EPISODIO 2*7
Il mese passò lentamente.
Mentre a Stars Hollow si preparavano per la sfilata pre Halloween, riempiendo il paese di zucche in ogni dove, Rory alla Chilton aveva problemi.
Era stata convocata e le era stato detto che se avesse voluto avere un buon punteggio per Harvard, avrebbe dovuto cominciare a far parte di qualche club e socializzare di più con i compagni invece di passare la pausa pranzo leggendo e ascoltando il walkman.
Lorelai si auto invitò dal preside cercando di convincerlo a cambiare idea ma alla fine fu ripresa anche lei, costretta a far parte di qualche comitato dei genitori.
Alla cena del venerdì, che si tenne a quella settimana e alla quale Richard non presenziò a causa del lavoro, Emily si disse molto arrabbiata in quanto la moglie del preside l'aveva informata della mancanza di socializzazione della fine della figlia nelle attività scolastiche, e di conseguenza della nipote.
Irritata e sentendosi spiata, Lorelai decise di fare quanto le era stato detto.
Presenziò alla riunione del club dei promotori e si ritrovò invischiata nell'organizzazione (all'Indipendence Inn) della sfilata annuale mentre Rory iniziò a socializzare con un gruppo di ragazze durante il pranzo.
Il giorno dopo Emily camminava per casa cercando di schiarire le idee.
Con Richard le cose non erano migliorate di una virgola e lei non sapeva più che cosa fare.
Aveva il telefono in mano, sperando in una sua chiamata ed indecisa se chiamare lei a sua volta.
Le avrebbe dato retta?
Non l'ascoltatore in presenza, al telefono non sarebbe stato diverso, anzi.
Ma se fosse riuscita a mantenere un argomento neutrale tipo come stai, come è il tempo, i, letto è morbido, il cibo è buono, forse le cose si sarebbero potute sistemare.
Sospirò ma quando stava per fare il numero, il telefono squillò. Era Lorelai.
Quasi le venne un colpo quando la informò della sfilata.All'inizio era titubante ma alla fine cedette, sapendo che era per il bene di Rory.
Dopo aver parlato con la figlia, chiamò l'atelié di Madame Celine, la sua sarta.
Era stata lì per l'abito del ballo delle debuttanti di Rory all'inizio del mese e chiese di mandarle il resoconto delle sue misure. Con quello che mangiava, le porzioni e l'esercizio fisico era altamente improbabile che fossero cambiate in 20 giorni.
Poi fissò nuovamente il telefono.
Prese fiato e compose il numero.
Il suo cuore e il suo cervello dicevano cose opposte.
'Rispondi ti prego, rispondi ti prego'
'Non rispondere... non rispondere'
Al quarto era quasi tentata di riagganciare quando lui rispose.
"Pronto?"
Non era arrabbiato per essere stato disturbato.
Non era stanco o di fretta. Era... normale.
Il battito le riempiva le orecchie, come quando ascolti l'interno di una conchiglia.
"Richard..." disse con voce leggermente tremante.
Non voleva disturbare, non voleva farlo arrabbiare. Lo rivoleva solo indietro.
"Emily!"
"Ciao..."
"Ciao... come stai? È successo qualcosa?" chiese preoccupato.
Lei sorrise. Era un inizio.
"No... solo... come stai?"
"Oh... bene... il cibo non è male e i letti sono ok"
"E il tempo? Hai avuto modo di prendere un po d'aria?"
"Sfortunatamente no, piove tutto il giorno. Ma la mia camera ha un balcone coperto quindi faccio la colazione fuori e prendo il mio bicchierino qui"
"Sembra bello"
"Lo è"
Qualche istante di silenzio e poi, improvvisamente, in coro, dissero:
"Mi manchi"
Il fiato si mozzò a entrambi.
"Richard..."
"Emily... mi dispiace. Ho detto delle cose orribili. Rory era bellissima e, anche se mi sono comportato da cafone e non ero il diretto interessato, ho dei ricordi di un ballo delle debuttanti andato a buon fine. E tutto grazie a te. Ti amo Emily e vorrei fossi qui"
In quel momento la diga si ruppe.
"Oh Richard dispiace così tanto anche a me. Non dovevo assillarti ma volevo tanto che tu potessi avere questo con Rory... avrei voluto che ci fossi tu con Rory invece di Christopher, ma comunque... io ti ascolto Richard, mi importa di te. Ti amo. Sei la mia vita e io ..non volevo..."
"Oh Emily, non piangere amore.. lo so che tieni a me. Sono solo troppo abituato nei miei modi. La nostra vita ci porta a essere un po come degli automi e io lo sono anche troppo.
A proposito lo sai? Indosso i gemelli che mi hai comprato. Quelli a forma di bulldog"
"Mi hanno ricordato Dan, la mascotte di Yale"
"E mi hanno ricordato quando ti ho incontrato... ti amo"
"Anch'io ti amo"
"Allora... come stanno le ragazze?"
"Stanno bene. Bitty mi ha detto che Rory non fa abbastanza vita sociale e nemmeno Lorelai. Così ora pare essere nel club dei promotori. Sabato faremo una sfilata di beneficenza"
"Interessante... faremo?"
"Mi ha... messo come partecipante" disse arrossendo.
"Sfilerai?!"
"A quanto pare"
"Vorrei essere lì. Purtroppo tornerò domenica sera"
"Vorrei fossi qui già ora..."
"Chiedi a qualcuno di fotografarti... non tutti possono vantarsi di avere una moglie modella"
"Che assurdità! I mariti di tutte le presenti potranno dirlo!"
"Ma nessuna ha il tuo fisico"
"Richard...".
"Sei arrossita?"
"Lo faccio sempre e lo sai"
"E sei ancora più bella. E il tuo fisico è perfetto.
I tuoi fianchi stretti. Le tue cosce sode. Il tuo collo da cigno. Le tue gambe. Il tuo seno..."
"Richard..." si stavano eccitando entrambi e lo sapevano, infatti ne approfittarono.
