Nel frattempo arrivarono anche Patrick, Em e Nicole e corsero ad abbracciarla.
"Ehi mamma si sa qualcosa?"
"No ancora niente"
Neanche a dirlo uscì fuori Peter.
"Allora come sta?"
"Ha avuto un lieve infarto, dovuto all'alzamento di pressione, sta bene ora sta dormendo, tranquilli"
"Grazie" disse Sharon abbracciandolo.
La squadra, lì riunita, tirò un sospiro di sollievo.
Nolan intanto osservava.
Era da molto che lavorava sottocopertura.
Ricordava di essere un poliziotto ovviamente ma la vita di strada poteva influenzare chiunque.
"Chi è?" chiese a Fritz riferendosi a Peter.
Pensava fosse poco professionale per un capitano prendere COSÌ a cuore la salute di un sottoposto.
Per non parlare del fatto che era una gran bella donna.
"Il fratello di Andy e cognato di Sharon"
Cognato? Quindi erano una coppia. Peccato... Ma non era contro le regole?
"Capisco e gli altri?"
"I loro figli" disse Tao spazientito.
"Da quanto sono sposati per avere 5 figli?"
"Non è il momento. Non credo siano affari tuoi. Non siamo noi che dobbiamo risponderti" disse Provenza iniziando ad arrabbiarsi.
"Scusi signore non volevo"
"Non volevi ma lo hai fatto.
Siamo tutti una famiglia...ma tu sei comunque un novellino qui perciò sta al tuo posto" disse allontanandosi da lui e avvicinandosi ai ragazzi.
"Devi scusarlo è il suo partner" disse Amy.
"Forse ha esagerato un po ma ha ragione"
Quando, dopo aver sentito il medico, tutti se ne furono andati, il capo Howard si avvicinò a Sharon, seduta su una panchina nel terrazzo.
Stava ripensando a qualche giorno prima, alla sera di quando Russell si era complimentato per la loro storia d'amore distaccata dal lavoro.
Aveva un sorriso così radioso sul viso.
Non ricordava di cosa parlassero, ma ricordava che quando Andy le aveva detto qualcosa dopo che Rusty se ne era andato, lei aveva risposto senza nemmeno alzare lo sguardo.
Aveva aspettato che il figlio uscisse per prendere in mano il plico del caso e studiarlo a casa per l'ennesima volta, come aveva sempre fatto.
Le rare volte che Jack era a casa usava quella tattica per segnare un confine.
Ma Andy non era Jack! Neanche lontanamente. Il tempo a casa insieme sarebbe dovuto essere prezioso.
E quando erano soli PRIMA che Rusty tornasse? Si erano seduti con i fascicoli in mano a parlare sì, ma del caso.
Sembrava così lontano il periodo di quando erano seduti nello stesso posto sì, a lavorare sì, ma tenendosi per mano a guardare i filmati di quel reality TV insulso.
"Fritz non c'è bisogno che resti davvero"
"E invece si, non ho niente da fare a casa, hai bisogno di un amico e io lo sono"
"Grazie"
"Successe anche a me"
"Cosa? Quando?"
"Qualche tempo fa. Dissi a Mike di portarmi acuqa aspirine e in ospedale perchè stavo avendo un infarto, proprio come Andy.
A Brenda non lo dissi ma un mese dopo quando tornò e noi bè mentre facevano..si insomma..vide la cicatrice e dovetti dirglielo per forza"
"E lei che disse?"
"Si incazzò e non mi parlò per tutta la settimana"
"La posso immaginare" disse sorridendo.
"Ma poi abbiamo chiarito tutto"
"Io lo amo Fritz...e se dovesse stare male ancora?" disse iniziando ad avere gli occhi lucidi.
"Ehi. Starà bene e tornerà a rompere le scatole come prima. Adesso asciugati quelle lacrime vai a casa e resta con i tuoi figli, resto io qui e appena si sveglia ti chiamo ok?"
"Ma..."
"Niente ma Capitano, se crolli tu dopo chi lo sopporta a Andy, per non parlare di Provenza"
Sharon si avvicinò spalla a spalla e risero insieme.
"Ok vado a casa ha farmi una doccia e passo del tempo con i ragazzi ma appena si sveglia chiamami"
