"Sei già qui?" chiese Rusty vedendola rientrare.
"Non l'ho raggiunto. Vado a cambiarmi"
Il ragazzo non credette a una parola e segui la madre.
"Che è successo? Che hai fatto?" chiese Rusty.
"L'ho combinata grossa.
Hai presente la storia del piccolo Kyle?"
"Si il bambino scomparso"
"Ecco il tizio che lo aveva rapito era Adam quel signore che abitava sotto di noi"
"Cosa?!"
"Si, quando lo abbiamo scoperto ho mandato Andy e la squadra qui al Condominio e io sono rimasta in ufficio ad ascoltare la chiamata dei rapitori per l'ennesima volta. Poi..."
Gli raccontò quanto accaduto e terminò dicendo:
"Credo sia molto deluso e arrabbiato"
"Ci credo che è arrabbiato mamma stavi per morire davanti a lui.
Per lui sei tutto e se dovessi morire lui non ce la farebbe a sopportarlo"
"Lo so ma io ho fatto il mio lavoro e in quel momento la mia prioritá era Kyle e di istinto sono partita"
"Mamma, papà sembra forte ma non lo è, è molto fragile"
"Credi che non lo sappia? Credi che quando lo mando fuori con gli altri sia tranquilla? No non lo sono ma cerco di essere professionale.
Da quando Andy Flynn è entrato nella mia vita io non riesco piú ad essere professionale sul lavoro" disse con gli occhi lucidi.
"Gli stai dando la colpa?"
"Cosa?! No!"
"Tutto questo non devi dirlo a me, lo devi dire a lui"
"Hai ragione scusami tesoro"
"Che ne dici se dopo che abbiamo cenato vieni con me e parli con lui?"
"Si certo e grazie"
"Prego mamma" disse abbracciandola.
Nel frattempo a casa di Andy, Flynn aveva parcheggiato nel garage ed entrò in casa dalla cucina.
Non aveva voglia di cenare così salì in camera e cominciò a preparare la valigia per il giorno dopo.
Una volta finita, guardò l'ultimo selfie che si erano fatti qualche tempo, si sdraiò sul letto e cominciò ad accarezzare lo schermo. Accese la musica e fissò il soffitto.
"Che ci fai qui?" chiese abbassando la musica e sedendosi sul letto quando lei entrò in camera.
"Sono venuta a parlare con il mio fidanzato di quello che è successo in stazione. Andy Hai ragione. Ho sbagliato a dirigermi senza te e la squadra alla stazione e a non avvisarvi dei miei movimenti? Si ho sbagliato so perché sei arrabbiato e..."
"Non sono arrabbiato"
"Come?"
"Non sono arrabbiato. Sono deluso, avvilito, scioccato, scocciato, incazz.. ma non sono arrabbiato"
"Credevo che.."
"Vedi Sharon, tu credi sempre qualcosa.. dai sempre per scontato le cose, come hai dato per scontato il fatto di avvisare la squadra dei tuoi movimenti"
"In quel momento Kyle era la mia priorità"
"Ma ti senti quando parli?
Se non fossimo arrivati in tempo!?
Avevi una pistola puntata contro. Ti ha sparato!"
"Lo so, ho sparato anch'io"
"Non è questo il punto.
Siamo poliziotti e facciamo le cose in squadra non da soli. E se ti colpiva e ti ammazzava cosa avrei potuto fare io? Sharon cosa avrei detto ai nostri figli?"
"Dovevo fare quello che era più giusto"
"Sei il capitano ma non vuol dire che devi dare ordini e rimanere in disparte oppure fare tutto il lavoro da sola.
Siamo una squadra si lavora insieme, quel pazzo ha rapito un bambino e ti conosceva quanto pensi che ci avrebbe messo ad ucciderti?"
"Andy avevo perlustrato il perimetro e lui non c'era. Avevo la pistola in mano quando è entrato e..."
"E cosa? Se fosse stato al condominio potevamo mettere una messa in scena per avvicinarci a lui al bambino ma alla stazione poteva succedere qualunque cosa"
"Ma non è successo"
"Ma poteva succedere Dannazione!
Adesso sì che sono arrabbiato. Non fare l'eroe..."
"Come dici?"
"Quel bambino ti vede come un eroe.
Tu puoi fare l'eroe e chiedi a me di non farlo? Non fare l'eroe! Questo è quello che mi dici sempre. Per la rapina in banca, per il lavoro sotto copertura a Las vegas, per la parure di Jonathan... credevo... credevo che lo dicessi perché ti importava di me e ti stavo a cuore, non credevo che fosse solo un ordine da capitano a tenente casinista qualunque"
"Cosa? No non è così non è solo un ordine del capitano"
"E allora che cos'è?"
"Sharon la donna innamorata... non è solo un ordine e tantomeno a un tenente casinista"
"Allora perché tu non lo fai? Perchè non fai attenzione? Perchè tu hai fatto l'eroe?"
"Andy..."
"Sharon tu non capisci!
Non hai chiamato, né me né qualcun'altro della squadra. Hai una vaga idea di quello che farei se ti succedesse qualcosa?"
"Forse la stessa cosa che farei io"
"Davvero? Vuoi dire che andresti nel primo bar che ti capita a berti fino all'ultima goccia dell' ultima bottiglia che esiste in circolazione e, sperando che la mano non ti tremi abbastanza o perlomeno non tanto da farti il bagno per far raggiungere il bicchiere alla bocca, ti spareresti un colpo?!
Perchè è questo che farei"
Sharon rimase senza parole per un attimo.
