Lo portarono nella camera degli ospiti e Gavin lo fecero sdraiare sul letto, mentre Fer gli controllava la pressione.

Era molto alta e lui sudava parecchio.

Sharon gli diede la pastiglia e gli si sedette accanto tamponandogli la fronte con un panno bagnato.

Quando iniziò di nuovo ad essere del suo solito colorito disse:

"Vi prego andate via. Tutti e tre!"

"Cosa?" chiese Sharon scioccata.

"Tu non meriti di stare con uno come me"

"Ma che dici amore?!"

"Sul serio voglio che ve ne andiate tutti. Gavin ti prego portala via"

"Ma..."

"Ok c'è ne andiamo e scusa per prima"

"Cosa? No! Io non me ne vado"

"Sharon, rischiamo che stia peggio vie i con noi" disse Fer facendole l'occhiolino e portandola in cucina.

"Mi dispiace ragazzi davvero ma io non me ne vado"

"Lo so tesoro, l'ho detto solo per farlo calmare"

"A proposito, perché gli si è alzata la pressione?"

Fer guardò Gavin e lui abbassò lo sguardo.

"Che cosa hai fatto?'

"Gli ho detto quello che Pope ti ha fatto alla festa e prima"

"Ma perché? Accidenti a quella tua lingua..."

"Mi ha chiesto della mano e quando ho detto che ho picchiato Will voleva sapere il motivo...

È tardi dobbiamo andare."

"Certo che devi andare! Fai i casini e poi sparisci"

"Vuoi che resti?'

"No hai già fatto abbastanza per oggi"

"Dimenticato! Ho sentito Jennifer mentre venivamo mi ha detto di sorto se puoi chiamarla pare sia urgente"

"Certo appena starà meglio Andy. Ciao ragazzi"

"Ciao tesoro, controlla che si rilassi"

"Mi dispiace, non ho pensato che..." disse Gavin triste.

"Lo so è il tuo problema, non pensi"

Chiuse la porta e chiamò l'amica, voleva dare a Andy ancora qualche minuto per calmarsi.

"Ciao Sharon"

"Ciao Jenny mi volevi?"

"Sto organizzando una cena a casa per salutare GAV. Solo la famiglia.

Siete invitati anche tu e Andy, i tuoi e Andrea con Lee.

Verrete?"

"Non lo so. Andy è stato male con la pressione"

"Oh santo cielo. Com'è successo?"

"La lingua di tuo fratello ha colpito ancora. Se starà meglio ti chiamo e ti faccio sapere se saremo dei vostri"

"OK ciao tesoro baci. Saluta Andy"

"Ciao, anche a te e saluta Jonathan e Max"

Terminata la telefonata, tornò da lui e lo vide sdraiato con le spalle alla porta.

"Ehi, stai meglio?" disse accarezzandogli la testa.

"Che ci fai ancora qui, Sharon?

Io non ti merito, anzi tu non meriti uno come me!

Sono solo un alcolizzato e rovina la vita a chi mi sta intorno"

"Non me ne vado, ci siamo mollati troppe volte, ora basta. Se c'è una cosa di cui posso stancarmi è di mollarmi con te, non di stare con te! Sono qui perché ti amo e anche tu mi ami.

Non è assolutamente vero che sei alcolizzato e non rovini la vita a nessuno. Andy da quando sto con te la mia vita è solo migliorata, e se è vero che la rovini bene allora rovinamela perché questo è il mio posto.

E il tuo è accanto a me"

"Eri venuta a dirmi che Pope per ben tre volte ti ha baciata, e io ti ho cacciato! Come puoi essere così buona da perdonarmi questo?"

"Che dovrei dire io? Ancora una volta ti sei sentito male per colpa mia"

"Come avrei dovuto reagire eh?!

Pope ti ha infilato la sua lingua in bocca per ben tre volte e quando hai cercato di dirmelo di ho... Voglio dire Sharon che non sto male per colpa tua, sto male per come ti ho trattato! Non lo meriti.

Non sono riuscito neanche a far star zitto Pope quando ha fatto quegli apprezzamenti su di te, e dio solo sa quantovrei voluto spaccargli il muso. Sono un vigliacco"

"Non sei affatto un vigliacco!

Eri triste e arrabbiato, lo capisco.

Rivoglio il mio Andy indietro non chiedo altro.

Non smetterò di amarti solo perché, saggiamente, non hai picchiato un tuo superiore. Te l'ho spiegato dopo il rapimento e a Parigi, io ho bisogno solo del tuo amore"

"Mi dispiace Sharon per averti trattato male"

"È acqua passata. Ti amo Andy"

"Ti amo anch'io piccola. Ho una domanda. Com'è essere baciata da Pope?"

"Sul serio lo vuoi sapere?"

"Si mi interessa"

"Perché?"

"Per capire se devo imitarlo oppure..."

"Disgustoso."

"Davvero?"

"Si! E poi io sono di parte perché ano solo i tuoi baci"

Andy si mise a ridere.

"Lo credo bene sono il miglior baciatore di tutta Los Angeles"

"E chi ti ha dato questo titolo?"

"Credo tu"

"Perché non me lo dimostri ancora una volta?

Forse potrei estendere i confini, infondo a Parigi non eri niente male"

"Con molto piacere"

Come al solito però, sul più bello squillò il telefono.

"Mamma che succede?" rispose Sharon col fiatone.

"Buongiorno anche te tesoro"

"Scusa. Ciao mamma che posso fare per te?!"

Andy si mise a ridere ma lei lo fulminò con lo sguardo.

Nina continuò:

"Niente tesoro volevo sapere se vieni a casa per pranzo"

"Per pranzo?

Hmm...No mi dispiace mamma ma Provenza mi ha chiamata e hanno bisogno di me perchè c'è un caso molto difficile"

"Capisco. Dove hai dormito stanotte? Non sei tornata a casa"

Andy aveva iniziato a baciarle il collo e mentre le sue mani vagavano ovunque, Sharon non riusciva a concentrarsi e a parlare correttamente:

"Hmm..Ho ...dormito da Gavin.

Sai com'è .. Uh... Com'è fatto... ha voluto festeggiare solo con me e Fer"

"Si certo, va bene allora.. ti aspettiamo per cena?"

"È? Oh... Non te l'ha detto Jenny? Siamo...oh... invitati da loro...oh...

ha organizzato una...ah... cena per Gavin solo tra noi! Mmm"

"Ok allora ci vediamo più tardi. Ciao tesoro"

"Ciao mamma"

Mise giù la chiamata e Andy la baciò in bocca subito.

"Meno male che hai finito non ne potevo più"

"Neanch'io" e restituì il bacio mentre lui le si metteva sopra e lei lo avvolgeva con le gambe.

"Allora cosa voleva mamma?" chiese baciandola nel collo.

"Sapere se tornavo a pranzo.

Sai credo che non ha creduto alla storia del dormire da Gavin"

"Ma sai che sei una bugiarda! Hai tirato in mezzo anche Louie"

"Veramente è vero che mi ha chiamato. Prima quando c'erano Gavin e Fer.

Comunque tutte le cose brutte le imparo da voi.

La verità è che passo troppo tempo con te e Provenza"

"Ah si davvero?! Ma da quanto ho capito, ti piace molto passare del tempo con me"

"Si è vero! Amo passare del tempo con te"

Andy si sollevò da lei e prese il telefonino dal comodino.

"Ma...ehi?!"

"Aspetta devo chiamare Provenza e dirgli che quello che dovevo fare con lui non lo faccio più"

"Dovevate fare qualcosa?"

"È domenica!"

"Giusto!"

Andy compose il numero di Provenza:

"Ciao Flynn"

"Ciao Louie. Ti ho chiamato per dirti che non posso venire con te perchè ho una cena che mi aspetta con Sharon"

"Oh ok.. Tranquillo stavo per chiamarti io perchè abbiamo un caso e Taylor ci vuole in centrale, facciamo un altra volta"

"Un caso? Ma è domenica"

"Lo so ma i pazzi lavorano pure di domenica.

Purtroppo, comunque il capitano lo sa" disse Provenza.

"Ora ti lascio ho altro da fare in questo momento" disse guardando Sharon e sorridendo.

"Godetevi la domenica"

"Lo faremo, ciao lavoratore"

Chiuse la chiamata e tornò da Sharon.

"Cosa doveva te fare?"

"Voleva comprare una cosa a Patrice"

"Cosa?"

"Non me lo aveva detto."

"Andy sei stato poco bene prima sei sicuro che statsera .."

"Assolutamente, anche se preferirei le coccole.

Allora dove eravamo rimasti"

"Non lo so credo, che stessi per baciarmi ma hai ritenuto più importante Provenza"