"Tenente Flynn!"
"Andy? Scusa ti disturbo?"
"Zia Jess, dimmi!"
"Volevo sapere se ci confermavi per il pranzo di oggi?"
Andy allontanò il telefono dall'orecchio e imprecò silenziosamente.
"Che succede?" chiese Sharon.
"È zia Jess! Avevo dimenticato che dovevamo andare a pranzo con loro con tutto questo casino"
"Oh hai ragione"
"Ehi avete problemi?" chiese Will raggiungendoli.
"Zia aspetta un secondo..."
Sharon si allontanò di pochi passi, spiegando la situazione.
"Lei e Seth hanno il biglietto aereo di rientro per questa sera e ci avevano invitato il giorno dopo il funerale" concluse.
"Be per ora non abbiamo fatto grandi passi perciò se volete andare..."
"Ma..."
"Vi terrò informati tranquilli"
"Grazie! Zia? Si ci vediamo tra un'ora vi passiamo a prendere, a dopo"
Chiusa la telefonata si rivolse a Sharon:
"Se vogliamo essere pronti dobbiamo andare ora"
"Va bene, prendo la borsa e arrivo"
Mentre si allontanava, Nick lo chiamò:
"Tenente..."
"Oh cercavo proprio te! Per QUELLA COSA hai il nostro completo supporto! Solo non adesso dobbiamo andare ci vediamo oggi pomeriggio"
"Davvero? Grazie"
Sharon recuperò giacca e borsa e disse a Sara, che era nella stanza:
"Per QUELLA COSA... tranquilla, puoi contare su di noi"
"Davvero?"
"Sì, solo non adesso ..."
"Certo, grazie!"
Uscirono dalla centrale e si diressero a casa a prepararsi.
"Ciao ragazzi" disse Jane baciandoli sulla guancia.
"Ciao Nonna"
"Ho sentito Jessica, mi ha detto che andate a pranzo con lei e Seth"
"È così"
"Novitá su Grace e quel pazzo?"
"No ma li troveremo fosse l'ultima cosa che faccio a Miami! Scusate vado a prepararmi!" disse lasciandole sole.
"Dov'è il nonno?" chiese Sharon.
"Si è chiuso nel suo studio a lavorare.
Dopo il funerale di Audrie e Drew ha cominciato un nuovo spartito"
"Capisco, sai mi piacciono molto le canzoni che scrive, sono molto belle. Vado anch'io a prepararmi, ci vediamo dopo"
Sharon entrò in camera, aspettandosi di vedere Andy vestirsi, invece la stanza era vuota e la porta finestra aperta.
Lo trovò appoggiato alla ringhiera del terrazzo, si avvicinò e lo abbracciò da dietro.
"Ne vuoi parlare? Sono qui, ti ascolto" disse dopo avergli baciato la nuca.
"Non abbiamo scoperto nulla.
Ammettiamolo Sharon, non ho saputo proteggere te, mia madre quando mio padre me lo ha chiesto ed ora Grace! Sono inutile" disse divincolandosi dal suo abbraccio.
"Io non la vedo così.
Io vedo un uomo che mi ama, ama i nostri figli, ama la nostra famiglia e ci protegge sempre al meglio di come può.
Un ottimo poliziotto, che si dà da fare per aiutare un collega con un caso, a prescindere dal coinvolgimento personale.
Un ottimo e più che soddisfacente fidanzato.
Un figlio rispettoso nonostante il modo in cui è stato trattato.
Un cognato e fratello fantastico, dal momento che avresti preso il posto di Grace.
Io, Andy Flynn, vedo la persona piú buona, gentile, amorevole, premurosa e affascinante che abbia mai conosciuto in tutta la mia vita.
Per quanto riguarda Grace la riporteremo a casa, lo hai detto anche tu"
"Grazie Sharon.
Grazie per amarmi e grazie perché quando mi lamento e mi sento un verme tu ci sei sempre per ogni cosa. Ti amo"
"Grazie a te che mi permetti di amarti. Ti amo anch'io"
Si baciarono e poi tonarono dentro a prepararsi.
"Sono pronta!"
"Tesoro sei stupenda!" esclamò Andy seduto in poltrona toccandosi l'orecchio, vedendola uscire dal bagno mezz'ora dopo con un vestito rosso corto sopra le ginocchia, i capelli piastrati e gli occhiali da sole.
"Anche tu non sei male" rispose guardandolo da sopra le lenti.
Flynn indossava un paio di pantaloni neri e una camicia color canna zucchero (con i primi due bottoni aperti facendo intravedere la collana con la rosa dei venti) e un paio di bretelle rosse.
Non solo perché avrebbe avuto qualcosa di coordinato con lei ma anche perché sapeva che adorava quando le indossava.
"Dobbiamo andare!" le disse mentre lei si sedeva senza fiato.
"Come?" chiese imbambolata dal pensiero di saltargli addosso e spogliarlo.
"Ho detto che dobbiamo andare!
Sai se non ti conoscessi direi che sotto gli occhiali mi guardi come se fossi qualcosa di succulento da mangiare"
"Chi io?"
