In sala d'attesa Sharon chiamò i suoi genitori.

"Ciao papá"

"Ciao piccola ti metto in viva voce.

Amore c'è Sharon al telefono"

"Arrivo subito" disse Nina raggiungendo il marito.

"Ciao tesoro"

"Ciao mamma"

"Ho ricevuto una foto da Andy, di chi è?"

"Di sua nonna"

"Sai è stato meraviglioso vederti accanto a quella macchina..

Mi ha fatto venire in mente certe cose..." disse Walter.

"Si lo so me lo avete raccontato" disse ridendo Sharon.

"Oh le anche messe in pratica!" aggiunse Nina sedendo sulle gambe del marito.

"Senti ma dove sei? Hai detto che è la macchina della nonna di Andy"

"Si... Sono a Miami, l'ho raggiunto"

"Oh hai fatto bene. Come sta il padre?"

"È a intermittenza come le luci di Natale, un po bene un po male.

Comunque trova sempre tempo per aggredire e offendere Andy, e non solo"

"Cosa? Davvero? Povero Andy" disse Walter.

"Sapete come è fatto, quando toccano lui fa finta di niente"

"Aspetta! Che vuoi dire con 'e non solo'?!" chiese Nina sospettosa.

"Il signor Flynn ha offeso anche Emily.

Per quello sono qui, quando Andrea me lo ha detto sono partita subito.

Poi quell'uomo ha offeso anche me e quando Andy lo ha saputo... gliene ha dette di tutti i colori."

"Sharon stai bene?" chiesero i genitori sentendo che qualcosa non andava nel suo tono.

"No! Dopo aver litigato col padre è corso via, lo abbiamo cercato dappertutto e lo abbiamo trovato sulla spiaggia, sulla scogliera e…"

Non riusciva ad andare avanti.

"E?"

"E voleva uccidersi"

"COSA?"

"Si, sono riuscita a dissuaderlo ma pare sia la seconda volta che ci prova.

Comunque vi chiamo per Emily.

Ha avuto delle fitte alla pancia ed è svenuta ora siamo in ospedale"

"Partiamo subito" così dicendo riattaccarono.

"No aspettate tra poco esce…pronto…mamma..papá..pronto"

Tornò in camera e vide tutti che stavano ridendo.

"Ehi bella!" disse Andy.

"Eccomi. Scusate ho chiamato i miei genitori, ma appena ho detto OSPEDALE hanno detto che prendevano il primo volo.

Se lo prendono ora arriveranno in serata mi dispiace"

"Ehi sono i benvenuti e poi non vedo l'ora di rivederli" disse Andy abbracciandola.

In quel momento entrò il dottore:

"Bene Emily puoi tornare a casa.

Queste sono le tue dimissioni e mi raccomando niente litigate, niente stress, bevi tanta acqua ma soprattutto voglio che riposi"

"Si certo, grazie dottore"

"Arrivederci"

Appena uscirono dall'ospedale, la famiglia trovò Perry e Della ad attenderli.

"Zio! Sei venuto? Ti presento Emily la mia futura moglie" disse Patrick abbracciando l'uomo anziano.

"Piacere nostro"

"Andy vado a prendere la macchina nel parcheggio" disse Peter portando via Nicole e Dean.

"Zia! Che ci fai qui?"

"Andrea mi ha portata, aspetta in macchina con Lee" disse Della abbracciando il nipote.

"È bello vederti sei bellissima come sempre!"

"Glielo dico anch'io" aggiunse Perry.

"Oh smettetela! Sharon devo scusarmi per prima"

"Perché?" chiesero in coro lei e Andy.

"Tua zia ha avuto una visita dal mostro dagli occhi verdi"

"Oh ... non mi avevano mai chiamato MOSTRO prima" disse Sharon ridendo levando gli occhiali e ammiccando.

"Oh cielo no!"

"Tranquilla sto scherzando"

"Ero gelosa...È una storia lunga" rispose arrossendo.

"Forse un giorno me la racconterà"

"O stai tranquilla cara. Come ho detto, sei l'unica"