EP 29 – PRIMI PERICOLI!

Sono passati tre giorni da quando la caccia improvvisa alla "creatura" ha avuto un epilogo quasi disastroso. I funzionari di alto livello furono allertati da rapporti sull'inseguimento incontrollabile dei cani-chimera e sulla scoperta di una nuova razza di animale sconosciuto, proveniente da varie fonti. Le molte testimonianze dei militari dei vari ranghi, insieme alle prove amatoriali, furono più che sufficienti per convocare in fretta e furia una riunione straordinaria.

Ecco perché nel cuore del palazzo principale, nella sala del trono, l'aria stessa sembra carica di una tensione palpabile. La lunga scalinata che conduce al trono vuoto appare più imponente che mai. I suoi gradini di pietra levigata riflettono la luce fioca delle lanterne, creando un'aura di inquietudine nell'atmosfera.

I membri del consiglio dei saggi, insieme all'élite militare, si erano riuniti per fare il punto della situazione dopo l'improvvisa caccia dei soldati e l'apparizione del mostro. La sala era pervasa da un'atmosfera carica di tensione, i sussurri sommessi e il tintinnio delle armature conferivano al luogo un'aria di apprensione palpabile.

Ogni gesto, ogni parola era misurata con estrema attenzione, poiché il più piccolo errore potrebbe scatenare conseguenze catastrofiche. Gli sguardi si incrociano con sospetto e apprensione, mentre il peso della responsabilità incombeva su ogni individuo presente.

Il palazzo stesso sembrava ascoltare con attenzione i sussurri mai detti a voce alta dei militari stessi, la poca luce che osava imperterrita emanava nella sala dove la riunione non era ancora iniziata.

Con il passare dei minuti, la quiete solenne della sala, venne disturbata dalle voci dei partecipanti che echeggiavano, discutendo strategie e piani d'azione per affrontare la minaccia imminente rappresentata dalla bestia. Ogni parola pronunciata veniva sovrastata da altre voci, che frenetiche nel voler dire la propria, crearono un groviglio di frasi interrotte.

Appoggiato a una delle colonne, rimase in disparte nella penombra, protetto dagli sguardi indiscreti, il caos causato per lo più dai militari fece storcere i lineamenti facciali del bodyguard di Nico Robin, ascoltava e osservava come un osservatore silenzioso i comportamenti indecorosi dei partecipanti .

Ironicamente, il giovane militare osservava come questi galantuomini avevano perso la compostezza e si fossero abbassati a comportarsi in modo così indecoroso, alla pari di un branco di cani rognosi.

Da quando gli era giunta alle orecchie il racconto fantasioso di una grande bestia, lui la prese con un'alzata di spalle, spazientito per le dicerie che, per sua frustrazione, erano riuscite a penetrare dentro le mura del palazzo; tali racconti, nei giorni successivi, non sembravano affievolirsi, anzi si arricchivano di nuovi dettagli, e le molte voci a riguardo fecero scattare un campanello d'allarme che lo portarono a indagare. Per sua sfortuna, le molte testimonianze furono confermate dai numerosi testimoni oculari e dal momento in cui il racconto avvenimento era diventato oggetto di molte chiacchiere anche tra i servi del palazzo principale, il soldato non volle immaginare se una storia notizia di tale portata non stesse facendo il giro in ogni villaggio in quel momento, creando una psicosi generale.

Purtroppo, tali chiacchiere avevano raggiunto molti villaggi, e le paranoie collettive avevano messo in tilt le comunicazioni; il panico si era talmente diffuso che le rivolte contro la presenza dell'ambasciatore e della sua accompagnatrice erano quasi offuscate. La paura aveva preso piede nelle strade di campagna, e le città più grandi si stavano barricando, isolandosi tra loro e rendendo difficile mantenere una comunicazione decente. Ed ecco che la riunione attuale era stata richiesta in modo frettoloso e quelli che erano presenti erano impreparati ad affrontare l'argomento del giorno; i saggi anziani, conosciuti per la loro saggezza millenaria, parlavano come al solito, messi in disparte, attendendo così l'arrivo tanto agognato del loro amato monarca, sperando che la sua sola presenza potesse portare calma in sala.

Ecco che l'atteso momento era giunto, una luce bluastra prese alla sprovvista tutti i partecipanti della riunione che, attratti dall'improvviso bagliore, videro che la sala semi-buia si riempiva di una luce fredda, e la sagoma dello spirito del loro sovrano finalmente fece la sua apparizione.

I militari, come i saggi, fecero le loro riverenze verso il nuovo arrivato e, dopo che Profondo Blu scrutò minuziosamente ogni singolo cyniclon, prese parola.

PB:- Ho sentito che c'è molto scalpore sia dentro il palazzo principale che fuori...- ≖̥ ≖͞

Uno dei militari che stava ancora inginocchiato nella posizione della riverenza osò parlare per primo, e alzando il capo attirò con questo gesto lo sguardo del monarca.

?:- Chiedo venia, mio signore, ma di recente si stanno diffondendo delle strane voci risalenti a poche sere fa... Alcune di queste narrano che in un accampamento di addestramento alcuni cani-chimera sono stati disturbati da qualcosa che si aggirava nei paraggi . E all'improvviso molti di loro sono fuggiti dal controllo dei soldati, dando origine a una caccia frenetica, e qualsiasi cosa li stessi infastidendo ha dato filo da torcere ai nostri. Alla fine dicono che hanno visto uscire da alcuni cespugli il primo cane-chimera ferito molto gravemente...-

Il primo cyniclon che aveva avviato il racconto, era molto alto e ben strutturato fisicamente, con capelli sciolti di un bianco sporco tenuti sciolti legati con un piccolo nodino dietro la nuca; i capelli gli arrivavano fino all'anca poco sopra la regione glutea. Gli occhi erano grandi di un verde smeraldo cupo, come una giornata di pioggia in una immensa prateria. Quest'ultimo aveva abbassato il capo come segno di rispetto allo spirito del suo giovane monarca, mentre quest'ultimo sentiva la prima parte del racconto tanto chiacchierato che a un certo punto gli era giunto alle orecchie.

?:- La caccia è proseguita ancora per un po' fino a quando hanno intercettato una carneficina di carcasse dei vari cani-chimera. Da quanto mi è giunto alle mie orecchie, molti soldati che erano assegnati in quel campo dicono che il fetore dei corpi macellati era così disturbante che ha fatto stare male ad alcuni di loro... Alla fine hanno scoperto quale creatura fosse artefice di tutto ciò , molti dicono che non hanno mai visto una tale bellezza in tutte le loro vite, hanno descritto una bestia terrificante ma anche nata da una bellezza fuori dal comune. Ha una forte somiglianza fisica con Duncan, che era a capo della caccia assieme agli altri rimasti cani-chimere. -

Un secondo militare cyniclon prese la parola, continuando il racconto iniziato dal compagno d'armi. Quest'ultimo era sicuramente molto più giovane del suo predecessore, poco più basso del primo, con un viso a forma di diamante ei capelli tagliati in stile undercut, con una lunghezza medio-corta caratterizzata da una parte superiore in contrasto con i lati. I capelli erano lunghi nella parte superiore, mentre i lati erano rasati. La parte posteriore della testa presentava una lunga coda di cavallo a vita bassa, tenuta legata con un laccio che aveva alle estremità delle piccole pietre violacee che rispecchiavano fedelmente gli occhi del giovane militare, ma che facevano un netto contrasto con l'arancione acceso dei suoi capelli.

Il giovane militare possedeva una posizione privilegiata che non molti nella sua giovane età potevano vantarsi di avere. Mentre la sua narrazione, insieme a quella dell'altro militare, veniva udita da tutti i presenti alla riunione, il silenzio era come una spada di Damocle pronta a tagliare le prime teste alla prima occasione. Alcuni saggi, sempre messi in disparte, si scambiavano sguardi tra loro, mentre altri iniziavano a borbottare per scambiarsi opinioni sulla narrazione appena ascoltata.

Lo spirito di Profondo Blu continuava a fluttuare, ascoltando in silenzio i resoconti dei suoi sottoposti mentre contemporaneamente, con la coda dell'occhio, osservava le reazioni dei vari partecipanti: stupore, scetticismo, confusione, timore e altre emozioni che, messe insieme, avrebbero dovuto potuto creare una forte combustione da non sottovalutare.

PB:- Mi stato dicendo che, sentendo alcune voci su una probabile "creatura" che con la sua sola presenza ha messo in subbuglio un intero accampamento? - ≖̥ ≖͞

Nella sua voce c'era un filo di scetticismo, ma nei suoi occhi si intravedeva una strana scintilla che solo alcuni eletti, che hanno il privilegio di lavorare direttamente sotto di lui, avevano visto; alcuni di loro sapevano che le sue parole avevano un secondo fine. Il suo interesse alla narrazione era ben celato e pochi, che lo frequentavano per via delle loro posizioni privilegiate, avevano acquisito nel corso degli anni alcune accortezze per riconoscere nei gesti o nelle parole del giovane monarca il suo modus operandi. Ma nel loro inconscio nessuno avrebbe mai confessato a voce alta che molte volte temevano per le proprie vite: un gesto sbagliato o una parola di troppo e tutto ciò per cui hanno duramente lavorato poteva venire spezzato via dal capriccio del sovrano a cui hanno giurato di dare le loro vite per servirlo fedelmente.

PB:- Spero che voi abbiate delle prove che possano confermare le vostre parole, e che non siano solo chiacchiere; dovreste sapere che nelle condizioni in cui mi ritrovo non posso permettermi di stare per troppo tempo fuori dalla mia dimensione. - ≖̥ ≖͞

L'avvertimento non così sottile fece sudare freddo ai molti partecipanti ei militari che avevano preso la parola in precedenza inchinarono i loro busti, ma nei loro volti celati dall'inchino si palesava il terrore. Il fatto che il loro sommo maestro gli aveva dovuto ricordare che per il momento non gli era possibile possedere il suo corpo originario li metteva in una brutta e precaria posizione che poteva cambiare nel bene o nel male in una manciata di secondi. Mentre i militari si scambiavano opinioni tra loro sulla situazione accennata prima, Zèen, uno dei saggi del consiglio, come la volta precedente si era avvicinato alla figura del suo signore, che attirò la sua attenzione e con le riverenze ebbe il permesso silenzioso del sovrano di avvicinarsi a sé. 〣(._.`) 〣

Zè:- I miei ossequi, mio sire. Mi auguro che voi stiate in salute e che il vostro recupero sia veloce e senza intoppi. -

Zèen augurò sinceramente la guarigione del giovane sovrano e con un piccolo accenno del capo, Profondo Blu fece intendere che aveva apprezzato le sue sincere parole.

Zè:- Mio signore! Se voi me lo permettete, noi abbiamo supposto, da quello che ci è giunto dal racconto dei due militari, che siano veritiere... Nessuno nel vostro regno ha mai sentito parlare di una creatura di queste dimensioni. Ma se è vero che può fare tutto ciò che abbiamo udito, oserei dire di prendere delle contromisure e stanare la bestia il prima possibile. -

Detto ciò, l'anziano Zèen fece una profonda riverenza verso il suo sovrano e, con passi lenti, fece dietro front per non dare le spalle allo spirito di Profondo Blu, il quale contemplava silenziosamente le parole del vecchio saggio. Egli rammentava le molte occasioni in cui le parole del saggio gli sono venute incontro e lo hanno saggiamente consigliato. Riflettendoci, cominciava a capire che le precauzioni dette dall'anziano Zèen fossero un ottimo consiglio: meglio prevenire che curare una probabile catastrofe futura.

Tuttavia, un altro anziano alto, anch'egli si fece avanti, con alcune ciocche di capelli grigie e lo stesso si poteva notare per la sua lunga barba. Anche lui indossava la classica tunica della congrega dei saggi che risiedevano all'interno del palazzo principale. Quest'ultimo si distingueva dagli altri saggi non solo per la sua altezza che superava di poco alcuni membri del loro gruppo, ma anche perché le sue sopracciglia folte erano di un grigio cupo, tanto vero che ricordavano a chi le osservava attentamente le nubi che preannunciavano un temporale imminente; ecco perché spesso veniva chiamato "Gwailir il grigio".

Gwailir, come il suo compagno di congrega, fece le riverenze verso il suo sovrano, il quale prese la parola per primo.

PB:- Vedo che il saggio Gwailir ha qualcosa da aggiungere. Spero che tu abbia altre idee che possano supportare le parole del saggio Zèen.- ≖̥ ≖͞

Gw:- Voi mi lusingate, mio signore. Io vivo per servirvi come meglio posso. Le parole del mio illustre compagno hanno dato dei buoni consigli, ma non credete, mio sire, che vogliamo pensare a come avanzare le vostre truppe verso la conquista di altri territori occupati da quegli insulsi umani? Senza perdere tempo dietro a una fantomatica creatura... Anche se dubito che l'esistenza di un racconto sia sia reale, senza togliere la credibilità dei racconti dei vostri subordinati. -

L'uomo in questione aveva messo in discussione la veridicità dei racconti dei due soldati che in precedenza avevano dato inizio a questa riunione straordinaria, e ciò li fece digrignare i denti dalla rabbia mal celata. Entrambi erano messi in disparte, ma sentendo che il saggio non era propenso a credere alle loro parole, sentirono il loro orgoglio bruciare come un incendio che aveva preso piede nei loro corpi.

Profondo Blu non sembrava accorgersi della collera dei due soldati, poiché la sua attenzione era concentrata sul saggio che gli stava dando una seconda prospettiva su come muoversi nei vari problemi che gli si presentavano davanti. Purtroppo, la dinamica dei due gruppi si suddivide in piccole fazioni: alcuni appoggiavano le parole di Zèen, di giocare in anticipo e stanare la creatura che, giustamente, Zèen supponeva poteva puntare alla loro gente e diventare molto pericolosa. Altri, invece, supportavano la prospettiva del saggio Gwailir e davano come principale priorità i loro soldati, che valorosamente stavano combattendo in prima linea contro gli umani e, contro le loro aspettative, stavano resistendo duramente, prolungando di molto la guerra che li aveva messi gli uni contro gli altri.

Zèen non era molto d'accordo con la prospettiva di Gwailir e lo manifestò con una smorfia che non passò inosservata all'altro saggio, il quale, con una strana scintilla nei suoi occhi, lo interpretò come un ottimo inizio per metterlo in cattiva luce agli occhi del loro giovane monarca

Gw:-Zèen, è mia impressione o sembri contrariato alle mie parole? -

L'altro saggio, non per nulla intimorito dal gioco di parole dell'altro membro della loro congregazione, si limitò a un'alzata delle sue folte sopracciglia con un'espressione quasi indifferente alle frecciatine dell'altro. L'atteggiamento tra loro due era un segreto di Pulcinella, che anche in questo momento c'era una battaglia di colpi di battute.

Zè:- Mi dispiace molto contraddirti, mio caro Gwailir, ma penso sinceramente che daremo, per il momento, la massima priorità alla creatura. Anche se anch'io sono preoccupato per il prolungamento di questa guerra che ci tiene in ostaggio contro gli umani, considerare che questo strano essere sbucato dal nulla possa diventare un pericolo per la nostra gente in un futuro non così molto lontano, e prendere delle precauzioni prima che faccia il suo prossimo passo. -

Ribadì con convinzione Zèen, attirando su di sé l'attenzione dei membri della riunione. Molti di loro, inconsciamente, affermavano con i loro capi di pensarla alla sua stessa lunghezza d'onda di pensiero, altri che erano ancora indecisi dipendevano dalle sue labbra. E in tutto ciò venne osservato da un adirato Gwailir che, non volendo perdere il consenso dei vari membri della riunione, prese nuovamente parola.

Gw:- Zèen... quante volte ti avrò detto che la conquista di nuovi territori ha una massima importanza per permettere la sopravvivenza della nostra nobile razza e di prevalere sugli umani? Non pensi che i nostri soldati dovrebbero avere il nostro sostegno al 100% e di non perdere tempo a rincorrere alle farfalle? -

Il suo tono duro non ammetteva nessuna replica, e il suo discorso venne udito da tutti, e un silenzio opprimente aveva preso piede dentro la sala delle riunioni, mentre lo spirito di Profondo Blu ascoltava silenziosamente le parole di entrambi gli avversari. Ai suoi occhi, entrambi sembravano due condottieri che, a colpi di parole, si scontravano, anche se la maggior parte di questi incontri lo annoiavano, in questo caso era tutto diverso. Ogni parola era un contraccolpo per rispondere all'offesa subita dall'avversario che si trovava di fronte, ma per sua mezza soddisfazione, Zèen non era molto propenso a diventare un'attrazione per il pubblico che aveva puntato i loro occhi sui due membri dei saggi .

Zè:- Forse non sono stato chiaro con il mio discorso di prima, Gwailir. Io non ho mai perso tempo a rincorrere le farfalle, semplicemente sto cercando di dare la massima priorità alla sicurezza della nostra gente che potrebbe essere presa di mira da questa 'creatura'. A me non va di sentire racconti di orrori dove ogni volta pregare con l'acqua fin sopra la gola nella speranza che non ci capiti di sentire qualche nuovo nome sulla lunga lista delle vittime di questo essere... Non hai mai pensato che questa 'creatura' potrebbe essere qualche spirito maligno che ha puntato il suo prossimo obiettivo sulla nostra gente? E per la tua informazione, anche io sono preoccupato per i nostri soldati, ma sono sicuro che in campo ci sono i soldati migliori che il nostro corpo militare abbia mai addestrato. -

Il suo lungo discorso aveva alimentato i sussurri; molti si schieravano dalla sua parte e molti che esitavano su quale schieramento scegliere non ebbero più dubbi su da quale parte stare. La faccia contrariata di Gwailir si poteva vedere chiaramente, un fuoco gli si era acceso negli occhi scuri e le sopracciglia sembravano molto più scomposte mentre evidenziavano il suo malcontento. Ma improvvisamente una terza voce si alzò tra le altre che stavano echeggiando nella sala del trono, creando una certa confusione.

?:- È una creatura magica! Se non ti conoscessi bene, Zèen, mi sarei messa a ridere per le tue supposizioni errate, ma posso dire di essere molto colpita dal tuo discorso commovente di poco fa. -

Un'anziana signora di statura modesta si fece avanti uscendo dall'ombra di una delle colonne che fino a quel momento le stavano facendo da protezione; tutti gli occhi dell'assemblea si posarono istantaneamente su di lei. La donna cyniclon era la stessa che fino a qualche giorno prima si era accidentalmente scontrata con Nico Robin in uno dei corridoi del palazzo principale; indossava la stessa tunica rosso fuoco e il suo lungo bastone le permetteva di appoggiarsi ed avere una buona andatura. La sua improvvisa apparizione scatenò altri sussurri; molti tra di loro si chiedevano perché lei fosse lì e cosa volesse. I loro sussurri erano solo dei fastidiosi rumori di sottofondo e, indifferente verso i vari membri dell'assemblea, con passi lenti ma calcolati, si mise di fronte allo spirito del monarca e fece anche lei le sue riverenze.

Zì:- I miei ossequi, mio signore; che la protezione degli dei vi sia favorevole per la vostra guarigione. Perdonatemi per la mia intromissione, ma in qualche modo mi vedo costretta a dissentire dalle parole del saggio Zèen... -

Una lunga riverenza la portò a piegare il busto, mentre attendeva che il suo giovane sovrano le desse il permesso di prendere parola. Negli occhi di Profondo Blu si era riaccesa una strana scintilla; la nuova arrivata aveva fin da subito attirato l'attenzione del monarca, che conoscendo la fama di quest'ultima, sapeva che il suo ingresso improvviso non poteva che essere per un motivo valido. Con la coda dell'occhio, lo posò sulla figura semi nascosta del bodyguard di Nico Robin, che incrociando lo sguardo del sovrano, serio in volto, gli fece un accenno col capo. Lo sguardo di ghiaccio del sovrano si posò silenziosamente sulla figura minuscola della donna anziana.

PB: - Ti autorizzo a prendere la parola; sono molto incuriosito sulla tua ultima supposizione, che la creatura in questione non sia un demone, ma una creatura magica. - ≖̥ ≖͞

Infatti, oltre a Profondo Blu, anche il resto dell'assemblea si era interessato alle ultime parole che la donna aveva pronunciato. Quest'ultima, alzando il busto, prese immediatamente la parola:

Zì: - Mio sire, prima di tutto mi rincresce che la notizia della creatura sta circolando in ogni villaggio, ma il panico del popolo deve essere rincuorato con delle certezze. Se effettivamente la creatura in questione sia una minaccia per la nostra gente, dobbiamo accertarcene e prendere le dovute contromisure per evitare vittime. -

Alle sue spalle, un Gwailir furioso fece una breve marcia con passi felpati; il suo viso era adirato ei suoi occhi sembravano incenerirla. A quest'ora, la donna in questione sarebbe stata un mucchio di cenere. Egli si mise di fianco a poca distanza dall'interlocutrice del monarca e la interruppe bruscamente con tono contrariato. ᕕ ( ︿ ) ᕗ

Gw: - Mio signore!... Perdonate la mia franchezza, ma non possiamo perdere tempo prezioso per questa fantomatica creatura. Non vedete che molto probabilmente è una fandonia? Dovremmo concentrarci sui fatti reali; i nostri uomini e donne lottano valorosamente per tenerci al sicuro da quegli sporchi umani che hanno contaminato il nostro amato pianeta natale. - ꐦ

Zì: - Vorrei farti notare che i nostri soldati hanno fatto un giuramento, non solo di lealtà verso il nostro amato sovrano, ma anche di dire sempre la verità. Se anche uno solo di loro venisse scoperto a mentire davanti al nostro sovrano, cadrebbero su di lui le sciagure, sulla sua famiglia e sui suoi discendenti diretti. Ricordati che il mio povero marito fu anche lui un valoroso soldato, si mise al servizio della famiglia del nostro sovrano e diede la vita per portare a termine la sua vocazione militare. Io credo che i nostri due soldati non hanno detto nessuna menzogna, e posso dire lo stesso degli altri soldati che giurano di aver assistito come diretti testimoni dei racconti appena narrati. Cerca di non mancare di rispetto nei loro confronti; hanno l'onore di non mancare di rispetto alla loro divisa raccontando delle fandonie che tu ostini a chiamarle. -

Il tono della donna cyniclon non diede il tempo di replicare da parte del saggio, i due soldati incalzati dalla cyniclon si sentirono come se il loro onore venisse preservato dalle sue parole, e altri militari concordarono con lei. Nessuno dei loro soldati oserebbe raccontare una bugia che poteva arrivare alle orecchie del sovrano con il rischio di incorrere a qualche punizione severa che poteva essere come monitorato verso i provabili trasgressori. -

Gw:-Io non…-

PB :- ADESSO BASTA !...Non posso più tollerare le tue intromissioni scavalcarmi in modo così sfacciato, davanti all'assemblea sensa pensare alle conseguenze è un qualcosa che non posso accettare. -

Il tono adirato fece tremare la sala per qualche secondo, facendo rimpicciolire molti membri dell'assemblea per il forte timore di diventare i prossimi obiettivi della furia del loro sovrano, molti interiormente pregarono agli dei di essere risparmiati dalla furia del loro maestro supremo.

Gwailir accorgendosi di essere messo in una brutta posizione, prese la saggia decisione di fare una profonda riverenza e con il segno della mano del suo sovrano ebbe il suo permesso silenzioso per ritirarsi dalle sue stanze.

PB- Cosa stavate dicendo, sulla creatura prima che il saggio Gwailir vi interrompesse? .- ≖̥ ≖͞

Zì:- Io ho avuto modo di osservare attentamente nelle menti di alcuni dei vostri soldati, e posso confermare che in tutta la mia vita non ho mai visto una creatura del genere. La sua peculiarità è unica, e non posso che soffermarmi per esprimere il mio stupore quando la vidi per la prima volta, mai una bestia ha avuto una bellezza esteriore così radiosa. Ma quello che mi ha colpita è stato il suo strano comportamento, ho studiato per tutta la mia lunga vita molte creature che siano normali, chimere o facenti parte del folkloristico, ma questa' ultima non si riscontra con nessuno dei miei testi. Il suo comportamento è troppo bizzarro; non mi pare tipico di una bestia selvatica ecco perché mi sono permessa di avvicinarvi oggi, volevo chiedervi il permesso di poter accedere all'archivio del plesso inferiore. -

A sentire queste parole, dei forti sussurri si fecero prepotenti alle sue spalle, e molti singoli membri dell'assemblea (per lo più dei saggi) si opponero alla sua sfacciataggine per chiedere una cosa simile.

Anche Zèen fu preso alla sprovvista, l'archivio che sua sorella Zìilina voleva visitare era riservato il suo accesso a solo una manciata di persone con un permesso speciale, e quest'ultime erano anonime per evitare che un possibile accesso illegale mettesse in pericolo la sicurezza dei testi sacri nel suo interno.

Zèen fece per fare un passo avanti per fermare la sorella, quando un gesto della mano da parte di Profondo Blu fece tacere i sussurrii che si erano diffusi all'interno della sala del trono, allo stesso tempo il body guardian di Nico Robin si era leggermente allungato il collo attratto dalla richiesta da parte della vecchia maga, un permesso del genere era quasi richiesto direttamente dal monarca o da alcuni funzionari richiedevano un tempo prolungato per fare degli accertamenti per la salvaguardia dell'archivio sopracitato ed ecco che lo scalpore era del tutto giusto .

PB:- Lo sapete maga che una richiesta del genere comporta certi criteri e dei protocolli severissimi da parte degli addetti dell'archivio del plesso inferiore? - ≖̥ ≖͞

Domandò il monarca, egli non distaccava i suoi freddi sulla figura esile della donna, ma quest'ultima era ben conscia di quello che le stava chiedendo il suo sovrano, e con sguardo serio rispose con le seguenti parole.

Zì:- Mio signore!...So cosa comporta una richiesta del genere, l'archivio del plesso inferiore è ricco di importanti informazioni che narrano sull'origine del nostro popolo, tali informazioni finite sulle mani sbagliate possono scaturire delle forti calamità e sciagure sul nostro popolo. Ecco perché vi chiedo di non pensare che la mia richiesta non sia stata presa a cuor leggero ci ho riflettuto a lungo, ma prima ho fatto vari tentativi su altre biblioteche sparse sul tutto il vostro ampio regno voglio essere certa di non aver l'asciato nulla al caso, per non aver saputo in anticipo che tipo di creatura i nostri soldati si sono scontrati di recente. -

Era calato del silenzio deprimente all'interno della sala del trono, mentre tutti i membri dell'assemblea riflettevano sulle sue parole, il saggio Zèen incrociò lo sguardo con quello della sorella e in un silenzioso accordo si sarebbero incontrati in una seconda sede per discuterne.

PB:- Pensate che nell'archivio nel plesso inferiore possiate trovare le risposte che cerchiate, su questa creatura? - ≖̥ ≖͞

Zì:- Scusate per le parole che vi sto per rivelare, io non mi sento sicura di trovare qualcosa sulla bestia che sta creando il panico su tutto il popolo, ma vorrei essere sicura di non fare nessun passo falso prima di potermi formulare con dei risultati più attendibili, mio signore...-

Le sue parole furono molto misurate, e il tono mortalmente serio fecero capire a tutti quando soprattutto al giovane monarca che lei non voleva sbilanciarsi non senza avere qualcosa tra le mani, qualche informazione concreta.

PB :- Sé questo che volete, e così sia...Vi sarà dato un lascia passare che vi garantirà il libero accesso sull'archivio con il mio sigillo il prima possibile...Che l'assemblea del consiglio sia considerata chiusa. - ≖̥ ≖͞

Detto ciò uno scoppio di luce blulastra accecò per qualche secondo tutti i partecipanti che ancora si trovavano dentro la sala del trono, molti di loro dovettero coprirsi gli occhi per non rischiare di finire accecati dalla forte luce. Dopo qualche secondo, lo spirito del monarca era svanito, e con il cuore in gola Zèen silenziosamente era uno dei primi che uscì dalla sala e mettendosi in disparte attese che tutti quanti uscirono fuori e vedendo la sorella la prese per il gomito e la portò in un posto poco distante da dove erano usciti per avere la giusta privacy.

Zè:- Sei forse impazzita? ...Che cos'era quello spettacolo indecoroso che ho dovuto assistere poco fa, nella sala del trono? - è_é

L'uomo era molto adirato, anche con la sua vecchiaia ancora riusciva ad avere una certa forza sulle braccia, lui era in collera con la sorella non aspettandosi un colpo di scena da parte sua.

Zìilina, da parte sua, si scolla rudemente dalla presa ferrea del fratello e dopo aver fulminato con lo sguardo si mise in marcia per prepararsi a uscire dal palazzo principale, e sentendo i passi del fratello dedusse che la stava andando appresso a lei per proseguire il loro confronto.

Zè:- Zìilina, non ti rendi conto quello che hai richiesto al nostro sommo maestro una cosa così impossibile? Che cosa ti assicura di poter trovare qualche informazione sulla " creatura"?.- ( ≖͞ . ≖͞) ?

Zìilina a un certo punto della camminata si fermò di botto, e voltandosi verso il fratello lo squadrò malamente e con tono serio disse solamente:

Zì:- Zèen!...dimmi un pò hai parlato con i soldati di quella fatidica notte? Hanno rincorso i loro cani - chimeri a una caccia spietata e vedere dei segugi creati appositamente per essere di pari passo per i nostri soldati ridotti a un mucchio di poltiglia, e scoprire che la causa di tutto ciò è una creatura che nessuno ha mai sentito e visto in vita loro...Quella notte non solo hanno visto i propri canichimere ridotti in un modo così macabro ma hanno rischiato di non poter fare ritorno alle loro famiglie senza sapere cosa li abbia uccisi, come ti sentiresti sé mio figlio, tuo nipote, fosse stato in quella serata in quell'accampamento? E sé non fosse ritornato vivo, come sarebbe stata la nostra famiglia? -

Lei prese fiato per il suo lungo discorso, mentre il saggio ascoltava attentamente le sue parole. Il panico messo aveva piede dentro il vecchio cyniclon, nei suoi occhi si leggeva paura, aveva il terrore che se le parole della sorella fossero state veritiere in una circostanza simile avrebbe potuto perdere suo nipote.

Zì:- Tu sai che io amo tanto quel ragazzo, lui ha la sua famiglia, cerca di capire che correggerti era l'unico mio modo per non farti commettere una leggerezza che potrebbe causare molti danni che potrebbero rimpiangere in futuro. -

E con questo verso la fine dove davanti a loro videro due sentinelle che erano appostate nei lati del grande portone che si misero sull'attenti quando li videro arrivare, dopo un controllo da parte delle guardie li fecero procedere per aprire il portone e sentendo l' aria di fuori i due anziani si teletrasportano verso una seconda meta.

I due anziani si trovarono davanti una casa di dimensioni medie, poco distante dal villaggio che distanziava a due chilometri di cammino. Entrambi vennero accolti da due domestiche della casa, con lunghi vestiti e drappi sui loro capi, le due donne li fecero ospitare con i classici saluti della loro cultura.

E mentre i nuovi arrivati entrarono dentro la casa, vennero travolti da due bambini, una femminuccia e un maschietto, entrambi biondi dagli occhi azzurri a prima vista essere scambiati per gemelli sé non potrebbe essere che la femminuccia dalla sua altezza sembrerebbe la sorella maggiore e il bambino il secondo genito. Entrambi stavano accogliendo calorosamente la nonna e lo zio del loro padre.

?:- Nonna, nonna! ...che bello che sei arrivato non vedevo l'ora che arrivassi. -ヾ(๑≧∇≦ )ノ゙ ❤

La bambina aveva il viso come quello di una graziosa bambola di porcellana, i suoi lunghi capelli erano lasciati liberi con i suoi boccoli d'oro che si muovevano seguendo l'andatura del suo piccolo corpo. Quest'ultima indossava un grazioso vestito azzurro con una fascia dello stesso colore che l'avvolgeva i suoi fianchi, e un piccolo fiocco era legato dietro la sua piccola schiena, e due pantofole le coprivano i suoi graziosi piedini.

Suo fratello più giovane, stava in braccio al prozio, il piccolino di casa era super contento di vedere il vecchio saggio dopo molto tempo che i due non si erano visti. Anche lui come la sorella era vestito con i vestiti tipici della sua gente, e mentre i due anziani interagivano con i bambini, messo in disparte con le braccia incrociate e appoggiato allo stipite della porta che collegava l'ingresso alla cucina stava il figlio della maga Ziilina.

L'uomo in questione era molto alto e ben strutturato grazie alla vita militare che gli consentiva di tenersi in allenamento, ma i primi segni della vecchiaia si intravedevano sul suo viso. Il suo abbigliamento era per lo più casual: le fasce che avvolgevano i suoi polpacci risaltavano i muscoli delle braccia, indossava dei lunghi pantaloni neri e larghi che calzavano a pennello le sue gambe ben sode. I capelli argentei gli ricadevano elegantemente dietro la nuca con un codice di medie lunghezze, sembravano una cascata di fili d'argento trattenuti da un laccio scuro, e una canotta a mezze maniche dove nella scollatura a forma di V si intravedeva una sottoveste di una tonalità chiara.

I bambini, quando lo videro, si allontanarono dai due anziani per correre incontro al nuovo arrivato; quest'ultimo si abbassò alla loro stessa altezza e, con braccia spalancate, accolse i bambini che, con le loro risate, rallegravano la casa.

?:- Nonno, hai visto?...Ci sono la nonnina e lo zio, sono venuti...- ( )

La bambina emanava allegria da tutti i pori; la luce nei suoi occhi limpidi rifletteva la sua gioia per l'arrivo dei suoi genitori.

?:- Nonno, lo sai?...Lo zio ha promesso che dopo il pranzo ci racconterà alcune storie fantastiche. - ٩ ( ᵔ 0 ᵔ ) ۶

Il piccolino di casa spalancava le braccia enfatizzando la sua gioia per la promessa fatta dal prozio; i tre adulti ridacchiavano per le parole del bambino, e con un sorriso smagliante disse ad entrambi:

?:- Bambini, andate in cucina; la mamma vi sta cercando per prepararvi per il pranzo...su, andate a lavarvi le mani. - ^^

E con questo diede una piccola pacca sul sedere del bambino, ei due bambini non si fecero ripetere due volte che corsero verso in sala pranzo. Il terzo arrivato si alzò, e scendendo uno scalino salutò affettuosamente lo zio, entrambi si appoggiarono entrambi le loro mani sulle spalle dell'altro e dopo qualche parola l'anziano saggio si spostò anch'egli in cucina e all'ingresso della casa rimasero l 'anziana maga e il figlio.

L'uomo si abbassò alla stessa altezza della madre, prese le mani esili della donna e le avvicinò alle sue labbra quasi sfiorandole.

?:- Vedo che siete in ottima salute, e che gli dei vi donino una lunga vista, madre. -

Zì:- Hexion, vedo che sei sempre un galantuomo, e che anche tu sei in ottima salute. Come sta andando il tuo lavoro ultimamente, ci sono stati altri problemi? - (•́ _ •̀ )

La donna chiese al figlio, quest'ultimo si irrigidì alla menzione dei problemi che stava riscontrando un lavoro, dopo che si era diffusa per la prima volta la notizia che due umani risiedevano clandestinamente nel loro territorio, erano scoppiate le rivolte e man mano che io soldati cercavano di contenere la furia dei cittadini, la loro rabbia si scatenava in tante risse e la convocazione dei capi tribù per appianare le cose furono inutili, e ora era aggiunta un'altra novità sulla "creatura" le notizie non potevano sembrare false dicerie ma quando ebbe modo di confrontarsi con alcuni soldati e dalle loro testimonianze non erano discordanti tra loro e ancora erano sotto shock.

Lui:- Madre, vorrei parlarvi dopo il pranzo, da solo con voi ho alcune cose che devo chiedervi in privato. - ᓀ ᓂ

Il tono usato per chiederle questo favore, fece qualche scattare all'arme alla donna anziana, ma quando stava per dire qualcosa venne interrotto dalla suocera che sbucò all'improvviso come suo solito. Quest'ultima si era affacciata dalla porta della sala da pranzo, e quando si accorse che era c'era Zìilina, la nuova arrivata tirò un finto sorriso di circostanza e con le braccia spalancate si avvicinò alla maga che con uno slancio l'abbracciò; l'asciando confusa l'anziana donna e incorniciando lo sguardo con il figlio quest'ultimo si limitò ad un'alzata di spalle mentre si spostava in sala pranzo.

La nuova arrivata era poco più bassa del marito e indossava una lunga veste verde, sopra di essa un grembiule bianco sporco di chiazze di cibo. I suoi lunghi capelli castano scuro, quasi tendenti al nero, erano trattenuti da una coda bassa con alcuni nastri intrecciati tra alcune ciocche di capelli. Sulla sua fronte, intrecciato, c'era un cordoncino rosso con al centro una piccola pietra.

Zì:- Bilda!... Che bello rivederti... Ti vedo in forma dall'ultima volta che ci siamo viste. - (_¬)

L'anziana maga non sembrava contenta di rivedere la nuora; quest'ultima non le ha mai ispirato. Il cattivo sangue che scorreva tra le due era ben celato all'interno della famiglia, e nel corso degli anni avevano adottato un pensiero filosofico: "occhi non vedono, cuore non duole", che andava bene per entrambe poiché l'apparenza di una famiglia perfetta era importante. Così entrambi si trattenevano dal prendersi cura della gola.

Bi:- Mamma!... Che bello, sono felice anche io che tu sia riuscita ad arrivare. Quando il mio Hexion mi ha detto che tu e lo zio Zèen sareste venuti a pranzo, ho pensato bene di preparare il tuo piatto preferito; così potrai vedere quanto sono migliorato con la mia cucina. - ( ᵕ̳ ∇ ᵕ̳)ʃ

L'ultima frase di Bilda venne sottolineata con un tono ringhioso ea denti stretti. Zìilina si limitò ad osservarla attentamente, ma con passi lenti si spostò in sala da pranzo, lasciando sola la nuora, che vedendo il comportamento della suocera ringhiò ferocemente e stringendo i pugni serrati fortemente, tratteneva estendo la rabbia verso la maga.

Bi:- Questa non me la passi liscia, vecchia megera! - (皿◢ )

Una rabbia era salita ferocemente in lei e, non potendo fare nulla per nuocere alla suocera senza mettersi sotto gli occhi del marito e del figlio, preferì aspettare la prima occasione per dare una bella lezione alla suocera impertinente.

Come se nulla fosse successo, durante il pasto la sala era piena di chiacchiere, grazie ai due bambini che facevano tante domande una dopo l'altra, non dando il tempo agli adulti di rispondere. Gli adulti ridevano per l'esuberanza dei bambini, belli come il sole, grazie alla giovane madre. Seryna era considerata una delle donne più belle del villaggio, il viso da bambolina era stato ereditato dalla figlia Anthéia, che era una mini copia della madre, e questo era un forte orgoglio per il padre Gabel.

Zìilina seduta nel suo posto a capo tavola, osservava come suo nipote Gabel ebbe la fortuna di incontrare l'amore della sua vita e mettere su famiglia, ma purtroppo non poteva dire lo stesso con il suo stesso figlio. La maga voltò il capo verso Hexion, il suo unico figlio come nascondeva molto bene le sue emozioni sotto un finto sorriso, la donna dentro di sé sentiva in parte fosse colpa sua e un profondo senso di colpa le pesava nel petto per le decisioni prese in passato; purtroppo le pressioni di all'ora richiedevano misure drastiche, per il buon nome della famiglia. Ma scuotendo il capo, in quel momento non voleva ripensare i brutti ricordi volendo godersi il pranzo famigliare.

Ecco che di un tratto Bilda sempre con il suo grembiule era entrata in cucina per poi ritornare dopo qualche minuto tra le mani un piatto fumante che lo appoggiò davanti a Zìilina quest'ultima guardava con sospetto il piatto servito dalla nuora.

Bi:- Spero mamma che ti piaccia il piatto che ti ho preparato, ci h messo tanto impegno e molto amore...solo per te! - (^皿)

Un certo silenzio imbarazzante era sceso tra i commensali, e mentre i bambini confusi si limitavano ad osservare la strana dinamica tra la nonna e la loro bisnonna, gli adulti sentivano che tra un momento all'altro sarebbe scoppiata una bomba.

Zì:- Mmmhh!...sì...noto che dall'altra volta c'è stato un leggero miglioramento. - ( ︿≖ ) ?

Con tono critico e un sopracciglio alzato, si limitò ad osservarlo attentamente e con la forchetta prese una piccola porzione per poterlo ispezionare più da vicino.

Bilda che stava digrignando i denti dalla rabbia, con le sue mani racchiuse in due pugni si tirava l'orlo del suo grembiule mentre il suo volto pallido si dipingeva pericolosamente di rosso per la rabbia che le arrivava fin sopra le punte delle sue orecchie.

Con una mossa fulminea si spostò in cucina e sbattendo la porta fece intendere chiaramente a tutti quanti per quando fosse furiosa, Zìilina si limitò a un piccolo sorrisetto, ma venne vista dal figlio Hexion che rivolgendosi verso di lei le disse:

Hex:- Madre, perché fate di tutto per non andare a genio a Bilda? Non può andare avanti con questa storia...- (´-ι_- )

L'uomo, dopo il mezzo rimprovero rivolto alla madre, rimase per lo più seduto al suo posto per continuare il pasto.

Zì:- Figliolo, sai che i fagioli rossi non mi piacciono. Hanno un sapore troppo aspro per il mio palato. Inoltre, tua cara mogliettina dovrebbe saperlo, ma ha deciso di inserire queste diavolerie nel mio piatto per farmi dispetto. Io mi sono limitata a fare una leggera osservazione senza aggiungere per la sua mancanza dei miei riguardi. - ┐(´ー`)┌

Zìilina rispose con un tono quasi accondiscendente verso il figlio, sottolineando così che la domanda poteva finire anche adesso. I bambini sembravano non pensarla allo stesso modo, tanto che nella loro portata buona parte del cibo non era stato toccato; con le mani lo allontanarono e con facce disgustate dissero in coro:

An:- La nonnina ha ragione!... Nonna Bilda ci cucina sempre i fagioli rossi ogni volta che veniamo, anche se sa che non ci piacciono, e ci obbliga a mangiarli. - ( _ )

Hel:- Antéia ha ragione, neanche a me piacciono, ma la nonna insiste molto e molte volte ci manda a letto senza cena...- \_(⊙ᴗ )_/¯

Anche il piccolino di casa fece la sua protesta, scuotendo la testa solo all'idea di mangiare quei fagioli dal cattivo sapore. La madre, con tono pacato, si voltò verso i due bambini e li rimproverò.

Se:- Bambini, quante volte vi avrò detto che dovreste essere grati che la nonna Bilda vi cucini delle cose buonissime e genuine per farvi crescere sani e forti; pensate ai molti bambini molto sfortunati che non hanno neanche questo da mangiare. - (^~^)

Hel:- Ma mammina, io non riesco a mangiare neanche un boccone piccolo dei fagioli, fanno una puzza quando la nonna Bilda li cucina. - ﹏╥

Al solo pensarci, il bambino mise una mano davanti alla bocca, come se stesse trattenendo il poco cibo che è riuscito a digerire. ( ཫ ✽)

An:- Helmer ha ragione, sto male solo a sentirne l'odore dei fagioli rossi...- (˃ ﹏ ˂)

La bambina si avvolse drammaticamente con le sue minuscole braccia, il suo grazioso volto era dipinto da una smorfia poco carina.

Se:- Bambini, non se ne discute più, la prossima volta che la nonna Bilda cucina qualcosa con la verdura, voi da bravi bambini lo mangiate senza fare storie. -

Dal momento che i bambini avevano dei musi lunghi per le parole della madre, Gabel prese in mano la situazione, decidendo di cambiare discorso per distrarre le due piccole pesti.

Gabel era identico al padre, con una figura meno massiccia e un viso giovanile. Le due cose che lo distinguevano dal genitore erano l'altezza e il fatto che i suoi capelli erano più lunghi e trattenuti da una coda bassa, che lo rendeva ben sistemato

Gab: - Padre, io vorrei chiederti se fosse possibile per me, mia moglie ei bambini restare da te per un po'. Di recente, a causa delle rivolte scaturite dalle voci riguardanti la presenza di due umani nel nostro territorio e dall'attacco di una bestia che ha massacrato un intero squadrone di cani-chimera, io e Seryna non ci sentiamo al sicuro. -

Se: - A casa nostra non godiamo della stessa sicurezza che avete voi, e finché la situazione non sarà risolta...- ˇ / / ˇ

Seryna abbassò il capo, con le guance accese di rosso, anche se era sposata con Gabel da diversi anni, faticava comunque a chiamare i suoi suoceri mamma e papà, anche se il marito e il resto della famiglia erano d'accordo che lei si sentisse parte della famiglia.

Hexion le rivolse un sorriso sincero, cercando di rassicurarla dicendole che loro quattro erano sempre i benvenuti e che avrebbe ordinato ai servi di preparare tre camere per loro, e che se avessero bisogno di qualcosa, avrebbero potuto chiedere direttamente ai servi. Hexion si rivolse al figlio con serietà e queste solamente:

Egli: - Figliolo, le voci riguardo alla presenza di due umani nel nostro territorio sono vere. Di recente, ci sono state molte rivolte e il consiglio dei saggi ha cercato di placare la rabbia del popolo, ma senza successo. -

Gab: - Ma padre, afferma parlando seriamente? Due umani nel nostro territorio? Cosa dicono le autorità? Devono essere informati di questa cosa. - ( ꇴ )

Il figlio era giustamente scosso, come il resto della famiglia. Seryna aveva la bocca leggermente spalancata, scioccata dalla conferma del suocero riguardo alle voci sulla presenza di due umani nel loro territorio. I bambini stavano ascoltando attentamente, entrambi con gli occhi che brillavano come due stelle, elettrizzati da questa novità.

Se: - Dite che si potrebbe sapere perché sono qui, e chi sono? - ('.')

Seryna osò chiedere direttamente al suocero. Quest'ultimo, dopo aver preso un momento, si limitò a dirle:

Lui: - Mi dispiace molto, mia cara. Per quanto riguarda la mia posizione, non mi è stato permesso di chiederne molto. Anche i miei superiori di grado più alto del mio sono stati tagliati fuori... Dicono che solo l'élite militare, quella che serve direttamente il nostro sommo maestro, insieme al nostro sovrano, conosca i dettagli di questa intricata questione. - (^ ^)

Se: - Scusatemi se insisto, si sa come sta il sommo maestro? Dicono che ancora non si sia ripreso del tutto. - (._.`)

Con un tono di voce preoccupato per le condizioni di salute del loro sovrano, mise di cattivo umore gli adulti ancora seduti a tavola. Per loro fortuna, il saggio Zèen, che per tutto il momento era stato in silenzio, prese la parola.

Zè: - Mia cara Seryna, le condizioni del nostro amato maestro non sono così critiche come si vocifera. Di recente ho avuto il privilegio di avere due colloqui con lui direttamente durante l'assemblea. - ^^

A queste parole, gli occhi dei presenti si illuminarono di gioia. Dipendevano dalle parole del vecchio. Intuendo che volevano altri dettagli, li accontentò.

Zè: - La prima volta, quando è appena uscita la notizia dei due umani, il popolo era in subbuglio. Noi, tutti i saggi, siamo stati riuniti per conferire con il nostro signore. Mentre si discuteva con quale strategia usare, io mi sono proposto di convocare tutti i capi tribù per sentire attraverso di loro le lamentele del popolo. Per quanto la mia idea sia stata approvata dal nostro illustre maestro, l'incontro non si è concluso come speravamo; l'unica cosa positiva è stata quella di riuscire a far calmare gli animi del popolo solo per quel poco tempo... - ^^

L'anziano sospirava con il capo chino, ricordava come se fosse stato ieri l'incontro conclusosi quasi disastrosamente. Zìilina, vedendo come stava andando la domanda, prese il comando per continuare la trama.

Zì:- Il secondo incontro è stato quando si è richiesta un incontro con tutti i vari membri dell'assemblea, l'apparizione di una grande bestia aveva iniziato a circolare, e il panico si era diffuso da villaggio a villaggio. Vostro zio Zèen ha tenuto testa a quel brontolone di Gwailir, che voleva dare la massima priorità alle nostre truppe mettendo in discussione le parole dei due soldati che stavano riportando le varie testimonianze dello squadrone che ha incontrato la bestia. -

Tutti dipendevano dalla narrazione della vecchia maga, i bambini erano così rapiti quando si accennava la bestia che avevano la pelle d'oca per saperne di più. ( °.°)

Hex:- Aspettate un attimo madre, Gwailir non sarebbe un membro della congrega dei saggi? E lo stesso che ha creato dei grattacapi allo zio in passato? - ≖̥ ≖͞ ?

Domandò un confuso Hexion, anche il figlio di quest'ultimo Gabel, insieme alla moglie stavano spremendo le meningi per ricordare se in altre circostanze in nome di questo saggio sia mai uscito in una delle loro chiacchierate in famiglia.

Gab:- Mi pare che lo zio Zèen in una sola volta ha accennato il nome di questo tizio, mi dispiace tanto zio che questo Gwailir ti metta sempre i bastoni tra le ruote, non te lo meriti.- ≖̥ ≖͞

An:- Padre ha proprio ragione, questo signore non dovrebbe comportarsi così scortesemente con te zio.- ( ≖̥ ︵ ̥ )

Hel:- Anthéia ha ragione, questo signore non avrà mai la mia simpatia... GNEEE.-

Una linguaccia fece capolino sulla buffa faccia del bambino, quando sua madre, scandalizzata, lo richiamò per rimproverarlo.

Se:- Helmer!... Che modi sono questi? Non mi aspetto altro che buone maniere, e anche tu Anthéia, che modi sono di parlare di qualcuno che neanche conosciamo se non attraverso le parole di vostro zio. - è_é

Zèen con un gesto della mano le fece capire che era meglio smettere.

Zè:- Seryna, mia cara... È tutta colpa mia, sono stato io con le mie parole a in stigare i bambini ad avercela con un mio compagno di congrega. Anche se entrambi abbiamo forti divergenze su molti punti di vista, io dovrei sapere meglio di non dire nulla di malvagio sul conto di altre persone alle loro spalle. Questo mio comportamento non mi rende degno del ruolo prestigioso che ricopro da moltissimi anni. -ˇˇ

Un senso di colpa si dipinse sul suo viso, Zìilina conosceva meglio che il cuore del fratello era al posto giusto, e per come la pensava lei stessa non aveva una buona opinione dell'altro saggio che di tutto aveva che tranne l'appellativo di " saggio", una certa smorfia di dissenso era apparsa sul suo viso pieno di rughe ma prese parola.

Zì:- Zèen, fratello mio...io e te abbiamo avuto anche noi delle forti divergenze su molti punti di vista ma non per questo non siamo riusciti a trovare un qualche compromesso che soddisfaceva entrambi. Semplicemente Gwailir non è il tipo di trovare qualche compromesso, ama prevalere su tutti gli altri e l'incontro con l'assemblea straordinaria di oggi ha dato uno spettacolo indecoroso davanti a tutti specialmente si è reso ridicolo agli occhi del sommo maestro... -

Con l'ultima frase l'asciata a metà fece intendere a tutti i commensali come era andata a finire alla fine, Seryna e il suo giovane sposo si scambiarono una seconda occhiata prima di ritornare sui due anziani.

Gab:- Ma zio cosa si è deciso di fare alla fine per le questioni dei due umani e della creatura, e che aspetto hanno? -

Zè:- Mi dispiace tanto ragazzo, ma io non ho avuto il piacere di incrociare i due umani ei racconti della creatura sono stati vagamente accennati oggi, per lo più eravamo concentrati su come procedere prima che la bestia potesse iniziare ad attaccare qualche villaggio. Per questa volta siamo stati fortunati, la bestia si è "l'imitata" ad attaccare i cani-chimere dei soldati che la stavano stando, più di questo non so...-

A queste parole Gabel ci rimase maschio; dentro di sé sperava di saperne qualcosa. Purtroppo, con la scusa di non mettere nel panico il popolo, tali notizie che circolavano da diverso tempo non facevano dormire la notte a nessuno. Quando di mattina usciva per montare la guardia, spesso sentiva i vari sussurri dei vicini che spettegolavano in ogni colomba.

Zì:- Tesoro!... Posso rispondere io alle tue domande. Per quanto riguarda i due umani, ho sentito dire che sono un uomo di mezza età e che, a quanto dicono le chiacchiere, è al palazzo principale per trattare affari con alcuni membri dell'élite militare che per il momento sostituiscono il nostro sovrano fino a quando non si rimetterà del tutto. - ^^

Gab:- Affari?... Ha degli affari con i membri dell'élite?... Nonna, sei proprio sicura di quello che stai dicendo? Sei sicura di non esserti sbagliata? -

Domandò Gabel con un forte dubbio palesato in viso. Era la prima volta che sentiva di un umano che aveva affari con qualcuno del loro popolo. Anche Hexion era scettico, quasi quanto il figlio, ma silenziosamente preferì ascoltare il racconto della madre.

Zì:- Sì!... Ti dico che molti testimoni dicono di aver visto entrare alcune volte in una sala a parte, dove passava parecchie ore a discuterne con i vari membri dell'élite... Poi, per qualche motivo, si è voce diffusa che sia lui che un'altra persona si sia trasferita nel palazzo principale di recente. -

Se:- Trasferiti? Stato forse all'udendo che prima erano nascosti da un'altra parte? E chi è l'altra persona? .- (・༚・) ?

Domandò con una punta di curiosità Seryna incuriosita anche lei del filo di mistero che stava circolando per le due presenze degli umani tanto chiacchierati.

Zì:- Io mi posso limitare solo a quello che ho visto e sentito, una cosa positiva che uno di questi giorni ho avuto modo di vedere dal vivo la seconda persona che accompagnava l'umano. Si è scoperto che è una giovane donna, forse la tua coetanea Seryna cara-

Lui:- Hai avuto modo di vederla dal vivo?-

Zì:- Molto di più, mi ci sono scontrata direttamente. - ^^

Una piccola risata aveva smorzato il clima che si stava respirando, i bambini come spugne assorbivano tutto ciò che gli adulti stavano dicendo.

Zè:-Ti sei scontrata con lei? Non ti sei fatta male, vero? .-

Domandò con un tono preoccupato per la sorella.

Zì:- Stai tranquillo Zèen, nulla di rotto. Anzi, posso dire che la ragazza è stata molto carina da offrirmi la sua mano per aiutarmi ad alzarmi in tutto ciò con un sorriso...-

Hel:- Nonnina, l'umana ha detto qualcosa? - ( ಠ ಠ )

Domandò il piccolino con la curiosità della sua età, la donna gli sorrise prima di rispondergli.

Zì:- Mi dispiace diretelo, la ragazza in questione stese zitta non ha fiato neanche una volta, era accompagnata da una donna sicuramente faceva parte della servitù del palazzo. - (^ ^)

An:- E come è andata a finire? È carina? .-

Zì:- Si è limitata a spostarsi per l'asciarmi il passaggio libero...e no, non è affatto bella non ha dei lineamenti graziosi ma è bella dentro il suo animo. -

Gab:- Nonna, non hai altre informazioni sui due umani? Come si chiamano, e quali sono i loro ruoli nel nostro territorio? -

Stranamente, per tutti, Gabel sembrava molto incuriosito, ma anche gli altri lo erano. Ancora tutti quanti faticavano a digerire il fatto che due umani si trovassero nel loro suolo e che venissero ospitati nel palazzo principale.

Zì:- Non so nulla di loro, ragazzo. Se in futuro mi capirà di sapere qualcosa, te lo farò sapere al più presto, promesso. -

Hel:- Nonnina, sai qualcosa sulla bestia? - ( ✧)

Domandò il piccolino della famiglia, con gli occhi che gli luccicavano dall'emozione di saperne di più su quello che si mormorava sulla bestia.

Zì:- Ahahhaha! Come siamo precipitosi, bambino mio! Io ho visto nei ricordi degli uomini che hanno visto la grande bestia. Le sue dimensioni erano enormi, sapevamo muoversi con grazia. Le sue lunghe zampe erano robuste ma anche eleganti, la sua silhouette è possente ma graziata. Ma quello che ha attirato l'attenzione è la sua forza: è riuscita a decimare una buona parte dei cani-chimera... e la sua pelliccia è bianca, di un candore puro, per non parlare dei suoi occhi di un blu zaffiro, così magnetici che chi li osservava rimaneva ammaliato da loro...- ( ಥ‿ಥ )

Un frastuono di piatti caduti a terra ha scaturito un forte botto che ha fatto sollevare tutti i commensali dal tavolo. Gli adulti si sono mossi di corsa verso la cucina, dove si è sentito il rumore di prima. Seryna è rimasta a confortare i bambini spaventati dal forte rumore improvviso, mentre Zìilina è rimasta composta, come se il rumore di prima non l'avesse minimamente spaventata. Hexio, Zèen e Gabel sono accorsi in cucina e hanno visto come una buona parte del pavimento fosse piena di cocci di vari piatti e le molte posate sparpagliate in modo disordinato. Al centro di tutto si trovava Bilda inginocchiata, con il busto piegato in avanti e le braccia avvolte su sé stessa come per protezione. Gabel è stato il primo ad avvicinarsi alla madre tremolante, e quando l'ha voltata verso di sé, ha visto con orrore che gli occhi della genitrice erano spalancati, come se hanno visto qualcosa che non dovevano vedere.

Gab:- Madre!... Per favore, risponditemi. Cos'è successo? - 〣( ºдº ) 〣

Il figlio, preoccupato, cercava con gli occhi qualche segno di ferita, ma per suo sollievo vide che la madre aveva solo un brutto livido nella gamba sinistra, nulla che una pomata non poteva alleviare. Anche Hexion fu sollevato dal fatto che la consorte fosse integra. Si avvicinò a un piccolo armadietto, ne estrasse una scatoletta e con passi ben misurati per evitare di calpestare i cocci dei piatti caduti, si avvicinò alla moglie. Inchinandosi, prese la sua mano, gesto che fece svegliare Bilda dall'incoscienza. Incrociando lo sguardo con il marito, non si aspettava una storia premura da parte di lui. Senza dire nulla, Hexion l'accompagnò in camera da letto, dove avrebbe preso cura del brutto livido apparso dal nulla.

In sala da pranzo, Zèen era tornato. Vedendo la sorella sorseggiare dell'acqua, si limitò a scuotere il capo deluso dal suo comportamento. Tale gesto fu notato dalla maga, che con un sopracciglio alzato le chiese:

Zì:- Zèen, dimmi cosa ti turba, caro fratello? - ( _ )

Zè:- Sai benissimo che hai sbagliato fin dall'inizio. Non dovresti essere così dura con Bilda; lei cerca di fare del suo meglio...- ┐( _˘)

Zì:- Tu non sai nulla di quella donna, non conosci molti dettagli e.…- m( 0 )m

Dopo aver interrotto il discorso del fratello con mezza furia, si accorse di avere la moglie del nipote ei pronipoti che stavano assistendo alla sua ira. Non volendo dare spettacolo, la maga si limitò a lanciare uno sguardo mortale verso il fratello.

Da quando Cheveyo vide la luce emanata dal ciondolo donatogli da Pam, che aveva fatto tele trasportare i bambini da un luogo a lui sconosciuto, il vecchio sciamano entrò nel panico più totale. Quelle piccole pesti gli erano entrate dritte al cuore da quando si erano incontrati per la prima volta. Grazie ai suoi poteri ereditati dagli antenati, Cheveryo aveva la possibilità di muoversi con la coscienza in altri mondi o realtà invisibili; cioè attraverso i sogni potevo viaggiare da ogni colomba.

Dopo qualche giorno dalla scomparsa dei bambini, Cheveyo si adoperò per rintracciarli. I primi tentativi furono vani, ma l'anziano sciamano non volle arrendersi. Dopo molti altri tentativi, un bel giorno riuscì a catturare l'energia spirituale della piccola Momoka e, seguendo questa piccola traccia, riuscì a localizzare i bambini. Nel momento in cui si accorse dove Momoka e gli altri bambini si erano teletrasportati, gli occhi dello sciamano si spalancarono. Tra tutti i luoghi immaginabili, i bambini, per uno scherzo del destino, si erano teletrasportati nel suolo dei Cyniclons. Quasi rise per l'ironia del fato; ma per fortuna, dal momento in cui fu in grado di rintracciarli, fu facile per lui riuscire a controllarsi. Peccato che non potessero comunicare direttamente con loro attraverso i loro sogni, vista la loro giovane età, ma ripensandoci bene sapeva che poteva affidarsi solo a Pam.

Nella fatidica notte, Cheveyo fu in grado, dopo tanto tempo, di mettersi in contatto con Pam. In un magnifico sogno, una distesa di campo di fiori era un tappeto naturale dove Cheveyo poteva incontrare Pam faccia a faccia. La vide spuntare dietro un grosso albero, dove le sue chiome regalavano una zona d'ombra dove si poteva riposare. La ragazza, rimasta sotto la protezione dell'ombra, si limitò ad osservare il vecchio indiano. Il tempo sembrava quasi fermato e, avvicinandosi di qualche passo nella direzione della licantropa, l'indiano, con gli occhi pieni di emozione, prese a parlare.

C:- È parecchio tempo che non ci vediamo, vedo che stai alla grande. - ( ≖͞ -≖͞) ···

L'ironia era evidente nel suo tono di voce. Pam, sentendo che la sua illusione non aveva ingannato il suo vecchio mentore, dopo un sospiro uscito dalla sua bocca, vide l'illusione svanire, rivelando una Pam piena di bende, coperta di lividi e tagli. Cheveyo quasi ebbe un colpo, aveva intuito che qualcosa di strano era successo alla figlia di Elizabeth, e vedendo che il tentativo fallito di nascondergli la verità lo fece riflettere sul perché.

C:- Pam, cosa ti è successo? Perché hai cercato di nascondermelo? - ( ಠ . ಠ )

Pm:- Ci sono molte cose che sono successe mentre ero nel suolo dei Cyniclons..- ᓀ ᓂ

Così, nell'arco di mezz'ora, Pam raccontò in lungo e in largo quello che aveva subito. Cheveryo ascoltò in silenzio il racconto della giovane mentre meditava sul da farsi.

C:- Quello che mi stai raccontando è qualcosa che non mi aspettavo di sentirti dire; spero che tu stia prendendo cura di te stessa. Per quanto riguarda il tuo incidente, anche a me sembra molto sospetto come l'infiammazione si sia diffusa così rapidamente; potrei fare un'ipotesi... forse la tua porzione di cena è stata in qualche modo alterata dalla magia e questo potrebbe spiegare perché il tuo lato licantropo fa fatica a guarire velocemente. -

Cheveyo divagava ad alta voce mentre rifletteva sul da farsi. Pam vide le sue speranze riaccendersi, sapendo che in qualche modo il suo vecchio maestro avrebbe trovato un modo per aiutarla. Dopo qualche istante di riflessione, Cheveyo disse il motivo per cui l'aveva contattata.

C:- Pam, ho un motivo valido per cui ti ho voluto contattare. Da qualche tempo ho avuto modo di entrare in contatto con un gruppo di piccoli esploratori, un gruppo di bambini che ho accolto a casa mia e che ogni tanto vengono qui passare qui per del tempo, come facevi tu quando eri bambina... Di recente hanno trovato la collana che mi hai regalato anni prima, e in qualche modo hanno attivato il suo potere e sono finiti nel suolo dei Cyniclons.- (´-ι_- )

Gli occhi della ragazza si spalancarono per l'orrore di ciò che Cheveyo le stava raccontando; se i Cyniclons li scoprissero, sarebbero nei guai seri. Pam, per sicurezza, nel suo lungo racconto, evitò di menzionare il fattoccio della luna piena: provava un certo imbarazzo nel raccontare una cosa così macabra a Cheveyo, almeno fino a quando non aveva fatto chiarezza sulla questione.

PM:- Vuoi che vada a cercarli e li rispedisca in America il prima possibile? Lo vorrei fare volentieri, ma in questo momento sono al palazzo principale sotto stretta sorveglianza da parte dei Cyniclons... L'unico modo è che in qualche modo io riesca a tornare alla vecchia base e poi, con più tranquillità, agire senza essere sotto stretta sorveglianza e cercarli per tutta la foresta. - ( ⊙-⊙)

Pam rifletté a voce alta e, dopo qualche altro ragionamento, incrociò lo sguardo dell'indiano e gli rispose con serietà.

Pm:- Oggi stesso proverò a farmi spostare nella vecchia base dove in precedenza io e Oscar stavamo prima di trasferirci. Se tutto va bene, entro qualche giorno sarò in grado di cercarli e, se hanno lasciato qualche loro traccia olfattiva, io saprò come rintracciarli nel giro di poco tempo. - ᓀ ᓂ

Con un sorriso, salutò lo sciamano mentre il sogno iniziava a sbiadire. Cheveyo si limitò a lanciarle un'ultima occhiata alla figura della ragazza che aveva cresciuto come una nipote di sangue.

Nico Robin, quando aprì gli occhi, vide che era ancora presto per la sua "serva" per chiamarla. Ma poiché il suo lato licantropo stava facendo la sua parte per velocizzare la guarigione, sentiva che la febbre era scomparsa e che i dolori muscolari erano solo un brutto ricordo. Tuttavia, non volendo sfidare la sua fortuna, si diresse lentamente verso il bagno per prepararsi all'incontro con il suo bodyguard.

Dopo qualche tempo, Nico Robin sentì la porta dei suoi appartamenti aprirsi e, dai passi lenti che udiva, capì che la donna cyniclon incaricata di badare a lei era appena arrivata. Accogliendola con un nuovo pezzo di carta, scrisse un breve messaggio, ma, sospettando che la donna non conoscesse la scrittura umana, Nico Robin fece un timido tentativo di comunicare vocalmente.

NR:- Io...vorrei...che consegni coff...coff..questo messaggio...al mio body coff coff...guardian..- ᓀ ᓂ

Non era un cattivo primo tentativo, pensava l'ereditiera. Tuttavia, quando vide gli occhi spalancarsi della donna cyniclon, si rese conto che aveva capito che il "bodyguard" di cui parlava la ragazza era il soldato che l'accompagnava sempre. Con un cenno affermativo, la donna risponde il messaggio in una delle tasche della sua divisa da lavoro.

Il ragazzo, vedendo la serva della sua protetta consegnargli un biglietto in cui l'umana chiedeva un colloquio diretto con lui, fu incuriosito. Non si sarebbe mai aspettato che l'accompagnatrice dell'ambasciatore chiedesse un incontro, ma siccome non aveva nient'altro da fare, si alzò, prese il suo mantello ed uscì dalla grande sala della biblioteca che fino a poco prima lo aveva ospitato.

La serva lo accompagnò fino agli appartamenti della ragazza. Quando arrivarono, la cyniclon bussò alla porta. Una voce leggermente roca rispose dall'altra parte, dando il permesso di entrare. Nel salone, due poltrone dominavano la stanza, con un piccolo tavolino al centro e un servizio da tè ad attendere di essere maneggiato. Nico Robin era già seduta in una delle poltrone, pronta ad accogliere il ragazzo, che si siede nell'altra poltrona.

Entrambi seduti uno di fronte all'altro, davano all'anziana serva l'impressione di due generali di schieramenti nemici pronti a dare battaglia. Con un cenno della mano, la ragazza indicò alla donna cyniclon di servire il tè nelle due tazzine destinate a loro.

?:- Ho ricevuto il vostro messaggio e sono qui per ascoltare. - ≖̥ ≖͞

NR:- "Se vi ricordate, nell'ultimo incontro ho espresso le mie perplessità sul comportamento di Lady Ines... ei vari oggetti lanciati contro la porta dei miei alloggi mi hanno sconvolta. Dopo attenta riflessione, ho preso una decisione importante: desideroso essere trasferita nuovamente nella vecchia base che si trova nel mezzo della foresta, dove mi sento più al sicuro So che questa richiesta potrebbe sembrare improvvisa, ma non posso più sopportare i sussurri, gli oggetti lanciati e le risatine contro di me 'accompagnatrice dell'ambasciatore e non rivesto un ruolo cruciale in questa trattativa tra i nostri popoli."-

Nico Robin con insegnò il lungo messaggio al ragazzo, che con gli occhi seguiva ogni singola parola e ogni tanto con la punta dell'occhio osservava silenziosamente la ragazza che gli stava di fronte, prima di tornare al testo.

?:- Vedo che il comportamento di lady Ines non sia cambiato più di tanto. - ≖̥ ≖͞

Disse a sé stesso con voce enigmatica, facendo così alzare un sopracciglio a Nico Robin, non capendo a cosa si riferisse il ragazzo.

?:- Capisco le vostre preoccupazioni, io ho le mani legate, potrei provare a fare un tentativo parlandone con i miei superiori...- ≖̥ ≖͞

Nico Robin trascrisse velocemente un altro messaggio, e lo consegnò al ragazzo che lo lesse:

NR:- "Posso essere ben consapevole della vostra posizione, la mia richiesta non è un mio capriccio improvviso. Ho riflettuto molto, la mia posizione non richiede tutta questa protezione che di solito si richiederebbe per un ambasciatore come il conte Oscar; il mio è un ruolo marginale, ecco perché ho osato chiedervi questo incontro. Lady Ines era molto categorica nel rendere la mia vita difficile, sono rinchiusa in queste quattro mura da chissà quanto tempo, che mi sembra di impazzire e allo stesso tempo devo temere per la mia vita. ."-

Un mezzo sorriso si dipinse sulle labbra del giovane, man mano che "dialogava" con l'umana scopriva molte altre cose interessanti sulla sua personalità. Lui voleva darle credito, riconosceva che la ragazza sapeva come usare bene le parole per ottenere quello che voleva, ma allo stesso tempo sapeva che la minaccia che rappresentava lady Ines non doveva essere sottovalutata o un qualche incidente diplomatico avrebbe messo in serio rischio una possibile tregua tra le due razze, entrambe stremate per il lungo conflitto. Ecco perché avrebbe fatto un vero tentativo di effettuare il trasferimento della ragazza.

Il ragazzo, sempre con il messaggio appena letto, si alzò dalla sua poltrona e si spostò verso le porte finestre che davano un ottimo panorama per poter riflettere. Decise di prendere parola, sempre dando le spalle alla sua interlocutrice. ( ᓀ ᓂ )

?:- Credevo che la mia protezione vi avrebbe reso molto più serena al palazzo principale, neanche il conte ha proferito parola su un possibile malessere... Anche se credevo che la vostra relazione con l'ambasciatore vi avrebbe assicurato che nessuno vi avrebbe sfiorato fino a quando io sarei stato incaricato di proteggervi. - ≖̥ ≖͞

Si voltò e, vedendo il volto serio della ragazza, la vide inchinarsi per scrivere frettolosamente un altro messaggio, per poi farselo consegnare attraverso la sua "serva", che silenziosamente come un'ombra si limitò a passargli il messaggio della ragazza.

NR:- "Lady Ines ha istigato quante più persone possibili per darmi tormento. Fino adesso ci si è andati piano, ma non so se in qualsiasi momento decideranno di passare ai fatti e cercare di aggredirmi fisicamente... Per non parlare delle dicerie maliziose che ha sparsa contro di me, alludendo a una tresca clandestina tra me e l'ambasciatore, solo perché siamo di sesso opposto."-

L'ultima parte attirò l'attenzione del soldato, che, voltandosi nuovamente verso la finestra, si limitò a fare una domanda che voleva fare da tempo alla ragazza. Anche lui aveva sentito i molti pettegolezzi messi in giro da lady Ines contro di lei, e l'ultima era quello accennato nel biglietto, riguardante una possibile relazione tra la ragazza e l'ambasciatore. Personalmente, il ragazzo avrebbe considerato una seccatura tale chiacchiericcio, ma dal momento che stava prendendo sempre più piede in modo insistente, decise di chiederlo direttamente alla ragazza.

?:- Scusatemi per la mia franchezza, voi per caso siete l'amante segreta dell'ambasciatore? Si dice in giro che voi non abbiate un ruolo rilevante nel trattato di pace; dicono che siate stata portata dall'ambasciatore solo per riscaldargli il letto. - ≖̥ ≖͞

Il soldato vede attraverso il riflesso della finestra che davanti a sé la reazione della ragazza non si fece attendere. Il suo volto pallido e gli occhi spalancati erano un chiaro segno che la ragazza non aveva preso bene la domanda del ragazzo. Ma voltandosi di lato, Nico Robin si appoggiò al bracciolo del divano e, mettendo una mano sulla bocca e l'altra intorno allo stomaco, il soldato vide come Nico Robin stessi cercando di trattenere il vomito. Le sopracciglia del ragazzo si alzarono, rivelando che quest'ultimo era stato colto alla sprovvista dalla reazione forte della ragazza. Una seconda balenò nella sua mente ipotesi, ma galantemente diede il tempo necessario a Nico Robin di riprendersi.

NR:- Tra me e il conte, non c'è... nulla di intimo, né romantico... Non so da dove abbiate imparato queste fantasie. - ( ཫ )

Nico Robin riuscì a formulare una frase quasi a senso compiuto, e di questo poteva ringraziare il fatto che la tosse non fosse così fastidiosa come nelle volte precedenti. Il soldato si voltò verso di lei, esponendo un'espressione leggermente sorpresa per lo sforzo compiuto dalla ragazza.

?:- Vedo che state facendo dei passi avanti per il vostro problema alla gola, mi rincuora sapere che state meglio. - ≖̥ ≖͞

Il tono era quasi piatto, ma a Nico Robin per il momento andava bene che il sua guardia del corpo stesse cambiando discorso per adesso.

NR:- Faccio del mio meglio coff coff... per non sforzare la mia voce coff coff...- ᓀ ᓂ

?:- Vedrò cosa posso fare per il vostro trasferimento, ma non illudetevi che riceverete una conferma, il vostro trasferimento non sarà immediato. - ≖̥ ≖͞

Un piccolo accenno affermativo da parte sua era tutto ciò che ricevette in cambio. E mentre stava per uscire, disse un'ultima cosa.

?:- Vuoi che l'ambasciatore venga informato della tua richiesta di trasferirvi di nuovo nella vecchia base? - ≖̥ ≖͞

In risposta, ricevette solo uno sguardo stizzito da parte sua. Ma quando chiuse la porta alle sue spalle e fece qualche passo nel lungo corridoio, il ragazzo scoppiò in una fragorosa risata, liberatoria, che aspettava di esprimere tutto il suo divertimento. (◣_◢)

?:- È fantastico, davvero fantastico!... È molto meglio di quanto immaginassi. Ora sono molto incuriosito sulle prossime mosse che faranno la signorina Nico Robin. - ( ᓀ ᓂ )

Uno strano luccichio attraversò il suo sguardo tagliente mentre pronunciava le ultime parole in modo sinistro, stringendo tra le mani i pezzettini di testo che Nico Robin gli aveva trascritto.

Nico Robin sopravvissuta a un altro 'tu per tu' con la sua guardia del corpo, emise un sospiro di sollievo che si sollevò dal suo petto, togliendole di dosso un grosso macigno. Era andata meglio di quanto si immaginasse.

La giovane ereditiera si spostò verso la sua toletta e vedendosi riflessa nello specchio poté constatare che la carnagione bianca (dovuta dalla presenza imperterrita del soldato) stava pian piano riprendendo il suo colore roseo. Un momento nostalgico prese piede sul viso della ragazza. Sotto la sua camicia estrasse il suo pendente e con la mano destra lo maneggiava con molta cura. La sua fredda superficie fece rivivere bei ricordi alla ragazza, quando mancava sua madre si poteva vedere dallo sguardo perso nel vuoto e dalla mente che andava alla deriva.

Per sua fortuna, sembrava che le cose, sotto il suo punto di vista, stessiro iniziando ad andare meglio e con una buona dose di ottimismo forse potrà ottenere questo benedetto trasferimento. Per adesso doveva aspettare che arrivasse la notte per potersi mettere in contatto con Cheveyo e dargli gli ultimi aggiornamenti.

Cheveyo stava meditando nel suo sonno profondo, mentre attendeva che la ragazza si facesse viva. Non ci volle molto prima che il vecchio sciamano intravvedesse la figura snella di lei. Ma in questa circostanza il sorriso di Pam era ben piazzato sulle sue labbra, quando anche lei si sedette con le gambe incrociate di fronte all'uomo, ci fu silenzio per qualche manciata di secondi.

C: - Vedo che dal tuo sorriso ci sono delle grosse novità. -

Disse Cheveyo, un peso si era tolto quando un accenno positivo da parte di lei fu la sola risposta che ricevette.

Pm: - Sì! Proprio oggi ho parlato con qualcuno della sicurezza, ho dovuto trattenermi per il mio nervosismo, temevo che la mia richiesta non sarebbe stata presa in considerazione. - ᓀ ᓂ

C: - Sono contento che tutto stia procedendo alla grande, solo che i tuoi sforzi per ritrovare i bambini possano portare dei risultati ottimi... Ma adesso vorrei discuterne con te, per quanto riguarda il trasferimento di loro, come pensi di fare? Con i tempi che corrono, ultimamente i voli internazionali sono strettamente sconsigliati a causa dei territori che i Cyniclon stanno man mano conquistando... E lo spostamento dei bambini la vedo molto difficile. - ᵕ̳ ᵕ̳

Cheveyo faceva bene a preoccuparsi; le notizie che stavano circolando dall'oltreoceano non erano delle migliori ultimamente, e di certo lui con un gruppo di bambini sicuramente non passerà di certo sotto i radar. Vedendolo brancolare nel buio per risolvere la questione voli e trasporto, Pam prese parola.

Pm: Non devi preoccuparti, Cheveyo. Di questo me ne occupo io. Ho qui una mappa, dove ho avuto modo di studiare un piano B nel caso le trattative con i Cyniclons non andassero bene. È una via di fuga sicura, forse l'ho trovata. - ᓀ ᓂ

Pam estrasse dalla borsa una mappa e, posandola per terra, i due adulti si confrontarono per potersi scambiare opinioni o far notare all'altro eventuali pecche del piano che l'altro non vedeva.

PM:- All'inizio ho pensato che per la prima parte del viaggio sarebbe meglio prendere un volo diretto in Danimarca, magari con un jet privato monomotore. L'ultima volta che ho controllato, ho visto che era ancora neutra per i trattati con gli USA e, se questa possibilità persiste, potresti prendere un aereo che arriva direttamente nel corno d'Africa... Ho sentito che, in tutto il continente africano, il corno d'Africa sia l'unico luogo sicuro, dato che l'Africa sta attraversando un periodo di profonda crisi geopolitica e per questo ti sconsiglio di atterrare, per esempio, in Egitto. - ᓀ ᓂ

Cheveyo ascoltava le parole della ragazza e cominciava a capire che Pam ha pensato a tutto. Anche lui ha sentito molte notizie sul corno d'Africa e si fece un appunto mentale di fare ulteriori ricerche prima di passare allo step successivo.

PM: - Poi dovrei fare molta attenzione. Da qui in poi, se vuoi spostarti sempre più vicino al Giappone, ti consiglio di viaggiare sempre di notte. Si dice che per la scarsità del gasolio, le navette pattugliano solo di giorno, quindi puoi muoverti con poche possibilità di essere scoperto. - ᓀ ᓂ

Cheveyo notò che sulla mappa che Pam ha portato c'erano dei segni disegnati con un pennarello rosso e, incuriosito, ne chiese il significato.

Pm:- Questi sono i punti che ho tracciato, sono dei posti sicuri per una fuga probabile. Come detto prima, in caso in cui dovessi scappare perché il trattato di pace con i Cyniclons non va a buon fine, potresti usarli tu. E ti do un consiglio spassionato: evita il Kazakistan e la Cina...- ᓀ ᓂ

C:- Ci sono problemi lì? - (・༚・) ?

Domandò il vecchio sciamano, Pam indicò il Kazakistan con il dito prima di prendere parola.

Pm:- Di recente ho scoperto che il Kazakistan è diventato il nuovo obiettivo di conquista da parte dei Cyniclons. Si stanno già appropriando di una buona parte della Russia orientale, dalla penisola di Kamchatka si sono espansi verso Jakutsk, Stanovoj, Chabarovsk, Cita, Bratsk e poi hanno iniziato a marciare verso la Cina, dove immagino si stannono creando battaglie sempre più spietate. Dicono che i cinesi siano molto agguerriti e stiano usando tutto il loro arsenale contro gli invasori; ma neanche la Mongolia se la passa meglio, molti squadroni sono stati spazzati via da un giorno all'altro e non si sa che fine hanno fatto i superstiti. - ᓀ ᓂ

Una certa frustrazione era percepita dalla voce di lei, tutto il mondo stava andando a rotoli e ancora Oscar non portava nessun risultato, e Pam non voleva immaginare come stavano gli umani nelle prigioni dei Cyniclons; la licantropa pensava a quale pena e tortura subissero loro. Cheveyo le pose la mano sulla spalla, cercando con questo semplice gesto di darle un po' di conforto, e vedendola reagire regalandogli un piccolo sorriso, Cheveyo vide che il suo gesto di conforto aveva avuto l'effetto sperato.

C:- Non preoccuparti Pam, in un modo o nell'altro tutto si sistemerà e ogni pezzo andrà al suo posto legittimo. - ^^

PM:- Grazie Cheveyo, apprezzo molto le tue parole. Spero che tu abbia ragione. - ᓀ ᓂ

Entrambi si concentrarono nuovamente sul loro obiettivo principale: riportare i bambini dalle loro famiglie il prima possibile.

C:- Pam, sai qualcosa sulle due Coree... Mi è giunto qualche strano rumor che si contraddice continuamente. - ᓀ ᓂ

Pm:- Per quanto ne so, dal momento che geograficamente la Cina è attaccata confinante alla Corea del Nord, il conflitto che sta attraversando il popolo cinese si ripercuote in qualche modo sulla Corea che si trova tra i due fuochi. Da un lato sta iniziando a prepararsi a combattere contro l'invasione dei Cyniclons e dall'altro deve tenere a bada la sua vecchia nemesi, la Corea del Sud; immagina come l'altra Corea stia incasinata... - ᓀ ᓂ

Cheveyo apprese che la situazione in oriente non era delle migliori, ma Momoka e il resto della banda avevano la massima priorità e a Pam venne un colpo di genio, per sua fortuna che le è venuta in mente adesso che dopo."

Pm:- Cheveyo, mi è appena venuta in mente un'idea che potrebbe fare al caso nostro. Ho un "amico" che, come me, non va a genio ad Oscar. Ha un'ottima posizione di prestigio nell'ambito dell'ambasciata; lui si chiama Clark Lewis Larsson ed è l'ambasciatore degli USA Non è influenzato dal carisma di Oscar e può darti una mano trovandoti un posto dove stare per un breve periodo mentre sarai in Giappone. Lui possiede molti appartamenti nel continente giapponese, ben posizionati in molti punti strategici, utili quando ci sono incursioni da parte dei Cyniclons. - ᓀ ᓂ

Una scintilla di speranza si era accesa dentro di lei, e Cheveyo era contento che Pam avesse qualcuno che le coprisse le spalle mentre era in Giappone. Ravvivato dalle stesse parole di lei, prese parola.

C:- Questo ambasciatore... Larsson. Quando ne sa del tuo viaggio con il conte nel territorio dei Cyniclons, non vorrei creare qualche problema per te. - (•́ _ •̀ )

La frase rimase in sospeso; anche lui non sapeva quali parole usare, dal momento che ancora la situazione in Giappone non gli era molto chiara. Pam fu ben felice di chiarirgli alcuni aspetti della dinamica appena dibattuta tra loro due:

PM: - Stai tranquillo, Cheveyo. Lui sa della mia presenza e del mio minuscolo ruolo come accompagnatrice di Oscar. È stato lui che in precedenza ha voluto battere sul tempo a Oscar per convincermi ad assecondarlo per ora, dal momento che siamo gli unici a conoscere la vera indole del mio patrigno... Non vogliamo che Oscar faccia qualcosa di cui tutti possiamo pentirci in futuro . -

Il suo sguardo si fece duro come il tono della sua voce alla fine del suo discorso. Cheveyo le diede ragione; da quello che sa su Oscar, non sono molto positive le prospettive. Se questo Larsson è dalla parte di Pam, significa che il conte era strettamente sorvegliato dalla ragazza, e in tutto ciò Cheveyo poteva considerarlo una magra consolazione.

C:- Pam, mi saresti di grande aiuto per capire come procedere una volta arrivato in Giappone. Come farò ad entrare nel territorio dei Cyniclons? Comprendo che la tua situazione è molto delicata, ecco perché voglio alleggerirti l'incarico di scortarli fuori dal territorio dei Cyniclons. Non voglio che tu impazzisca per quei piccoli scapestrati. -

L'ultima frase la disse scherzosamente; quei piccoli diavoletti erano un toccasana per il vecchio indiano. Riportarli a casa sani e salvi era il suo modo per perdonarsi per aver preso sotto gamba la situazione che si era creata in soffitta. Come avrebbe mai immaginato che Momoka e gli altri avrebbero trovato la collana e scatenato il pandemonio per impossessarsi dell'oggetto conteso? Ancora oggi il vecchio sciamano aveva un profondo senso di colpa per le sorti dei piccoli.

Pm:- Cheveyo!... Assolutamente NO!... Non voglio che tu metta piede nel loro territorio perché non li conosci affatto. Hanno dei mostri, le "chimere", che sono al loro servizio e daranno battaglia per stanare un possibile intruso. Non sai che una buona parte del Mar del Giappone e dell'Oceano Pacifico sono spuntate come funghi molte strane isole e che in cielo ci sono molte roccaforti che levitano in quelle aree. Potrebbero intercettarti in qualsiasi momento. - ᓀ ᓂ

Pam era molto spaventata all'idea che Cheveyo mettesse veramente piede nei territori degli alieni, con il rischio di perderlo, un'ipotesi che non voleva nemmeno prendere in considerazione. Ecco perché proporre di occuparsi di una buona parte del recupero e del trasferimento dei bambini. A un certo punto, Pam sentì una sensazione strana e si rese conto che il loro colloquio era durato abbastanza a lungo. Sentiva che la sua "serva" stava cercando di svegliarla e guardando Cheveyo, gli disse soltanto con un tono di avvertimento:

PM:- Cheveyo, ti prego di non fare nulla di avventato. Troverò un modo rapido per darti alcune coordinate per muoverti tranquillamente nel territorio giapponese, ma non pensare nemmeno di mettere piede nel suolo dei Cyniclon. Loro non scherzano, affatto. - ᓀ ᓂ

Il sogno si interrompe bruscamente, e la ragazza si alzò di scatto dal letto. Vedendo che accanto a sé la sua "serva" sembrava preoccupata, Pam la scrutò per cercare traccia di qualche sospetto su di sé. La ragazza si alzò dal letto con le dovute attenzioni per le sue ferite fresche. Grazie al cielo, l'ereditiera del clan Uchiha sentiva che alcune di esse si stavano rimarginando, il che la rese più serena. Vedendo che la donna Cyniclon la seguiva con lo sguardo, vide che frugava in una delle sue tasche e le con segnò un messaggio che supponeva fosse da parte del soldato. Un improvviso brivido la prese alla sprovvista. Le recenti novità sul suo trasferimento repentino, la minaccia di lady Ines, le aggressioni linguistiche e la perdita di controllo di poche notti prima l'avevano fatta abbassare la guardia sul suo "protettore". Sentendo che c'era in ballo la sua richiesta di trasferimento, Pam si preparò per il secondo incontro consecutivo con il soldato nel giro di due giorni. Il tragitto, come nelle rare volte in cui usciva dai suoi appartamenti, lo vide vuoto. Questo non lo rendeva un posto sicuro e con gli occhi cercava qualche segno di pericolo. Per sua fortuna, sia lei che la donna Cyniclon arrivarono davanti alle porte chiuse della biblioteca. Pam bussò con tocchi leggeri ma precisi sulla superficie dura dell'ingresso chiuso, e un "avanti" le permette di entrare mentre le porte si chiusero alle sue spalle...

MEZZ'ORA PIU' TARDI!

Una Pam apparentemente tranquilla uscì dalla stanza della biblioteca, ma quando chiuse le porte alle sue spalle una strana frenesia si palesò nei suoi occhi e trattenendosi dal fare qualche gesto che esternava la sua felicità del fatto che la sua richiesta era stata approvata, e nel giro di un'ora preparò le sue cose e attese che i due "gemelli" la venissero a prendere per trasferirla nella vecchia base. Pam non avrebbe mai provato quella sensazione di nostalgia, e il fatto che il poco tempo passato al palazzo principale fosse una prigione dorata troppo stretta per una come lei e che la casa-base per cui aveva fatto un passo azzardato per ritornare le desse quella sensazione di protezione. Con tutta la calma riuscì a sistemare i suoi effetti personali ma dentro di sé sentiva un tremolio di eccessiva felicità di aver superato il primo ostacolo, ora doveva pensare come svignarsela come le altre volte e cercare i bambini.

Per la ricerca dei piccoli licantropi non venne posticipata di tanto, alla prima occasione mentre i suoi "guardiani" erano altrove, Pam si accertò di essere sola ed entrando in bagno estrasse da uno degli sportelli due fogli bianchi e vedendo che l'asciugatura dell' inchiostro invisibile aveva fatto il suo dovere prese l' occorrente per scrivere due messaggi distinti e piegandoli si sposta in camera sua dove sotto il suo letto estrasse una piccola valigia e aprendola c'erano due piccoli uccelli meccanici che messi successivamente sulla superficie del tavolo Pam estrasse con cura il suo pendente e mettendolo davanti i due uccellini meccanici nei loro occhi presero a emanare una luce blu-lastra e muovendosi si comportavano come sé fossero dei veri uccellini zampettavano e battevano le ali .

Contenta che i suoi "giocattoli" fossero in operativi li prese uno alla volta e si infilò un messaggio nei loro becchi e avvicinandosi a essi disse solo:

PM:- Avete due compiti dovete consegnare questi messaggi uno in America a Cheveyo, e l'altro messaggio alle mie protette...mi raccomando fate molta attenzione siamo nel territorio dei Cyniclons sono molto scrupolosi a pattugliare il loro territorio, quindi cercate di essere quanto più discreti possibile. - ᓀ ᓂ

I due uccellini meccanici, dopo aver ascoltato le raccomandazioni della loro padrona, fecero un cenno con le teste, facendo intendere alla ragazza di aver comprendendo le sue parole. Contenta, Pam aprì la porta finestra ei due piccoli esseri presero il volo. Vedendoli allontanarsi, pregò che niente andasse storto; le sorti sue e di molti erano umani nelle mani di quei due piccoli esseri sensienti. Ma non volendo pensarci troppo, si preparò ad uscire di nascosto.

La corsa fu un beneficio per la sua mente. Dopo qualche settimana chiusa in quattro mura, l'ebbrezza che le accarezzava la pelliccia bianca era un toccasana. Pam sentiva le energie tornarle dopo aver fatto i primi passi. Ogni volta che le sue zampe toccavano per la prima volta la superficie del terreno, i vari odori che la foresta emanava sapevano di libertà. Anche se avrebbe voluto godersi quegli attimi di pace, Pam sapeva che prima doveva rintracciare i bambini. Per sua fortuna, come aveva già detto a Cheveyo, le "piccole pesti" avevano diffuso i loro odori. Sicuramente avrebbero sentito anche il suo odore, portandoli ad attuare una sottile precauzione.

Il suo naso annusava il terreno e l'odore di uno dei bambini era più forte degli altri. Seguendo la traccia, dopo un bel pezzo di strada, cominciò a intravedere le prime orme dei piccoli licantropi.

Quando raggiunse l'odore forte, Pam si fermò. Annusando l'aria, sentì che i piccoli erano nascosti nei paraggi. L'odore della paura era molto chiaro, e non volendo spaventarli, fece l'unica cosa che le venne in mente.

Pm:- "Bambini! ...so che siete nascosti nei paraggi, ho sentito il vostro odore. Non vi dovete spaventare, non vi farò nessun maschio…"- ᓀ ᓂ

Pam non ricevette nessuna risposta da loro, lei sapeva che erano dei bambini molto intelligenti, e non rispondendo subito era una precauzione per tutelarsi tra loro, ma decise di fare un secondo tentativo.

Pm:- "Piccoli! ...volevo dire che mi ha mandata Cheveyo, questo nome vi è familiare? Sono una sua amica, non dovete avere nessuna paura. Cheveyo è molto preoccupato per voi, e mi ha mandato per accertarmi delle vostre condizioni e tenervi al sicuro fino a quando lui non arriverà a riportarvi in America." - ᓀ ᓂ

Quando Pam fece per la prima volta il nome dello sciamano, udì un piccolo ramo che si spezzava, e sentendo che i bambini si stavano agitando questo era un bene per lei, aveva attirato completamente la loro attenzione e loro erano e voltandosi alla sua destra vide che i primi musetti iniziarono piano piano ad uscire dai loro nascondigli. Un lupetto dal manto grigio fece il primo passo e man mano dietro di lui si aggiungevano altri lupi, facendo un calcolo in tutto erano 9 o 10 in tutto, ma per il momento la sua massima priorità era quella di conquistarsi la loro fiducia e portarli in un posto sicuro. Ma dopo un primo momento di renitenza Pam, vide come piano piano i piccoli lupi si stavano riscaldandosi e scodinzolando una lupetta dal manto bianco si avvicinò alla lupa adulta e annusandola alle zampe scoppiò di una improvvisa frenesia che venne imitata dagli latri suoi compagni di avventure.

Mo:- "HA L'ODORE DI CHEVEYO... HA L'ODORE DI CHEVEYO, dice il vero finalmente siamo salvi."- ( ✧)

La piccola Momoka era piena di euforia, ei bambini accorsero verso la nuova arrivata per sentire che effettivamente aveva addosso l'odore del vecchio sciamano, la nostalgia di casa si fece sentire che alcuni di loro iniziarono a ululare in maniera da emettere un lamento, Pam provando una infinita tenerezza, non poteva osare immaginare l'agonia che questi piccolitti hanno dovuto penare lontani a chilometri di distanza dalle loro famiglie e il fatto che molto probabilmente non hanno messo nulla sotto i denti e lo si poteva vedere dalle piccole costole che si intravedevano nei loro minuscoli corpicini.

Per fortuna che Cheveyo ha agito tempestivamente e che l'arrivo di questi licantropi non era stata molto prolungata l'asciati da soli a badarsi gli uni dagli altri, forse è questo che li ha permesso di sopravvivere? Domandò Pam, e avvicinandosi ai lupetti che stavano ululando con dolore, strusciò il suo grande muso sui corpicini di loro dando a loro un conforto che tutti loro avidamente accolsero con frenesia, dopo qualche secondo di silenzio i singhiozzi dei piccoli dispersi si stavano disfidando.

PM:- " Sono contenta che state tutti bene, ho portato qualcosa da mangiare, avevo visto giusto che da quando siete stati tele trasportati qui contro la vostra volontà non avete messo nulla sotto i denti..."- ^^

Con una mossa fulminea estrasse dalla sua schiena un grosso fagotto dietro lasciato il suo collo e lo fece cadere per terra, un buon profumino uscì dalla stoffa che stava trattenendo le tante cose da mangiare, che fecero venire un'aquilina in bocca a tutti loro, alcuni di loro come Joshua e James stavano sbavando più di tutti, Pam ridacchiava trovando la situazione comica.

Una lupetta dal manto grigio timidamente si fece avanti a Pam e con un certo tremore prese parola:

S:- "Signora, grazie mille per averci trovati...noi tutti…eravamo quasi accorto di idee e quando abbiamo scoperto di essere stati spostati nel suolo dei Cyniclon abbiamo avuto molta paura..."- \(≧ω ≦) /

Sarah abbassò il capo con un musetto triste ricordare i pochi giorni che hanno vagato da soli senza una figura adulta da proteggerli che vegliasse su di loro erano miracolati ad essere arrivati tutti quanti fino ad ora sani e salvi.

Momoka vedendo l'amica triste, si avvicinò a lei e strusciandosi pelo contro pelo trasmise silenziosamente il suo affetto per l'altra bambina. Pam vedendole scambiarsi questi gesti fusioni poté solo sorridere vedendole darsi conforto a vicenda:

Pm:-" Ti ringrazio piccola, ma vedi io non sono sposata, e ho notato che tu e la sua amica vi state dando forza tra voi, si vede che vi volete tanto bene." - ^^

Mo:- "Sì! ...Io e Sarah siamo migliori amiche da sempre, siamo stati molto fortunati quando abbiamo percepito il vostro odore che siamo fatto i salti dalla gioia." - |^-^) و✧

Pm:- "Tu come ti chiami, piccola?" - ^^

Mo:- " Io mi chiamo Momoka, piacere di conoscervi."- ( 〃◠ ◡ ◠〃)

Pam rideva per le parole dell'altra bambina, mentre Sarah faceva con il capo dei vari gesti affermativi confermando così le parole dell'amichetta del cuore, e mentre loro tre messe in disparte chiacchieravano dall'altra parte il restate gruppo dei lupetti si azzuffavano tra di loro per contenersi più cibo possibile e tra loro c'erano Joshua che con il pelo grigio era arruffato per quando si stava bisticciando con James l'altro lupetto dal manto nero che ringhiava contro l'amico mentre entrambi i due contendenti si stavano tirando con i denti da entrambe le estremità una grossa fetta di bistecca che era stata agguantata da entrambi contemporaneamente ed entrambi i testardi non volevano sapere di lasciare che l'altro prendesse l'oggetto conteso così tanto facilmente.

J :- " James, l'ascia stare la bistecca! ...É mia, l'ho vista prima io..."- (益→ Д ●)ノ゙

Ringhiava Joshua contro l'amico mentre cercava di far perdere la presa sulla preziosa bistecca all'latro licantropo. Per la sua risposta, James si tirò la bistecca dalla sua parte con i denti e con rabbia gli rispose:

Ja:- "Scordatelo, anche io l'ho vista...forse anche prima di te quindi mi tocca di diritto averla come pranzo, non te la cedo Joshua." - ('o')

Sentendo questo, il loro battibecco telepatico era silenzioso agli altri membri del loro piccolo gruppo, ma conoscendoli bene si potevano fare una certa idea su cosa si stessiro dicendo i due contendenti, Pam vedendoli bisticciarsi per un pezzo di bistecca e temendo che la loro lotta attirasse l'attenzione dei Cyniclons che potrebbe essere nei paraggi, si fece avanti e con una mossa fulminea si impossessò della bistecca e con tale gesto ci furono le critiche da entrambi i lupetti:

J:- "Ehi!...non vale, ma perché c'è lo hai tolto così improvviso?" - ( İ)

Disse un confuso Joshua, un attimo prima si stava contendendo la bistecca con James un attimo dopo gli viene sottratta dalla sua bocca, anche James la pensava alla stessa maniera che guardando con circospetto la lupa bianca mentre quest'ultima stava facendo qualche strana operazione con la bistecca sottratta a loro.

Ja:- "Mi scusi, perché ci ha tolto la bistecca? Joshua e io ci stavamo battendo su chi aveva il diritto di averla." - ( ≖̥ ︵ ̥ )

Anche lui le fece il broncio, Pam per quando poteva essere tollerante, capiva che erano piccoli e si erano trovati da un giorno all'altro in un territorio a loro sconosciuto, ma certi comportamenti non li avrebbero tollerati.

Pm:- "Posso chiudere un occhio per il fatto che avete creato dei grattacapi a Cheveyo andando senza permesso in soffitta a rovistare tra le sue cose e impossessarvi di una collana che gli feci molti anni fa, e per il fatto che siete stranamente finiti nel suolo dei Cyniclons e, per miracolo, siete sopravvissuti tutti quanti insieme senza scannarvi e finire sotto la lente di ingrandimento degli alieni E adesso vi state contendendo un pezzo di carne, senza pensare minimamente che oltre a voi due ci sono altre sette bocche da sfamare. ; continuando a comportarvi in questo modo, finirete per cacciarvi in grossi guai." - (◣.◢)

Il rimprovero li fece abbassare il capo e le loro orecchie, mentre riflettevano sulla lavata di capo appena ricevuta, li stava facendo rivalutare il loro comportamento vergognoso.

J/Ja:- "Ci scusi!...non utilizzabile comportarci male, siamo grati per il suo aiuto tempestivo; senza di lei non sapremmo dove andare."- (._.`)

Entrambi si scusarono, e vedendoli pentiti, Pam, avendo finito di maneggiare la bistecca della discordia, fece cadere davanti ai due litiganti due pezzi della bistecca di prima. Stupiti, alzarono le loro teste e videro come la lupa si stava allontanando nella direzione da cui era venuta.

Pm:- "Prima di tutto, il mio nome è Pam. Secondo, questo è quanto sono riuscita a trovare nel poco tempo a mia disposizione per portarvi i primi viveri. Purtroppo dovrò limitarmi a ciò che posso darvi come coperte; non posso rischiare di destare sospetti tra i Cyniclons. Alla prima occasione cercherò di andare a caccia e procurarvi un pasto più sostanzioso, ma per ora accontentatevi State nei paraggi così che io possa controllarvi frequentemente liberamente, rischiando di essere visti dai Cyniclons. Rimanete nascosti fino a quando non vi dirò cosa fare." - ≖̥ ≖͞

Detto ciò, va bene. I bambini, dopo un momento di silenzio, ripresero a fare le loro monellerie. Ognuno, affamato com'era, era ovvio che si sarebbero bisticciati tra loro; anche Momoka e Sarah, si uniscono da un senso di cameratismo, si uniscono alle danze. Poco distante, Pam poté sentire come il suo discorso di prima fosse entrato da un orecchio ed uscito dall'altro. Con un piccolo sospiro, un piccolo sorriso le dipinse il muso di lupa: ora capiva cosa volessero dire le parole di Cheveyo. Sono davvero delle piccole canaglie, e dentro di sé sentiva che si sarebbe affezionata a loro come lo fu con il vecchio sciamano. Per ora si sarebbe goduta della loro compagnia, sapendo che il lungo viaggio che l'anziano indiano avrebbe fatto fosse pieno di molte insidie, ma conoscendo la sua intelligenza, Pam era sicura che in qualche modo Cheveyo avrebbe messo piede sul suolo giapponese sano e salvo .


ANGOLO AUTRICE:

Finalmente i piccoli vengono trovati da Pam. La sua prontezza è arrivata giusto in tempo. Cheveyo nei prossimi capitoli avrà un ruolo un po' meno marginale e una parte più concentrata sulla sua persona. Il personaggio del vecchio sciamano ha qualcosa di enigmistico, come accennato nei vecchi capitoli: un oscuro segreto che appesantisce la sua coscienza (già sapete a cosa mi riferisco). Man mano che approfondisco questo personaggio, troverete molte sfumature che sapranno riflettere. Allo stesso tempo, ho presentato la famiglia di Zìilina.

La sua posizione all'interno del palazzo principale sta iniziando a incastrarsi? I suoi parenti hanno un ruolo che, all'inizio, sarà marginale, ma come quello di Cheveyo e di altri personaggi secondari, saranno messi in primo piano man mano che la trama della storia prosegue; e non preoccupatevi, il guaritore di Pam, il Cyniclon Anthus, farà di nuova la sua comparsa nella storia.

Allo stesso tempo, vorrei sapere delle vostre opinioni sulla trama. Anche sé ho un dubbio su come sto descrivendo Profondo Blu, mi pare di non essere abbastanza vicino al personaggio del suo personaggio canonico del cartone del 2002.

Kledy. ❤️