Sharon era stata presa in contropiede come a casa ma questa volta reagì, spingendolo via e dandogli un sonoro schiaffo.

"Ma che sta facendo? La smetta!"

"Oh andiamo lo so che ti e piaciuto, hai reagito solo perché potrebbe vederci"

"Io la denuncio"

"Su Sharon. Non ti ama, con tutte le donne che ha avuto e che sicuramente avrà tra le mani"

"Vada al diavolo" disse allontanandosi mentre veniva salvata da Gavin.

Taylor sentí il litigio e andò verso di loro mentre una pattuglia che aveva chiamato in precedenza faceva il suo ingresso.

"Che succede qui?"

"Niente Russell ci stavamo divertendo un po'" disse Will.

"Ah si infilandole la lingua in bocca?

Allora è vero quello che dicono di te"

"Non azzardarti a dirlo"

"Oh lo dico eccome. Adesso ho tutte le prove, quindi ora se vuoi voltarti…

William Pope, ha il diritto di rimanere in silenzio, tutto quello che dirà potrà essere usato contro di lei in tribunale. Ha diritto ad un avvocato, se non se lo può permettere, cosa che dubito, gliene assegneremo uno noi.

Ha compreso i suoi diritti?"

"Si certo"

"Portatelo via"

Sharon alzò lo sguardo per vedere dove fosse Andy ma non lo vide da nessuna parte, mentre la squadra accorreva e si chiedevano perché lo avessero arrestato.

"Capitano sta bene?" le chiese Taylor.

"Si certo benissimo. Posso sapere perché lo ha arrestato?

"Pope è stato accusato da tre poliziotte per molestie sessuali nei loro confronti ma non avevamo prove ed ora con lei possiamo incastrarlo"

"Cosa? Oh mio Dio!"

"È stato radiato con effetto immediato una settimana fa"

"Quando è venuto a trovarmi mi ha detto che doveva andare via da Los Angeles perché aveva avuto una promozione! Mi sembrava strano.

Capo lei è il mio superiore ed è giusto che lo sappia.."

"Sapere cosa Capitano?"

"La prego mi chiami Sharon.

Stasera sono solo Sharon, beh ecco…È molto soffice per me dirlo a lei..Ecco Pope mi ha.." disse abbassando lo sguardo.

Taylor capì subito e le sollevò il mento perché lo guardasse.

"Sharon, Pope la importunata altre volte?"

Sharon annuì e luo le mise una mano sulla spalla.

"Quando?!"

"Il giorno in cui mi hanno operata alle tonsille, quando siete andati via tutti è venuto in stanza e mi ha baciata e mi ha detto che mi amava.

Io credevo di aver sognato ma poi quando sono uscita dall'ospedale è venuto a trovarmi a casa, mi ha confermato tutto e mi ha baciata di nuovo, questa volta davanti ai miei genitori e lì mi sono resa conto che non avevo sognato"

"Andy lo sa?"

"No non ho avuto il coraggio di dirglielo.

Volevo stasera ma non mi ha dato il tempo di farlo perché è andato via"

"Capisco. Sharon se lo processeranno dovrà testimoniare in tribunale, se la sente?"

"Si certo Capo"

"E dovranno farlo anche i suoi genitori"

"Si certo capisco. Che ne dice di continuare con la festa voglio pensare ad altro"

"Certo andiamo"

"Grazie Capo"

"Per gli amici questo ed altro"

Sharon ne aveva abbastanza di stare lì, voleva solo andare da Andy, così salì prese il microfono e disse:

"Scusate vorrei dire due parole per Gavin"

"Oh no ti prego Sharon non serve dire che sono il miglior avvocato di Los Angeles" disse ridendo.

"Mi fai parlare oppure dobbiamo sentire te che ti vanti?!" chiese ammiccando.

"Ok puoi parlare"

"Non ho preparato nulla di scritto ma quello che sto per dire lo sento dal profondo del mio cuore.

Voglio dire che non ti ringrazierò mai abbastanza per quello che hai fatto per me.

Siamo cresciuti insieme, eravamo una squadra e lo siamo tutto ora.

Sei il mio migliore amico e ti voglio bene"

"Oh mio Dio per la prima volta mi hai fatto piangere.

Ti voglio bene anch'io tesoro"

Sharon scese dal palco e si abbracciarono.

"Mi mancherai tanto"

"Anche tu mi mancherai"

"Gavin posso chiederti un favore?"

"Tutto quello che vuoi"

"So che e la tua festa ma ... ti dispiace accompagnarmi da Andy?

Devo assolutamente parlare con lui"

"Certo. Chiedo ad Andrea di portare a casa i tuoi genitori e io e Fer ti portiamo da Andy"

"Grazie"