"Possiamo parlare?" chiese Seth più tardi quella sera entrando in cucina.
"Si parliamo.
Parliamo del fatto che pensi che mi vergogni di te e che quando starai meglio te ne andrai da tuo fratello in Australia.
Perché pensi che mi vergogno di te?"
"Non lo so.
Jess guardati sei una donna stupenda e una scrittrice di fama mondiale, che ci fai con uno come me sono solo un semplice medico di paese"
"Oddio sembra di parlare con Andy. Seth non sei solo un medico, sei il dottore più bravo che abbia mai conosciuto. Sei un medico è vero ma lo fai bene e pensi al bene degli altri.
Ti sei preso cura di Andy pur non essendo nostro figlio, per le persone di questa cittá ci sei sempre e sei un ottimo medico.
Sono contenta di averti sposato e mai e poi mai mi vergogno di te. Sarei fiera di averti al mio fianco e presentarti come mio marito.
Io ti amo e ho bisogno di te nella mia vita"
"La cosa è reciproca"
"Allora perché mi vuoi lasciare e andartene?"
"Proprio perché ti amo e non voglio farti fare brutta figura me ne vado"
"Bravo, credi che la gente non parli? Sai cosa diranno?
Senti so che ti senti sotto pressione per quello che faccio ma non puoi andartene così... ti prego non farlo! A meno che..." disse Jess piangendo e appoggiandosi al lavello.
"Cosa?"
"C'è... un'altra?"
"Cosa? Pensi che io me ne voglio andare da mio fratello perché ho un'altra?"
"Non lo so questo me lo devi dire tu, Seth è così?
Ti capirei se avessi un'altra, in fondo io non sono mai a casa"
"No non è così, te l'ho giá spiegato il perché e poi non sei mai a casa perché lavori e non sei in giro ha divertirti"
"Se non è per questo allora io non capisco.
Seth nessuno lascia la propria moglie perché la ama troppo"
"Può succedere anche questo e credo che non sia l'unico uomo che lo fa"
"Ci può essere anche un'altra ragione, magari ti sei stancato di me...
è così Seth? Ti sei stancato di me?"
"No ma perché pensi questo?"
"Perché vuoi andartene!"
"Si scusa era una pessima domanda. Non mi stancherò mai di te, io ti amo"
"E allora non allontanarti da me"
"Non lo faró tesoro mio"
Lei si girò e lo abbracciò, lui fece una smorfia di dolore ma la strinse a sé.
"Non andartene"
"Non vado da nessuna parte.
Ti amo Jess e scusami se faccio continuamente casini"
"Ti amo anch'io Seth e per quello che è successo con Brian... quando ho capito che voleva provarci sono corsa via dalla stanza e degli amici di Andy e sua moglie che erano in Canada in vacanza mi hanno aiutata e per il resto del soggiorno sono stata in stanza con loro.
Ha detto di essere il suo sponsor e mi ha raccontato un po' come era la sua terapia.
Sai che dopo dieci anni che era negli Alcolisti Anonimi è diventato volontario e sponsor lui stesso?"
"Abbiamo cresciuto un ottimo ragazzo. Sono molto fiero di lui"
"Anche io sono molto fiero di lui. Se solo Audrie e Drew avessero visto quello che abbiamo visto noi, gli sarebbero stati molto vicini nel suo percorso, anche se Drew lo ha capito solo dopo e quando è morto"
"A proposito di Drew, prima quando siamo andati nello studio, gli ho fatto vedere la foto di quando era nell'esercito"
"E?"
"Mi ha chiesto come mai era nell'esercito e io gli ho raccontato tutto"
"Anche che ha ucciso Kevin?"
"Si. Jess dovevo, dopo tutto era suo padre"
"Lo so e hai fatto bene. Vieni" disse facendogli segno con l'indice.
"Ho pensato di farti in anticipo il regalo per il tuo compleanno" disse al marito sbigottito mostrandogli una meravigliosa scacchiera.
"Non credevo che l'avremmo festeggiato insieme...io..."
Era commosse mentre la moglie lo fissava con dolcezza e altrettanta commozione.
"Grazie" disse baciandole la guancia.
Ovviamente, e contrariamente ai piani, non giocarono a scacchi quella sera, ma giocarono comunque. In camera. Nel letto.
