Arrivati al condominio, Nina scese dalla macchina e andò direttamente agli ascensori senza aspettare il marito.

Walter la raggiunse e salirono silenziosamente all'11 piano.

Una volta in casa, lui portò la giacca in camera e si tolse la cravatta, mentre lei uscì fuori al terrazzo a guardare il panorama.

La cittá di Los Angeles era ancora piú bella di notte, con tutte le luci che la illuminavano.

Ancora una settimana e avrebbe lasciato Sharon e Andy, e questo le dispiaceva tanto.

Dopo essersi cambiato, la raggiunse sul balcone.

"Fa freddo amo..."

L'aveva raggiunta e le aveva preso la vita da dietro ma lei si scansò subito.

"Tesoro che ti succede? Sei stata silenziosa per tutta la sera"

"Walter ho ascoltato tutto"

"Non capisco tesoro!"

"Ho sentito tutto quello che hai detto ad Andy"

"Tutto, tutto?"

"Si tutto, anche la parte che sei finito in ospedale per causa mia.

Walter io ti amo e non voglio perderti" disse Nina scoppiando a piangere.

Lui l'abbracciò subito, consolandola:

"Sono qui e resterò con te finché il tempo me lo permette e spero sia ancora per tanto!"

"Quando ti ho chiesto come ti eri fatto quella cicatrice che hai sul fianco mi avevi detto che era una ferita che avevi fin da bambino, mi hai mentito"

"Lo so e mi dispiace ma cosa dovevo dirti? Che Simone mi aveva colpito mentre ti stavo difendendo da lui?"

"Avrei voluto che mi dicessi la veritá, invece hai chiesto anche a Richard di mentirmi"

"Pensavo che non ti saresti mai messa con uno che le aveva prese da uno che ti ha fatto del male.

Non ti ho detto niente e ti ho evitato perché ti amavo e ti amo ancora.

Per me eri e sei la ragazza piú bella di tutto il college, che dico, dell'universo! Mai avrei pensato che ti saresti messa con uno come me"

"Davvero credevi questo?"

"Si"

"Perché?"

"Non lo so..."

"Quella settimana senza di te...è stata la più brutta della mia vita Walter!

Tu non lo sai ma.. Emily quell'estate mi disse di essersi innamorata e mi fece vedere una foto di Richard dove c'eri anche tu.

Io dovevo scegliere in quale scuola andare e quando ti vidi...

I tuoi riccioli, gli occhiali..Ecco..." e arrossì.

"Vuoi dirmi che sei venuta ad Harvard perché c'ero io?!" chiese incredulo.

"Sì. Emily mi disse che eri un genio, che eri brillante, che sapevi sempre una pagina più del libro.

Mi fece leggere alcuni dei tuoi scritti, quelli pubblicati sul giornale.

Non stavo ballando sullo sgabello quella sera, Emily mi disse che Richard sarebbe venuto con te e ... Ti cercavo! Non sono tanto alta, mi serviva un trespolo" disse distogliendo lo sguardo e mordendosi il labbro inferiore.

"Nina se l'avessi saputo..."

"Walter mi sei sempre piaciuto! Quando ci fu il ballo, volevo andarci con te.

Ma tu non me lo chiedevi e io avevo paura a chiederti di venire con me.

Credevo di non piacerti!" disse abbassando lo sguardo.

"Non piacermi?! Io morivo per te!"

"Ora lo so! Ma all'epoca pensavo mi vedessi solo come un'amica. O peggio, l'amica della fidanzata dell'amico. Quella sera avevo deciso di dirti quello che provavo, ma prima volevo vedere se potevi essere attratto da me. Per quello tagliai i capelli, misi il vestito rosso con le ballerine perché... Volevo vedere se la mia scollatura poteva interessarti"

"E io che ho cercato di non guardarla per tutta la sera!!!"

"Quando Richard mi ha dato la tua lettera.

Sai che la conservo ancora? Non potevo credere che avresti lasciato l'Istituto solo perché mi amavi e non avevi il coraggio di dirmelo quando io ero sulla stessa barca.

L'unica cosa che volevo e che voglio ancora, è stare con te!

E quando ti ho raggiunto e ci siamo baciati dall'elicottero, ero la donna piú felice del mondo"

"E io l'uomo piú felice. Ti amo Nina, sei tutta la mia vita"

"Per me èlo stesso caro... Hai detto che ero la ragazza più bella dell'universo?"

"L'ho detto e lo ripeto! E lo sei ancora. Specialmente se pensi che l'universo è in continua espansione"

Si sorrisero e Walter non perse tempo, prendendola per i fianchi per baciarla con passione.

"Quindi abbiamo due anni di arretrati?!" chiese Nina riprendendo fiato.

"E una scollatura da guardare" replicò lui maliziosamente.

"Credevo che l'abito che indossai al ballo di fine corso fosse adeguato?!"

"L'abito nero che indossavi sotto la stola di pelliccia e con i guanti lunghi?

Quello senza spalline e con la scollatura a cuore? Quando ho passato la serata a farti succhiotti sotto la luna, sul tetto di Harvard?"

"Lo ricordi?"

"È stata la nostra prima notte, tu...l'hai dimenticata?"

"La porto marcata come un tatuaggio, nel cuore e nella mente!"

"Allora potremmo vedere se la tua versione è uguale alla mia..."