Sharon e Andy non sapevano che fare: dormire o rimanere svegli?
Certo il giorno dopo, o meglio tra qualche ora, sarebbero dovuti essere svegli e ricettivi, motivo per il quale dormire sembrava la scelta più saggia.
Poi però pensarono a Peter, non potevano entrambi partire con Morfeo mentre la loro cognata era in pericolo!
"Potremmo fare i turni!"
"Sì, c'è solo un problema, non riesco a dormire senza di te" rispose lei mentre si lavava i denti.
"Nemmeno io!" aggiunse lui, avvolgendole un braccio intorno alla vita dopo aver preso i suoi capelli tra le mani mentre Sharon si chinava a sputare nel lavandino.
"Grazie!" sorrise dopo aver risciacquato.
Andy però non aveva intenzione di mollare la presa.
La tenne ancora più stretta e piegò la testa nel suo collo, baciandola e inspirando il suo profumo e lo shampoo.
"Stai bene?" chiese tenendolo ancora più vicino per la nuca e voltandosi leggermente verso di lui.
"Mi ricordo quando Randolph ti ha preso"
"Per questo ti ho chiesto se stai bene"
"Non sai come mi sono sentito!
Purtroppo so esattamente come si sente mio fratello"
"E io so cosa prova Grace! Oh Andy mi mancavi da morire.
Tu e i ragazzi" disse voltandosi nel suo abbraccio.
Rimasero così per un po, poi decisero di scendere a bere qualcosa in cucina.
"Vado a vedere come stanno i nonni" disse Sharon.
"Chiedo a Peter se vuole un caffè"
Arrivata alla porta della camera da letto, Sharon sorrise sentendo dei gemiti sommessi.
Capì subito cosa stesse succedendo e fu grata che per la prima volta avessero dei toni bassi.
Con la coda dell'occhio, notò Sara seguire Andy in cucina.
Rimase indietro, nascosta alla visuale di chi fosse nella stanza, ma vedendo bene ciò che accadeva, anche grazie al riflesso sui vetri dei mobili.
Sara scosse la testa per muovere i capelli e raschiò la voce, richiamando l'attenzione di Andy.
"Agente! Avete finito con i telefoni?" chiese girandosi solo un secondo.
"Si... È Sara"
"Scusi?"
"Sara! Mi chiamo Sara, Andy. Lei mi ha chiamato AGENTE.."
"Ah si" rispose senza nemmeno guardarla.
Sharon sorrise interiormente.
"Posso farle una domanda, Andy..."
"Se non è personale"
"In realtà lo è"
"Allora no!"
Sharon rise di nuovo.
"Scherzo. Dai spara, e per favore passami i cucchiaini, sono nel primo cassetto vicino a te"
"Come mai il suo capitano..."
"Papà! C'è Ricky al telefono" disse Patrick entrando.
"Salve!" disse Sara puntando il giovane.
Lui la guardò di sottecchi e scuotendo la testa si rivolse di nuovo al padre, che gli chiese:
"Gli hai detto..."
"No! Tranquillo" rispose il figlio tenendo una mano sulla cornetta.
"Bene! Mi raccomando anche con tua sorella!"
"Tranquillo, non lo dirò nemmeno a Em! Non voglio che i nostri gemelli arrivino prima del tempo"
"Bravo! Ehi figliolo come va? Come sta tuo fratello?" chiese Andy parlando con Ricky andando in salotto approfittando che i colleghi poliziotti avevano cambiato stanza.
Sara lo guardava allibita: quindi l'agente giovane appena entrato era suo figlio, al telefono aveva un fratello (a cui era stato chiesto di un altro fratello) ed era stata menzionata una sorella.
Inoltre il giovane aspettava dei gemelli.
Quindi 'Andy' aveva almeno quattro figli e la sua versione giovane stava per diventare padre.
La domanda però sorgeva spontanea: cosa ci faceva il suo capitano a casa sua?
"Sono seduto in poltrona, i nostri cellulari sono in camera.
Oh ecco tua madre, vuoi parlarle?" chiese vedendo Sharon e alzandosi.
Sara, che lo aveva seguito, si voltò per scoprire chi fosse la moglie dell'uomo davanti a lei e quasi si strozzò con la saliva vedendo il capitano.
"Chi è amore?" chiese ingenuamente Sharon mettendo le mani nelle tasche posteriori dei pantaloni di Andy, stringendogli il sedere.
"Ricky!" disse lui tenendole il polso e baciandola, capendo improvvisamente il perché del malumore delle ultime 24 ore.
La presenza di Sara la infastidiva non poco ma le sue risposte e il modo in cui Andy non la degnava di uno sguardo aiutarono a calmarsi.
Sharon restituì il bacio sorridendo prima di prendere il telefono e parlare con il figlio, senza lasciare la stanza.
"Tutto bene! Tuo padre sta preparando il caffè, ma come mai chiami a quest'ora? Abbiamo fatto le ore piccole e i telefoni sono di sopra"
"Molto piccole" disse malizioso Andy nella cornetta.
"E Rusty? Oh bene, gli mandiamo un messaggio domani! Si certo.
Hai sentito Anna?
Non lo so tra qualche giorno credo, dobbiamo ancora decidere.
Sì, buonanotte!"
"Buonanotte Ricky"
