EPISODIO 1*18

Tornò un po più tardi del previsto ma di sua moglie neanche l'ombra.

Sarebbe tornata a breve, disse la cameriera.

Il tavolo era già apparecchiato per la cena con le ragazze e Richard si diresse di sopra per cambiarsi.

Poi si sistemò nello studio a porta aperta, sperando di vedere la moglie rientrare.

"Sono a casa"

"Emily"

"Signora al telefono per lei"

"Emily cara..." disse raggiungendola.

"Scusa devo rispondere. Ciao Richard"

Gli voltò le spalle e la vide salire di sopra mentre parlava al ricevitore.

Sospirando tornò nel suo studio.

Tempo che sedette, il telefono squillò.

"Pronto... Trix!" e il suo viso s'illuminò come un'insegna a Natale.

Era raggiante mentre più tardi dava alle sue donne la notizia.

Si sentiva finalmente considerato ma non lo fece di proposito a non sentire Emily che per 4 volte prima di ricever risposta, chiese QUANDO sua suocera sarebbe arrivata.

Tanto lui amava la madre, tanto lei era terrorizzata dalla suocera.

Si alzò e si diresse in cantina, seguita da Lorelai.

Fece come una pazza mentre ritirava fuori ogni tipo di regalo che la donna più vecchia aveva fatto loro in tutti quegli anni.

La figlia la prese in giro, non capendo perché tanta ansia.

Ma per Emily la questione era seria.

Amava Richard con ogni fibra del suo essere ma sua madre... era un'altra storia.

Aveva provato, Dio sa quanto aveva provato per amore del marito, ad andare d'accordo o almeno a sopportare la suocera.

Non c'era niente, niente di quello che Emily faceva e diceva andava mai bene a Lorelai I.

Le pietanze non erano ben cotte, il giardiniere aveva lavorato male, il letto era scomodo.

Emily stessa non andava bene: i suoi capelli erano troppo gonfi o troppo piatti, era troppo magra e non abbastanza in forma.

Da anni Emily si sentiva dire queste cose e, cosa peggiore, suo marito sembrava ignaro.

Era come se lui avesse con sua madre, lo stesso rapporto che sua figlia aveva con Rory.

Perché nessuno voleva averlo con lei?

Era così gelosa e triste.

Come previsto, la visita era stata una continua lamentela.

Richard d'altro canto non era mai stato più euforico.

Aveva totalmente dimenticato la collana e concentrava tutte le sue energie su sua madre quando tornava dal lavoro.

La vile arpia, dopo aver fatto il terzo grado alle nipoti, e scoperto l'aiuto economico che figlio e nuora davano per la Chilton, decise di offrire lei dei soldi a Rory.

A questa notizia, Emily sentì il suo cuore farsi a pezzi.

Non aveva mai veramente parlato con suo marito di sua madre, lui adorava troppo quella donna e se non riusciva a vedere e sentire quando era presente, non si poteva certo sperare che le credesse sulla parola.

Ma Emily non poteva più tacere.

Da quando era arrivata la suocera avevano dormito in camere separate, o per lo meno ci avevano provato. Non riuscivano a funzionare bene da soli.

Ma quel pomeriggio, si fece forza e disse a suo marito tutto quello che le ronzava per la testa.

Non c'era modo che Trix la ascoltasse e aveva già incrinato nuovamente il rapporto con Lorelai chiedendole di rifiutare i soldi, usando come scusa che sarebbe stata messa da parte una volta che Rory avrebbe avuto a disposizione tale denaro.

L'unico che poteva fare qualcosa era quell'ottuso di suo marito.

"Richard devo parlarti" disse catapultandosi nell'ufficio del marito mentre la suocera finiva di vestirsi. Aveva poco tempo.

"Emily..."

"Devi impedirglielo! Hai capito! Dille di cambiare idea"

"Non ti capisco"

"Al diavolo certo che non capisci ma non importa. Dì a tua madre di rinunciare. Hai capito? Altrimenti ti renderò la vita un inferno" se ne andò ma lui la seguì.

"Isterica! Sei troppo isterica, non voglio parlare con te"

"Tu mi rendi isterica"

"Cosa pretendi che io le suggerisca?"

"Che lei ritiri immediatamente la sua offerta"

"No"

"Richard Gilmore ho sopportato tua madre per tanti anni"

"Vuoi parlare più piano!?"

".. Ma quando è troppo è troppo"

"Non urlare"

"E invece urlo"

"Se adesso faccio come suggerisci offenderò mia madre e io non voglio questo"

Fissandolo con rabbia svuotò il sacco sperando capisse una volta per tutte.

"Stammi a sentire, non m'importa se mi disprezza e non mi ha mai stimata.

Non m'importa se crede che infango la famiglia e il suo nome. Anche se mi reputa una poco di buono.

Ho abbandonato da un pezzo la speranza di entrare nelle sue paranoiche grazie ma quella donna è orribile ed egoista e io non permetterò più che faccia i suoi comodi"

"È di mia madre che stai parlando?!"

"Si esatto di tua madre... di quella che arriva senza preavviso, e demolisce tutto ciò che avevo pazientemente costruito"

Si buttò tristemente a sedere sul divano sperando che la donna in questione non l'avesse sentita.

"Emily tu devi dirmi qual'è il problema"

"Non tornerà più e tu lo sai"

"Chi? Mamma? Certo che tornerà"

'Sei volutamente ottuso?!' voleva chiedergli, invece disse sommessamente:

"Lorelai"

"Cosa?"

"Non la vedremo più una volta che avrà messo le mani sui soldi lo capisci vero?!"

Trix entrò dicendo di andare perchè il taxi le aspettava, e Richard ebbe solo pochi secondi per capire.

Per capire davvero.

Emily, la sua Emily, la donna che non gli avrebbe MAI fatto o chiesto nulla che lo facesse soffrire, lo stava implorando di andare contro sua madre.

Aveva ragione, pensò quando fu solo. Se Rory avesse avuto a disposizione quei soldi se ne sarebbe andata per sempre.

Beh forse non per sempre, sembrava che infondo stesse abbastanza bene con loro, ma di certo lei e sua madre sarebbero state libere.

Libere dalle cene del venerdì.

Libere di andare in Europa e poi.. dove era quel posto? Fetz!

E Richard sapeva quanto Lorelai desiderasse essere libera da Emily purtroppo.

Si fece uno scotch e sedette nuovamente.

Ricordava ancora l'emozione di quando Lorelai era venuta a chiedergli un prestito per la Chilton.