"Scusatemi, mamma e papa mi hanno chiamato" disse Sharon tornando in cucina.
"Non preoccuparti, come stanno?" chiese Della.
"Bene, vi salutano! Mi hanno augurato buon San Patrizio!"
"È vero avete origini irlandesi"
"Già, e direi che si vede!" disse Sharon ridendo alludendo ai capelli rossi e gli occhi verdi.
"Quando avete l'aereo?" chiese Perry.
"Domani nel pomeriggio" disse Andy.
"Peccato! Ehi, oggi avete da fare oppure siete liberi?"
"Siamo liberi perché?"
"Che ne dite di andare a fare un ultimo giro per la cittá?"
"Perché no, prepariamoci"
Mentre Sharon e Andy erano in giro con Perry e Della, gli altri membri della famiglia erano da Laura e Bob a preparare la festa.
Era quasi ora di pranzo quando Flynn ricevette una chiamata dalla nonna.
"Ciao tesoro"
"Ciao nonna dimmi tutto"
"Restate a pranzo dagli zii oppure venite qui tutti e quattro?"
"Pranziamo da te nonna, ma solo noi. Gli zii hanno da fare"
"Ok allora vi aspettiamo a dopo caro"
Finito il giro, Perry li portò a casa a prendere la loro macchina, si salutarono e andarono dai nonni.
Parcheggiata l'auto, entrarono dalla porta sul retro, trovando Jane in cucina.
"Ciao nonna" dissero in coro porgendole un mazzo di fiori.
"Ciao ragazzi siete arrivati precisi, il pranzo è pronto e vostro nonno vista aspettando. Sono bellissimi grazie!"
"Per te qualunque cosa"
"Sharon?"
"Si!"
"Buon San Patrizio" disse Jane baciandola sulla guancia.
"Grazie" rispose sorpresa, sorridendole.
Mentre stavano pranzando Jim chiese:
"Tesoro, Andy ci ha detto che hai origini irlandesi, volevo chiederti cosa fate in questa ricorrenza?"
A Sharon si illuminarono gli occhi.
"Ecco... È la mia festa preferita!"
"Dopo il Natale!" esclamò Andy tra un sorso d'acqua e l'altro.
"Veramente vanno a pari passo.
Insomma il Natale, con le sue luci e l'atmosfera è meraviglioso.
San Patrizio è una cosa più NOSTRA, degli irlandesi intendo.
Ci vestiamo di verde, sia gli adulti che i bambini, e poi si mangia, si beve, si balla e si canta alla fiera per strada.
Ricordo che quando ero piccola, ogni anno partivamo per l'Irlanda in modo da essere lì in tempo per il 17 marzo, la mia famiglia mi portava a vedere le parate e mi divertivo molto e quando non volevo andare a letto, perché volevo vedere il folletto con la pentola piena d'oro, papá mi diceva sempre che se non andavo a dormire non sarebbe arrivato e non mi avrebbe portato i soldini.
Dopo essere piombata esausta, le mattina dopo sotto il cuscino trovavo delle monete e in sala trovavo una pentola piena di lingotti d'oro di cioccolato.
I miei mi dicevano che era passato perché ero stata brava.
Quando erano piccoli, lo facevo anche con Ricky e Emily ma..." per un momento gli occhi le si appannarono.
"Ma?!" chiesero gli altri.
"Jack diceva che era una cosa stupida!
Che i folletti non esistono e che comunque loro non dovevano festeggiarlo perché non erano Irlandesi" disse tristemente stringendo il tovagliolo.
"Jack è stupido, non le tue usanze" le disse Andy, prendendole la mano e baciandogliela, memtre lei gli sorrideva commossa.
"È molto bello quello che faceva tuo padre" disse Jim interrompendo il silenzio e volendo parlare di qualcosa che non fosse Jack.
"Grazie, faceva di tutto per accontentare la sua bambina.
Oh e di solito i miei fratelli si vestivano da elfi, anche se avevano quasi vent'anni disse Sharon ridendo.
Finito di pranzare, i nonni andarono in camera a riposarsi mentre Sharon e Andy uscirono in giardino dopo aver sistemato la cucina.
"Mi dispiace per quello che ti ha detto Jack"
"Dispiace anche a me"
"Amore stasera vorrei portarti fuori a cena"
"Mi piacerebbe molto!"
"Bene, allora, se posso avanzare una pretesa, ti prego di indossare qualcosa di verde"
"Vuoi.. Vuoi festeggiare San Patrizio? Con me?"
"Se vuoi condividere... Visto che non sono irlandese"
"Davvero lo vuoi?"
"Certo! Mi piacerebbe anche se non posso bere le bevande tipiche perché alcoliche"
"Oh Andy! Grazie, ma perché?!"
"Vediamo, analizziamo la cosa:
so quanto ami questo giorno, voglio renderti felice, adoro quando indossi il verde, voglio creare nuovi ricordi per te, e perché sei QUI con me invece di essere con i tuoi in Irlanda"
"Oh caro! Qui è dove DEVO essere, perché qui è dove VOGLIO essere! Qui con te!"
"Perché piangi allora?!" chiese porgendole il fazzoletto.
"Perché? Bene, analizziamo la cosa:
Mi ami, cosa che mi dimostri ogni giorno, ti amo, vuoi rendermi felice, e sei QUI con me! Ti amo Andy"
"Ti amo anch'io Sharon"
