EP 30 – ALL'ARREMPAGGIO!
Nel suolo giapponese, un gruppo di uomini e donne si era riunito intorno a un lungo tavolo per una riunione importante. Tutti indossavano divise identiche, come camice bianche, con giacche nere abbinate a pantaloni e scarpe dello stesso colore. Erano così simili tra di loro che messi in fila sembravano dei manichini. Un silenzio tombale si era diffuso nella sala riunioni mentre tutti attendevano gli ultimi arrivati, che si sistemarono alle loro postazioni, pronti per discutere dei vari argomenti all'ordine del giorno.
Gli ultimi ad arrivare, un uomo e due donne, attirarono l'attenzione generale dei membri già presenti:
?:- Bene, ora che siamo tutti riuniti, possiamo passare ai problemi all'ordine del giorno. Di recente alcuni dei nostri centralinisti sono stati sommersi da telefonate di persone che gridavano di aver avvistato un Cyniclon in vari punti di Tokyo. La psicosi negli ultimi tempi si è quadruplicata, e dopo il terremoto che ha colpito una buona parte del capitale poco prima delle vacanze natalizie, qui in Giappone le tensioni tra noi ei Cyniclon sono arrivate alle stelle. - ᓀ ᓂ
Il primo a prendere la parola era il direttore del team, che guidava le operazioni sul suolo giapponese. Alto, con la carnegione tipica del territorio, occhi scuri e una forte mascella. L'uomo, dopo molti anni trascorsi come membro di spicco nei servizi segreti giapponesi, aveva deciso di fare il grande passo unendosi all'organizzazione PIECE, dimostrando così le sue qualifiche. Sotto il suo comando, molti agenti del PIECE avevano fatto grandi progressi in vari settori, e proprio per questa riunione di oggi si prospettava fruttuosa.
?:- Potremmo cominciare da Müller, ho sentito che hai riscontrato alcune anomalie con le tre ragazzine? - ᓀ ᓂ
L'uomo interrogato dal suo superiore era un giovane di circa vent'anni, con capelli corti di un castano chiaro che al sole assumevano riflessi dorati. Occhi grandi e scuri, che trasmettevano grande intelligenza e maturità. Il ragazzo si alzò e, con uno sguardo serio, prese la parola.
Mü:- Certamente, signore. Con le tre ragazzine abbiamo riscontrato che lo stesso Cyniclon si è stabilito per ben tre settimane consecutive all'interno del maniero del clan Uchiha.-
Sentendo questo, molti dei suoi colleghi saltarono dalle loro poltrone sconcertati quando vennero a sapere che il Cyniclon che stavano tenendo sotto controllo si era trasferito nel territorio umano. Molti di loro non credevano a ciò che avevano appena sentito. Dopo la prima segnalazione riguardante il maniero del clan Uchiha, che era seguita alla disastrosa festa, l'attenzione collettiva dell'organizzazione PIECE si era concentrata sugli abitanti del maniero. Ben tre di loro avevano attirato completamente l'attenzione: il giovane trio era stato tenuto sotto stretta sorveglianza dai vari agenti, e man mano che le settimane passavano, venivano scoperte molte cose al di fuori di ogni immaginazione logica. Un Cyniclon era infatuato di una giovane umana e tanto era il suo interesse per la ragazza che aveva trascorso una "villeggiatura" di tre settimane consecutive. Gli agenti, quando lo scoprirono, non riuscirono a comprendere il motivo di questo strano cambiamento comportamentale, dal momento che erano abituati a vedere l'alieno inseguire la ragazza rossa in ogni occasione possibile. .
Molti di loro furono amareggiati quando capirono la strana dinamica tra la ragazza rossa e il Cyniclon, che sembrava divertirsi a inportunarla nei momenti più inopportuni. Molte agenti donne si sentono molto a disagio nel vedere una ragazzina (che in molti aspetti era ancora una bambina) confrontarsi con questo comportamento merdoso. Così fu elaborato un pianoforte semplice ed efficace per vedere fino a che punto questo individuo si sarebbe spinto. ≖̥ ≖͞
?:- Müller, hai avuto altri strani incontri con il giovane alieno? -
Chiese il superiore del giovane agente. Müller, con un cenno del capo, fece intendere che c'erano altre cose da dire.
Mü:- Sì, signore. Oltre al Cyniclon, stiamo cercando di monitorare gli altri due. Ma abbiamo riscontrato una grossa difficoltà, poiché le due nuove aggiunte non sono così frequenti come il primo... - -_-
Nel suo tono c'era un malcontento poco celato. Il suo diretto superiore gli lanciò uno sguardo di comprensione. Con i Cyniclons, i loro comportamenti erano imprevedibili, e anche loro, come agenti addestrati a monitorare i vari Cyniclons, avevano molte difficoltà nel gestirli.
Il direttore senior, dopo aver ringraziato il giovane agente di origine svizzera, rivolse la sua attenzione a una giovane donna di circa trent'anni, dai capelli ondulati di un rosso ramato che le arrivavano fino a metà schiena. Il suo sguardo era quasi opaco, come se nulla potesse smuoverla dalla sua indifferenza.
?:- Svetlana, come sta andando il tuo inserimento nella classe delle due ragazze che stai tenendo d'occhio? -
Chiese l'uomo. Molti commensali inclinarono i loro busti in avanti per avere una buona visuale della donna in questione. Molti la conoscevano con il falso nome Chikako Tadayoshi. Inserirla nel corpo degli insegnanti della scuola frequentata dalle due adolescenti era stato un gioco da ragazzi. La donna teneva sotto controllo il duo e, periodicamente, faceva rapporto al suo superiore. La rossa togliere il suo forte accento russo per adattarsi a quello tipico giapponese era una cosa da niente, ma a volte i suoi colleghi storici faticavano a distinguerla per la sua dialettica che cambiava frequentemente, come il cambio delle mutande.
Dopo la rivelazione della strana ossessione del Cyniclon per la ragazza rossa, Svetlana fu infiltrata quasi subito nella scuola frequentata dalle due. La donna in questione poté dare una prima valutazione mentre "insegnava" nella classe delle due ragazzine, notando piccole sfumature che erano quasi impercettibili a un occhio umano non allenato come il suo. Entrambi non riuscirono ad integrarsi completamente nella dinamica della classe e, per di più, erano osservate sotto una lente di ingrandimento dagli altri studenti della scuola. L'agente infiltrato poteva solo osservare come le due ragazze, ad ogni intervallo, si allontanassero da qualche parte per evitare il trio che sembrava averle preso di mira con le loro angherie. Le bullette non erano il suo compito; lei doveva solo osservarle e riferire ai suoi superiori se e quando il Cyniclon si presentava, notando che l'alieno non si manifestava nella scuola delle due, cosa che semplificava il suo lavoro.
Sv:- Al momento il Cyniclon non si è ancora manifestato nell'ambito scolastico... ma non posso fare a meno di sospettare che prima o poi farà la sua comparsa, specialmente dopo l'evento della gara di nuoto a cui ha partecipato Ondina . - ᓀ ᓂ
Disse l'agente, mentre il resto del gruppo di uomini e donne annuiva e alcuni prendevano appunti su quanto appena rivelato dal collega. Müller, alzando la mano, attirò nuovamente l'attenzione dei presenti alla riunione.
Mü:- Vorrei aggiungere che qualche tempo fa ho seguito il trio al parco di Osaka, dove stavano visitando i genitori, e sono stati raggiunti dal Cyniclon verde insieme ad altri due... Da quanto ho potuto constatare, c'era una scommessa tra lui e la ragazza rossa che alla fine si è rivelata essere un appuntamento per le tre coppie. -
Questa rivelazione sorprende la maggior parte dei colleghi, che non si aspettavano una notizia così eclatante. Anche il direttore, sorpreso, sentiva che non era ancora finita, ma, evitando di trattenere l'attenzione per troppo tempo, attirò l'attenzione dei suoi subordinati con un colpo di tosse. -
?:- Ringraziamo Svetlana e Müller per le loro sotto coperture ei loro resoconti, sicuramente avranno altre informazioni preziose sui tre Cyniclons e sulle tre ragazze che stiamo monitorando. Adesso vorrei parlare di alcuni soggetti arrestati di recente mentre cercavano di navigare clandestinamente verso Hiroshima. -
Degli applausi risuonarono nella sala delle riunioni mentre l'uomo si voltava verso il proiettore, che con un piccolo telecomando bianco abbassava le serrande delle grandi finestre per oscurare la stanza e proiettare le immagini dei vari sospettati arrestati dagli agenti PIECE Il "Comandante" e alcuni i suoi uomini erano ammanettati mentre venivano sottoposti a un interrogatorio da parte di alcuni agenti.
Dal video delle varie registrazioni dei membri dell'equipaggio, molti di loro si mostravano aggressivi nei confronti degli agenti incaricati di interrogarli, come dimostravano le scene riprese dalle telecamere a circuito chiuso. Vennero mostrate varie clip di marinai che si rifiutavano di collaborare, mostrando un livello di insolenza estremo. Nonostante gli sforzi degli agenti per ottenere anche solo poche informazioni, alcuni marinai erano così accaniti da attaccare fisicamente gli interrogatori, come si vide in una breve clip in cui un uomo adirato prese una sedia e la scagliò contro il suo interlocutore, che fortunatamente evitò l 'attacco.
Molti agenti furono scioccati da questa scena, e alcuni si voltarono verso il collega coinvolto nell'aggressione per assicurarsi che stessi bene. Un cenno del capo del diretto interessato rassicurò gli altri che stava bene, nonostante lo spavento. Vennero mostrò altre clip meno aggressive, ma la tensione rimase palpabile in sala.
Dopo circa mezz'ora di proiezioni, il video dell'intervista al "comandante" fu messo in pausa, e l'agente senior attirò l'attenzione dei presenti prima di prendere la parola, schiarì la gola e si coprì con il pugno per poi parlare:
?:- Prima di riprendere la clip interrotta, vorrei precisare che abbiamo prese delle precauzioni speciali riguardo al "comandante". Le informazioni che ci ha fornito non devono trapelare al momento, altrimenti saremo messi sotto torchio dai media e dai nostri superiori che vorranno le nostre teste insieme alle nostre lettere di licenziamento. - ᓀ ᓂ
Tali parole generavano un certo disagio in molti agenti, e sia Svetlana che il suo giovane collega Müller si scambiarono uno sguardo rapido prima di tornare a concentrarsi sul loro diretto superiore.
?:- L'uomo ripreso in questo filmato si chiama Daisuke Satou, ha appena compiuto cinquant'anni ed era un ufficiale di alto grado della marina militare giapponese. Poi, dieci anni fa, l'attacco a sorpresa dei Cyniclons ha compromesso la sua carriera militare. Era il braccio destro di un alto ufficiale della marina, ma l'affondamento della nave in cui quel giorno morì una buona parte dell'equipaggio e l'amputazione del suo braccio sinistro lo portarono a un forte esaurimento nervoso che lo costrinse a un ricovero forzato in una struttura per i disturbi post-traumatici. -
Il silenzio riempì nuovamente la sala delle riunioni, mentre tutti riflettevano su quanto appena rivelato dal loro superiore, che teneva tra le mani un mucchio di fogli su cui aveva riassunto le informazioni. L'uomo rimise in riproduzione il video, e il cosiddetto "comandante", in silenzio, aspettava che iniziasse il suo interrogatorio. Il capo dell'agenzia, sedutosi di fronte al suo interlocutore, si presentò:
Ri:- Salve, sono l'agente Ritsu Saito, sono il direttore del luogo dove lei ei suoi subordinati sono stati trasferimento. Vorrei farle presente che si trova in una situazione difficile, e come posso sospettare, lo sa anche lei. Voglio arrivare subito al punto: lei ei suoi uomini siete stati pizzicati mentre navigavate nel mare giapponese senza l'autorizzazione del governo locale e, per di più, siete stati scoperti a trasportare un gran quantitativo di armi da assalto nella stiva della vostra imbarcazione.. Vieni, puoi spiegare tutto ciò? -
Domandò l'agente Saito. Sia Svetlana che Müller, insieme a molti dei loro colleghi, pensavano allo stesso modo del loro direttore, che era andato direttamente al punto, mentre osservavano la registrazione dell'interrogatorio del "comandante" mentre l'ex-marinaio rimaneva in silenzio ad ascoltare le parole dell'agente governativo.
Il "comandante" Daisuke Satou era pienamente consapevole della difficile situazione in cui si trovava lui e il suo equipaggio in quel momento. Gli agenti dell'intelligence PIECE avevano organizzato un'operazione ben coordinata per arrestarli tutti. Quando la perquisizione della stiva da parte degli agenti non le sorprese più di tanto, il sequestro di armi e munizioni fece arrabbiare molti membri dell'equipaggio. Ma, recuperando la lucidità, l'uomo si rese conto di avere poche opzioni e, intelligente come era noto per essere, prese la saggia decisione di collaborare con il suo interlocutore.
DS:- Agente!... Così benissimo in quale situazione mi trovo in questo preciso momento, e posso comprendere le molte domande che mi rivolge. Sarò lieto di rispondere. Chiedo solo di poter avere un colloquio con i miei uomini e ottenere la garanzia che nessuno di loro subisca danni. - ᓀ ᓂ
Disse l'ex marinaio, il cui viso serio e le occhiaie profonde gli conferivano un aspetto più invecchiato di quanto indicassero gli anni anagrafici. L'agente annuì, prima di procedere con le domande all'uomo di fronte a lui:
RI:- Lei, signor Daisuke Satou, è stato sorpreso insieme alla sua "ciurma" a navigare nel mare giapponese in un orario molto insolito e senza il permesso richiesto dalle autorità competenti per navigare nella zona in cui siete stati intercettati. -
DS:- Comprendo la vostra necessità di sapere perché voi ei vostri uomini siamo stati intercettati in quel tratto di mare senza autorizzazioni di nessun tipo. Vedete, agente... siamo appena tornati da una lunga sessione di pesca e non potete biasimare il fatto che abbiamo preso a navigare in quelle acque per accelerare il nostro rientro al porto di Tokyo. -
Il tono suscitò la curiosità dell'agente Saito, e sentendo che da quel momento in poi si sarebbe giocata una strana partita a colpi di parole, il direttore non era certo il tipo di uomo che si sarebbe ritirato di fronte a una sfida.
RI:- Va bene!... Sono tutto orecchie, non vedo l'ora di sentire la sua storia e di capire il motivo di tutto questo mistero. - ( ≖͞ - ≖͞ ) ?
Sentendosi incoraggiato, Daisuke Satou prese la parola e, senza staccare gli occhi dall'agente Saito, gli occhi verdi dell'ex-marinaio celavano segreti che stavano per essere rivelati dopo tanto tempo.
DS:- Due anni fa siamo stati contattati da una persona influente nei vertici politici. All'inizio ho pensato che fosse uno scherzo di cattivo gusto. La voce dall'altro capo del telefono mi ha detto che sapeva che io ei miei uomini stavamo attraversando un periodo difficile e che avevamo bisogno di molti soldi per uscire dalla merda in cui eravamo finiti. -
Il direttore ascoltava attentamente le parole che fluivano spontaneamente dall'ex comandante caduto. Vedendolo interessato al racconto, Daisuke riprese:
DS:- Diceva che ci avrebbe pagato generosamente per i nostri servizi e ulteriori soldi per il nostro silenzio. Inizialmente sono stato incerto. Non sono il tipo di persona che accetta la prima offerta che si presenta senza pensarci su. È vero che avevamo bisogno urgente di soldi, ma per quando eravamo così disperati da accettare l'offerta abbiamo deciso di rifletterci su prima di agire senza sapere di cosa si trattasse. Ho chiesto un periodo di riflessione dal momento che il contatto non ci aveva fornito informazioni dettagliate sull'incarico. Pochi giorni dopo, ho ricevuto un'altra chiamata e, dopo aver discusso con i miei uomini, abbiamo deciso di rischiare. Alcuni di loro hanno bambini piccoli che necessitano urgentemente di cure mediche costose, e con questa lunga guerra che si protrae da anni, lavorare in modo tranquillo è diventato difficile. -
Un certo nervosismo traspariva dal tono di voce dell'arrestato, e il direttore annotò mentalmente di verificare se effettivamente ci fossero bambini nelle famiglie dei vari arrestati, per accertarsi che il racconto dell'uomo fosse sincero e non una bugia.
RI:- Quindi mi dichiara dicendo che qualcuno vi ha contattato per compiere qualche lavoro illecito... Ma come ha fatto a contattarvi? Dai documenti che ho qui, risulta che per molti anni avete lavorato in incognito ed è stato molto complicato trovare le poche tracce che voi ei vostri uomini avete lasciato in giro. - ( ಠ . ಠ )
Disse l'agente, con un'espressione di perplessità dipinta sul volto. La situazione attuale non migliorava il clima strano che si stava creando tra i due uomini. E le informazioni fornite dall'ex comandante stavano iniziando a far innervosire l'agente senior, che voleva tagliare corto per ottenere le informazioni importanti.
RI:- Senta, non giriamo intorno al calderone. Voglio sapere l'identità della persona che vi ha assoldato per questo lavoro che vi ha spaventato al punto da chiedere tempo per decidere se accettare o meno questo incarico. -
Gli agenti, sentendolo impazientirsi, alcuni confabulavano tra di loro scambiandosi alcune delucidazioni per portare avanti il discorso da parte di Satou, dal momento che era ben consapevole della sua brutta e precaria posizione in quel momento. Ma la faccia seria del direttore, mentre era ancora concentrato a guardare il suo interrogatorio all'ex-marine, indicava che alla fine della registrazione non era molto lontana e che il risultato non sarebbe stato piacevole.
Ritornando alla registrazione, il "comandante", anche lui impaziente dalle domande dell'agente, decise di dare un taglio definitivo e riprese ancora una volta la parola.
DS: - Agente Ritsu Saito, voglio specificare che il mio tentennamento è dovuto a una buona ragione. Il lavoro che mi è stato incaricato non è quello che si immagina. -
Ecco che il marinaio cominciava a sudare freddo, e vedendo questo repentino cambiamento d'umore da parte sua, fece scattare qualcosa nella mente del direttore generale.
RI: - Signor Satou, se c'è qualcosa che la preoccupazione, non deve pensare che noi la stiamo mettendo nella fossa dei leoni. Potrà ricevere tutto l'aiuto necessario...-
DS: - VOI NON CAPITE!... Ho fatto letteralmente un patto col diavolo. Avrei dovuto rifiutare di fare quella BENEDTTISSIMA ATTRAVERSATA...- 〣( º дº ) 〣
Lo sfogo dell'ex marine fece raddrizzare la postura dell'agente, ei vari agenti si fecero molto attenti, capendo che non mancava molto per la grande rivelazione.
RI: - Si calmi, mi spieghi con calma cosa la sta facendo esitare a raccontare... Le farò portare dell'acqua. -
Con un gesto della mano, diede l'ordine all'agente che si trovava dietro lo specchio bifronte, e nel giro di qualche minuto un giovane agente portò silenziosamente una bottiglia con un bicchiere, che l'ex marine accettò di buon grado. Dopo aver preso un grosso sorso, trovò il coraggio di svuotare il sacco.
DS: - Ormai non posso fare altro che dire tutto... Quando accettai l'incarico, due giorni dopo mi trovai una strana busta con al suo interno una buona quantità di contanti e una lettera che indicava un posto e un orario ben precisi per incontro chi mi vuole assoldare. - 〣(._.`) 〣
Il direttore stava per formulare una domanda che gli era appena venuta in mente, ma il gesto della mano dell'interrogato gli fece intendere che non voleva essere interrotto per non perdere il coraggio appena trovato.
DS: - Mi recai con incertezza all'incontro dell'appuntamento. Non avevo capito fino in fondo di star facendo una enorme cazzata...
INIZIO FLASHBACK
Daisuke Satou si incamminava con passo incerto nel parco Aoyama, che era molto esteso. L'uomo non aveva altre indicazioni e, non volendo attirare troppe attenzioni indesiderate, decise di sedersi su una delle panchine che il parco offriva. Estrasse un giornale e fece l'impressione di essere venuto al parco per una pausa dal lavoro. Il suo stratagemma funzionava alla perfezione e, mentre i primi minuti passavano velocemente, attese per una bella mezz'ora. Vedendo che non stava succedendo nulla, stava pensando di alzarsi e tornare al peschereccio. A un tratto, Daisuke sentì tirare gli orli dei suoi pantaloni e, abbassando il giornale, vide un bambino di circa sei o sette anni che cercava di attirare la sua attenzione. Il piccolo aveva le guance tipiche dei bambini della sua età, occhi vispi e curiosi e, tenendo una mano chiusa a pugno, lo alzò per consegnare qualcosa. L'uomo acconsentì e, prendendo un pezzo di carta un po' accartocciata dalla mano del bambino, l'aprì e rimase di stucco quando vide alcune informazioni indirizzate a lui.
"Incontriamoci dall'altra parte del parco
Aoyama, troverete una limousine parcheggiata."
Rileggendo meglio il messaggio, Daisuke poté constatare che dalla calligrafia elegante doveva appartenere a un uomo. Non volendo perdere tempo, estrasse una caramella che aveva portato con sé e la regalò al bambino, il quale, molto contento, gli regalò un sorriso a 360°. L'ex-marine seguì le nuove direttive e vide che effettivamente c'era una limousine parcheggiata nell'ombra. Avvicinandosi, vide come il finestrino del passeggero si abbassò e vide un uomo ben distinto: dalla corporatura robusta, dai capelli corti scuri e dall'abbigliamento professionale. Per quanto riguarda l'altezza, Daisuke non ne era sicuro al 100%, ma aveva l'impressione che il nuovo arrivato fosse alto. Dal momento che l'uomo in questione era ancora seduto dietro il veicolo, l'ex marine non ebbe l'impressione che l'altro uomo volesse uscire.
?:- Finalmente ci incontriamo dal vivo, comandante. - ^^
Sentirsi chiamare con quel titolo a Daisuke fece un certo effetto e, un ricordo doloroso lo prese alla sprovvista, ma scuotendo il capo, non volle ricordare il giorno in cui perse tutto. Con tono piatto, disse soltanto:
DS:- Ex comandante, non lo sono più da molti anni. Non capisco tutto questo gran mistero. Potremmo vederci in un posto più appartato per parlare liberamente. - ¬.¬
Lo scetticismo di Daisuke indicava che ancora non era del tutto sicuro di poter dialogare con il suo interlocutore, ma quest'ultimo non sembrava pensarla allo stesso modo.
?:- Comandante, ex-comandante è la stessa cosa. Voglio solo essere certo che voi non venite seguito. Con i tempi che corrono, non si è mai troppo scrupolosi. - ^^
Un accenno con il capo da parte di Actarus gli diede ragione. Vedendo come l'uomo senza nome gli aprì lo sportello del lato del passeggero, Daisuke lo vide come un invito ad entrare. Quando lo sportello si chiude con un clic, si mise in allerta. Vedendo lo sguardo annoiato del suo interlocutore, l'ex marine decise di parlare.
DS:- Ma perché avete messo lo sportello sicuro? Non mi dite che avete paura che io scappi? .- (°.°)💧?
Domandò con un certo allarmismo. L'ospitante gli rispose di rimando.
?:- Come ho appena detto in precedenza, con i tempi che corrono non si è mai prudenti abbastanza...e poi, volevo essere sicuro al cento per cento che voi foste disposto ad ascoltarmi attentamente; perché non avrete alte opportunità come questa per guadagnare parecchi soldi in un lasso di tempo brevissimo. Ho saputo che oltre ai suoi due marinai, anche voi necessitate di parecchi soldi per le operazioni di vostra moglie. Ditemi comandante, come sta adesso la vostra consorte? .- ᓀ ᓂ
Sentendolo chiedergli di sua moglie, un gelo improvviso si era impossessato di Saisuke, era vero che anche lui era alla disperata ricerca di soldi che potessero aiutare sua moglie ad affrontare un delicatissimo intervento, senza di esso la vita della sua Minako è appesantita a un filo pronto ad essere reciso da un momento all'altro.
Ecco perché, dopo l'attacco di dieci anni prima da parte dei Cyniclons e la perdita del suo braccio sinistro, Daisuke gli era rimasta solo la sua dolce Minako, l'unica ragione di vita senza di lei lui sarebbe caduta in una profonda depressione e non ne sarebbe mai uscito da solo.
Sentendosi braccato, Daisuke dovette abbassare il capo e stare alle direttive di questo losco individuo. Vedendolo sottomesso e braccato come un animale selvatico in fuga, l'altro uomo fece un sorrisetto nella sua direzione e con un finto sorriso come se nulla di tutto ciò che fosse accaduto proseguì.
?:- Posso capire la vostra reticenza ad ascoltare uno estraneo, ma questo "estraneo" ha in mente un progetto molto ambizioso e che voi fate la vostra parte diventerete una pedina fondamentale per vedere la nostra Tokyo rivoluzionarsi in meglio. -
Le manie di grandezza del secondo uomo non davano molte speranze per il povero Daisuke, l'unica cosa che gli premeva era quella di sapere cosa voleva costui e, poi svignarsela il prima possibile. Ma sapendo che tutto ciò si poteva realizzare solo sé accettava alcune richieste da parte di lui.
?:- Forse voi non lo sapete, ma io sono un importante ambasciatore e la mia posizione è ai vertici della politica e, ho molti contatti in molti paesi che ancora non sono caduti sotto il giogo dei Cyniclons. Purtroppo i miei progetti ambiziosi sono per il momento per me fuori dalla mia portata. Ma dal momento che non voglio allungare il brodo voglio essere diretto con voi. Vorrei che voi mi prestate il vostro peschereccio. -
Sentendo questa ultima parte del lungo discorso del suo interlocutore Daisuke era rimasto interdetto, e lo dimostrava la sua faccia dipinta di una espressione di sorpresa. Ma vedendolo il suo "sequestratore" ridacchiare, Daisuke si rilassò per poco prima di sentire le vere richieste del suo contatto. ( ಠ . ಠ )?
?:- Dalla vostra espressione vi chiederete del perché vorrei il vostro peschereccio malandato; ma colpa mia...mi sono espresso male. Io vorrei che voi mi accompagnaste al nord del Giappone, la mia destinazione sarebbe per la precisione l'isola di Hokkaidō .-
Appena Daisuke sentì la meta dell'altro uomo i suoi occhi si sgranarono dallo shock appena subito, andare vicino ai confini che delimitavano il territorio umano da quello dei Cyniclons è una condanna a morte era anche severamente vietato dal governo giapponese. Se malauguratamente venissero beccati navigare senza le autorizzazioni dal governo, le autorità lo potevano accusare lui e la sua ciurma di tradimento e l'infamia di un racconto reato verso la patria era uno dei peggiori capi d'accusa che un umano (giapponese) potesse mai temere di capitargli. Il gioco non valeva la candela, e non volendo peggiorare la sua situazione e quella dei suoi uomini ancora pesantemente pensata bene di rifiutare; certo dovrebbe rinunciare i bei verdoni che qualche giorno prima gli sono stati recapitati e, che purtroppo non erano sufficienti per iniziare i trattamenti per l'operazione della sua Minako. Ä
Ma sembra che l'uomo affianco a Daisauke abbia previsto questo provabile rifiuto da parte dell'ex marine.
?:- Pensate che io non abbia previsto una vostra reazione eclatante alla rivelazione del mio eminente viaggio diplomatico? . - ≖̥ ≖͞
Il suo tono scontroso aveva indispettito Daisuke. Ora capiva perché quell'uomo aveva messo la sicura dello sportello per impedirgli di scappare. Nel suo intimo, sentiva che la sua situazione stava per precipitare, e, come prevedeva, ebbe ragione:
DS:- Cosa vuoi da me? Sarei pazzo a mettere in pericolo le vite dei miei uomini per un vostro capriccio. Andare ai confini è un rischio troppo grande. Non sappiamo se quei maledetti Cyniclons hanno piazzato delle trappole nelle loro acque. - •̀ •́
Daisuke tremava di rabbia, digrignava i denti, a malapena riuscendo a nascondere la collera di essere caduto in una trappola così ben orchestrata.
?:- Mio caro amico, mi dispiace dover arrivare a questo punto. Sono serio, detesto ricorrere a metodi così forti per ottenere ciò che mi spetta. Se ho detto che voglio andare a Hokkaido, andrò a Hokkaido . - ≖̥ ≖͞
L'ultima frase fu sottolineata, marcando ogni singola lettera, mettendo l'uomo ancora più in agitazione. Non volle distogliere lo sguardo dal suo ricattatore e, non contento, l'ambasciatore si allontanò dal sedile un tablet di ultima generazione. Guardando lo schermo dell'apparecchio elettronico, Daisuke sbiancò. Una serie di immagini lo ritraevano mentre visitava una clinica privata dove la sua Minako era ricoverata, insieme ai suoi uomini e alle loro famiglie. Le immagini ritraevano momenti felici, ma ora lo mettevano in allerta.
DS:- Cosa devo fare? - 〣(._.`) 〣
Dire questa frase fu difficile per Actarus, ma sentì che doveva controllarsi per non perdere completamente il controllo. L'ambasciatore rispose con un finto sorriso:
?:- Sono molto felice che abbiamo trovato un compromesso. Voi mi porterete non solo vicino a Hokkaido, ma anche a qualche miglio di distanza dalla mia destinazione finale, così da non destare sospetti. Io farò in modo che un mio uomo di fiducia garantisca tutto il supporto e le cure per la vostra adorata Minako e per i familiari dei vostri uomini. E così sarà. - ‿
Daisuke sentì il suo stomaco girare mentre le implicazioni di ciò che stava accadendo si facevano più chiare. Ma si limitò a un piccolo accenno col capo, e il loro incontro terminò. Daisuke scese dalla limousine che era rimasta spesa per tutto il tempo, ma prima di andarsene fu richiamato dal suo ricattatore:
?:- Mi raccomando, comandante Satou, che il nostro incontro rimane un segreto tra noi. Sarebbe nell'interesse di entrambi. -
DS:- Come farò a convincere i miei uomini ad accettare questa impresa? Non vorranno fare un viaggio di sola andata verso l'inferno. Non potete chiedermi di ordinare ai miei uomini di morire per una misera quantità di denaro. - (•́ _ •̀ )
?:- Questa 'misera' quantità di denaro è solo la punta dell'iceberg. Non sapete, mio caro comandante, che ho a disposizione una quantità di denaro che voi ei vostri uomini non potreste nemmeno immaginare. -ゞ(益)
Daisuke abbassò il capo, sentendosi sconfitto. Tuttavia, l'ambasciatore ha deciso di rassicurarlo:
?:- Non disperatevi, comandante Satou. Avete ancora tempo per trovare un modo per convincere i vostri uomini a fare questa 'tournée'. Avete massimo due anni da questo momento per trovare una scusa plausibile per convincerli a collaborare. Certamente conoscevate i loro punti deboli, quindi usateli a vostro vantaggio. Sono le persone furbe e geniali come il sottoscritto che possono permettersi di andare avanti nella vita, mentre per i pesci più piccoli come voi... oh, mio buon comandante, possono solo sperare di sopravvivere qualche giorno in più nella vostra misera vita.- v(´- ι_- )v
Sentendo di avere due anni a disposizione, Daisuke alzò il capo rivolgendosi al diplomatico con una domanda:
DS:-Ma come, due anni? Credevo di avere poco tempo. Perché contattarmi con un anticipo così lungo? - Σ ( ○–○)?!
La confusione di Daisuke non era così evidente agli occhi del diplomatico, che guardava le unghie con aria annoiata prima di rispondere:
?:- Come ho detto, al momento le mie ambizioni sono fuori portata e sto solo preparando il terreno fertile per il futuro. Se ho fatto un buon lavoro, tra due anni avrò raccolto un buon seminato. E, a proposito, non sarò solo. Avrò un'altra persona che mi accompagnerà, quindi ricordatevi di prendere atto di un posto in più. - v(´- ι_- )v
DS:- C'è qualcun altro che verrà con voi? E potrei sapere chi è ?- ( ; ಠ⌓ಠ )
?:- A voi che importa? Ho detto che non ho ultimato i preparativi. Limitatevi a seguire le mie direttive... per lei... devo ancora lavorarci un po'.- (_¬)╬
Le prime frasi del suo discorso erano rimarcate da un tono acido, mentre le ultime sembravano quasi un sussurro rivolto a sé stesso più che a Daisuke. Intuendo che l'altra persona appena accennata non sembrava essere a conoscenza di questo viaggio "diplomatico", Daisuke si limitò a fare l'ultima domanda.
DS:- Se mi è concesso, posso sapere con chi ho "l'onore" di offrire i miei servizi? -
L'ambasciatore ridacchiò quando sentì "l'onore" tra virgolette. Anche sotto ricatto, l'ex "comandante" non voleva arrendersi, e questo era esattamente perché il diplomatico lo aveva scelto.
CO:- Che maleducato da parte mia, non mi sono ancora presentato... Sono il conte Oscar De François, ambasciatore del Giappone. Molte grazie per aver deciso di prestarmi i vostri servizi, così come quelli dei suoi uomini. - ^^
Detto ciò, il finestrino oscurato si alzò, e il veicolo che era diventato il luogo della miseria di Daisuke Satou si allontanò.
FINE FLASHBACK
Un silenzio tombale era sceso all'interno della sala riunioni, e molti agenti PIECE rimasero ammutoliti mentre il filmato terminava e il loro direttore, serissimo, li scrutava uno per uno, immagazzinando nella sua mente i volti sconvolti dei suoi subordinati. Il direttore si sedette, si tolse gli occhiali e si sfregò gli occhi con le dita, rimarcando la sua stanchezza. Osservandolo attentamente, le occhiaie indicavano che non aveva dormito bene la notte.
SV:- Signore, si sente bene? -
Domandò la donna russa, preoccupata per la salute del suo direttore. Come lei, anche gli altri iniziarono a preoccuparsi per le condizioni del loro agente senior. Alcuni di loro hanno iniziato a fare collegamenti tra lo strano comportamento del direttore negli ultimi tempi e il video appena visto.
RI:- Stai tranquilla, Svetlana. Non è niente. Una aspirina e una buona dose di ore di sonno sono sufficienti per rimettermi in sesto. -
Svetlana non era convinta, ma conoscendo il carattere testardo del direttore, decise di non insistere e si limitò a tenerlo d'occhio. Anche Müller, come la sua collega, era preoccupato per le condizioni del direttore e decise saggiamente di parlarne con Svetlana e gli altri durante la pausa caffè.
RI:- Ora che sappiamo che fine hanno fatto l'ambasciatore e la sua figliastra (dal momento che sospettiamo che lei sia l'altra persona accennata dal racconto del signor Satou), voglio che ognuno di voi faccia delle ricerche più approfondite su ogni singolo individuo che abita o lavora nel maniero del clan Uchiha e sulle conoscenze della figliastra dell'ambasciatore. Ho il vago sospetto che scopriremo altri scheletri nell'armadio man mano che le nostre indagini andranno avanti. - ᓀ ᓂ
Detto ciò, quando tutti si alzarono per iniziare le prime indagini, il direttore senior, rimasto solo, potrà solo chiedersi una cosa:
RI:- In cosa mi sono cacciato questa volta? - (•́ _ •̀ )
Stamattina Strawberry si era alzata di buon umore; per sua fortuna, oggi era domenica e quindi né lei né le sue amiche avevano scuola. Il sole nel mese di gennaio splendeva stranamente alto nel cielo. La rossa pensava che i meteorologi fossero previsti che il sole sarebbe stato oscurato da fitte nuvole nelle ultime ore e che nel pomeriggio avrebbe portato pioggia, ma secondo lei quelli del meteo avevano sbagliato di grosso. Paddy e Lory stavano facendo colazione e il piccolo Mash le girava intorno facendole le feste, come era la loro routine mattutina per dare il buongiorno a vicenda. Strawberry si fece un promemoria mentale di parlare con Lory in disparte per discutere con la verdina sulla necessità di andare entrambe nel ramo di Pam e incontrare la madrina di quest'ultima per consegnarle un messaggio urgente che aveva allarmato la rossa.
Quando Strawberry vide un uccellino meccanico, lo riconobbe come uno dei "giocattoli" di Pam e, vedendolo appollaiato su un ramo di un albero vicino alla finestra della sua camera da letto, non ci pensò due volte ad aprire le grandi finestre per permettere allo strano animale da entrare. L'animale teneva nel becco un piccolo rotolo di carta, e la rossa intuì che c'era un messaggio da parte dell'amica. Non volendo perdere tempo, prese il pezzo di carta e meno il messaggio:
Carissima Gwen.
Sono lieta che tu ti sia ripresa dal tuo precedente infortunio.
Quando lo saprai, sarò molto in ansia e vorrei venire a controllare le tue reali condizioni, ma purtroppo il dovere mi impedisce di venire a trovarti.
Mi rincuora sapere che l'intervento che hai subito non ti ha stancata più del solito, e che al mio ritorno
mi dedicherò a passare una giornata insieme, all'insegna di uno sfrenato shopping.
Cordiali saluti,
N.R.U
Fragola, quando lo meno per la prima volta, fu molto confusa. Per quanto ne sapeva lei, non le veniva in mente di aver sentito dire che Gwen si fosse fatta maschio seriamente da richiedere un intervento. Ma rileggendo con più attenzione ebbe il presentimento che la lettera fosse solo uno stratagemma architettato da parte di Pam per non far leggere il vero messaggio a chi lo avrebbe intercettato. Ecco perché, approfittando del fatto che una delle cameriere aveva richiesto l'attenzione da parte di Paddy, la rossa richiamò Lory e, portandola in una delle stanze libere del grande maniero, le diede la lettera.
E come aveva supposto la mezzana, anche Lory arrivò alla sua stessa conclusione, aggiungendo che forse la lettera era in realtà indirizzata a Gwen, la madrina di Pam, e che il finto infortunio era solo uno stratagemma dell'amica. Entrambi con un accenno con la testa si diedero subito all'opera, ma prima dovevano trovare uno stratagemma per tenere occupata per una buona parte del pomeriggio Paddy. Meno coinvolgevano in questi giochi da "adulti", meglio era per tutti loro. Paddy era cara ad entrambe, ma sentivano che era troppo giovane e ingenua per capire fino in fondo la strana piega che stava prendendo la situazione in quel momento.
Per loro fortuna, uno strano pacco indirizzato alla bambina attirò completamente la sua attenzione. Per la gioia della biondina, era un pacco da parte del padre, e da come stava reagendo Paddy, quello che c'era al suo interno era qualcosa che gradiva molto. In accordo con le varie domestiche che in quel momento lavoravano nel maniero del clan Uchiha, avrebbero fatto tutto il possibile per tenere occupata Paddy mentre le due dodicenni si sarebbero allontanate dal maniero per un po'.
Con il passaggio di James, l'autista, le due amiche si ritrovarono in una pastella d'occhio alla stazione di Tokyo. Entrambi furono un po' sorprese; la stazione fino a poche settimane prima era frequentata da molti giapponesi che si affrettavano ad andare fuori da Tokyo per passare del tempo con amici e parenti per le vacanze natalizie. Poi il terremoto che ha colpito Tokyo in quel periodo ha messo in tilt molti mezzi di trasporto, creando non pochi problemi per chi ne faceva un uso quotidiano. Adesso la stazione sembrava quasi abbandonata, a parte qualche persona che si trovava lì per prendere i pochi mezzi di trasporto ancora funzionanti, come ad esempio i bus, che rimasti come mezzi pubblici ancora a disposizione erano spesso presi d'assalto da molti pendolari per arrivare in tempo alle loro destinazioni. Per fortuna delle ragazze, sia Strawberry che Lory videro un autobus fermo e con pochi passeggeri a bordo.
Le due ragazzine attesero che il loro mezzo si mettesse in cammino, e non volendo perdere subito tempo, entrambe confabulavano tra di loro:
S:- Siamo stati fortunati, oggi non c'erano molte persone come solitamente si accalcano sui pochi autobus a disposizione. - (•́ _ •̀ )
Disse la rossa. Ogni volta era un vero incubo; la maggior parte dei loro viaggi erano facilitati dall'autista James, ma le poche volte che dovevano tornare a casa prendendo i mezzi pubblici, il caos che si scatenava all'interno era all'ordine del giorno. Lory ha fatto un piccolo cenno con la testa, essendo d'accordo con l'amica. Per questa volta, puoi goderti un viaggio tranquillo su un mezzo pubblico.
L:- Capisco perfettamente, Fragola. Ogni volta è una lotta per trovare un autobus che non sia stracolmo. Darei qualsiasi cosa per essere accompagnata da James. -
Disse, quasi pensando ad alta voce. Strawberry condivideva il pensiero dell'amica, ma sapeva che, data la situazione delicata che stavano affrontando, non volevano aggiungere altri problemi. Liberarsi di Paddy era una vera sfida; sembrava quasi sempre intuire quando le due adolescenti volevano uscire e finivano sempre per portarla con sé per evitare litigi.
S:- Anch'io preferirei usufruire della limousine del clan Uchiha, ma meno attiriamo l'attenzione, meglio è per noi due. Allo stesso tempo, non vedo l'ora di risolvere questa faccenda della lettera e tornare a casa per concentrarmi sui compiti rimasti. - ╮( •́ ω•̀ )
L:- Non mi dire che hai lasciato i compiti a metà come al solito? - ^^💧
Chiese Lory, sorridendo all'amica. Conosceva bene le abitudini della rossa, ma in un modo o nell'altro, Strawberry riusciva sempre a completare i compiti in tempo prima della consegna.
S:- Che pizza! Se solo avessimo potuto prendere il treno o meglio la metropolitana, non saremmo costrette a prendere questo autobus sgangherato. - (– ︿– ꐦ ;)
Si lamentò, appoggiandosi alla spalliera della sedia del mezzo con fare drammatico e sdraiandosi in maniera disordinata. Lory, vedendola imbronciata, ridacchiò, trovandola divertente.
L:- Dopo il forte terremoto che ha colpito Tokyo, molti mezzi pubblici sono fuori uso. Ma se ti può consolare, questo disagio è solo temporaneo. Sono sicuro che presto i treni e gli autobus torneranno pienamente operativi. - ╮(^ ^)╭ 💧
Lory era molto ottimista, ma Strawberry, anche se apprezzava il tentativo dell'amica di consolarla, non era così sicura. Incrociò le braccia e si voltò dall'altra parte, non completamente convinta delle parole di Lory.
Per fortuna, mentre il bus proseguiva il suo percorso, con poche modifiche alle varie fermate, tutto andava liscio come l'olio. Le due ragazze godevano della reciproca compagnia, parlando tra di loro o ascoltando la musica condividendo le cuffie per sentirla insieme.
Il tragitto, invece di durare i soliti 8 minuti, ne durò dieci, a causa delle poche modifiche alle fermate rispetto al solito percorso. Ma le due ragazze furono felici quando il mezzo arrivò alla stazione di Shibuya.
Anche questa stazione era quasi deserta, ma meno di quella di Tokyo. Le ragazze videro che c'erano più persone e un mercatino ambulante, dove gli ambulanti offrivano frutta, verdura e altri prodotti.
Poiché il treno (uno dei pochi mezzi ancora funzionanti) non era ancora arrivato, le due amiche decisero di fare una piccola deviazione verso il mercato. Mentre passavano i venti minuti di attesa, le ragazze poterono anche gustare un buon gelato, preso da un piccolo negozio. Dopo aver pagato, annotarono un cartello del proprietario del negozio, che si scusava con la clientela e annunciava la chiusura del negozio a causa della scarsa affluenza.
S: - Che peccato! - ╮( _ )╭
Esclamò Strawberry, attirando l'attenzione di Lory, che era stata distratta dalla buffa presenza di Mash, che stava svolazzando vicino alle due adolescenti.
L: - Cosa c'è di peccato? - (・༚・) ?
Domandò la verdina all'amica. Quest'ultima, mentre si stava gustando il suo cono al cioccolato e fragole (il suo preferito), le rivolse la parola.
S: - Il gelataio dove abbiamo appena preso questi due buoni gelati, non hai visto il grosso cartello vicino al piccolo negozio? -
Lory, stupita da quanto detto da Strawberry, si girò e vide che effettivamente c'era un grosso cartello bianco con un messaggio scritto dal gelataio, ben visibile. Mentre stava per rispondere, entrambe sentivano che Mash si stava lamentando e, voltandosi verso di lui, si accorsero che la coda del robottino era tenuta in ostaggio dalla mano di un bambino a loro sconosciuto, che sembrava aver scambiato Mash per un giocattolo volante. Strawberry si mise subito in marcia verso il bambino per venire in soccorso al piccolo Mash.
S: - Ehi, bambino. Lascia stare Mash, non è un giocattolo, potresti fare molto male. - ( ; ಠ⌓ಠ )
Il bambino, sentendo il rimprovero, lasciò subito andare la coda di Mash e si apprestò a nascondersi dietro la figura di una donna anziana che molto probabilmente era la nonna del bambino.
?: - Chiedo scusa per il comportamento indisciplinato del mio nipotino. Non voleva rompere il suo peluche volante. - ^^
Entrambi si ritrovarono davanti a una donna ricurva, con molte rughe sul viso e gli occhi chiusi. I suoi capelli erano corti e grigiastri, leggermente ondulati alla base. Indossava un cappello di lana rosa pallido con i bordi ondulati e uno scialle dello stesso colore che le copriva una buona parte delle spalle. Indossava anche una gonna viola scura che le arrivava alle caviglie e delle scarpe nere con un piccolo tacco. Entrambi si concentrarono sulla nuova arrivata, e dal momento che Mash si posò sulla spalla sinistra di Strawberry, si sentirono al sicuro fuori dalla portata del bambino.
S: - No, si figuri signora! Semplicemente Mash non è un peluche, è un mini robottino. - ╮(💧^ ^)╭
Spiegò in parole semplici Fragola. La donna sembrò stupita dalla rivelazione della ragazza, e lo sguardo del bambino suggeriva di non aver capito molto bene la differenza tra le due cose. La signora sorrise alle due adolescenti e, vedendo che il treno sarebbe arrivato presto, entrambe le parti furono in grado di scambiarsi due parole.
?: - Mi sembrano delle facce nuove, di dove siete entrambe, se mi è concesso saperlo? - ^^
La nonnina domandò con dolcezza, mentre si reggeva sul suo bastone. Il piccolo monello rimase ancorato dietro la figura esile della nonna.
L: - Noi non siamo di qui, siamo di to... - ^^
Lory era pronta a dire da dove arrivavano, ma Strawberry la interruppe con un calcio non troppo forte sul tallone sinistro, prendendo subito la parola.
S: - Noi non siamo di qui, siamo solo di passaggio per visitare alcuni parenti. - ^^
Lory, confusa dal comportamento dell'amica, decide di seguirla senza fare domande. (・༚・)?
?: - Oh, cura, come siete dolci. Purtroppo, non ci sono più giovani come una volta, pensano solo a divertirsi e non passare mai del tempo con i parenti più anziani. - ^^
Un dolce sorriso le illuminò il viso, e sembrava voler continuare a chiacchierare.
?: - Per caso, il vostro percorso è lungo? Scusatemi per la mia curiosità, ma sono una nonna, e voi, per la vostra età, sembrate coetanee di alcune mie nipoti più grandi. - ^^
L: - Si figuri signora, noi siamo dirette vicino alla stazione di Yoga. - ^^
La donna alzò un sopracciglio sorpresa dalla risposta della verdina, e dopo un attimo di silenzio, il suo volto divenne serio, mettendo in allerta le due adolescenti:
?:- Spero solo che non vi stiate recando nel luogo chiamato foresta di Gorosa-sama no Mori? Quel posto dicono sia infestato dai fantasmi dei primi abitanti uccisi dai Cyniclons, quando la guerra ebbe inizio molti anni fa.- ᓀ ᓂ
Solo accennare ai fantasmi con quel tono macabro usato dall'anziana signora, fece venire i brividi alle due amiche, specialmente a povera Strawberry, che in viso perse colore diventando bianco cadaverico. Lory tremava come una foglia, ma non volendo perdere il treno che finalmente era appena arrivato, coraggiosamente deciso di incamminarsi con la sua amica ancora sotto shock per quanto detto dalla signora. 〣(´.oo 。`) 〣
L:- Si-si fi-fi-furi signora!... Noi non vogliamo cacciarci nei guai, siamo solo di passaggio per visitare alcuni dei nostri parenti. - 〣( ⁰ ﹏ ⁰ ) 〣
La donna, sentendo queste parole, rilassò il suo volto e augurò loro buon viaggio, prendendo per mano il nipotino ed entrambi si diressero verso una destinazione sconosciuta per Lory. La verdina tirò un sospiro di sollievo, e accorgendosi che l'amica era immobile e silenziosa si voltò verso di lei. Con orrore, vide come lo sguardo pietrificato della rossa non desse segni di miglioramento. Mash fluttuava sgraziato intorno alla sua padroncina, preoccupato per le sue condizioni.
L:- Fragola? Stai bene? Ti vedo troppo pallida per i miei gusti, vuoi che ti porti qualcosa da bere? .- "0.0".
Lory scosse delicatamente la mano di Strawberry davanti al suo viso, ma non ottenendo alcuna reazione, iniziò a preoccuparsi. Era noto che Strawberry avesse sempre avuto una grande paura per tutto ciò che riguardava l'occulto, ma ridursi così solo per le parole di una signora anziana sconosciuta su un luogo di destinazione non che poteva concludersi in modo disastroso per entrambe.
L:- Starwberry, andiamo?... Altrimenti faremo tardi al nostro appuntamento. - (つ﹏ )つ
S:- Lory!... Per forza dobbiamo andare a Yoga?. Non possiamo fare un'altra volta? - (; ﹏ ;)
Strawberry era inchiodata al suolo e non voleva saperne di proseguire, anche se Lory cercava di tirarla. Il treno sarebbe ripartito a breve e non avevano tutto il giorno per aspettare il prossimo mezzo.
L:- Ti prego, Strawberry, non è il momento più opportuno per farti prendere dalla fasmfobia. Sai com'è fatto gli anziani, sono ancorati alle vecchie leggende. Sicuramente la signora lo diceva solo per fare uno scherzo - ( ﹏ )
Lory si sforzava di far scollare l'amica dal suo posto, cercando di trascinarla come se stesse sradicando un tronco d'albero reciso che testardamente non voleva lasciar andare. Per sua fortuna, a un certo punto, Lory riuscì a brevi tratti a trascinare l'amica paurosa verso il treno, che miracolosamente era ancora fermo.
S:- Ma lì ci sono i fantasmi, e lo sai che ne ho paura! .- 〣( º дº ) 〣
Strawberry scuoteva violentemente la testa, l'idea che nella stazione Yoga ci fossero delle presenze, le anime dei primi uomini che furono le prime vittime dell'inizio del conflitto tra gli uomini ei Cyniclons, le accapigliava i peli delle braccia, ma per fortuna Lory riuscì a trascinarla dentro il treno giusto in tempo prima che le porte si chiudessero alle loro spalle. Per tutto il tempo, Lory cercava di rassicurare l'amica dicendole che le presenze non esistevano e che la signora doveva essere sbagliata. Strawberry aveva il capo abbassato e la sua ansia non era stata calmata del tutto, mentre Mash stava appollaiato sulla spalla della rossa, cercando di consolare la sua padroncina con la sua infinita dolcezza.
Per fortuna, quando le due amiche arrivarono alla loro destinazione, e per essere una stazione "infestata", era ben frequentata da molte persone. Ma come già sapevano, con l'inizio del conflitto in Giappone, molte aree si erano spopolate e la grande immigrazione aveva avuto un forte impatto sia sull'economia del paese che sulle grandi città che si stavano svuotando. Un tempo la foresta di Gorosama no Mori era un piccolo spazio verde che si trovava a circa 10 minuti a piedi dalla stazione Yoga sulla linea Tokyu Denentoshi, ed era stato in passato molto frequentato sia dai residenti che dai molti turisti che volevano visitare questo piccolo gioiello della natura. Ma con l'incuria e l'abbandono della maggior parte dei suoi residenti, il piccolo Boschetto era cresciuto a dismisura diventando una grande distesa di alberi dai tronchi alti e robusti, e lo stesso destino era toccato anche ad altre aree, dove con il passare del tempo alcune "chiazze" di foresta si erano congiunte con altre foreste.
Le due protagoniste finalmente arrivano alla loro destinazione, e dopo qualche minuto videro un omone alto come un gorilla, con capelli e occhi scuri e il viso segnato da piccole cicatrici sul lato sinistro. La sua comparsa fece tremare di paura le due ragazzine, che in confronto a lui sembravano minuscole come delle formiche. L'uomo senza nome non disse nulla, ma si limitò a scrutarle, finché a un certo punto sembrò che gli si illuminasse la mente e forse riconoscendole le fece entrare, facendo da cicerone per le nuove arrivate che lo seguirono come ombre.
Come già immaginavano, i licantropi si erano ambientati bene, e la foresta era stata dichiarata zona off-limits agli estranei, e il clan di Pam era ben lieto di occuparla prima che lo facessero i pochi residenti rimasti. Il percorso era molto lungo e silenzioso, permettendo alle due amiche di ammirare la natura incontaminata e le varie forme di vita che la abitavano; il cinguettio di varie specie di uccelli era un buon sottofondo per calmare i nervi poco saldi di Strawberry. Lory si domandò se un giorno avrebbero potuto perlustrare insieme la foresta con Paddy; sicuramente le sarebbe piaciuto con la sua vena da esploratrice.
Alla fine, videro le prime case di legno e, avvicinandosi, notarono i primi licantropi che le osservavano allerta. Ma la grande mano dell'uomo le fece avvicinare, e mentre si incamminavano verso l'ex-stalla, l'uomo si fermò bruscamente, voltandosi verso le due ragazze.
?- Aspettate qui, non ci metterò molto. - ᓀ ᓂ
Entrò nell'edificio, e le due amiche, confuse, si guardarono, finché poco dopo aprì la porta e, con un gesto del braccio, le invitò ad entrare. All'interno, videro un grande tavolo di legno e alcune sedie già occupate da individui a loro sconosciuti, ma tra questi spiccava Gwen. Quando le vide arrivare, la bionda si alzò subito e, spalancando le braccia, si diresse verso di loro per abbracciarle calorosamente.
G:- Lory, Fragola, che bello rivedervi! Fatevi vedere, ma come siete cresciute, vi state facendo due belle signorine. Pam mi aveva già avvisata in largo anticipo del vostro spicco di crescita... Ma ditemi, come sta la piccola Paddy? Come mi manca quella biondina, raccontatemi come vi state trovando qui in Giappone? . - \( ω ) /
Nei suoi occhi c'era l'amore di una madre che vedeva le proprie figlie crescere a vista d'occhio. Gwen, come si era affezionata molto a Pam, lo stesso affetto si era esteso alle sue tre piccole protette. Come non si può amarle: Lory, nella sua infinita dolcezza, ti veniva voglia di avvolgerla in un abbraccio e coccolarti insieme alla verdina per tutto il giorno; Strawberry, nella sua esuberanza, sapeva rallegrare le giornate; per quanto riguarda Paddy, i suoi trucchi magici erano sempre più elaborati e ti sapevano strappare una risata, e il suo coinvolgimento nella vita della donna lupo era un toccasana.
S: - Paddy sta benone, e come penso che Pam ti abbia detto, noi stiamo vivendo nel suo maniero e stiamo utilizzando delle false identità mentre siamo in suolo giapponese, zia Gwen.- ^^
G: - Questo mi fa molto piacere. Ora che siete venuti, possiamo parlare del vostro arrivo un po' improvviso. - ^^
Nel suo viso si fece serio, e conoscendole, sapeva benissimo che le due adolescenti non avrebbero fatto tutta questa strada senza un valido motivo. Ricordandosi del motivo per cui erano venute, Strawberry estrasse dalla sua borsa a tracolla una lettera che con segnò alla donna. ᓀ ᓂ
S: - Stamattina ho ricevuto questa strana lettera, e leggendo il suo contenuto ho trovato molto sospetto il suo messaggio. -
G: - In che senso hai trovato sospetto il suo contenuto? -
Domandò la licantropa con una confusione dipinta in faccia, e non perdendo tempo, Lory rispose al posto della rossa.
L: - Se dai un'occhiata, potrai notare che la lettera è indirizzata a te, zia Gwen, e si accenna a un tuo infortunio e al fatto che hai appena subito un'importante operazione. -
S: - Io mi sono molto insospettita, mi sono chiesta se avessi sentito anche solo di sfuggita una notizia che ti sei sottoposta a un intervento. Ma per quanto io sia sbadata, certe informazioni non mi possono sfuggire senza che io non mi preoccupi per la tua salute. Ecco perché sospetto che ci sia dietro un messaggio nascosto indirizzato a te. -
Gwen ascoltò attentamente le parole delle due nipoti acquisite, ma anche lei trovò molto strano il contenuto della lettera. Vedendola in piedi senza l'aiuto di stampelle, era il ritratto della salute, e con un sopracciglio rialzato si rivolse alla rossa.
G: - Scusami tanto, Fragola. Da dove deduci che il "messaggio" nascosto sia indirizzato a me e non a te? Forse il mio nome è solo una copertura per confondere chi potrebbe intercettare la lettera in modo anomalo.
Il suo ragionamento stava in piedi, e mentre Lory stava iniziando a pensarla come la zia acquisita, Strawberry scosse il capo con decisione e con serietà disse:
S: - Zia, il messaggio mi è arrivato attraverso uno dei "giocattoli" di Pam, e questo non ti dice niente?
Ciò mise in allerta la bionda, e rivolgendosi nuovamente alla rossa, le rispose:
G: - Hai detto che il messaggio lo hai ricevuto attraverso uno degli "uccellini" di Pam? Era solo uno, e l'altro lo hai ricevuto?
S: - Zia, ti dico che era un solo uccellino. Conosco molto bene i "giocattoli" di Pam. Lei stessa ha fatto in modo che io e Lory li riconosciamo, e se uno di noi riceve un messaggio tramite loro, significa che c'è una certa urgenza. -
Gwen rifletté con molta calma; per quanto ne sapeva, le tre protette di Pam non sapevano con precisione dove fosse diretta. Ma non volendo creare panico, con un cenno del capo si spostò nel suo ufficio, seguita a ruota dalle due adolescenti. Mentre le due amiche si accomodavano nella poltrona all'interno dell'ufficio della bionda, quest'ultima si sedette nella sua poltrona ed estrasse da uno dei cassetti della scrivania una strana bottiglia contenente uno strano liquido trasparente. Gwen poggiò il foglio incriminato e, con la bottiglietta aperta e munita di contagocce, fece cadere alcune gocce sulle scritte visibili della lettera. Con molta attenzione, distribuì alcune gocce in punti strategici sul foglio e, dopo questa piccola operazione, avvitò con calma il tappo della bottiglia e la ripose al suo posto.
Durante tutto ciò, venne assistita dalle due ragazzine. Vedendo che la loro zia acquisita si era interessata alla lettera, rimanendo con i gomiti appoggiati sulla superficie dura della sua scrivania da lavoro e le dita delle mani congiunte, Gwen rimase ad attendere che succedesse qualcosa. Strawberry, trovando la cosa molto strana dal suo punto di vista, osò chiedere alla zia il motivo del suo comportamento bizzarro.
S: - Scusami tanto, zia Gwen, ma perché hai versato con il contagocce lo strano liquido sulla lettera? E perché sei in attesa? - ( ● ᆺ )?
Gwen le sorrise, forse grata dell'interessamento della rossa, e con un sorriso dolce rispose molto volentieri:
G: - Strawbery cara, quello che ho messo nella lettera è un liquido speciale, serve per rivelare se nella lettera c'è un messaggio nascosto che devo decifrare. A seconda di quanto sia lungo il messaggio da decifrare, il tempo che la reazione del liquido faccia il suo effetto può variare... Ah, eccolo! - ^^
Mentre Gwen spiegava cosa stava facendo, si accorse che la sua attesa era stata ripagata e le prime parole iniziarono a sbucare dal nulla. Concentrandosi sulla seconda lettura, i suoi occhi diventarono avidi e la sua espressione cambiò man mano che la lettura proseguiva e diventava molto cupa.
G: - Ragazze, per favore, potete uscire per un momento? Ho bisogno che voi mi portiate la persona che vi ha scortate nella foresta verso il nostro villaggio nel mio studio. Vi chiedo di pazientare ancora un pochino. Come aveva predetto mia cara Strawberry, Pam ha mandato un messaggio e il suo contenuto non è quello che mi ero immaginata di leggere. - ≖̥ ≖͞
Le due adolescenti si allontanarono e, mentre si dirigevano verso la sala delle riunioni, entrambe si chiesero cosa ci fosse scritto di così pauroso da richiedere che loro uscissero.
S: - Mi domando cosa ci sia scritto. Ho sospettato che la lettera avesse un secondo significato, ma non così da far preoccupare la zia Gwen. - (•́ _ •̀ )
L: - Infatti, credo che sia successo qualcosa a Pam che non vuole che noi lo sappiamo. - (ó ﹏ ò 。)
Lory si stava preoccupando molto, considerando che era stata come una sorella maggiore per tutti loro, ed essere tagliata fuori dalla conoscenza delle vere condizioni di Pam la feriva un po'. Fragola, vedendola giù di corda, la consolò con un sorriso che la verdina ricambiò. Entrambi arrivarono alla sala riunioni, e di fronte alla porta chiusa c'era lo stesso uomo che le aveva accompagnate. Avvicinandosi a lui, Strawberry richiamò la sua attenzione toccandogli il braccio muscoloso.
S:- Ehi, bel muscoloso! -
L:- 〣( º дº ) 〣-
?:- Hmm!? -
L'uomo si limiterà a voltarsi verso la sua direzione, forse sorpreso di essere stato chiamato così dalla rossa. Lei, vedendolo voltarsi verso di lei con un'espressione seria, fece istintivamente uno o due passi indietro, iniziando a rimuginare se chiamarlo in quel modo non fosse stato offensivo.
S:- Mi scuso se ti disturbo, ma la zia Gwen ha chiesto di vederti nel suo ufficio, sembra urgente. -
Strawberry, un po' imbarazzata, si grattò la testa con la mano, mentre Lory, silenziosamente impalata al suo posto, sembrava una statua di sale, osservando la strana interazione tra la sua amica e l'uomo senza nome. Per quanto riguarda quest'ultimo, non sembrava minimamente offeso dal soprannome improvviso dato dalla rossa; con un cenno del capo, fece intendere di aver capito il messaggio. Senza dire altro, Strawberry trascinò l'amica fuori dalla ex-stalla.
L:- Fragola, come hai potuto chiamarlo in quel modo!? potevo averlo offeso, non sappiamo come avrebbe potuto reagire. - 〣( º Δº ) 〣
Lory era rossa per lo sfogo contro l'amica incosciente, che sembrava così concentrata alle sue parole da non rendersi conto di ciò che stava facendo. Lory sospirò; le sue parole sembravano udite solo a metà, se non del tutto ignorate, dall'amica, ma conoscerla le impediva di stupirsi.
S:- Lory, come pensi che avrei dovuto chiamarlo? Ammasso di muscoli? Dal momento che nessuna di noi conosce il suo nome, credo di essere stata molto educata. - ╮(^ ^)╭
L:- Ma ci sono modi e modi per attirare l'attenzione delle persone... -
Non volendo continuare su quel tema, le due amiche trascorsero le successive due ore ad attendere. Ogni tanto, poteva udire voci alzarsi di tono dalla direzione dello studio di Gwen, che si trovava al piano terra. Non sapevano cosa si stesse dicendo, ma erano sicure che l'argomento centrale fosse la lettera che entrambe avevano portato con sé. Mash, che poteva godersi un po' di aria fresca, volava liberamente e ogni tanto si faceva coccolare dalle due amiche.
A un certo punto, Strawberry sentì il cellulare vibrare e, vedendo che la chiamata proveniva da Paddy, sia lei che Lory si guardarono dritte negli occhi. Per un momento, erano incerti su come procedere.
S:- Lory, che faccio? Se risponde, Paddy inizia a interrogarsi su perché non l'abbiamo portata con noi. -
Si lamentò la mezzana, già immaginando un gran mal di testa. Lory, imbarazzata, disse le prime cose che le venivano in mente.
L:- Sai che se non le rispondi, si attaccherà al cellulare finché non risponderai alla chiamata. - ^^
Strawberry sapeva che Lory aveva perfettamente ragione, e abbassando il capo prese la saggia decisione di rispondere alla bambina.
Pa:- BERRYYY- ONEE CHAAAN, DOVE SIETE TU E ONDINA- ONE CHAN? Non vi vedo da stamattina, dove siete? Perché non mi avete portata con voi? .- ( ✪)
Strawberry era molto confusa, non capiva perché Paddy la stava chiamando con il suo falso nome. Come pattuito con Pam, loro tre si potevano chiamare con i loro veri nomi quando erano sole, ma sentendo un bisbiglio di rumori come sotto fondo Strawberry le venne un dubbio, avvicinandosi il cellulare all'orecchio con tono basso e incerto le rispose:
S:- Paddy, tutto bene?... Mi sembri strana stamattina! - ( ᓀ - ᓀ ) 💧?
Altri suoni si sentirono dall'altra parte del cellulare, e la bambina ci mise qualche secondo di troppo per rispondere e il suo tono non dava molte speranze alla rossa.
Pa:- No, no!...Va tuuuuutttoooo beneeee. Non vedo l'ora che tu e Ondina one-chan torniate a casa..- ( )
Il sopracciglio della rossa si è alzato, e non essendo convinta al cento per cento Strawberry sentiva che Paddy le stesse nascondendo qualcosa, conoscendo la biondina sapeva che questo suo comportamento è dovuto quando stava combinando qualcosa o ha già fatto qualche danno.
S:- Paddy, non è che stai facendo qualcosa di cui sai che non dovresti fare ma che molto probabilmente hai fatto? .- ( _ )
Pa:-...non so di cosa stai parlando di Berry one-chan, io mi stavo chiedendo giusto cosa stavate facendo tu e Ondina one-chan!. - ^^
La puzza di bruciato era chiaramente palese per la rossa, che socchiudendo gli occhi divenne sempre più sospettosa verso la bambina.
Pa:- Chi io?...non ho mai fatto nessun danno nel maniero da quando siamo arrivati, per cosa mi hai scambiata, per una bambina di cinque anni? -
S:-Hmm! ...Non è quello che io mi ricordo, ma non ti devi preoccupare io e Lory tra un po' faremo ritorno al maniero, e tu cerca di non fare altri danni, capito? -
Pa:- ...CHE BELLOOO, finalmente ci sarà da festeggiare. - ୧ ( ✪) ୨
S:- Cosa intendi ci sarà da festeggiare? Paddy? PADDY?... accidenti, le sarà caduta la linea. - (っಠ‿ಠ )っ
Strawberry quando sentì Paddy gridare che ci sarà da festeggiare, il tono della piccola era lontano dal cellulare forse lo ha detto sperando che la rossa non la sentisse?
Lory vedendola con il cellulare in mano ma che lo asservava come se lo vedesse per la prima volta, si avvicinò all'amica e con tono incerto le chiese.
L:-Che cosa voleva Paddy? .- 〣( ⁰ ﹏ ⁰ ) 〣
S:- Io non ne sono molto sicura, all'inizio aveva chiamato per sapere dove eravamo, ma la cosa che mi ha un pochino insospettire è stato quando ci ha chiamate con i nostri falsi nomi e il suo tono accondiscende lo stesso quando ha combinato una delle sue. La cosa mi puzza parecchio, ma dal momento che ne James né le altre cameriere hanno chiamato, forse non ha preso fuoco il maniero. -
L'ultima frase fu detta con tono scherzoso, e Lory insieme a Strawberry ridacchiarono per la battuta della rossa. Per loro fortuna, la riunione di Gwen si concluse poco dopo la strana chiamata di Paddy, e avendo tra le mani una lettera, la donna-lupo, seria in volto, si rivolse alle due ragazzine. Si limitò a dire che il messaggio diceva che alcuni cuccioli di licantropo dall'America misteriosamente si sono teletrasportati nel suolo alieno, e che Pam, essendone venuta a conoscenza, si sta adoperando per tutelarli fino a quando non troverà un modo più sicuro per trasferirli nel suolo umano. Le due amiche furono scioccate dal racconto della notizia, ed ecco perché, per la riservatezza, una di loro dovrebbe consegnare il messaggio di Gwen al "giocattolino" di Pam. La sua lettera era la risposta al messaggio segreto della ragazza. Durante il viaggio di rientro, le due amiche ne discussero tra loro, e la lettera di Gwen fu "ingerita" dal piccolo Mash. Fino a quando non sarà consegnata all'uccellino robotico, la lettera sarebbe stata ben conservata all'interno del robottino rosa. Volendo metabolizzare meglio la scioccante notizia appena appresa sui bambini, le due amiche non chiamavano James per riprenderle; entrambi fecero il solito pezzo di strada che di solito facevano quando dovevano andare a scuola.
(Accidenti, che operazione complicata- Kj ( - )💧 )
L: - Non ci posso credere!... Dei cuccioli di licantropo si sono trasferiti dall'altro capo del mondo. Poverini, come staranno impauriti a ritrovarsi in un posto a loro sconosciuto. - 〣(._.`) 〣
Lory si sentiva male solo al pensiero che dei bambini piccoli fossero così lontani dai loro affetti familiari, e un brivido la colse improvvisamente per tutto il corpo. Anche Strawberry era ammutolita, riflettendo su tutta la faccenda. Certamente, molti dettagli erano stati celati a entrambe, ma il vero problema sarebbe stato una sorta di dopo. Vedendola in totale silenzio, Lory le chiese:
L: - Fragola, va tutto bene? Se è per la questione dei cuccioli, non devi preoccuparti. Pam si occuperà di tutto e in un battito d'occhio ritorneranno dalle loro famiglie. - (•́ _ •̀ )
Detto ciò, entrambe si trovarono davanti ai cancelli che delimitavano i confini del maniero del clan Uchiha, ed entrando continuarono a discutere dell'argomento.
S: - Lory, non dubito delle capacità di Pam di vegliare sui bambini. Sono preoccupata per il dopo... Nessuna di noi due conosce i retroscena di questa strana dinamica e come potrebbero nasconderli. Un gruppo di bambini piccoli non starà certo in silenzio, faranno molto chiasso. Ma il vero problema è come faremo a nasconderli a... - (._.`)
La frase lasciata a metà fece scattare la molla nella testa della verdina, che anche lei si rese conto del grosso intoppo di ospitare un gruppo di bambini presso loro sconosciuti.
L: - Per caso ti riferisci a Ghish? Hai paura che, se viene, potrebbe fare domande su perché ci sono i bambini al maniero? - (^~^)
Appena Lory menzionò il nome del ragazzo cyniclon, un forte mal di testa colse alla sprovvista la povera rossa, e sentendo che l'amica aveva fatto il collegamento per la sua preoccupazione, si rivolse verso di lei supplichevole.
S: - Lory, te ne prego, non nominare Ghish. Già basta Paddy con le sue stramberie. È questo che mi preoccupa: come faremo a gestire i bambini e Ghish contemporaneamente? Mi sento male, solo a pensarci. - (•̀ •́ ╬)ノ゙゙
K: - Bambolinaaa! - ^^
Da lontano si udì l'eco dell'unico individuo di sesso maschile che Strawberry non voleva né vedere né sentire.
Sentendosi chiamata con quel nomignolo ridicolo, la rossa fu presa da un forte brivido che le fece rizzare i peli del corpo.
S: - No, ti prego. Come si dice, "parla del diavolo ed ecco che spuntano le corna". Ma perché non ho un attimo di pace? - (人口`)
Lory le sorrise, anche lei imbarazzata della situazione appena creatasi, ed ecco che entrambe capirono il vero significato dello strano comportamento di Paddy. ^^💧
ANGOLO AUTRICE:
Che bel capitolo, finalmente gli agenti fanno il loro vero debutto, e allo stesso tempo si scopre qualcosa sul "comandante". Ditemi la verità non vi aspettavate che Oscar sia dietro a tutto questo?
L'ultima parte dove Kisshu chiama Berry mi ha fatta ridere un sacco, mi dispiace molto per la povera Lory che dovrà a che fare con gli scleri dei Strawberry. 。・゚゚・(๑≧∇≦ )) ・゚゚・。
Per quando ho cercato su internet i vari mezzi ei percorsi che avrebbero potuto usufruire di Strawberry e Lory, e facendomi due conti ho dovuto mescolare un poì di tutto.
S:- Accidenti a te Kaja, ma perché mi hai fatta rivivere la mia fasmfobia dei fantasmi? - (– ︿– ꐦ ;)
Kj:- Mamma mia Strawberry, ma quando la fai difficile tu, mica li hai visti questi fantasmi. - (💧 ಠ⌓ಠ )
S:- Fantasmi no, ma alla fine del capitolo mi hai fatto apparire di nuovo Ghish!. - 〣(○^○) 〣
K:- Eccomi, mi sono sentito nominare. - ^^
S:-AAAHHHHH!. - ٩ ( Ä ) ۶ !
Kj:- Bene! Mentre Strawberry è a terra, svenuta per l'improvvisa apparizione di Kissu, io me ne approfitto per salutarvi e ringraziare di cuore chi in silenzio mi sta seguendo in questa mia impresa.
Spero che vi possiate l'asciare un commento per sapere cosa ne pensate, e che questo capitolo vi sia gradito.
Kledy. ❤
SVETLANA
Significato: "luminosa".
Müller
nome maschile svizzero
Daisuke: Un nome molto diffuso, Daisuke può significare "grande aiuto" o "favorevole".
佐藤・さとう(Satou)
RITSU
Significato: "Rispettoso della legge".
