Una volta arrivati alla villa di Jennifer e Jonathan, Walter e Andy fecero scendere Sharon e Nina dalla macchina e si diressero alla porta.

Neanche il tempo di suonare che Max aprì subito e li fece accomodare in sala.

"Ciao ragazzi.

Siete i primi, il festeggiato e Fer devono ancora arrivare.

Ho detto di portarlo per le 20,30. Tra un po dovrebbero arrivare con Andrea e Lee" disse Jennifer.

"Ciao ragazzi e i vostri genitori?" chiese Nina che fino a quel momento era stata in silenzio.

"Sono in giardino" rispose Jonathan.

"Allora noi andiamo da loro, con permesso"

"Certo. Max puoi accompagnarli e dopo portarci qualcosa da bere? Grazie"

"Assolutamente signora Hart. Se volete seguirmi prego"

"Allora come vanno le cose tra di voi?

Perchè alla cena con i miei non vi siete parlati molto"

"Tu addirittura l'hai chimata Capitano"

"Abbiamo avuto un piccolo litigio ma adesso è tutto apposto" disse Andy stringendo la mano a Sharon.

"Siamo contenti per voi"

"È strano che Gavin non ve ne abbia parlato, di solito quando si tratta di noi non tiene a freno la sua boccaccia" disse Sharon sedendosi.

"Che è successo? Che ha combinato Mister Lingua Lunga?"

"Niente"

"Bugiarda! Dai vieni e raccontami"

Cinque minuti dopo bussarono alla porta.

"Lascia Max faccio io"

Jonathan aprì e si vide davanti Gavin, Fer, Lee e Andrea.

"Ciao ragazzi"

"Ciao a voi"

"Dove sono Sharon e Jenny?" chiese Andrea.

"Di sopra in camera"

"Con permesso" e si ritirò.

"Mamma e papà?" chiese Gavin al cognato.

"Sono in giardino con Walter e Nina."

"Vado a salutare"

Gli uomini rimasero a parlare di tante cose finché Max non annunciò che potevano andare per l'aperitivo in giardino.

"Vado a chiamare... A ecco le Charlie's Angels"

Sharon scendeva le scale e squadrò Gavin da capo a piedi.

"Sharon..!"

"Con te non ci parlo" e uscì prendendo in braccio il Alfer, il piccolo cane della famiglia.

"Ha ragione Gavin, anche io non parlerei con te se fossi al suo posto" disse Fer.

"Ehi, non preoccuparti le passerà presto" disse Andy.

"Si e quando?! Quando me ne sarò andato?

Ho combinato un casino" disse tristemente l'avvocato.

"Dopo provo a parlarci io ok?"

"Grazie Andy, sei un amico"

"Posso sapere che cosa hai combinato?" chiese Jonathan.

Gli raccontarono l'incidente e alla fine disse:

"Ah..Hai combinato un gran bel casino, bravo cognato"

"Lo so grazie"

Andy intanto raggiunse Sharon in giardino:

"Amore posso..."

"Amore?!" disse Elsa ricordando che quell'uomo brizzolato e affascinante le era stato presentato come un 'semplice collega'.

"Si zia, lui è l'uomo con cui esco!"

"Credevo che fosse uno dei tuoi tenenti?"

"Lo è, uno dei migliori"

"Non ci hai detto che ti vedevi con qualcuno l'altro giorno a cena.

Ora che ci penso eri un po distratta e avevi un aria triste" disse.

"Colpa mia! Avevo fatto un casino, ma ora dovrei parlarti."

"Non era colpa tua! Comunque ora ti posso presentare come ciò che sei, l'amore della mia vita.

Fred, Elsa lui è Andy" disse Sharon.

"Ciao Andy"

"Signori Baker"

"Ti prego chiamaci Elsa e Fred"

"Con molto piacere.

Scusate ve la rubo un attimo. Vieni tesoro"

"Oh si certo fai pure"

I due tornarono dentro.

"Che succede Andy?"

"Due cose! La prima sei uno schianto.." disse prendendola per i fianchi e baciandola dolcemente.

"Mmm OK e la seconda?"

"Gavin"

"Lo sapevo che c'era l'imbroglio" disse cercando di allontanarsi inutilmente dalla sua stretta.

"Tesoro magari non eri pronta a dirmi di Pope ma se Gavin lo ha fatto è perchè vuole il tuo bene"

"Andy io ero pronta a dirtelo ma non volevo farlo quando sono venuta. Prima dovevamo chiarire, altrimenti avremmo litigato un' altra volta, ti saresti arrabbiato e poi ti saresti sentito male, proprio come è successo"

"Lo so ma Gavin in quel momento credeva di aver fatto la cosa giusta"

"Credi che non lo sappia? Io gli voglio bene ma quando fa le cose senza pensare non lo sopporto"

"Sharon è la sua festa tra una settimana se ne andrà.

Non credi che meriti un' altra possibiltà?

È il tuo miglior amico e non lo vedrai per chissà quanto, non puoi lasciarlo così e so che ti mancherà quindi parla con lui"

"Hai ragione ora gli parlo"

"Bene! Allora vai a cercarlo" disse dandole una pacca sul sedere.

Lei sorrise e lo tirò a sé per le bretelle, dicendo:

"Grazie! Come farei senza di te??"

Si sorrisero, si baciarono e uscirono nuovamente in giardino.

"Max hai visto Gavin?"

"Si signora, il signor Baker è andato nella depandance"

"Grazie vado da lui"

Andò sul retro e bussò alla porta, ma nessuno rispose.

Decise di entrare e lo vide seduto sul letto e che fissava il vuoto.

"Possiamo parlare?"

"Fai come vuoi.

Sono solo uno stronzo e non mi faccio mai gli affari miei.

Ti capisco se non vuoi parlare più con me"

"Ma io voglio parlare con te. Te l'ho appena detto!

Andy mi ha fatto riflettere"

"Avevi tutto il diritto di arrabbiarti, mentre io non avevo il diritto di intromettermi nella vostra vita"

"E io ho sbagliato a dirti che non pensi. Mi dispiace Gavin"

"Quello che deve essere dispiaciuto devo essere io ma Sharon io tengo molto a voi due. Mi dispiace che Andy si sia sentito male"

"Adesso sta bene ed è tutto ciò che conta"

"Mi perdoni?"

"Certo! Sei il mio miglior amico e mi mancherai molto.

Mi mancheranno le nostre serate, le nostre cene, le nostre risate, insomma mi mancherà la tua compagnia. Ti voglio bene"

"Anche tu mi mancherai"