La mattina dopo, Sharon si svegliò di colpo al suonò del suo cellulare, mentre Andy si girò e continuò a dormire.

Dato che era assonnata e senza occhiali, non lesse il nome e rispose professionalmente.

"Capitano Raydor" disse facendo una smorfia per lo schifo.

"Ciao mamma" disse Emily.

"Ciao ragazzi che succede?

Soprattutto perché chiamate alle 7.30?

Stai bene? Il bambino?" chiese ballando sul letto e inforcando gli occhiali per vedere l'ora.

"Tranquilla mamma tutto bene e il bambino sta una meraviglia"

Sharon tirò un sospiro di sollievo, ma alla menzione del bambino Andy si svegliò e sedette accanto a lei.

"Papá è con te?" chiese Patrick.

"Certo, dove altro dovrebbe essere?

Ci avete appena svegliati"

"Dopo una notte di fuoco" disse Flynn al ricevitore.

"Andy!" disse Sharon dandogli una pacca sul petto.

Lui le prese la mano tra le sue e cominciò a baciargliela mentre i ragazzi si misero a ridere.

"Adesso siete in vivavoce, cosa dovete dirci?" chiese cercando invano di allontanare Andy, che le baciava il braccio risalendo fino al collo.

"Scusate! Sia per l'ora che per avervi interrotto! È solo che..."

"Non stiamo più nella pelle e dobbiamo dirvi una cosa"

"Si, oggi per noi è un giorno molto importante"

"Oh mio Dio ragazzi non saprete mica il sesso del bambino?" chiese Sharon drizzandosi sul letto, allontanando Andy.

"Siiiii" dissero in coro i ragazzi euforici.

"Non vediamo l'ora di conoscere nostro nipote cosa sarà"

"Appunto, a proposito di questo...

Mamma, papá volevamo chiedervi se ... volevate venire con noi in ospedale"

I due poliziotti si guardarono per un istante.

Avevano già parlato molte volte di quanto significasse per loro quel bambino in particolare e dei sentimenti contrastanti che sentivano.

"Sì assolutamente"

"Ne saremmo lusingati"

"Grazie allora ci vediamo davanti nel parcheggio interno dell' ospedale alle 11 perché alle 11.30 ho la visita.

Magari dopo, se non avete impegni, potremmo andare a pranzo fuori solo noi quattro" disse Emily.

"Cinque!" esclamò Andy.

"Cinque?" chiese Patrick.

Sharon capì subito, gli baciò la guancia e appoggiò la testa sulla sua spalla.

"Il bambino!" disse tranquillamente.

"Giusto, che sbadato! Festeggiamo per lui/lei e ce ne eravamo già dimenticati" disse Patrick, un po triste per la gaff.

"Bene ora vi lasciamo, ci vediamo piú tardi"

"Ok ciao ragazzi" dissero i genitori.

"Ciao mamma, ciao Papá"

"Patrick?"

"Sì papà?"

"Tranquillo, è normale! Non lo hai ancora tra le braccia, ma vedrai che non capiterà più" disse avendo intuito il suo stato d'animo.

"Grazie papà"

Chiusero la chiamata, si sdraiarono di nuovo a letto e si sorrisero.

"Che c'è?" le chiese Andy.

Lei scosse la testa e lo baciò.

Si era scaraventata su di lui ma poi perseguì lentamente, assaporandolo.

"Sei un padre meravigoso! E un amante da urlo. Buongiorno amore mio"

"Buongiorno a te! Lo sarà senz'altro"

"Allora che vogliamo fare stamattina?"

"Dato che a pranzo siamo con i nostri figli, e dobbiamo chiedere a mamma e papà per la cena pensavo di andare a fare colazione allo Starbacks e passare in centrale a portare il caffè ai ragazzi. Che ne dici?"

"Si ci sto, c'è solo un problema. O meglio un'incognita!"

"Quale?"

"Cosa facciamo PRIMA di andare a fare colazione? Sono solo le 7.45"

"Un'idea ce l'avrei"