Quando l'aereo di Andy decollò erano le 10 di mattina.
Ci sarebbero volute 5 ore circa prima che Andy atterrasse, e a Miami avrebbe trovato un fuso di 3h avanti.
Non appena lui entrò nel gate, Sharon si diresse in bagno, iniziando a piangere silenziosamente come un fiume in piena.
Sarebbe stata lontano da lui per una settimana e tutto per colpa dei suoceri, che avevano ripudiato il figlio.
Per Sharon piangere non era proprio una cosa nuova.
Nella sua vita aveva pianto molte volte e per motivi diversi, solo che da quando stava con il suo affascinante tenete sembrava non riuscire più a contenersi come faceva una volta.
Dopo circa venti minuti, si asciugò le lacrime, uscì dall'aereoporto, e tornò a casa di Andy.
Una volta arrivata salì in camera, si sdraiò sul letto e rimase lì fino all'ora di pranzo, messaggiando di tanto in tanto con i figli, preoccupati per lei.
Si costrinse a scendere per prepararsi da mangiare, ma Andy in frigo le aveva lasciato già pronto.
Nella casseruola, contenente un'insalata di riso, aveva attaccato un post-it che diceva:
'Sicuramente non avrai fame ma se mi ami devi mangiare...
anche perché quando ti chiamo voglio sapere se era buono.
Ti amo, il tuo Volpe d'argento'
Sorrise a quell'ulteriore attodi amore nei suoi confronti e si sedette a tavola, facendo una video chiamata con Niky e Emily.
Quando ebbe finito di lavare i piatti, decise di mettersi sul divano guardare un po' di tv e aspettare la chiamata di Andy, ma non riusciva a concentrarsi.
Così si mise a guardare alcune foto sul cellulare scattate in ufficio, decidendo poi di ascoltare un po di musica con le auricolari.
Forse sentire la sua voce l'avrebbe aiutata, forse no, fatto sta che preferì ascoltare musica 'neutrale' e il tempo passò ma il sound non la aiutava.
Era sdraiata quasi sonnecchiando quando suonarono alla porta.
"Ciao Sharon" disse Patrice abbracciandola quando aprì.
"Salve Tenente" disse cercando di capire come mai fossero lì.
"Capitano"
"Come mai questa visita?!"
"Taylor ci ha dato la giornata libera ed eccoci qui"
"Solo?"
"Andy mi ha chiesto di starle dietro"
A quella rivelazione lei sorrise e li fece entrare.
"Volete qualcosa da bere?"
"Si grazie" dissero in coro.
"Caffè? L'ho appena spento"
"Si grazie Sharon"
"Hai già sentito Andy da quando è partito?"
Scosse il capo sospirando, cercando di nascondere la tristezza.
"No, quando atterra mi chiama"
"Pensi che sia stata una buona idea andare a Miami dopo tanto tempo?"
"Non lo so! Gli ho detto che qualsiasi decisione prendeva io lo appoggiavo"
"Sappiamo già che non verrá trattato bene dai genitori"
"Louie!"
"È vero!"
"Il fatto che una cosa sia vera e di dominio pubblico caro, non vuol dire che tu la debba dire per forza" lo rimproverò Patrice indicando Sharon.
"Lo so ed è questo che mi preoccupa. Ha ragione!
Ma la cosa che più mi preoccupa èil fatto che possa sentirsi male.
Volevo andare con lui ma mi ha detto di no, che non vuole coinvolgermi in questo. Ha detto che deve affrontarli da solo" disse il capitano fissando la tazza.
"L'ultima cosa che vuole è che lei sia lì e la trattino male.
Io li conosco... Mamma mia che soggetti!" disse Provenza.
"Sembra così strano!
Ho passato tanti anni senza stare con un uomo e ora che ho Andy mi terrorizza il fatto che stia lontano da me"
"Sharon sará solo per una settimana e poi ritorna a casa"
"Lo so ma giá mi manca.
Vorrei che non fosse partito o almeno..." disse con gli occhi lucidi ma venne interrotta dallo squillo del cellulare.
Quando vide che era Andy sorrise.
"Scusatemi" disse alzandosi.
"Prego"
"Ciao amore mio" rispose sedendosi sul letto della camera degli ospiti come un'adolescente innamorata.
"Ciao piccola"
"Come è andato il volo?"
"Bene anche se…" fece una pausa.
"Anche se?" chiese preoccupata sedendosi di scatto.
"...Mi manchi"
Lei sospirò:
"Anche tu amore"
"Hai mangiato?"
"Sì e grazie! Era squisito! Dove sei ora?"
"In taxi! Sto andando da Andrea, o meglio da mia zia Laura e suo marito Bob, mi ospitano loro. Anche se è sorella di mio padre, mia zia è completamente diversa. Il suo primo marito invece era una bestia, per quello andava d'accordo con mio padre!"
"Ok. Andy?"
"Si piccola?!"
"Ti amo. Stai calmo mi raccomando. A dopo"
"Tranquilla a dopo"
Chiuse la chiamata, sospirò e raggiunse Louie e Patrice che se ne andarono dopo circa un ora.
Neanche dieci minuti lasciata sola che Niky arrivò con i bambini.
