Due settimane passarono in fretta, e il signor Carson reclutò il signor Lang per la cena in onore del signor Matthew alla quale sarebbe stato presente anche Carlisle.

Il maggiordomo era visibilmente rigido e agitato, contento però di aver organizzato la cena con la governante attraverso dei biglietti lasciati a turno sulle scrivanie.

Non avevano infatti più avuto alcun tipo di integrazione.

Il nipote della signora Patmore era stato dato per disperso, e la stessa chiese gentilmente a Lord Grantham di informarsi.

Cora aveva intanto circuito il marito per avere un favore ma non gli disse che si trattava di Barrow.

Il ragazzo tornò a Downton e O'Brian lo portò nella sala della servitù.

Quando questo espresse le sue opinioni sul signor Carson, rimasto senza camerieri, la signora Hughes entrò e difese a vivavoce il suo amore, trattenendosi a malapena:

"Possiamo fare a meno del tuo sarcasmo, Thomas!" poi se ne andò.

Ethel lo fissava come un pezzo di carne ma ovviamente non c'era trippa per gatti.

Il signor Carson arrivò e parlò direttamente con la ragazza, totalmente incurante della visita in divisa.

Una volta che tutti (da Lady Violet a Lady Isobel, da Carlisle alla signorina Swire, da Matthew a Rosamund) furono seduti, la cena ebbe inizio.

Lang iniziò a fare un pasticcio con i turni tanto che il maggiordomo volle fare da sé, versando però la salsa sul vestivo di Lady Edith. Nello scusarsi, l'uomo si accasciò su sé stesso.

Fortunatamente Isobel era proprio lì e lo soccorso subito, insieme al resto della famiglia.

Ognuno fece la sua parte.

Mary infondeva conforto e coraggio, pur essendo terrorizzata.

Robert gli aprì la camicia.

Edith e Branson vennero mandati a prendere il dottore mentre Cora chiamava in ospedale.

Matthew e Sybil lo portarono di sopra.

Gli unici che sembravano nom essere scalfiti dalla cosa ma anzi un po scocciati erano Sir Richard e Lady Violet.

Qualcuno era corso a chiamare la signora Hughes che si precipitò in salotto.

"Aiuto io Lady Sybil a portarlo di sopra, signora Hughes fateci strada"

La donna era a bocca aperta come un pesce, cercando di calmarsi e tenere a freno la lingua.

"Vi do una mano" disse Lady Mary che in quel momento guadagnò punti agli occhi della governante.

"Non c'è bisogno so come fare" rispose Sybil.

"No sono sicuro che non sarà necessario Milady" bofonchiò Carson sofferente.

"Ora non sono Milady Carson, sono l'infermiera Crawley"

Impotente, la signora Hughes organizzò la cena, lanciando ogni tanto qualche sguardo alle sue spalle.

"Signor Lang... signor Lang venite...Anna ed Ethel ora dovrò affidare a voi la cena.

Liberiamo la tavola e passiamo al secondo. Daisy tu prendi l'arrosto e i condimenti.

Anna tu dovrai servire il vino. Signor Lang riordinate la sala"

"Me ne occupo io" intervenne la signorina O'Brian.

"Non dovete"

"Non mi pesa affatto"

"Vi ringrazio.. potete andare da basso signor Lang"

Finita la cena, Sarah si occupò del valletto, scambiando due parole finché non furono raggiunti dalla governante, che aveva appena finito di parlare col dottore.

"Signor Lang ... vi credevo già di sopra?!"

"Voleva appendere la livrea per non sgualcirla"

"Bene, discuteremo della cena un'altra volta ..per ora buona notte"

"Buonanotte signora Hughes"

"Buonanotte"

Intanto Mary era andata da Carson.

Alla fine lui le aveva detto:

"Posso darvi un mio modesto consiglio milady? Apritegli il vostro cuore, se lo amate ancora diteglielo.

Se cadesse in battaglia, cosa possibile, voi non avreste rimorsi ma se non glielo direte il rimpianto vi accompagnerà fino alla morte"

Come a sottolineare il fatto che lui stesso doveva seguire il consiglio, in quel momento la signora Hughes entrò nella stanza con le medicine, senza bussare.

"Signora Hughes!" esclamò sorpresa la giovane.

"Oh vogliate perdonare Milady non sapevo che foste qui"

"Stavo per uscire. Carson mi ha infuso un po di fiducia in me stessa"

Una volta che furono soli, la donna per stemperare la tensione disse:

"Se c'è una cosa che pensavo non le mancasse è proprio quella"