EPISODIO 7- CIAO, MAMMA!

EPISODIO 7- CIAO, MAMMA!

Dicono che la notte sia propizia, per Pam, non lo era affatto. Dopo l'attacco da parte dei Cyniclons e dal ferimento delle ragazze. Quel poco che era riuscita a dormire, l'insonnia la portò ad alzarsi dal letto a un'ora molto prima delle 07:00 del mattino.

In silenzio, si vestì delle prime cose che le capitarono sotto tiro, insieme a Zanna Bianca si misero in marcia fuori dal maniero.

Le prime luci del nuovo giorno, hanno sempre regalato i migliori attimi di pace a Pam. Peccato, che non si poteva avere lo stesso risultato quando stava in America. Con tutta calma marciò verso una stradina secondaria che era quasi ricoperta dalla vegetazione, ma per Pam che la conosceva molto bene l'avrebbe percorsa anche a occhi chiusi.

Dopo un bel tratto di strada in un assoluto silenzio, arrivarono verso una piccola chiesa semi abbandonata, ma che conservava ancora la sua bellezza. La chiesa era di medie dimensioni, con un portone di un legno scuro e dalle vetrate ricoperte di mosaico di mille colori. Appena entrata, lei fece il segno della croce, per incamminarsi verso in una delle panche più vicine all'altare.

Pregò per un bel pezzo, la sua lupa si accucciò vicino ai suoi piedi. Il silenzio era confortevole per l'ereditiera del clan Uchiha, tanto che da lontano sembrava che stesse dormendo.

Da dove era venuta, Pam si era nuovamente alzata per spostarsi verso un'altra meta. Zanna Bianca camminava accanto alla sua padrona, contenta per la loro passeggiata mattutina.

Un campo santo sbucò alla loro visuale, permettendole di avvistare le prime lapidi con i nomi di chi stava riposando. La lupa si mise ad annusare una per una le lapidi senza mai perdere di vista la giovane padrona, mentre quest'ultima si avvicinava verso una cappella che si distingueva dalle altre per la sua struttura e dalle sue buone condizioni.

Forse il guardiano era stato di recente per dare una ripulita? Si chiese la ragazza, doveva ricordarsi di parlare con il custode del cimitero prima di partire con il patrigno. Solo a pensarci le vennero i brividi, ancora non capiva perché aveva accettato una missione del genere, era ovvio che è una condanna a morte. 〣( ⁰﹏ ⁰)〣

Dentro la cappella c'era la foto di una giovane donna sulla trentina, il suo sorriso era molto solare. Anche nella foto, si capiva subito che la donna ritratta doveva essere una persona solare che apprezzava la vita, e s'è le goduta fino all'ultimo giorno della sua vita terrena.

Davanti a quel sorriso, Pam sorrise anche lei, felice di essere tornata dopo così tanto tempo che le parve quasi un sogno a occhi aperti.

P.: -Ciao mamma, vedo che ti stanno trattando bene i guardiani del cimitero. Scusami sé non sono potuta venire, spero di poter ricuperare. Sai?... Oscar mi ha fatto una proposta che ero sul punto di rifiutare, ma come ben sappiamo è un bravo oratore e questa volta ho dovuto assecondarlo. Le ragazze sono cresciute, se le potessi vedere, sono delle belle signorine. E non ci vorrà molto, prima che inizieranno con i loro primi appuntamenti. - (∩_∩)

Nei suoi occhi c'era un velo di malinconia, come le mancava molto sua madre, che aveva una voglia di vivere e per uno scherzo del destino, le era stata portata via.

Lei, che tra tutti gli altri esseri umani se n'è dovuta andare così presto, strappata dalla vita terrena e dalla sua bambina. Pam aveva già fatto i conti che lady Elisabeth, sua madre non sarebbe più tornata. Ma con le ragazze che le gravitarono sempre intorno, le davano una buona distrazione sul suo lutto che ha dovuto subire da giovane.

P.: -Sai mamma... Dicono che il tempo è la migliore medicina per guarire le ferite, e le mie le sto iniziando a guarire lentamente. Ci sono quelle mattine che non trovo la forza di alzarmi dal letto, poi mi ricordo di non essere sola. Ho tre ragazze, che mi riempiono le mie giornate con sorrisi e risate. - ('-ι_-')

Nel suo silenzio c'era un mondo a parte, a Pam le andava bene così. Quando andava a visitare la madre al campo santo preferiva farlo da sola, nelle ore più improvabili e senza il rischio di imbattersi in qualcuno, non era molto propensa di parlare e questi momenti li voleva solo dedicare a sua madre.

Con la coda dell'occhio vide i fiori che erano secchi, prese nuovamente nota mentale di cambiarli, quando la prossima volta sarebbe andata a trovarla.

Con una piccola preghiera silenziosa e la sola compagnia della sua fidata lupa, si incamminò verso il maniero prima che qualcuno notasse la sua scomparsa.

Doveva ancora parlare con gli agenti, che la scorsa notte erano intervenuti per indagare per l'attacco da parte degli alieni, già a pensarci le veniva l'emicrania.

Incrociava le dita, sperando che il colloquio con chi doveva interrogarla fosse veloce.

Senza essere viste da nessuno, lei e Zanna Bianca in silenzio tornarono in camera, per prepararsi sia per la colazione che l'arrivo degli agenti. La mattinata sembra iniziare bene, dopo una rapida doccia e il cambio di vestiti, l'ereditiera fece un salto per vedere come stavano Berry e Nenè, dopo l'attacco di ieri sera erano ancora intontite.

La caviglia di Berry era quella che ne risentiva di più, e la rossa aveva ricevuto una lavata di capo dalla maggiore del loro gruppo per l'incoscienza del suo gesto avventato. Berry subì la ramanzina in silenzio, ma felice che lei e le altre stavano tutte bene.

Nella sala da pranzo c'erano il conte e la sua figliastra, Ondina preferì fare colazione in camera sua, per poi prepararsi anche lei per l'interrogatorio degli agenti.

C.O: - Ho saputo che due delle tue ospiti, sono state aggredite da una chimera di livello 3. Mi auguro che non si siano fatte nulla di serio. - ( ・ิ_・ิ)

Il conte fu il primo a prendere parola, dopo aver sorseggiato il suo caffè mattutino. Ci fu un lungo silenzio prima che lady Nico Robin prendesse la parola.

N.R: - Si... Ieri sera dopo il trambusto ci siamo separate per cercare Nenè, (la più piccola del gruppo). Per sua fortuna, stava bene a qualche graffio superficiale. Quella che si è fatta male tra la caviglia e il piede, è Berry. -

Detto ciò, la ragazza prese la sua tazza fumante del suo tè preferito, per poi sorseggiarlo anche lei.

E così, che si svolse la colazione tra di loro, la classica situazione installo che avveniva da anni.

La tenzione in sala fu stroncata dall'arrivo di una delle cameriere, che avvisò ai due commensali dell'arrivo degli agenti, per partire con l'interrogatorio.

All'arrivo dei due agenti del governo, si separavano in due parti, uno nella grande biblioteca dove al suo interno risiedevano molti generi di libri.

La giovane ereditiera entrò in silenzio vedendo già seduto un agente inviato dal governo. L'uomo in questione, le apparve come un soggetto sulla quarantina d'anni. Ha i capelli castani corti, gli occhi del medesimo colore e i baffi.

Di corporatura era nella media, per quando riguarda il suo outfit era camicia bianca, giacca, scarpe e cravatta di colore nero.

?-Unguento... signorina Uchiha. Sono l'agente Masaya Amane, sono stato assegnato dal mio dipartimento per interrogarla per l'attacco di ieri sera. -

E così, che prese l'inizio dell'interrogatorio tra la giovane Nico Robin e il suo interlocutore. Mentre nell'altra parte del maniero, l'altro agente era una giovane donna sui trent'anni, si era presentata come Kiyomi Hidaka, donna bellissima e sofisticata, bionda sensuale e dagli occhi di giada.

A differenza del suo collega maschio, lei indossa una going to scura, che le arrivava fin sopra le ginocchia, camicetta chiara con maniche lunghe, collant nere e scarpe con tacco 12 cm.

I suoi capelli biondi, erano raccolti da uno chignon semplice ma elegante. Non portava n'è gioielli n'è altri accessori, la signorina Hidaka doveva essere una persona molto pratica.

Anche lei, come il suo collega non perse tempo ad interrogare una per una le tre ragazze. Con un block notes, prendeva appunti con una velocità impressionante, senza l'asciare nulla al caso.

Il caso volle, che l'interrogatori da parte dei due agenti sugli abitanti del maniero Uchiha svolsero al termine prima di quando si possa immaginare.

Nico Robin stava facendo le veci del conte, lei per accompagnare i due inviati del governo verso l'ingresso del maniero, mentre il suo patrigno era dovuto andare per sbrigare delle questioni di serie importanti.

Le doveva sembrare un'eternità accompagnarli verso l'uscita, lei non vedeva l'ora di stendersi sul suo letto per scaricare tutta la tenzione che aveva accumulato durante l'interrogatorio con l'agente Amane. Non era andata così male, preferiva fare altro che perdere il suo tempo con gli agenti del governo giapponese, in una mattinata così soleggiata.

Era avvolta nei suoi pensieri, mentre stava percorrendo uno dei tanti lunghi corridoi del maniero, quando sentì un urlo così agghiacciante da gelarle il sangue nelle sue vene.

B: - AaaaaaaHHHHH...- ヾ(❍∀❍)ノ

N.R: -BERRRYYYYY...- 〣(⊙_⊙') 〣

L'urlo proveniva dal giardino posteriore dell'immensa abitazione, Nico Robin non perse tempo che corse con tutto il fiato che aveva a disposizione in quel momento.

Il suo cuore palpitava a mille, non osava pensare cosa le fosse successo da portarla a urlare. E pensare che si era infortunata ieri sera per l'attacco dei Cyniclons, non pensava di correre in soccorso ancora una volta a Berry, in così poco tempo.

Era appena arrivata nel luogo dove aveva sentito urlare Berry, quando la vide alzata sorretta dalle sue stampelle provvisorie, e guardare in alto con uno sguardo pietrificato. Nico Robin alzò lo sguardo, per vedere cosa avesse sconvolto così tanto Berry. E quello che vide, non credette quello che i suoi occhi le stessero mostrando

N.R: -No... Non può essere, sto sognando. - (⊙_⊙')

Doveva già immaginarselo, che non era giornata. Di certo oggi, sarebbe stata una giornata molto campale per lei...

ANGOLO AUTRICE:

Rieccomi con un nuovo capitolo modificato. Adoro l'asciare in sospeso i capitoli, credo che danno quel pizzico di intrigo che di solito viene svelato nei prossimi capitoli. Secondo voi, cosa ha sconvolto così tanto alla nostra Berry da portarla ad urlare?

Non so voi, ma questa volta preferisco non inserire molti dei miei commenti in tutti i capitoli come facevo nella vecchia edizione, mi sembra molto sforzata la cosa. ʅ(–ᵌ–)ʃ

Spero che questa nuova edizione vada meglio di quella precedente.

Se non avete notato ho usato un pò a casaccio i nomi dei due agenti e non ho inserito il colloquio tra di loro e le nostre protagoniste per non appesantire molto il capitolo. Il personaggio dell'agente donna Kiyomi Hidaka mi sono un pò inspirata a Eva Kent.

E per quando riguarda gli " Occhi di Giada"

Che significato ha la giada?

La giada è legata alla fortuna, alla saggezza e all'energia dell'abbondanza. Questa pietra è una componente essenziale di ogni collezione di minerali. Secondo la tradizione della cristalloterapia, la pietra di Giada può essere considerata la pietra della prosperità a 360 gradi.

E questo è tutto gente, al prossimo capitolo. ✌

K.J ❤