Ricky aveva ricevuto l'invito di Karen e, sentendosi con i fratelli, avevano deciso di partire insieme per il Maine.

Sapeva che Anna era appena arrivata a Los Angeles e alloggiava dai suoi così la raggiunse per una sorpresa.

"Ricky ciao!" esclamò Grace aprendo la porta.

"Ciao"

"Come è andato il volo?"

"Bene. Allora siete pronti per questo viaggio?"

"Abbastanza, anche se non capisco come mai vuole rinnovare i voti. Non è il loro anniversario, non sono malati.." disse Peter.

"Si chiama essere romantico, cosa che voi uomini difficilmente capite" disse Grace dando una gomitata al marito.

"Dov'è Anna?"

"Di sopra. Ha appena fatto la doccia e ora si fa la valigia"

"Mamma hai visto il …"

La ragazza era scesa dal piano superiore ma si paralizzò sulle scale al vedere il fidanzato.

"Ciao amore mio" disse lui sorridendole.

"Ricky!"

"Non essere troppo entusiasta" le disse il padre sorridendo.

"Lasciali stare! Vieni a darmi una mano a fare le valigie" disse Grace tirandolo con sé verso le scale.

"Solo se posso scegliere che biancheria dovrai portare" le sussurrò.

"Sarà la valigia più leggera che abbia mai preparato"

"La compagnia aerea ti ringrazierà"

"Sali"

Quando furono soli Ricky si avvicinò per baciarla ma Anna si scansò.

"Amore che succede?"

"Niente. Devo prepararmi la valigia e ripassare le canzoni che zia Karen mi ha chiesto di cantare.

Per non parlare di quelle per il disco"

"Posso ascoltarti? Amo la tua voce lo sai"

"Ok vieni"

Lui sedette sul letto mentre lei scelse con cura la canzone da cantare.

Se l'avesse ascoltata bene, forse avrebbe capito da solo quello che voleva dirgli.

"Sei sicura che vada tutto bene?

È un mese che non vediamo e a malapena parliamo" disse dopo che ebbe finito di cantare.

"Devo dirti una cosa in effetti"

"Ok ma ti puoi sedere mi stai facendo preoccupare"

Anna si mise a sedere accanto a lui e Ricky le strinse le mani.

"Dimmi tutto tesoro mio"

"Non so come dirtelo e non so nemmeno come la prenderai. Andrò subito al punto. È finita"

Il ragazzo sgranó gli occhi.

"Credo di non aver capito"

"Ho detto che è finita. Tra noi"

"Ma come? Perché?"

"È... meglio così"

"Che vuol dire?"

"Credo... di essere incinta"

"Cosa? Non può essere vero, siamo stati attenti e poi…"

"E poi cosa?"

"Non sono pronto a diventare padre. Non viviamo insieme e ..."

"Lo so, ne abbiamo parlato e non siamo pronti. Inoltre abbiamo i nostri lavori. Ci sarebbe..."

"Abortire? No non pensarci nemmeno, non sono pronto ma non ti chiederei di farlo"

"Ho detto che sarebbe una opzione non che la prendo in considerazione"

"Credi o ne sei sicura? Hai fatto qualche visita dal ginecologo?"

"No, non ancora"

"Allora come lo sai"

"Intuito? È un mese che non ho il ciclo"

"I tuoi lo sanno?"

"No"

"Anna senti, domani partiamo tutti e..."

"No. Non posso far finta di niente. È finita"

"Ma perché? Non cambia nulla.."

"Non cambia nulla?! Cambia tutto! Te ne devi andare, voglio restare sola e riflettere, ho capito che non lo vuoi e.."

"Tu lo vuoi?"

"Certo perché non dovrei! Ti amo e saresti un padre perfetto"

"Allora perché... chi è questo?!" chiese quando vide una foto di Anna con un ragazzo.

"Come?"

"Chi è? Aspetta.. È per lui che mi lasci?"

"No che dici"

"È lui il padre non è vero?"

"Non sai quello che dici"

"Si invece ... Non ci vediamo mai e tu hai una vita impegnativa"

"Non ti ho mai tradito. E anche tu sei nella mia situazione''

"Non sono io quella incinta"

"Come ti permetti. Vattene"