avevo tanta paura. Pensavo di averti perso. La prossima volta presterò più attenzione ai tuoi presagi. Ti voglio bene, Lu.'' disse Mario.
''Anch'io ti voglio bene, Mario. Non dimenticarlo.'' gli disse Luigi, dando al fratello maggiore un bacio sulla fronte.
Peach li guardò affettuosamente. Nessuna coppia di fratelli era così unita come loro.
''Ehi, Luigi? Ce la fai ad alzarti?'' chiese Mario, quando l'abbraccio finì.
''Penso di sì. Ma non ce la farò a correre.'' rispose Luigi, togliendosi lentamente la fasciatura dalle gambe. Le scarpe erano sul lato del letto, così se le mise e si rimise in piedi. Provò a camminare, e riuscì a muoversi senza cadere. ''Ti dispiacerebbe girarti, Peach? Devo vestirmi.'' chiese.
''Fate pure.'' rispose Peach.
Luigi si mise i suoi soliti vestiti, e lui e Mario si misero i loro caratteristici cappelli.
''Adesso andiamo a casa. Ci vediamo, Peach.'' disse Mario.
''Ciao allora!'' disse Peach. ''Luigi? Stai attento.'' aggiunse, baciando Luigi sul naso.
''Ci vediamo, Peach.'' disse Luigi.
Quando iniziarono a lasciare il castello per andare a casa, Peach diede a Mario un bacio sulla guancia, e stavolta lui arrossì. Prima di uscire dalla stanza, lui le mandò un bacio dalla porta, il che la fece ridere mentre arrossiva un po'.
(''Peach's Castle- Mario & Luigi Paper Jam Bros. OST-s'')
Mentre tornava a casa con Mario, Luigi vide il furgone dei gelati, e questo gli diede un'idea. Quando tornò da Mario alcuni minuti dopo, vide che aveva uno sguardo triste.
''Luigi?'' chiese Mario.
''Sì?'' disse Luigi.
''Mi dispiace per prima. Doveva essere una bella giornata in spiaggia come fratelli, e invece ti ho messo in pericolo.'' disse Mario.
''Ma mi hai salvato la vita.'' gli disse Luigi.
''E se avessi tardato un attimo di più, ti avrei perso.'' ribatté Mario.
Luigi, che aveva qualcosa dietro la schiena, si limitò a sorridere. ''Perché fare quel muso lungo quando possiamo mangiare qualcosa insieme?''
Mario era confuso. ''Che vuoi dire?'' chiese.
''TA-DAH!''
(''Resting in Toad Town- Mario & Luigi: Bowser's Inside Story + Bowser Jr.'s Journey OST'')
Luigi rivelò le mani, mostrando due gelati al gusto di cioccolato e vaniglia.
''Il gelato?! Hai preso un gelato per me?'' chiese Mario, stupefatto.
''Certamente! Ho notato che eri giù di morale quando stavamo tornando a casa, e quando ho visto il furgone dei gelati, ho pensato di prenderti un gelato.'' spiegò Luigi.
Mario rimase commosso dal gesto di suo fratello. ''Oh, Luigi... volevo che mangiassimo il gelato assieme sulla spiaggia, ma non abbiamo potuto a causa dell'incidente.'' disse.
''Allora rimedierò a ciò.'' constatò Luigi, dandogli uno dei due gelati.
Mario diede a Luigi un forte abbraccio pieno di gratitudine. ''Grazie, fratello.'' disse, commosso.
''Oh, di niente.'' rispose il fratello.
Mario e Luigi si sedettero su una panchina e mangiarono i loro gelati con un sorriso sotto i loro baffi color ebano. Il gesto altruista di Luigi aveva ridato a Mario il buon umore, e mentre mangiavano, leccavano e mangiavano anche un po' del gelato dell'altro. Quando avevano finito e si alzarono, il gemello più anziano scoppiò a ridere su come Luigi avesse la bocca tutta sporca di cioccolato, e suo fratello gli fece notare che aveva macchie di cioccolato e vaniglia su tutta la bocca e perfino i baffi erano tutti sporchi di cioccolato. Questo li fece ridere come pazzi mentre Luigi puliva i baffi del fratello con un fazzoletto.
''Ehi, Mario. Come ti senti?'' chiese Luigi.
''Mi sento come se questo incidente non fosse mai avvenuto! Sono davvero contento che abbiamo passato insieme questa giornata, anche se non è andata come speravamo!'' rispose Mario felicemente.
''Se sei felice tu, sono felice anch'io.'' disse Luigi.
''Grazie ancora per il gelato!'' disse Mario.
''Tu mi hai salvato la vita, e volevo restituirti il favore.'' replicò Luigi.
''Awww, Luigi... Sei troppo gentile. Vieni qui, fratello!''
Con queste parole, Mario diede al fratellino un altro forte abbraccio e gli schioccò un bacio sulla guancia pieno di amore fraterno. Luigi ridacchiò su come ora aveva una macchia di cioccolato sulla guancia.
Luigi ricambiò l'abbraccio e diede a Mario un bacio sulla fronte. Visto che si era già pulito la bocca con il fazzoletto, non gli lasciò nessuna macchia di cioccolato sulla fronte. ''Ti voglio bene, Mario.'' disse.
''Anch'io ti voglio bene, Luigi.'' disse Mario, mentre il fratello passava le dita lungo le ciocche sulla sua nuca.
Ciò che Mario amava di più di Luigi era la sua generosità incondizionata. Aiutava sempre gli altri senza volere mai nulla in cambio. Anche se era sicuro che suo fratello non doveva per forza prendere i gelati per loro perché lo avrebbe fatto lui stesso, lo aveva fatto comunque perché era un tale brav'uomo. Mentre pensava ciò, appoggiò la testa sulla spalla di Luigi.
''Non eri obbligato a prendere il gelato per me. Ma l'hai fatto lo stesso.'' disse il fratello più anziano.
''Per te farei tutto.'' rispose Luigi.
Mario gli rivolse un caldo sorriso e un pollice in su. Il suo sorriso divenne improvvisamente più malizioso e cominciò a leccare il cioccolato sulla faccia di Luigi.
''Che stai facendo?'' chiese Luigi, sorpreso.
''Hai la guancia tutta sporca.'' spiegò Mario.
''OK, ma non sei un cane!'' ribatté il fratello minore, ma stava ridendo.
La lingua di Mario diede a Luigi una situazione di solletico mentre gli leccava il cioccolato dalla guancia, ma nonostante questo lo facesse sentire un po' imbarazzato, non era a disagio. Suo fratello stava sempre attento a non farlo sentire troppo a disagio, e anche in questo caso il suo tocco era delicato come sempre.
Dopo aver finito di pulire la guancia di Luigi, Mario scoppiò a ridere calorosamente. ''Spero di non averti messo a disagio, fratello. Ti ho imbarazzato?'' chiese, tra le risate.
''Un po'. Ma non mi hai messo affatto a disagio.'' rispose Luigi.
''Bene. Perché non mi perdonerei mai se ti umiliassi in qualche modo.'' disse Mario, passando la mano sotto il cappello di Luigi e accarezzandogli i capelli.
''Mi sono mai sentito a disagio con te? Mai. Noi facciamo di tutto insieme.'' disse Luigi.
Il fratello maggiore diede al minore quel caldo sorriso che tanto amava. Non voleva dire a Luigi di come qualche Toad lo avesse accusato di averli messi in pericolo perché avrebbe rovinato completamente il momento, sebbene pensasse che qualche bagnino avrebbe potuto dare una mano quando stava per annegare.
''Ehi, Mario, mi sento le gambe un po' deboli oggi. Mi porteresti a casa in spalla?'' chiese Luigi.
''Va bene.'' disse Mario, sollevando Luigi e portandolo sulle sue spalle.
Il fratello minore si rilassò, appoggiando la testa tra la spalla e il collo di Mario. Se non avesse il cappello addosso, si sarebbe rannicchiato tra i suoi capelli color cioccolato. Mario alzò lo sguardo su di lui sorridendo mentre lo portava a casa.
Quando arrivarono a casa, i due italo-americani andarono nella loro stanza e Mario si sedette, sdraiandosi sul suo letto assieme a Luigi. I loro rispettivi cappelli caddero dalle loro teste e sul cuscino. Passarono cinque minuti ad accoccolarsi, accarezzandosi affettuosamente i capelli l'uno dell'altro e e abbracciandosi.
(''Resting in Toad Town- Mario & Luigi: Bowser's Inside Story + Bowser Jr.'s Journey OST-s'')
(''Starship Mario- Super Mario Galaxy 2 OST'')
''Cosa vuoi fare adesso, Mario?'' chiese Luigi.
''Giochiamo un po' con il NES.'' rispose Mario, accendendo il loro NES. ''Che ne dici della nostra prima avventura?''
''Oh, sì!'' disse Luigi, mentre Mario metteva la cartuccia di Super Mario Bros. nella console.
Prima che iniziassero a giocare, Mario si alzò e abbracciò forte Luigi attorno al collo. ''Avevo paura di poterti perdere, sai.'' disse.
''Ci vorrà molto di più che un anguillone per abbattermi.'' gli disse Luigi, un po' colto alla sprovvista per l'abbraccio stretto.
''Non lo metto in dubbio, ma se ti succedesse qualcosa, è uno shock per me.'' rispose Mario, con una leggera tristezza nel suo tono.
''Non ci pensare più. Sto bene, e il resto non conta. Ti voglio bene, Mario.'' disse Luigi, appoggiando la testa sulla spalla del fratello.
''Anch'io ti voglio bene, Luigi.'' disse Mario. Vedendo il fratellino sorridere, gli sorrise di rimando prima di dargli un bacio pieno di affetto sulla fronte, poi si toccò ripetutamente la guancia sinistra con il dito indice.
Luigi capì subito il gesto, che significava ''Vieni qui, dammi un bacino anche tu.'', e ridacchiò un po'. ''Awww, ma certo, fratellone.'' disse, dando a Mario un breve abbraccio seguito da un piccolo bacio fraterno sulla guancia. Il suo fratello maggiore rispose arruffandogli affettuosamente i capelli.
(''Starship Mario- Super Mario Galaxy 2 OST-s'')
''Sei pronto, Lu?'' chiese Mario, preparando i due controller.
''Sono pronto!'' rispose Luigi.
''Allora cominciamo! Let's-a go!'' dichiarò Mario.
''Okie-dokie!'' concluse Luigi, e scelsero la modalità a due giocatori.
La giornata di Mario e Luigi sulla spiaggia non era andata secondo i piani, e Mario giurò che non avrebbe mai più ignorato i presentimenti di Luigi, anche se suo fratello insistette che non era necessario perché glielo faceva sempre sapere se per lui qualcosa era sospetto. Anche se le cose non andavano come volevano, avevano sempre un modo per far star meglio l'altro: stare in compagnia dell'altro e il loro reciproco amore fraterno.
A/N: Non è andata come previsto. Chi si aspettava quell'attacco da una Mordorena? Mario ne è rimasto sconvolto dal fatto che Luigi è quasi annegato, ma meno male che suo fratello sa sempre come tirargli su il morale. Fatemi sapere se vi è piaciuto questo capitolo. A presto!
(1): La Spiaggia Smack è il terzo circuito del Trofeo Fungo di Mario Kart DS ed è tornata in Mario Kart 8 come terzo circuito del Trofeo Guscio.
(2): Super Smash Bros. Melee e gli artwork dei giochi per il Nintendo 64 mostrano Mario e Luigi con una pelle più scura e abbronzata del solito, che è poi stata resa più chiara con i giochi successivi. Negli ultimi anni, a partire da Super Mario 3D World prima e poi giochi come Mario Party 10 e Mario Party Star Rush, lo stile artistico è stato aggiornato, con una presenza maggiore di dettagli più realistici in tessuto, squame, capelli e altro, e diversi artwork dei personaggi già esistenti sono stati aggiornati, nella stessa posa ma con lo stile aggiornato. Mario e Luigi hanno sempre avuto la pelle chiara, ma a partire da questo periodo, il tono della pelle è diventato un po' inconsistente con il tempo: a volte vengono mostrati con una carnagione chiara e più pallida, mentre in altri giochi, così come gli artwork, hanno la pelle color pesca.
(3): Il surf è diventato un evento delle Olimpiadi di recente, dato che è stato introdotto nei Giochi olimpici di Tokyo 2020, e sarà parte anche nei Giochi olimpici di Parigi 2024 e quelli di Los Angeles 2028. Di conseguenza, è anche tra gli eventi giocabili in Mario e Sonic ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020.
(4): È un riferimento al film Lo squalo, un classico diretto da Steven Spielberg.
(5): Oltre ai comuni Pesci Smack, che sono rossi, ci sono diverse varietà. I Pesci Splash sono verdi e inseguono Mario e Luigi quando si avvicinano, i Pesci Sguish sono gialli e difficili da evitare perché nuotano in grandi gruppi e i Pesci Smack Spinosi sono viola e hanno lo stesso comportamento dei Pesci Splash, ma sono più veloci e aggressivi. Sono inoltre presenti dei Pesci Smack giganti noti come i Pesci Gnam, che inseguiranno Mario per tentare di mangiarlo. Nei giochi in cui essi appaiono, Mario muore all'istante se viene mangiato, a prescindere dalla sua energia rimasta o dai potenziamenti che ha attualmente. In Super Mario Bros. Il Film, dopo che Mario e Donkey Kong sopravvivono all'imboscata nella Pista Arcobaleno, vengono divorati da un'enorme Mordorena, ma riescono a scappare.
