"I ragazzi ci hanno detto che tu Andy sei riuscito a vendere la casa" disse Walter.

"Si, ti avranno detto anche che non siamo riusciti a trovare una casa nuova" disse Andy.

"Si ma... indovina chi ha comprato casa tua?" disse Nina sorridendo.

"Chi?" disse Sharon.

"Loro!" disse Rusty.

"No, non è vero, non scherziamo.

Sul serio chi ha comprato casa mia?"

"Loro" disse di nuovo Rusty.

"Mark l'agente immobiliare e amico di Jonathan me lo avrebbe detto"

"Gli abbiamo chiesto noi di non dire niente"

"Volevamo fosse una soprpesa per voi due"

"Abbiamo deciso di trasferirci qui a Los Angeles dato che ultimamente siamo qui per lavoro"

"E poi vogliamo stare più vicino a te, ad Andy, ai ragazzi e e a Jean dato che Tom è in inghilterra"

"Sono così felice... oh mamma, papà come ai vecchi tempi prima di trasferirci a Long Island.

Andy tu sei felice?" chiese Sharon.

"Si molto, il lato positivo è che quando andremo a trovarli la casa la conosco a memoria" disse ridendo e risero tutti.

"Quindi i nostri figli lo sapevano?"

"Si"

"E lo avete tenuto per voi? Strano di solito quello che succede nella nostra famiglia lo andate a spifferare in giro, cosa è successo questa volta?!"

"Ho detto a tutti che se lo dicevano li avrei messi ai lavori socilamente utili per almeno 6 mesi, pulire la piscina, togliare le erbacce e tagliare l'erba"

"Proprio come fanno i Giudici"

"Che ne dite di andare a fare un giro da qualche parte?" chiese Walter.

"Sharon te la senti?" chiese Andy.

"Un po stanca ineffetti"

Poi starnutì tre volte di fila.

"Oh cara ma sei bollente!" esclamò Nina toccando la fronte.

"Vai subito a metterti a letto"

"E l'uscita?"

"Tu non vai assolutamente da nessuna parte signorina"

E fu così che la festa di promozione venne annullata all'ultimo secondo.

Non si poteva festeggiare la nascita delle gemelle quando erano ancora in ospedale con la madre, e la vita di una di loro appesa a un filo.

Patrick giustamente non voleva festeggiare la sua promozione senza la moglie e le figlie.

Sharon aveva avuto una forte influenza, che a poco a poco fecero tutti, e non voleva festeggiare la propria promozione senza la figlia e la sua famiglia.

Andy non desiderava festeggiare gli anni di sobrietà senza il figlio e la sua famiglia, e non se la sentiva a causa della bugia su Elliot.

Cosí il tempo passò. Tre mesi.

Passarono tre mesi prima che si riuscisse a fare festa.

E alla fine si decise di farne una unica enorme...

Ognuno era all'insaputa della festa dell'altro.

Era sabato 23 settembre.

"Dai o faremo tardi" disse Nina.

"Si si certo, vado ha cambiarmi. Andy mi dai una mano?" disse Sharon.

"Si certo arrivo, dammi un secondo tu va pure"

"Ok" disse andando in camera da letto.

"La festa dove si fa?" chiese Andy.

"A casa tua cioè nostra" disse Walter che ancora si impappinava.

"Ma tu devi bendarla e inventarti qualcosa mentre andiamo con la macchina"

"Si certo non mi è bastato mentirle questi mesi sul Caso Renzulli, ora devo mentire pure sulla sua festa" disse Andy ma non si era accorto che la frase l'aveva detta ad alta voce.

"Che vuol dire hai dovuto mentirle sul Caso Renzulli?" chiese Walter.

"Ve lo posso spiegare più tardi per favore, posso solo dirvi che a me non piace mentire a Sharon, lo sapete anche voi"

"Allora cambio di programma, io e te Andy andiamo con la tua macchina e tu Rusty porterai tua madre e tua nonna con la mia e vi inventerete qualcosa" disse Walter.

"Ok"

"Vado da lei"