Nel freddo della sua prigione, Grace pensò a quello che Andy le aveva detto.

Si sentì rincuorata dalle parole del cognato e dallo sforzo che aveva fatto per costringerla a resistere.

Aveva già sbagliato una volta, ignorando tutte le basi del suo mestiere dopo l'operazione, non avrebbe rifatto lo stesso errore.

In più di un'occasione (anche con Peter in quanto cardiologo) si era ritrovata ad assistere ad interrogatori e aiutare la polizia facendo una consulenza delineando un profilo criminale. Decise quindi di provare a parlarci.

Non le aveva ancora tolto la benda, come se non volesse essere visto, e Grace aveva percepito qualcosa di diverso da quando si era allontanato qualche ora prima quando era suonata una specie di sveglia ad ora.

"Credevo mi avessi già dato la buonanotte" disse la psicologa.

"Stai comoda? Vuoi una coperta?" chiese una voce completamente diversa.

"In effetti ho un po freddo!" rispose cercando di non sembrare troppo sbalordita.

"Aspetta ti tolgo questa!"

Un uomo quasi suo coetaneo ed estremamente gentile, quasi infantile, le tolse la fascia dagli occhi.

"Sono troppo stretti? Ho detto a Carl di non esagerare..."

"No va bene così grazie!" disse non volendo che l'altro uomo tornasse e si arrabbiasse.

"Ecco tieni" le avvolse una coperta sulle spalle e poi si voltò di scatto verso la porta.

"Devo andare! Cercherò di venire a trovarti il prima possibile"

"Ma..."

"No scusa devo rimmettertela!"

Non appena l'oscurità tornò, Grace sentì la voce di quello che doveva essere Carl parlare con l'uomo gentile.

"Che diavolo ci fai qui?"

"Ero solo venuto a vedere se stava bene"

"Lo sai che non devi interagire con loro"

"Mi dispiace"

"Vai a dormire, lasciaci soli"

Quando sentì la porta chiudersi, Grace parlò:

"Senti, ho capito che hai un conto in sospeso con mio cognato e forse non vuoi parlarne ma lo devi fare con qualcuno e io faccio al caso tuo"

"Si certo come no, cosa sei una PSICOLOGA?"

"Chi io? No! Sono solo una casalinga di 65 anni"

Carl rimase in silenzio e lei continuò:

"Tu non stai indagando su Andy... Forse hai ucciso quelle donne sapendo che Will avrebbe chiesto il suo aiuto, non è così?

E di mio suocero lo hai saputo ..."

"Non sono affari tuoi! Io so tutto di Andy.

Ha lavorato nella polizia di Boston e poi l'ha lasciata perchè il suo partner si è preso una pallottola al suo posto, poi si è trasferito a Los Angeles e si è arruolato prima nella Rapine e Omicidi e poi nella Crimini Maggiori, devo continuare?"

"No va bene così"

"Ora dormi"

"Credevo che ..."

"Sono stanco!"

Grace pensò che potesse ipnotizarlo approfittando della sua stanchezza.

"Potresti... Ritornare a quel giorno?"

"Quale giorno?"

"Il giorno in cui te la sei presa con Will!

Quando hai spaccato la faccia a Andy.

Me lo racconti? Puoi chiudere gli occhi, ho sentito che..."

"Vuoi ipnotizarmi?"

"Non saprei da dove cominciare" rispose alzando le spalle.

Carl chiuse gli occhi e cadde nella trappola, cominciando a raccontare la storia.

"Vuoi la favola della buonanotte? E va bene...Ero in quinta elementare e Will era in prima.

Un giorno vidi una bambina rossa di capelli e molto bella, era Cat, ma quando mi avvicinai vidi che lo abbracciava e così, a ricreazione, gli dissi di lasciarla stare perchè volevo che diventasse la mia fidanzata.

Quel raccatta insetti mi disse di no e io lo picchiai, poi quando vidi Cat mi avvicinai, le diedi un bacio sulla guancia. Lei mi diede uno schiaffo, mi disse che voleva Will e se ne andò, poi arrivò Andy e ci picchiammo e da quel giorno voglio solo vendetta"

"Cosa centrano le donne che hai ucciso?"

"Erano rosse di capelli e magre, somigliavano molto a Cat e dato che non voleva essere la mia fidanzata, ci ho provato con loro.

Ma chi ci stava non era lei e chi non ci stava meritava di morire"

"E Andy che ruolo ha in tutto questo?"

"Che ruolo ha in tutto questo? Ha difeso il bambino sbagliato, Will mi ha rubato la ragazza ed ora Andy deve pagare.

Se non si metteva in mezzo a noi, tu ora non saresti qui legata, saresti dalla tua famiglia e io non mi nasconderei, vedi è cominciato tutto da tuo cognato ed io mi sto vendicando."

D'un tratto si sentì un rumore e l'uomo di prima le tolse di nuovo la benda.

"Ora ti slego e ti porto su quel letto laggiù"

"Grazie, ma dov'è Carl?"

"Sta arrivando, devo coprirti"

"Che stai facendo di nuovo qui? Ti avevo detto di andare a dormire"

"Ma sta scomoda"

"Ora basta! Se provi a liberarti e scappare ti ammazzo, ricevuto il messaggio?"

"Non lo farò" rispose Grace preoccupata per l'uomo gentile.

L'uomo sospirò e poi, con voce calma disse:

"Bene! Il piccolo Carl ora va a riposare perchè domani deve andare a scuola.

Non vede l'ora di vedere Cat, lo sai Grace, loro sono fidanzatini e la sua mamma e il suo papà sono molto contenti, buonanotte cara ci vediamo domani" disse parlando in terza persona.

"Buonanotte" rispose un po scioccata. Forse che i due uomini nella stanza erano uno solo?