Nel frattempo in Sala Monitor, Sharon doveva chiamare il dinamitardo.
"Capitano che cosa sta aspettando?!" chiese Provenza.
"L'ultima volta che ho chiamato un killer che stava sopra un palazzo, si è buttato!" disse Sharon.
"E il problema quale sarebbe?"
"Si?!" rispose Ortiz.
"Cristian Ortiz, sono il Cpaitano Raydor della Polizia di Los Angeles"
"Oh! Come posso aiutarla Capitano?"
"Ascoltandomi molto attentamente!
Abbiamo definitivamente bloccato tutti i cellulari che lei ha trasformato in detonatori, in ogni deposito prove e in ogni Divisione. Il Municipio adesso è in sicurezza, non ha scampo, a breve sarà circondato.
Il mio consiglio signore è quello di arrendersi, le troviamo un Avvocato e lei..."
"Cosa?! Facciamo un accordo? Mi stà prendendo in giro?! Non c'è accordo per me stavolta.
Sono responsabile della morte di un Agente della Polizia di Los Angeles, ho ammazzato il mio Ex Suocero a sangue freddo" disse Ortiz.
"Ma lei non ha ucciso Joseph July. È stata la sua ex moglie, noi sappiamo che l'ha incastrata e sappiamo esattamente come ha fatto"
"Lei mente!"
"No, no, non stiamo mentendo!
Ascolta figliolo, hai fatto cose terribili e dovrai pagare per questo ma se vuoi che anche tua moglie paghi per quello che ha fatto, ci serve la tua testimonianza" disse intervenendo Provenza.
"Siete pronti ad arrestarla?!?Quindi mia moglie è lì?!"
"Si è così" disse Sharon facendo segno di uscire e di andare in Sala Omicidi dalla moglie di Ortiz.
"Volete parlare con me, bè io voglio parlare con lei, ora!" disse Ortiz arrabbiato.
"Signor Ortiz, c'è la sua Ex Moglie, la metto in vivavoce" disse Sharon.
"Mi stai sentendo puttana, ho trascorso 11 anni in gabbia, 11 anni e ora la pagherai" disse Ortiz.
"Ora ascolti Signore.
Lizeth Ortiz, lei è in arresto per l'omicidio di 1grado di Joseph July, ha il diritto di restare in silenzio, qualunque cosa dirà potrà essere usata contro di lei in tribunale, ha diritto di chiedere un avvocato, se non può permetterselo gliene verrà assegnato uno d'ufficio..." disse Julio leggendole i suoi diritti.
"Cristian ha confessato" disse la donna.
"Lo aveva incastrato bene, non ha avuto scelta" disse Provenza.
"Signor Ortiz, Lizeth pagherà per questo" disse Sharon.
"Oh certo che pagherà ma non come pensate. Mi sono organizzato dopo il cimitero. Mi servivano un paio di smartphone collegabili tra loro, non come questo vecchio cellulare usa e getta con cui parliamo ora.
Esatto ho due nuovi cellulare ...però io qui ne ho solo uno, l'altro lo scoprirete presto dove l'ho messo. È lì con voi, amo le APP che localizzano i cellulari, vi auguro di trovarlo" disse Ortiz mentre tutti cominciarono a cercare d'appertutto senza successo.
"A proposito Capitano, da quanto tempo quella puttana della mia Ex moglie in custodia?!"
Sharon si guardò in torno e quando sentì la voce di Andy si bloccò. Guardò Provenza, altrettanto allibito, spaventata e preoccupata. Come diavolo aveva potuto non accorgersi della sua assenza?!
"Polizia di Los Angeles, fermo stronzo, lascia il telefono e mettiti in ginocchio" disse Flynn puntandogli la pistola contro.
"Oppure, mi spari?!?Sono disarmato" disse Ortiz.
"Già, ma sei grosso e mi sento minacciato, correrò il rischio"
"Andy!" esclamò Sharon.
"Ma se sono in arresto, non ho il diritto ad un avvocato e a una telefonata?"
"Perdi tempo, abbiamo disattivato gli ordigni" disse Andy.
"Davvero?!" disse Ortiz sorridendo.
Sharon si guardò intorno e poi mise gli occhi sulla foto di Lizeth.
"La valigia, la bomba è nella valigia, tutti via di qui, via, via,via, via" urlò.
Ortiz premette il tasto chiamata e BOOM la terza ed ultima bomba scoppiò e il piano della Crimini Maggiori esplose.
Andy vide tutto. Il fatto che ci fosse un altro telefono detonatore e che la sua Sharon fosse nuovamente in pericolo lo fece andare in bestia.
Si avvicinò a Ortiz e lo colpì in faccia con il calcio della pistola. Non era quello il momento di avere un altro infarto e non avere notizie della sua amata.
Compose il numero di Provenza nella speranza che nessuno fosse morto e che rispondesse.
"Andiamo, andiamo" disse preoccupato.
"Flynn, ti prego dimmi che hai preso quel figlio di puttana!"
"Si l'ho preso! State bene?!"
Come stanno gli altri e Sh..Sharon?!" chiese Andy terrorizzato.
Non avrebbe retto il colpo se Sharon fosse morta nell'esplosione.
"Un secondo, un secondo!" disse Provenza mettendo il vivavoce e passando il cellulare a Sharon che disse..
"Andy, che cosa sei andato a fare lì?"
"Ho solo attraversato la strada, ero l'unico che lo STRONZO non conoscesse, sono più preoccupato per voi, state bene?"
"Credimi l'addetto alle pulizie avrà una crisi isterica" disse Provenza.
"Stiamo bene, stiamo tutti bene!" disse Sharon e cominciarono a tossire.
Andy tirò un sospiro di sollievo, guardò Ortiz e disse:
"Dovevo spararti"
Lo consegnò a due poliziotti e corse alla Crimini Maggiori, chiamando i paramedici e i pompieri.
Arrivati, li trovò tutti seduti per terra che tossivano, con graffi e polvere sui vestiti.
Ricordando il discorso della mattina, respirò e si andò a sedere accanto alla sua amata fidanzata, cercando di stare calmo.
Finalmente anche questa era finita!
Ovviamente non prima che un danno abbastanza rilevante venisse fatto.
Per fortuna nonostante l'esplosione dell'intero piano, non c'erano state vittime.
Per questo si potevano ringraziare Andy (per la prontezza a raggiungere l'altro palazzo e arrestare l'uomo, anche se dopo che aveva fatto esplodere gli uffici) e Sharon per aver capito che la bomba era nella valigia e aver fatto allontanare tutti il più in fretta possibile.
Meno male che Taylor era già morto altrimenti chi lo avrebbe sentito?
Senz'altro avrebbe avuto anche lui una crisi isterica.