"Mi dispiace davvero tanto per la vostra perdita"

"Grazie"

"Vado in giardino da Anna e parlerò con lei" disse Ricky ai suoi genitori.

"Ok noi saremo in sala con i tuoi fratelli"

"Zia dov'è Anna?"

"Da Flor e Fede, resta ancora da loro per questa notte.

Abbiamo parlato con Anna e ci ha detto tutto" disse Grace.

"Che vuoi fare con questo bambino?" chiese Peter.

"Ho deciso di tenerlo se lo fosse e mamma mi ha fatto riflettere.

Ho sbagliato e mi dispiace per Justin, Karen mi ha raccontato quanto fosse importante per Anna, sono stato un idiota e vi chiedo scusa. Appena arriva parlerò con Anna e vi prometto che chiariremo e poi un altro Flynn in famiglia non mi dispiacerebbe"

"Scuse accettate"

Anna intanto se ne era tornata da Federico e Flor, uno dei 3 figli di Harry e Karen, che l'avevano accompagnata dal ginecologo della cugina.

"Ma non sei contenta, non sei incinta!"

"Lo so ma…"

"Ma cosa?!"

"Sarà la piccola Evangeline o vedere come Patrick accudisce Em o il tuo pancione forse..ci speravo"

"Ma ieri sera mi hai detto.."

"Lo so e come Ricky si è comportato stamane mi da una rabbia"

"Anna, Justin era mio fratello ma non biasimo Ricky, cosa doveva pensare?

Non gli hai mai parlato di lui e ha visto la foto dove siete abbracciati" disse Federico.

"Ora è colpa mia"

"La colpa non è di nessuno ma prova a cambiare i posti, come ti sentiresti…"

"Anna, che cosa provi per lui? Non devi rispondermi però pensaci.

Ora scusate, i tre stanno distruggendo la mia schiena vado a riposarmi" disse Flor dopo aver tentato invano di mettere a posto una stanza dei ragazzi.

"Ti porto in camera e vado ha prendere Tommy e Roberta" disse Federico.

Rimasta sola, Anna andò a sdraiarsi sul divano, cercando di capire come affrontare l'ex il giorno del matrimonio.

"Anna ciao, non sapevo fossi qui?"

"Ciao Elena, si sono venuta per il matrimonio degli zii" disse alla ragazza appena entrata, sorella di Flor.

"Bella idea vero. Sono qui per truccarla. Scusa se chiedo ma, va tutto bene? Non mi sembri molto in forma"

"Non mi va di parlarne"

"Pedicure e film?"

"Ma si va"

"Ti squilla il telefono non rispondi?"

Tempo di spostarsi sul divano e il cellulare indicava un nuovo messaggio in segreteria.

"Anna... mi dispiace.

Anzi, mi dispiace non si avvicina neanche lontanamente alle scuse che ti devo.

Voglio chiarire.

Parlare con te. Ho agito da stupido e spero almeno che potremo chiarire come due persone adulte.

Una sei tu, l'altro me lo farò prestare.

Scherzi a parte, se vuoi il bambino puoi contare su di me"