Mentre Tom chiedeva un biglietto per seguire la moglie, Joyce intanto era seduta al posto assegnatole dalla compagnia aerea, accanto al finestrino, e guardava le nuvole.

Aveva passato la notte nell'albergo accanto all'aereoporto ed ora l'attendevano 10 ore di viaggio.

Adesso a Londra erano le 11 di mattina e sarebbe atterratta a Los Angeles alle 14, visto che ci sono 8 ore in meno di fuso orario.

Chiuse gli occhi gonfi di lacrime ed entrambi furono colti dallo stesso ricordo: il loro primo incontro.

[INIZIO FLASHBACK]

Tom e il fratello Jean erano andati con la piccola Sharon al parco a pattinare.

Wolfgang sarebbe andato a lavorare in Francia come chef a Gennaio e non si sapeva quando sarebbe tornato e Tom aveva deciso di frequentare Oxford.

Mentre pattinavano, quest'ultimo vide una bellissima ragazza dai capelli biondi dirigersi verso il ponte.

Ne rimase così affascinato che decise di seguirla per presentarsi.

Avvisò il fratello che si sarebbe allontanato un attimo e se ne andò.

Stava per avvicinarsi al graziosa sconosciuta quando un altro ragazzo arrivò.

"Sei in ritardo?" gli disse lei.

"Oh andiamo Joyce!"

"Credevo di vederti al funerale di mia nonna" disse tristemente.

"Ti avevo detto che non sarei venuto già due giorni fa quando è morta"

"Si ma.."

"Ma cosa? A parte che c'era la partita, non amo quei luoghi lugubri.

E poi non la conoscevo nemmeno"

"Ma conosci me! Ti vanti che sono la tua ragazza.. Ma sai che c'è, non credo che dovremmo ... Oh mio dio no!"

"Cosa?"

"Il braccialetto della nonna! Mi si è agganciato alla gonna ho tirato ed è caduto nell'acqua" disse sporgendosi dal ponticello.

"Puoi anche dirgli addio!"

La ragazza guardò il 'fidanzato' con aria scioccata, e Tom fece lo stesso.

Aveva sentito tutto ed era rimasto sconvolto dalla cafoneria che quel ragazzo aveva nei confronti di quella 'dea'.

"Che c'è? Perché mi guardi?

Non vorrai che mi butti in acqua per recuperare un bracciale?

Sai quanti gradi ci sono? Inoltre sarà già nella pancia di qualche pesce.

Non valeva nulla e poi... Non mi stavi dando il ben servito?!"

"Sì hai ragione. Addio" disse Joyce correndo a piangere su una panchina.

Non si era accorta che Tom si era tolto giacca, guanti e sciarpa e si era buttato. Non lo aveva fatto per far colpo su di lei, non solo almeno.

I suoi genitori e i suoi zii, che poi avevano adottato lui e suo fratello, lo avevano cresciuto ed educato con il rispetto e l'amore per il prossimo.

Certo se poi ci fosse scappato un bacio di ringraziamento non si sarebbe tirato indietro, ma lo avrebbe fatto per chiunque.

L'acqua era veramente fredda e di solito d'inverno quel laghetto si ghiacciava e i bambini piccoli andavano a pattinarci sopra.

Wolfgang e Sharon nel frattempo avevano visto Tom buttarsi e avevano capito che doveva c'entrare quella ragazza, così si avvicinarono a consolarla facendo si ché, se avesse trovato il gioiello, al riemergere avrebbe trovato anche la proprietaria.

"Perché piangi?" chiese Sharon.

"Ho perso una cosa a cui tenevo molto"

"Oh quindo non sono 'problemi di cuore'?"

"No piccola, sono felicemente single"

"Cosa hai perso?"

Joyce si soffiò il naso e disse:

"Il bracciale che mi aveva regalato mia nonna"

"È questo?" disse Tom fradicio porgendole l'oggetto in questione.

Joyce lo guardò, spaventata all'inizio, ma poi sempre più sorpresa.

"Spero che lo sia perché fa davvero freddo lì dentro.

Se se lo sono mangiati i pesci ti conviene aspettare a primavera perché fra qualche giorno si ghiaccerà." disse indicando il fiume.

"È lui! Oh mio dio grazie"

"Prego JOYCE"

"Scusa?"

"Ho sentito la conversazione con il tuo ex, che è davvero un gran cafone! Se lui non voleva recuperatelo ho pensato che dovevo farlo io"

"Grazie, non so che dire!"

"Un bacio è sufficiente" disse alzando le sopracciglia.

"Scusami?!" disse scioccata.

"Sulla guancia che hai capito"

"Oh allora.." e si sporse per baciarlo.

In quel momento da lontano qualcuno grido forte "TOM!" e lui si girò di scatto, così quello che doveva essere un innocente bacio di ringraziamento sulla guancia diventò un bacio a stampo sulla bocca.

Subito entrambi rimasero impietriti ma, dato che nessuno dei due aveva intenzione di ritirarsi, Tom la attirò piano piano a sé per i fianchi e lei gli mise le braccia intorno al collo.

Non fu profondo ma fu lungo, molto lungo.

"Be se questo è il ringraziamento dovresti perdere il bracciale in mia presenza più spesso" le disse quando si furono staccati a prendere fiato.

Joyce arrosì ancora di più quando aggiunse:

"Allora... Sei la mia ragazza adesso?"

"Come?"

"Scherzavo. Ma voi inglesi non avete senso dell'umorismo?

Anche se non mi dispiacerebbe affatto"

"Davvero? Cioè voglio dire ..." e iniziò a mordersi l'interno della guancia.

"Ehi Romeo, sarà il caso che ti rivestì" disse Wolfgang tirando la giacca in faccia al fratello.

"Oddio starai morendo di freddo"

"Veramente il tuo bacio mi ha scaldato"

"Tom, ho fame" disse Sharon prendendolo per la manica.

"Lei è mia sorella Sharon e lui mio fratello W.."

"Jean!" Disse il fratello fulminandolo con lo sguardo.

"Piacere sono Joyce Wydmark"

L'orologio a campana del parco suonò le sette.

"Oh è tardi devo andare!"

"Cenerentola aspetta. Quando posso rivederti?" disse Tom seguendo la ragazza che era corsa al parcheggio dei taxi.

"Non credo succederà!"

"Ehi scherzi vero? Senti questo è il biglietto da visita di mio padre.

Staremo qui per le vacanze ma io resterò a studiare a Oxford. Decidi tu se e quando vuoi rivedermi"

"Va bene"

"Aspetta dimenticavo una cosa" prima che salisse sul taxi la girò e la baciò di nuovo. Non fu insistente ma fu abbastanza forte da farle tremare le ginocchia. Poi le disse:

"Dovevo pur dirti addio nel caso..."

[FINE FLASHBACK]