Nel frattempo Sharon e Andy arrivarono davanti alla tavola calda mano nella mano.
"Andy... è chiuso"
"Lo so amore mio.
Per questo Karen è venuta a casa quando ci stavamo preparando e ha dato a Zio Seth la chiave. Dopo di lei madame"
"Oh mio dio... è bellissimo!" esclamò Sharon entrando nel locale di Vic, addobbato solo per loro.
Girò su sé stessa, ammirando ogni singolo particolare.
Era già stata lì durante l'ora di punta e non aveva prestato molta attenzione dato il suo stato d'animo.
Ora invece si prese il tempo per studiarlo bene.
Il Mel's drive in era un locale vintage che Vic aveva risistemato come quando suo padre lo aveva aperto. Mel era il nome del padre di Vic infatti.
Aveva un lungo bancone con sgabelli imbottiti di pelle verde e tavoli alla finestra con panche altrettanto imbottite e comodissime.
"Mi dispiace" sussurrò Andy.
"Come hai detto?" chiese Sharon voltandosi, ma lui non rispose.
"Amore, che succede?"
Flynn fece un passo indietro in direzione della porta ma lei lo afferrò e lo chiuse in un angolo, tra il muro e il suo corpo.
Gli prese il viso tra le mani e fissandolo negli occhi disse dolcemente:
"Parla con me tenente"
"Mi dispiace"
"Di cosa?"
Indicò il locale:
"Questo! È stata un' idea stupida"
"Perchè?"
"Dio Sharon guardati!
Hai fatto un volo estenuante solo per me... dopo come mi sono comportato! Io... Non ti merito.
E tu non meriti di sprecare il tuo tempo con uno come me, guarda dove ti ho portato"
"Andy che dici? Amo questo posto"
"Non devi dirlo per compiacermi"
"Pensi questo?"
"Non lo so..."
"Non avevi questi dubbi sulla barca oggi"
"Si invece, ma averti lì tra le mie braccia come mamma ti ha fatto... "
Sharon arrossì, mordendosi il labbro.
"Allora cosa è successo?"
"30 anni Sharon! Ho sprecato 30 anni.
E ora che sei nella mia vita continuo a sprecare e rovinare tutto.
Come ho potuto pensare che mi tradissi?
Non sei quel tipo di donna anche se... ne avresti tutti i motivi"
"Perchè?"
"Perchè sono un idiota. Non me lo so spiegare e so che ti sto ferendo e questo mi fa stare ancora peggio. Mi dispiace"
"Andy io voglio che ti apri con me quando ti senti così. Lo apprezzo.
E questo... è una delle cose più romantiche che potessi fare per me.
Ti amo così tanto" disse abbracciandolo.
"Credevo di averti persa. Mi sei mancata" le disse ispirando il suo profumo.
"Anche tu. Allora, ho fame che si mangia?"
"Orata alla ligure, il ché significa con pomodorini olive e pinoli, oppure branzino con le patate"
"Dividiamo?"
"Assolutamente"
Si sedettero a tavola e iniziarono a cenare, parlando di argomenti neutro.
Al dolce Sharon disse:
"C'è una cosa che non ti ho mai detto"
"Cosa?"
"In questi anni.. da quando ti ho visto la prima volta... Mi hai perseguitato nei sogni"
"Scusami?"
"È così! Non sapevo il tuo nome e non ci siamo parlati ma ... quando ti ho sentito gridare verso tu sai chi e poi sei uscito con la mano sanguinante... ti ho seguito!
Il mio cervello aveva realizzato che mi avevi difeso! Volevo ringraziarti, penso sia stata una fortuna non averti trovato perché ... ti avrei baciato!
Dopo quel giorno ti ho sognato sempre ma non riuscivo a ricordare il tuo viso nell'insieme. Vedevo i tuoi occhi, dove riuscivo a specchiarmi, le tue labbra sulle mie, le tue mani, sentivo il tuo fisico che mi schiacciava sotto di te...
non avevo realizzato che fossi tu fin quando non ti ho visto col capo Johnson.
Quegli occhi pieni di odio, come il mio primo giorno alla crimini maggiori... "
"Mi dispiace"
"Oh no non devi!nEra come quando hai picchiato tu sai chi!
Dio Andy ti giuro che ho sognato ad occhi aperti che mi prendevi lì in ufficio.
Volevo così disperatamente saltarti addosso"
Andy era piacevolmente sconvolto da queste rivelazioni.
"Lo stesso vale per me. Ho provato a cercare una compagna in questi anni ma nessuna era come te.
Troppo magra, il rosso dei capelli non era quello giusto, il colore degli occhi non abbastanza verde... ti ho sognato ogni notte"
Sharon arrossì e disse:
"Quando siamo stati insieme la prima volta... ero terrorizzata.
Sapevo che mi amavi e che io ti amavo ma..
Avevo in testa quello che sapevo su di te all'epoca. Se non ti fosse piaciuto quello che vedevi?
Se fossi stato abituato a qualcosa che non avrei potuto darti?
Se non ti fosse piaciuto farlo con me?
Ringraziai che fosse saltata la luce, ma avevo paura..."
"Non sei cambiata di una virgola in questi anni a parte..."
"Cosa?"
"Che ora hai della glassa qui" si andò a sedere accanto a lei e la baciò al lato della bocca.
Il calore e la vicinanza la portarono ad approfondire il bacio, tenendolo stretto per il bavero.
Alla fine Andy si alzò e fece partire il jukebox e, mentre cenavano, intrecciò la mano con la sua.
"Tutto questo è fantastico!"
"Per dimostrarti che ti amo e che mi fido di te" disse Flynn, facendola alzare, cingendole la vita da dietro e portandola a ballare.
Lei si appoggiò con la schiena contro il suo petto, al dolce suono della sua voce che le cantava nelle orecchie.
"Non devi dimostrarmi niente, lo so già. Ti amo anch'io"
Non si accorsero che da quando erano entrati Eve li stava osservando.
