Quando furono andati via, Bob chiese:
"Bene ora invece vorremmo sapere COME vi siete conosciuti, innamorati?"
"È una storia lunga" disse Sharon ridendo.
"Si trentennale direi"
"Come sarebbe?" disse Laura.
"Chi comincia?" chiese Sharon.
"Prima le signore" fece Andy baciandole la mano.
"Gentiluomo. Forse però la tua parte di storia è più lunga comincia tu"
"OK! Per farla breve la vidi più di 20 anni fa quando andai da.. Dal tizio che mi iniziò all'alcol per fare ammenda"
"Hai fatto ammenda col quel verme?"
Sharon abbassò lo sguardo, Andy per rispetto non aveva detto che Jack era suo marito ma giustamente i parenti si risentirono a quell'affermazione.
"Sì perché ero disposto ad aiutarlo a venirne fuori" disse stringendo la mano di Sharon.
"E...?"
"E gli ha rotto il naso!" disse lei.
"Cosa? Aspetta come fai a saperlo?"
"Ero lì... È stato il giorno in cui ci siamo incontrati"
"Cosa ci facevi da quel poco di buono?"
"Era mio marito all'epoca"
"Oh porca vacca!" esclamò Bob.
"Comunque fatto sta che vidi questo meraviglioso ANGELO rosso vicino ad una scrivania.
Era stupenda! Aveva una gonna a matita a vita alta tenuta su da una cintura con borchie intinta con le scarpe di vernice nera.
Indossava una camicetta rossa, un filo di perle e i suoi bellissimi capelli, lasciati asciugare al naturale, le ricadevano sulle spalle"
Sharon si emozionò al pensiero che lui ricordasse perfettamente quel giorno. Anche lei ricordava lo sconosciuto che le aveva sollevato i documenti da terra dopo che le erano caduti.
Il suo completo giacca e cravatta, con le bretelle che spuntavano (ecco perché le piaceva tanto quando le portava!), l'aria da duro e lo stuzzicadenti in bocca. Certo era più scuro di capelli all'epoca ma era figo ugualmente e quello stuzzicadenti!
Non era riuscita a parlargli perché gli occhi vagavano dallo stuzzicadenti, alle bretelle, alle spalle...
Strano che per anni lo aveva sognato ma non si era accorta che fosse lui quando i fascicoli bazzicavano la sua scrivania.
"Uao! Complimenti per la memoria" dissero le donne estasiate.
"E tu Sharon? Quando ti sei innamorati di mio nipote?"
"Be..."
"O di cosa ti sei innamorata"
"Del mio metro a nastro" sussurrò Andy.
"Oh mio dio! Davvero?!" esclamò Sharon.
"Dì di no?"
"Non posso e lo sai" disse mordendosi il labbro inferiore, sapendo l'effetto che faceva su di lui.
"Bene!" si alzò e prese uno stuzzicadenti dal cassetto, facendola gemere.
"Mi aveva colpito molto quel giorno ma non scambiammo neanche una parola. Il mio ex ci presentò, andarono a parlare e dopo dieci minuti Andy uscì dolorante senza salutare e quando raggiunsi Jack.. aveva il naso rotto. A proposito grazie! Mi hai risparmiato la cena con i miei suoceri quel giorno."
"Felice di essere stato utile" rispose lui facendo roteare il legnetto in bocca e succhiandolo mentre lei si leccava le labbra con la voglia di baciarlo follemente.
"Dicevi?"
"Oh si... Penso che quando abbiamo lavorato sotto copertura sia stata la volta decisiva. Vidi per la prima volta tutto quello che avevo notato quando era vestito e .."
"Si è spogliato?!"
"No nonna! Ero uscito dalla doccia e la signorina qui pare abbia un precedente come guardona"
"Non è andata così! Comunque... Il matrimonio di Nicole ha sicuramente influito parecchio sul mio giudizio"
"Cosa ammiri di più in lui?"
"Il mio metro a nastro"
"La vuoi smettere! La sua forza di volontà!
Se si pone un obiettivo ce la mette tutta finché non lo raggiunge!
Ci ha messo anni a mettersi con me..."
"E tu Andy?"
"Andy?!" il tenente era rimasto colpito dalle parole d'apprezzamento di Sharon nei suoi confronti.
Dio come amava quella donna!
"Il suo amore per il prossimo!
Ama chiunque indistintamente, lo aiuta sempre anche a suo svantaggio e ti da sempre una possibilità in più di quante te ne meriti"
