Ep 13: ATTRACCO VERSO UN NUOVO INIZIO.
Il via vai delle ore non passavano per Nico Robin rimasta chiusa in cabina, il mal di testa proseguiva non l'asciandola in pace anche dopo l'ennesima litigata con il patrigno.
Ogni sera pregava che questo attracco arrivasse il prima possibile, non vedeva l'ora di scendere e mettere i piedi sulla terra ferma; questa esperienza per via mare era così estenuante per lei che le venivano altri capogiri solo a pensarci.
Il discorso illogico del conte era stato insensato, lei preferiva che lui trovasse una buona scusa e che la lasciasse da sola, e lo malediceva in 17 lingue tra quelle da lei parlate e le altre che le venivano in primo momento per l'idiozia che le è venuta in mente di assecondare e di fare questo viaggio "diplomatico", quando poteva benissimo starsene in America con le ragazze e Zanna Bianca nella sua confort -zone.
Per sua fortuna, si è quasi abituata all'odore sgradevole che il suo povero naso è stato costretto a sopportare durante questa attraversata. Ogni tanto la nausea le veniva a tratti quando a volte attraversava il ponte, per fare due passi o peggio dentro la sua stessa cabina.
Questa notte sarebbe stato un po' difficile, da quello che ha potuto sentire questa notte ci sarà una tempesta, non di quelle forti ma abbastanza da far rivoltare gli stomachi a chi non era abituato.
Il "comandante" aveva rassicurato l'ambasciatore giapponese che stanotte poteva fare sogni tranquilli, e che l'imbarcazione non sarebbe sprofondata per due gocce d'acqua.
Come promesso dal "comandante" il loro mezzo di trasporto non era affondato, però sia lei che il conte Oscar avevano avuto parecchi problemi a prendere sonno. Il forte dondolio era percepito, e gli oggetti nelle loro cabine o negli intorni che cadevano a causa delle forti onde che sbattevano contro la struttura del peschereccio, aveva contribuito al risveglio poco pacifico della giovane ereditiera.
Lei con tutta la sua forza di volontà aveva cercato di non correre fuori dalla sua cabina e rimettere la cena della sera precedente (con il rischio di essere vista dall'equipaggio), un qualcosa che preferiva evitare; non voleva dare a quei "signori" altri motivi per diventare il centro dei loro screzi. Con tutta la cabina che le sembrava che stesse girando, Nico Robin usò le pareti del suo alloggio per appoggiarsi, sperando che i capogiri dovuti alla nottataccia appena vissuta si calmassero.
Verso le 11:00 del mattino, i capogiri andati via, Nico Robin pensava di approfittarne per fare un piccolo giro sul ponte dell'imbarcazione, e prendere un po' d'aria fresca e forse quest'ultima l'aiuta a riacquistarle un po' di colorito in volto, dovuto alla mancanza di un buon riposo.
E mentre stava pensando e quasi ignorava tutto quello che le stesse circondando in torno a sé, due marinai erano appollaiati nella loro postazione in un punto strategico dove potevano con il loro monocolo osservare l'orizzonte. Entrambi erano giovani, e da quando erano partiti dal porto di Tokyo, anche loro con una buona parte dell'equipaggio con una scusa qualsiasi cercavano di dare un'occhiata alla giovane accompagnatrice dell'ambasciatore. Per quanto in viso non era grazioso entrambi nell'ambito femminile non erano così schizzinosi come lo erano molti loro compagni con più anni di esperienza nella navigazione, la carne era sempre carne, e la ragazza rimaneva una ragazza nelle loro piccole menti da sempliciotti.
Purtroppo l'astinenza dal sesso femminile a volte portavano molti uomini ad "arrangiarsi" avevano a loro disposizione un esemplare di femmina a bordo, un evento raro perché avere una donna a bordo portava sfortuna secondo le superstizioni nel mondo della marina.
Entrambi i giovani marinai stavano contendendosi l'unico cannocchiale a loro disposizione in quel momento, il monocolo conteso era pieghevole e impermeabile, può arrivare fino alla lunghezza di 13,5cm. L'oggetto in questione è progettato in modo classico con una placcatura in lega di alluminio resistente e la parte della maniglia è rivestita in pelle di alta qualità.
Oh... nobile oggetto, tu che sei nato dalle menti più profonde per svelare i segreti più incelabili, dando saggezza e guidando molti pionieri verso la colonizzazione delle vergini terre, tu che hai permesso di vedere oltre l'orizzonte, tu che hai permesso ai molti amanti della natura di palesarsi ai loro occhi la bellezza della vita selvaggia...
Peccato che vieni abusato costantemente e ingiustamente da questi due cretini per poter fare una radiografia moolto approfondita su l'unica figura femminile che questi due poveri scemi avevano a disposizione. I loro schiamazzi e le stupide risate non facevano altro che distrarli nel fare il loro lavoro da vedetta.
(É meglio che non commento, prima che quelli del sito mi blocchino. (ಠᆺಠ) - K.J)
Per quando entrambi sapevano non furono gli unici a farle la radiografia a 360°. Molti uomini a bordo, spesso quando gli capitava di vederla passare loro fermavano qualsiasi cosa che stessero facendo per osservare le siluette della giovane ospite. Quando si seppe che lei è la figliastra dell'ambasciatore molti non ci credettero, pensavano che fosse una balla per nascondere che è la giovane amante dell'uomo che ha pagato profumatamente il loro superiore per fare questo viaggio in sola andata dritto verso l'inferno.
Per quanto riguarda ai due giovani marinai, mentre continuavano a casseggiare nel loro orario di lavoro per poco non si persero il segnale radar dove indicava l'avvicinamento di un oggetto non identificato, che subito lo riferirono ai loro superiori.
Nico Robin era già tornata dentro la sua cabina a riposarsi, non le andava di rimanere sul ponte e dare ai due guardoni altra possibilità di farle la radiografia.
Sdraiata sulla brandina lei leggeva un buon libro, la calma non durò' molto quando sentì un frastuono di molti piedi che correvano da tutte le parti, e le varie voci che davano ordini a destra e a manca, non capendoci nulla decise di affacciarsi fuori dalla sua cabina e vedere la causa di questo frastuono.
Appena aprì lo sportello della sua sistemazione uscì mezzo busto e come immaginava vide molti marinai che accorrevano da tutte le parti con gli fucili in mano, lei riuscì ad attirare l'attenzione di uno di loro e chiese informazioni.
N.R: - Mi scusi, potrebbe dire cosa sta succedendo?... E perché tutti stanno correndo? -
La sua curiosità era dipinta in faccia, che venne soddisfatta dal marinaio fermato da lei stessa.
L'uomo era molto alto, con divisa da marinaio, cappello alla marinara. I suoi tratti visivi erano europei; e il pizzetto scuro accentuava la provabilità di 30- 40 anni, e gli occhi erano celati dagli occhiali da sole scuri.
? :- Signorina, le consiglierei di rimanere dentro la sua cabina, abbiamo avvistato una piccola flotta di Cyniclons, e il comandante ha ordinato di tenerci in all'erta per ogni evenienza. -
Dopo queste parole l'uomo alzò subito i tacchi e sé ne andò, senza dare la possibilità a Nico Robin di fare altre domande.
Chiuso lo sportello della cabina, lei si era seduta rimuginando alle parole del marinaio, quindi erano molto vicini alla loro destinazione. Fino a qualche ora prima Nico Robin pregava che questa tortura finisse prima, ora non era così tanto sicura di voler proseguire, purtroppo erano a molte miglia di distanza dal suolo di Tokyo e tornare in dietro non c'era un'altra opzione a riguardo. Sperava solo che le parole di Oscar siano per una buona volta veritiere, e che a lei non fosse toccato un solo capello. Sapeva come difendersi con gli umani, e con i Cinyclons è un'altra storia, non le gradiva l'idea di dover trasformarsi e rivelare per quello che è.
In superficie c'era una piccola flotta di soldati Cyniclons che stavano levitando a parecchi metri di distanza dall' imbarcazione, la tenzione si poteva sentire nell'aria da entrambe le due squadriglie.
Molti marinai si sono armati fino ai denti, stavano sul ponte del peschereccio con le canne dei loro fucili puntati in alto verso i nuovi arrivati, aspettavano un solo ordine dal loro comandante per fare fuoco.
I Cyniclons erano capitanati da due giovani alieni che dovevano avere circa vent'anni, avevano delle divise con il sigillo impresso nei loro petti, anche le loro mani tenevano le armi pronti per immischiarsi nella mischia.
Dal nulla, l'ambasciatore giapponese uscì da chi sa dove, e senza timore si avvicinò verso la ringhiera del ponte del peschereccio. Questo aveva messo in all'erta molti marinai, e alcuni Cyniclons avevano alzato un sopracciglio con una leggera curiosità dipinta sui loro volti, altri ancora avevano lungato il collo per avere una buona visuale dell'umano che aveva osato sfidarli, loro supposero che il nuovo arrivato per come era vestito faceva parte di un ceto elevato.
Uno dei due alieni che capitanavano il gruppo di soldati voltò il capo verso il suo compagno d'armi, e con un accenno col capo si tele trasporta vicino all'imbarcazione, e questo mise nuovamente in allerta i marinai che provarono un disagio avendo un cyniclon a poca distanza dove si trovavano loro. L'ambasciatore rimase immobile nella sua postazione, e aspettò che il nuovo arrivato prendesse per primo la parola.
Aveva un fisico asciutto e ben allenato, con i tratti tipici della sua razza, il suo abbigliamento consiste in un completo intero senza maniche e una cintura che gli circondava la sua vita, alle sue spalle un lungo mantello scuro svolazzava a causa di un leggero vento, e un sigillo reale si appoggiava sul petto sinistro del soldato come una spilla.
Indossava degli stivali che gli arrivavano fino ai polpacci. I suoi tratti visivi erano giovanili, occhi castani e i capelli di un azzurro chiaro che gli arrivavano poco sotto le clavicole, e questo tratto generico sicuramente lo rendevano popolare tra le sue simili.
? :- Ci stavamo chiedendo come mai un'imbarcazione umana stesse solcando le nostre acque, all'inizio pensavo che fosse uno scherzo di cattivo gusto. Però quando abbiamo iniziato a monitorare il vostro lento pellegrinaggio, abbiamo capito che non l'ho era affatto... -
La sua voce era ferma, non trasmetteva altro che potere e autocontrollo, portando così a molti marinai a sudare freddamente per il tono di voce dell'alieno.
C.O:- Chiedo scusa... Non era colpa nostra se non abbiamo avuto modo di avvisare del nostro arrivo, credevo che foste stati avvisati della nostra presenza. -
Anche il conte alzò un sopracciglio incuriosito della mancanza di comunicazione da parte loro, non volendo perdere tempo il soldato riprese la parola.
? :- Per quanto mi riguarda non ho avuto nessun comunicato del vostro arrivo, spero che la vostra accusa non sia vana perché così offendete i miei soldati e superiori per una mancanza di comunicazione di questa portata. -
Il suo viso si indurì al poco sottile accusa di superficialità da parte di questo umano verso il suo popolo, a queste parole il conte con espressione annoiata estrasse dalla sua giacca costosissima un rotolo di pergamena dorata o almeno così sembrava alla prima vista dei presenti. L'alieno si avvicinò all' imbarcazione abbastanza per prendere il rotolo dalle mani dall'ambasciatore; e dopo aver visto il sigillo che sigillava il documento misterioso, le sue sopracciglia si alzarono per la sorpresa che non seppe celare velocemente. In un nano secondo si teletrasporto' nuovamente vicino al suo compagno d'armi, e si poteva vedere come entrambi confabulavano tra di loro. E alcuni soldati che si trovavano dietro ai due Cyniclons, con curiosità allungarono i loro colli per dare un'occhiata veloce, e dalle loro espressioni sconvolte dovevano aver visto qualcosa di serio da portarli ad agire di conseguenza.
Sia l'alieno di prima che il suo compagno d'armi si tele trasportavano nuovamente vicino alla imbarcazione.
Entrambi erano mortalmente seri nei loro volti, guardarono l'umano che aveva consegnato a loro un documento di inestimabile valore.
?:- Spero umano che mi sappia dire dove l'hai preso questo documento, ha un valore inestimabile per il nostro popolo. E sarei così curioso di sapere come ha fatto a finire nelle tue mani. -
C.O:- Come ho già ribadito prima, qualcuno sapeva già del nostro arrivo e che a voi non sia stato comunicato non era mia intenzione offendere, ho solo costatato che c'è stato un leggero disguido tutto qui. E per quando la vostra seconda domanda, la mia risposta sta scritto in quel documento, potete accertarvi della sua autenticità. -
Anche lui per quanto cercava di non trasferire la noia sul suo volto, c'era anche un leggero nervosismo per la perdita di tempo per le questioni "burocratiche". E pensare che in quanto ambasciatore, doveva già essere abituato per la loro lentezza.
Il secondo alieno che in quel momento era rimasto in silenzio, venne interpellato dal suo compagno.
?:- Pensi che l'umano abbia detto la verità? Da quello che vedo qui è tutto in regola! -
Entrambi diedero nuovamente un'altra occhiata al documento incriminato, e sempre più confusi di prima si accordarono subito per risolvere la questione il prima possibile.
?:- Vai, porta questo documento alla base e cerca di chiedere un'udienza con il maestro il prima possibile, mentre io mi intrattengo con questi improbabili "ospiti". -
?:- Sei sicuro?... Non hai nessun problema che ti lasci da solo con loro? -
Il secondo alieno, aveva i capelli rosa chiaro corti, e i suoi occhi erano di un nocciola scuro. Anche lui, indossava la sua divisa con lo stemma.
Entrambi parlavano come sé fossero soli, e questo aveva indispettito ancora di più gli umani, che sentivano l'odore della presa in giro da parte dei due soldati.
?:- Tranquillo, prima parti e prima risolverai questa incresciosa situazione il prima possibile. -
Detto ciò il secondo alieno con un cenno del capo si teletrasporto' via.
Il giovane cyniclon si era trasferito in una delle tante basi dove il suo reggimento stava prendendo qualche giorno di riposo, e dopo aver chiesto l'udienza a uno dei suoi superiori.
Lo aveva aggiornato cosa stesse succedendo, l'alieno anziano all'inizio saltò sulla sua postazione non aspettandosi una notizia del genere, rendendosi conto dell'urgenza gli permise di portarselo con sé verso una nuova destinazione a lui sconosciuta.
La nuova destinazione era uno dei pochi palazzi che levitavano in cielo, e dopo aver consegnato il documento incriminato al suo superiore, quest'ultimo si spostò nuovamente verso una nuova destinazione
dopo aver chiesto al suo sottoposto di rimanere nell'attesa del suo ritorno.
In tanto, tra l'imbarcazione e i Cyniclons era calato un silenzio tombale, i due schieramenti si studiavano con una calma apparente; quando in verità c'è molta tenzione che già metteva molta pressione a tutti tranne il conte e il suo giovane interlocutore.
?:- Vedo che voi umani non mollate, devo darvi atto siete molto duri da piegare. -
La leggera beffa era poco celata, e questo però non aveva turbato di molto l'ambasciatore che gli rispose per le rime.
C.:- Anche io devo dare atto anche a voi, ci avete dato parecchio filo da torcere. -
Il piccolo sorriso gli si dipinse sulle sue labbra, anche lui sta al gioco dell'alieno per vedere chi dei due cede per primo.
Il loro scambio di battute non aveva molto alleggerito lo strazio dell'attesa da parte dei due gruppi, il sole e il cielo erano gli unici testimoni silenziosi di questo strano incontro di due frazioni in lotta tra di loro.
Sé il giovane Cyniclon provasse una certa frustrazione non lo dava a vedere molto limpidamente, stessa cosa da parte dell'ambasciatore lui sembrava fresco come una rosa, e questo aveva innervosito parecchi marinai come parecchi soldati Cyniclons avevano visto la sua mancanza di emozione come un affronto a loro.
Alcuni stavano bisbigliando tra di loro, mal celando la loro frustrazione del perché di non far fuori gli umani, che avevano osato infrangere l'unica linea che delimitava il loro territorio da quello degli umani.
Furono i 40 minuti più massacranti che si abbiano mai sentito, le tenzioni erano sature pronte per scoppiare da un momento all'altro. I due schieramenti continuavano a tenersi d'occhio tra di loro con criticità.
In tanto, in cabina di pilotaggio il "comandante" del peschereccio insieme a due membri del suo equipaggio stavano in disparte, per avere una panoramica più ampia degli schieramenti che si tenevano sotto tiro reciprocamente pronti e darsi battaglia a un qualsiasi segnale di pericolo.
?:- Pensa che riusciremo a fare ritorno alla baita di Tokyo con il peschereccio tutto integro comandante? -
Domandò uno dei due marinai che stava osservando lo sguardo preoccupato del suo comandante, da una vita in mare non ha mai visto il suo superiore con quell'espressione.
C:- Io non penso, sono sicuro che in un modo o nell'altro ritorneremo tutti a Tokyo, secondo quello che mi ha comunicato l'ambasciatore De François noi ci limitiamo ad accompagnarli fino a questo punto e il resto sarà nelle mani del conte stesso. -
Lui continuava ad osservare come la tenzione tra le due parti stava velocemente venendo a galla, molti suoi uomini si stavano spazientendo per rimanere per troppo tempo nelle stesse posizioni; ma allo stesso tempo non osavano fare un passo falso senza l'ordine esplicito del loro superiore per evitare di scaturire uno spargimento di sangue da parte di entrambi gli schieramenti
C:- Vai nella cabina della signorina e controlla che sia al sicuro, dobbiamo accertarci che nulla vada storto. E sé ti chiede cosa sta succedendo temporeggia, improvvisa qualcosa ma non farle capire che siamo sotto tiro da parte dei Cynclons.-
Appena sentì l'ordine del suo superiore, sulle prime il marinaio rimase di stucco ma poi capì, che il suo superiore voleva preservare quel poco di controllo che aveva a sua disposizione, e di tenere sotto i radar dei Cyniclons la ragazza. Lui sapeva benissimo cosa succedeva sul suo peschereccio, di certo non si era perso i comportamenti rozzi dei suoi uomini nei confronti della figliastra dell'ambasciatore. Non approvava, però non ci poteva fare molto, loro erano uomini e i parecchi mesi in mare e il poco contatto con il genere femminile li aveva fatto perdere le buone maniere.
Anche i marinai cominciarono a scambiarsi si e no delle occhiaie o qualche sillaba sussurrata, mentre stavano puntando i loro fucili verso i soldati Cyniclons.
E mentre in cabina di pilotaggio rimasero il "comandante" e il secondo marinaio che per tutto il tempo rimase in silenzio, sentendo alle sue spalle lo sguardo del suo sottoposto il suo superiore si voltò verso quest'ultimo prima di prendere la parola.
C:- Ho percepito il tuo scetticismo anche senza che tu proferivi parola, so cosa stai pensando che il tuo comandante ha portato i suoi uomini a una morte certa...-
?. -Io non ho proferito parola perché non volevo mettere in discussione un vostro ordine, però potete benissimo capire le mie perplessità di dover trasportare due persone in questo tratto di oceano con il rischio che qui maledetti Cyniclons ci attacchino prima ancora che ci diano la possibilità di proferire parola. -
L'uomo indossava la divisa da marinaio e la sua corporatura era poco più snella di quella del suo superiore, la barba gli regalava molti più anni di quelli che lui aveva effettivamente. I capelli brizzolati di un castano chiaro con qualche riga bianca avevano fatto da testimone alle numerosissime avventure in mare del sottoposto di questo peschereccio.
Gli anni sotto la guida del suo superiore gli avevano insegnato molte preziose lezioni di vita, e le difficilissime decisioni che egli vide prendere all'uomo che gli stava davanti. Molte delle quali, sapeva benissimo che ancora oggi ne portava i segni indelebili.
C:- Non devi preoccupare, se questa mia decisione di accompagnare l'ambasciatore e la sua figliastra nel territorio dei Cyniclons si rivelasse l'ultima mia decisione, ho preso dei provvedimenti per la mia provabile dipartita e che nessuno di voi rimanga fuori economicamente. -
E detto ciò non rimase che stare in silenzio, e come lui anche il suo sottoposto osservò come la situazione sul ponte per ora era sotto controllo.
Per la gioia di tutti, alla fine il secondo cyniclon fece ritorno con la pergamena incriminata. In silenzio si avvicinò al suo compagno d'armi, che era rimasto per tutto questo tempo in attesa vicino al ponte del peschereccio con l'umano che in precedenza aveva dato a loro il prezioso documento. E dopo due parole sussurrate tra i due alieni il nuovo arrivato si teletrasportò verso i suoi soldati per dare a loro delle precise istruzioni, mentre l'alieno dai capelli azzurri si rivolse verso l'ambasciatore attirando così l'attenzione di tutti sul ponte e dei due marinai in cabina di pilotaggio.
?:- Ancora una volta devo dare atto a te umano, sei stato in grato di sorprendermi nuovamente in meno di quando ti immagini. Mi hanno comunicato che il documento è originale, e che hai il permesso di proseguire-
E detto questo l'ambasciatore non trattenne la sua gioia, di poter continuare il suo cammino sul suolo dei Cyniclons.
La tenzione finalmente si acquietò gradualmente, e la calma tornò man mano a regnare da entrambi i gruppi. L'incredulità degli alieni era ancora dipinta sui loro volti, anche dopo aver ricevuto l'ordine di fare da scorta all'ambasciatore.
?:- Preparati a venire con noi umano, e cerca di non farci perdere tempo prezioso. -
Stava voltando le spalle al conte De François, quando quest'ultimo richiamò la sua attenzione.
C.O:- Credo che c'è stato un piccolo malinteso... Vedete che non sono solo, ho portato con me anche un'altra persona che deve farmi da eco- ambasciatrice. -
Appena sentì queste parole pronunciate dalla bocca dell'umano, sul volto del giovane soldato si dipinse una furia che con uno scatto veloce gli puntò la punta della sua spada sotto il collo del mal capitato. La sua sciabola ha delle caratteristiche molto particolari, partendo dalla sua impugnatura che era un'opera d'arte a parte, é una bellezza unica con segni tipici di questo tipo di forgiatura, come le ondulazioni sul bordo ridefinita con del design perfetto, l'elsa si presentava con dei strani simboli intagliati sulla sua superficie. La lama ha un'ampia curva verso la sua estremità della punta che si allarga di qualche centimetro. Per tutta la superficie della lama è abbastanza leggera e molto affilata; ma allo stesso tempo era eccezionalmente dura e molto robusta, questa caratteristica così contradittoria le permetteva facilmente di ferrare dei colpi precisi e netti e non c'era il serio pericolo che dopo la sua lama veniva conficcata nell'avversario, il che permetteva al guerriero che l'impugnava di continuare ad avanzare liberamente. In tutto ciò, tra l'impugnatura e il resto della spada la rendeva lunga fino a 1 metro circa.
Questo aveva scaturito una reazione a catena, i marinai puntarono automaticamente i loro fucili al soldato cyniclon, e a loro volta gli vennero puntate le armi dei cyniclons con le posizioni di combattimento. Un certo timore si legge sul viso del conte, non aspettandosi una reazione così eclatante da parte del suo giovane interlocutore.
?:- Spiegami ancora perché questa seconda novità non era stata accreditata sulla pergamena che mi hai consegnato prima? -
Gli domandò con rabbia mal repressa, si sentiva preso in giro, suppose il conte. Vedendo la faccia adirata del soldato e sentendo di aver avuto abbastanza emozioni in un arco di un'ora, il conte decise di tagliare la testa al toro.
C.O:- Se mi lasci spiegare avresti sicuramente notato il messaggio che è di qualche tempo fa, io non ebbi modo di tenermi a contatto con il mio interlocutore in via lettere così frequentemente per ovvie ragioni. La novità che ti ha fatto saltare in aria era un qualcosa che in precedenza era stata presa in considerazione, e mai concretizzata e per questo il ritardo del via vai delle nostre risposte è stato lento non sapevo che questo viaggio si potesse mettere in porto. -
Detto questo, il conte si scansò leggermente di poco e con l'indice destro toccò la punta della sciabola che fino a un momento prima gli era stata puntata contro, e allontanò da sé.
Sulle prime, il soldato senza nome rimase in silenzio per analizzare meglio le informazioni che gli sono state appena conferite. E dopo qualche instante di silenzio l'alieno si mise dritto, e guardò dritto negli occhi dell'umano che gli stava di fronte e parlò.
?:- Spero per te umano che non mi abbia detto una bugia in faccia, perché se scopro che lo sia, preparati a soccombere sotto i colpi della mia sciabola. -
La minaccia deve aver scosso il conte, che con il terrore sul suo volto fece due passi indietro. Non volendo continuare in questo modo, egli si voltò verso uno dei marinai che stavano puntando ancora le armi contro il soldato cyniclon, e diede un ordine silenzioso di chiamare sul ponte la figliastra per dimostrare la veridicità delle sue parole.
Dopo pochissimi minuti, dal ponte sbucarono prima il marinaio che aveva ricevuto l'ordine di condure la ragazza sul ponte, e poi Nico Robin stessa sbucò pochi istanti dopo, venendo sorpresa dal vedere che effettivamente erano assediati da un gruppo di soldati Cyniclons.
I Cyniclons, appena la videro arrivare rimasero sorpresi che sul peschereccio ci fosse anche un'umana di sesso femminile. Con un cenno del capo di uno dei due superiori, essi abbassarono le armi.
Era a pochi passi dal patrigno, stupendosi di essere a pochi metri da un Cyniclon che ancora puntava la sua sciabola contro l'ambasciatore. Il conte, con la mano destra l'allungò verso la nuova arrivata, e con tale gesto cercò di rassicurarla che tutto sarebbe andato bene.
C.O :- Vieni mia cara, non devi preoccupare voglio presentarti il nostro nuovo amico. -
Detto ciò, la prese con la mano e la avvicinò ai bordi della ringhiera del peschereccio, a pochi centimetri dal soldato.
Nico Robin era un po' timorosa, e lo si leggeva in viso; e l'alieno rimase impassibile, anche sé nel suo viso si leggeva una curiosità verso la nuova arrivata.
C.O :- Mia cara Nico Robin, voglio presentarti questo giovanotto che ci farà da scorta fino alla nuova abitazione nel suolo dei Cinyclons.-
Le rassicurò l'ambasciatore giapponese, pronto a dissipare ogni dubbio della ragazza. E mentre tutto ciò si svolgeva sotto lo sguardo guardingo degli alieni, ancora non si capacitavano di quello che stava accadendo sotto i propri occhi.
Il giovane alieno schiarì la propria gola, per attirare l'attenzione dell'ambasciatore e della nuova arrivata su di sé.
?:- Dal momento che hai dimostrato che sei in buona fede, possiamo procedere per il vostro trasferimento. Da come sono appena stato aggiornato dal mio compagno d'armi, sarete scortati da me e dai miei soldati verso la vostra nuova destinazione e sarete sotto la nostra protezione durante tutto il vostro soggiorno nel nostro territorio. -
Detto ciò, il tempo di preparare le proprie cose nelle valigie, sia il conte che la sua figliastra fecero i loro saluti al "comandante" e a tutto il suo equipaggio.
Sotto l'ordine dei due alieni una manciata di cinque Cyniclons si avvicinarono per trasportare i bagagli dei due umani. Il giovane secondo in comando dai capelli rosa, prese il conte e si teletrasporto verso una nuova meta a Nico Robin sconosciuta.
In vece, rimase il giovane alieno dai capelli azzurri che in silenzio studiava la figura dell'umana. Lei provò un certo disagio del suo sguardo penetrante, e mentre lui si spostava per prendere la piccola valigetta della ragazza, Nico Robin lo precedette e la tenne stretta a sé.
N.R :- Non si preoccupi questa la porto io, e già tanto che i suoi uomini debbano portare le valigie mie e quelle del conte. -
La ragazza disse quando lo vide in volto un po' confuso per non averli dato la sua valigetta, il ragazzo rimase in silenzio e poi con la sua mano la offrì a Nico Robin e con tono neutro le disse.
?:- Afferri la mia mano così che io possa trasferirla nel suo nuovo alloggio. -
Detto questo, entrambi sparirono dalla vista dell'equipaggio del peschereccio verso una destinazione a loro sconosciuta
ANGOLO AUTRICE:
Ecco un nuovo capitolo, anche in questo ci ho messo parecchio del mio ingegnino per renderlo decente.
Per non creare nessuna confusione ho deciso di mettere il sito che ho usato per aiutarmi per descrivere al meglio delle mie capacità la sciabola che usa il giovane cyniclon in questo capitolo.
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