"Allora secondo te quei due avranno fatto pace?
Perchè veramente non li sopporto più.
Quando litigano sto male e mi dispiace per loro.
Credevo che la festa sarebbe servita a qualcosa e invece.." disse Gavin il mattino dopo, a colazione finita.
"Ma perché devi essere così invadente?!"
"Invadente? Io? Solo perche voglio sapere se hanno fatto chiarito?"
"Si tu amico mio! Forse il fatto che Sharon non ci abbia chiamato per andarla a prendere può dirla lunga, ma magari può essersi solo sentita triste e aver chiamato un taxi"
"Però potremmo andare a casa di Andy e scoprirlo!
Se aprono nudi oppure uno in boxer e l'altra in vestaglia allora è andata bene"
"Non la smetterai finché non ti porto lì vero?"
"Esatto! Come mi conosci bene.
Andremo da loro con una scusa, magari ci fermiamo allo Starbucks e gli portiamo il caffe così.."
"Così cosa? Non pensano che siamo li per scoprire se hanno chiarito?
Sono innamorati non cerebro lesi! Pensi davvero che loro la bevino, andiamo Gavin sono Poliziotti capiranno perché siamo andati lì"
"Vero hai ragione, allora con che scusa andiamo?"
"Nessuna scusa, gia non vorrei andare, ma siccome mi hai preso per sfinimento, andiamo lì bussiamo e se ci aprono bene sennò ce ne andiamo e sia finita"
Nel frattempo Sharon si svegliò e, assonnata, mise la mano sul lato di Andy e lo sentì freddo. Si sforzò di aprire gli occhi e vide che il lato del era vuoto
Mise gli occhiali e guardò l'ora sul cellulare: erano le 9.30.
Rimase ancora cinque minuti a letto sperando tornasse, ma quando non lo fece si alzò (aprì il cassetto dove teneva le sue cose) mise la biancheria, il kimono e scese le scale.
Sorrise e si avvicinò, gli cinse la vita, si alzò sulle punte dei piedi e gli baciò il collo.
"Che bella visuale!" aveva detto entrando in cucina mentre era intento a cucinare, indossando solo i boxer.
"Buongiorno piccola" disse sorridendo.
"Buongiorno amore mio" e iniziò a baciarlo tra le scapole, massaggiandogli il petto.
"Potevi restare ancora un po' a letto tanto non dobbiamo andare a lavorare"
"Lo so ma sai che non ci sto bene senza di te" e lo strinse poggiando la testa contro la sua schiena.
"Lo so, ho già sperimentato quanto sia brutto non averti accanto" disse girandosi tra le sue braccia.
Quando vide la scollatura morbida quasi completamente aperta sul suo petto sospirò:
"Uao! Sei bellissima"
"Davvero?"
"Oh si, quasi mi ero dimenticato di come fossi sexy" disse muovendo le mani su e giù per la sua schiena facendo muovere la stoffa a suo vantaggio.
"Mi hai visto stanotte!" ansimò mentre le baciava il collo.
"Ho perdite di memoria a breve termine"
"Allora stanotte come sono andata?"
"Mmm..Non lo so.. Te l'ho detto soffro di amnesie."
Sharon aveva cambiato espressione.
"Scusa amore, non ci ho pensato!"
"No va bene è solo che.."
"No non va bene! Sono un idiota"
"Ricominciamo. Sono riuscita a farmi perdonare?!"
"Mm devo ancora pensarci bene, ma per pensare bene qualcuno deve SODDISFARMI per bene, solo allora capirò se perdonarti del tutto oppure no ma prima mia cara facciamo colazione e poi si vedrà"
"Ok ok va bene" disse imbronciata voltandosi.
Lui le prese il polso e la girò, attaccandola tra il suo corpo e il bancone.
"Ehi stavo scherzando, sei stata grande"
"Sul serio?"
"Molto serio. Lo sai.."
"Cosa?"
"Amo quando fai il broncio" disse passandole il dito sulle labbra.
"E cos'altro ami di me?"
"Vediamo..." le spinse giù la spallina della vestaglia e cominciò a baciarle la spalla mentre le mani vagavano ovunque.
"Andy..."
"Amo le tue spalle, il tuo collo, le tue labbra, le tue gambe, il tuo seno..."
"Andy..."
Lui la voltò abbassandole l'altra manica.
"Andy..."
"Amo il modo in cui ansimi il mio nome, e come ti viene la pelle d'oca quando ti bacio qui" e si divertì a stuzzicarla sotto l'orecchio e vedere come la sua pelle si irrigidiva.
