"Può andare ma si ricordi che domani mattina alle 11 ha appuntamento dalle scienze comportamentali, una settimana di scrivania e dovrà stare senza pistola per una settimana"
Questo era il verdetto per aver fatto la cosa giusta come poliziotto e come madre.
"Bene è tutto?"
"Si è tutto. Capitano?"
"Si?"
"So che è molto turbata per quello che è successo oggi ma capisce che ho fatto solo il mio lavoro vero?"
"Si capisco. Arrivederci"
Si diresse dagli altri e, dopo aver ragguagliato un Provenza curioso, chiese:
"Andy?"
"In camera di Emily, Patrick lo ha fatto entrare, ti stanno aspettando" disse Andrea.
"Grazie"
"Ehi!" disse Andy alzandosi dalla sedia e poi baciandola appena entrò.
"Ehi"
"Mamma"
"Oh mio Dio ragazzi è bellissima" disse con gli occhi lucidi guardando la nipote.
"Mamma ti presento Lucy Flynn. Puoi prenderla in braccio, papà lo ha fatto" disse Patrick.
Emily era più silenziosa.
Giocherellava con l'orlo della coperta, sguardo basso.
"Em..."
La bimba cominciò a piangere nel momento in cui sua madre strinse i pugni nel lenzuolo.
Si morse il labbro tremante e gli occhi le si riempirono di lacrime.
Non voleva urlare ma ne aveva bisogno.
La madre le passò un cuscino e lei ci mise la testa dentro, attutendo così i singhiozzi.
Ai due uomini si spezzò il cuore mentre cercavano di calmare la piccola.
Piano piano entrambe le ragazze si addormentarono.
"Dov'è Aisha?"
"È in un reparto speciale. Non l'ho ancora vista" disse Patrick tristemente.
A malincuore dovettero lasciare i figli quando l'infermiera disse che l'orario di visite era terminato.
Patrick e Rusty andarono a casa mentre Emily dormiva sedata per prenderle la borsa.
"Com'è andata con gli Affari Interni?" chiese Andy in macchina.
"Scrivania, Ritiro pistola, Dr Joe e Scienze Comportamentali per una settimana"
"Sharon so che adesso non servirà a niente ma io ci sono e sono disposto ad ascoltarti e appoggio quello che hai fatto"
"Lo so grazie, ora non ne voglio parlare magari più tardi ok?
Ora vorrei solo mangiare
"Siamo in due e per quello che hai detto un secondo fa, a me sta bene, quando sarai pronta, io ci sono"
Arrivati a casa ricevette un messaggio da Rusty.
'Siamo da Nicole, domani andremo da Em. Vi ho lasciato la cena nel microonde dovete solo scaldarla.
Vi voglio bene Rusty'"
"Scusa devo fare una chiamata, dopo sono subito da te"
"Ok, tranquilla io apparecchio. Salutami mamma e papà"
Sharon lo guardò con meraviglia, come faceva ha sapere che avrebbe chiamato la madre?
Decise che glielo avrebbe chiesto dopo.
Entrò in camera, compose il numero e attese.
"Ehi ciao tesoro!" disse Walter sorridendo al vedere la figlia sullo schermo.
"Ciao Papà" disse con voce strozzata.
"Ehi...Come va?"
"Bene, c'è mamma? Vi devo dare una bella notizia"
"Si certo è nello studio, aspetta solo un secondo..
Ma sei sicura che va tutto bene, perchè dalla tua voce non sembra"
"No, hai vinto non va affatto bene, devo parlarne con qualcuno se no scoppio"
"Walter chi è?" chiese Nina.
"Sharon. Puoi parlare tesoro, mamma e io ti ascoltiamo"
"Ciao mamma"
"Ciao piccola allora che succede?"
"Volevo solo dirvi che Em ha partorito. Si chiamano Aisha e Lycy Flynn"
"Sharon..."
La donna scoppiò a piangere.
Walter e Nina si guardarono preoccupati.
"L'ho quasi perso..."
"Che vuol dire lo hai quasi perso, Andy sta bene?"
"Si adesso sta bene ma ieri... mamma ho avuto tanta paura e due rapimenti in due giorni non li reggo"
"Che vuol dire due rapimenti in due giorni, chi è stato rapito?"
Raccontò meglio che potè, tra un singhiozzo e una soffiata di naso, senza accorgersi di Andy dietro la porta che ascoltava.
"Ok senti tesoro noi partiamo subito, ne hai parlato con Andy di come ti senti?"
"No perchè quando lo guardo mi viene in mente quello che è successo e scappo via, come ho fatto in ospedale.. non c'è bisogno che partite"
"Invece si"
"Ho solo paura di perderlo e se lo perdo per questo dannato lavoro allora io...scusate devo andare"
Andy non ce la faceva più, aveva bussato ed era entrato.
