Sharon arrivò a casa da Andy verso le 18.30.
Rusty e Joyce come promesso avevano portato le loro cose lì e quando si tolse le scarpe, vide un biglietto:
'Siamo da Patrick e Emily, ci hanno invitati a cena.
Veramente anche a te ma sappiamo che ne avrai per le lunghe.
Ti voglio bene Rusty'
Sorrise e andò a farsi una doccia.
Avrebbe voluto esserci anche lei con i figli ma Tom aveva bisogno di parlare quindi, prima di entrare in bagno, chiamò il fratello per dirgli che sarebbero andati fuori a cena verso le 19 e di passarla a prendere.
Mentre guardava una foto sul cellulare di suo fratello e sua cognata, pensando a come aiutarli, preciso come un orologio, Tom suonò al campanello della casa di Andy.
"Ciao sorellina" disse baciandola e abbracciandola.
"Ciao fratellone"
"Dovè Andy?"
"Non c'è … suo Zio ha avuto un incidente e lo ha raggiunto"
"Oh capisco, spero non sia nulla di grave"
"Lo spero anch'io"
"Mamma mi ha detto che ha perso il padre e la madre lo stesso giorno"
"Si infatti..."
"Mi dispiace principessa"
"Ma parliamo della tua situazione.
Perché Joyce crede che tu la stia tradendo?"
"Perchè non torno a casa a cena da diverse settimane ma è perché ho un caso molto complicato"
"Di questo passo la perderai, pensaci Tom avete fatto di tutto per mettervi insieme e ora non potete dividervi per colpa di questo lavoro"
"Parli facile tu. ad Andy lo vedi tutti giorni al lavoro e non ti preoccupi perche praticamente vivete insieme. Io non posso lasciare il mio lavoro, o amo ho sempre voluto farlo, lo sai.
E purtroppo non posso lasciare questo caso perché ai piani alti mi vogliono"
"Lascerò stare alcune cose che hai detto. Comunque... ami fare il poliziotto più di Joyce?"
"Questo MAI! No...amo Joyce molto di più e prego ogni giorno che per questo lavoro non mi succeda niente perché voglio passare tutta la vita con lei e prego anche ogni giorno non succeda a lei e alle mie figlie niente di brutto a causa di qualche cattivo che si vuole vendicare di me per averlo arrestato"
"Allora dille tutto questo che hai detto a me. Tom mi ha detto che ti ama e che la rendi felice"
"E allora perché non vuole parlare con me?"
"Forse se mi spieghi come sono andate le cose forse posso aiutarvi"
Tom annuí e mentre uscivano di casa, le raccontò i fatti.
Nel frattempo Julio stava passando difronte casa di Flynn.
Sapeva che Sharon era lì e avrebbe tenuto d'occhio la casa come promesso.
Si fermò al semaforo quando la vide uscire di casa, sorrise ma durò poco, almeno fin quando non si accorse che era con un uomo.
Distinto, cortese, abbastanza bello ed elegante che la prese sottobraccio e le aprì la portiera dell'auto.
Rimase sconvolto ma dato che era scattato il verde, dovette ripartire.
Il detective Julio Sanchez aveva seguito il Capitano.
Lei era lì con un uomo, ridendo e scherzando. Tutto lasciava supporre che stesse tradendo Flynn approffittando della sua assenza. All'inizio i due non erano in atteggiamenti intimi.
Fin quando lei non gli strinse amorevolmente la mano, lui non le asciugò gli occhi col fazzoletto e non si alzarono per ballare guancia a guancia.
Il pover'uomo non sapeva che fare. Doveva avvisare Flynn, dato che aveva promesso di prendersi cura di Sharon mentre lui era via ?
Oppure no?
Decise di andare in bagno e con la scusa, scattare qualche foto dei due.
Una volta fatto, guardò l'ora. Non era il caso di infierire prima che lui andasse a letto, così decise che lavrebbe chiamato il giorno seguente.
"Come ti ho detto prima, Joyce ti ama molto"
"Dici che domani posso passare a parlare con lei?"
"Mi ha detto che per adesso non vuole parlare con te quindi.."
"Si si certo"
"E con Jack come va? Ha dato di nuovo problemi?"
"Quando no?!"
"Sharon se.."
"Lo so Tom. Non ho dimenticato quanto sia tu che Jean mi avete aiutato negl anni"
"Dai. Ti stai praticamente addormentando su di me. Ti porto a casa"
"Grazie"
