'Caro Andy,

se stai leggendo queste righe vuol dire che sono morto.

Ti scrivo perché voglio che mi perdoni per tutto il male che ti ho fatto.

Probabilmente ti sei chiesto il motivo del mio comportamento nei tuoi riguardi ed eccoti la risposta.

Fin da quando sei nato, ho sempre saputo che eri speciale!

Non è una scusa e rileggere a voce alta questo pensiero mi fa rabbrividire ma, ti trattavo male perché volevo insegnarti che la vita non è tutta rose e fiori.

Devi sapere che quando tua madre era fuori con le amiche e vi lasciava con Maggie mentre io ero a lavorare nel mio studio, a volte mi intrufolavo nella vostra camera e vedevo due bambini veramente diversi caratterialmente. Michael che era sempre calmo, anche quando Karen lo usava come un bambolotto, poi c'eri tu. Figlio mio eri sempre agitato e piangevi sempre, forse mi volevi far capire che volevi attenzioni e sai cosa facevo? Ti prendevo tra le mie braccia e ti coccolavo, tu ti calmavi sempre e mi facevi dei sorrisi bellissimi.

Quando ho saputo da tuo fratello Michael che avevi iniziato a bere e che avevi perso il distintivo, sono andato su tutte le furie perché come ho detto eri speciale.

E quando sei tornato a casa, anziché da tua moglie e dai tuoi bambini mi sono arrabbiato ancora di piú perchè la famiglia è la cosa più importante che esista, come dice tuo nonno 'la famiglia prima di tutto'.

È vero ti ho odiato ma credevo che se avessi smesso di parlarti tu avresti smesso di bere e invece no, molto probabilmente, anzi quasi sicuramente, è colpa proprio del mio atteggiamento.

So che ora ti chiederai come mai quando ho scoperto che Mer si drogava ho aiutato lei e non te ma in quel momento mi sono sentito in dovere di farlo, era la mia bambina.

Ora leggendo questo di Mer, dirai che anche tu eri mio figlio ed hai ragione ma lei è sempre stata fragile e quello che tuo fratello le ha fatto... Sì, so tutto, anche che sei stato tu ha denunciare in forma anonima Michael.

Figlio mio scusa se ti ho trattato male per tutta la tua vita, scusa se quando mi hai detto che volevi fare il poliziotto non ti ho appoggiato, scusa se con i miei amici del circolo del golf ti ho trattato come se fossi un poco di buono... non lo sei mai stato.

Spero che leggendo questa lettera mi perdonerai per tutto il male che ti ho fatto anche se ne dubito, non perché tu non possa farlo o non voglia ma perché non lo merito.

In tutti questi anni mi sono informato su di te.

Probabilmente ora non crederai ad una parola che ho scritto e crederai che è la malattia a farmi dire queste cose ma non è cosi, queste sono parole che mi escono dal cuore.

So tutto della tua vita: che hai lasciato la polizia di Boston perché il tuo collega ed amico era stato ferito e ti sentivi in colpa perché non sei riuscito a proteggerlo; dei tuoi anni di sobrietà,

so anche del coagulo e che hai avuto un amnesia.

So che ti sei messo insieme al tuo Capitano e so anche del suo rapimento, che hai sparato al suo rapitore e questo mi ha ricordato che non ti devo far arrabbiare perchè hai un ottima mira, ah ah ah!

A parte gli scherzi!

Ti chiederai come so tutte queste cose, come so della tua storia con lei ma sopratutto ti chiederai chi me lo ha detto ma io sono come voi poliziotti, non rivelo mai le mie fonti neanche sotto tortura.

Scherzi a parte come ho detto prima.

Quel giorno in cui ti hanno ferito uscendo da un incontro AA, noi eravamo a Los Angeles.

Peter lo sapeva e quando mi chiamò per dirmi che eri in ospedale, io e tua madre quella sera venimmo subito.

Dormivi e tua madre ti accarezzò la guancia e si mise a piangere.

Mentre parlava con te, sentimmo dei passi e stavamo per uscire quando ci scontrammo con una rossa, che ora ho capito essere Sharon.

Cercò di fermarci e chiederci chi eravamo e cosa volevamo dal Tenente Flynn ma noi andammo via.

Ti chiedo solo una cosa, se puoi farmi questo piacere, prenditi cura della mamma, ti tratta male solo perché glielo dicevo io, lei ti ha sempre amato!

Prego te e i tuoi fratelli di prenderevi cura di lei, la amo molto.

Sharon è proprio la donna che abbiamo sempre voluto vedere accanto a te e mi è bastato vedere da come ti guarda che ti ama davvero e che ti rende felice, al contario di Sandra che ti ha creato solo problemi a cominciare dalla relazione che ha avuto con tuo fratello Michael.

Ti amo piú della mia stessa vita non dimenticarlo mai.

Con affetto,

PAPÁ'.

Sharon era allibita e aveva le lacrime agli occhi.

Ora ricordava!

Era vero, quel giorno che Andy fu ferito, si era scontrata con due persone ma era stato così veloce e inaspettato. Non aveva mai pensato che fossero i genitori di Andy.

Si asciugò le lacrime, rimise la lettera nella busta e prendendo Andy per mano, lo portò in camera.

Quando si misero nel letto abbracciati, si strinse a lui accarezzandolo.

"Sharon..."

"Voglio che tu stia meglio!"

"Non credo di essere dell'umore"

"Non importa! Voglio farti vedere che ti amo e che sono qui per te, per distrarti e farti smettere di essere triste e colpevole, vuoi?"

"Mi piacerebbe, ma..."

Sharon lo zittì baciandolo dolcemente.