Mentre Andy usciva in giardino a rispondere, Sharon sparecchiò e sistemò la cucina con l'aiuto dei genitori e dopo aver sistemato e pulito si sedettero sul divano:
"Posso sapere che succede tra voi due? Siamo molto preoccupati."
"Non è niente. Sai quando mi hai visto piangere in camera?"
"Si"
"Ti ho detto che avevo sentito tuo padre parlare con Andy"
"Si e mi hai detto che lo amavi e che non volevi perderlo ma dato che parlavi in codice non ho capito molto"
"Ho scoperto che da giovane era finito in ospedale per causa mia e mi sono sentita in colpa così non gli ho parlato"
"Ma tranquilla abbiamo chiarito la stessa sera" disse Walter con un sorriso malizioso.
"Oh lo vedo e non credo di voler sapere come, anche se lo immagino.
Ma gli hai detto, a proposito di verità, che hai avuto una mezza crisi respiratoria mentre piangevi a fontana?"
Nina si morse il labbro mentre il marito si allontanava da lei sul divano per guardarla meglio.
"È vero?"
"L'ho dimenticato" disse senza guardare nessuno dei due.
"Dimenticato? Ti ho dovuto dare l'inalatore!" esclamò la figlia.
Walter si alzò senza dire una parola.
"Caro, io..." disse Nina cercando di prendere la mano del marito.
"Vado a fare il caffè!" disse l'uomo allontanandosi verso la cucina.
Dopo aver parlato con lo zio, Flynn entrò in cucina e vide Walter preparare il caffè, ma non era sorridente come al solito.
Si avvicinò e gli mise una mano sulla spalla:
"Ehi che succede?"
"Sharon mi ha detto che sua madre ha avuto una crisi respiratoria piangendo quando ha sentito la nostra conversazione"
"Si lo ha detto anche a me.
Ti ama e l'idea che tu sia andato all'ospedale due volte per causa sua l'ha spaventa.
So cosa vuol dire spaventare a morte la donna che ami, purtroppo.
Certo, io devo ringraziare quello che mi è capitato perché con quella caduta ho scoperto di avere un coagulo nel collo"
"Raccontami!"
Flynn iniziò a narrargli il caso dei giocatori di poker avvenuto anni prima.
"Ma Sharon non si è sentita male, Nina sì e questo mi spaventa.
Andy io non voglio perderla tantomeno per colpa mia" disse Walter alla fine.
"Lo so papá ma non averle detto quelle cose l'ha fatta star male in altri modi, specie quando avevo l'amnesia o mi ha visto svenire.
Quando le ho parlato del coagulo aveva pianto, e quando si è avvicinata per abbracciarmi l'ho respinta dicendo che era per le costole e perché non dovevo ricevere abbracci, invece era perché le avevo mentito e mi sono sentito un verme"
Walter annuì:
"Grazie per aver organizzato questa cena figliolo"
"Vi vogliamo bene, era il minimo che potessimo fare e poi per me ... sei un po un padre"
"A proposito di padre.. anche se non siete in buoni rapporti si vede che sei proccupato per lui e che nonostante quello che ti ha fatto gli vuoi bene"
"Non credo si possa definire 'voler bene' "
"Ne vieni comunque da lui figliolo!
Promettimi che prenderai in considerazione l'idea di andare in Florida. Se ci andrai gli dimostrerai che sei superiore"
"Prometto che ci penserò, ho sofferto molto e non credo vorrà chiedermi scusa. Se così fosse però non credo di essere pronto a perdonarlo"
"Certo lo capisco. Ora va di lá il caffè sará pronto fra pochi minuti"
"Ok. Papá?"
"Si figliolo"
"Parla con lei, non escluderla"
Walter annuì, si sorrisero e lui raggiunse Sharon e Nina in salotto.
Quando la donna vide Andy lo raggiunse a metà strada.
"Ora è pronto per parlare con te" disse dandole un bacio sulla guancia.
"Grazie" disse sorridendo, raggiungendo il marito.
