Avevano 6 borse in mano quando tornarono e Lorelai si chiedeva se fossero necessarie 12 paia di calze per una serata di qualche ora e per una persona sola.
Mentre sproloquiava sulle occasioni in cui poteva indossare così tante calze, Richard scese dal piano di sopra.
"Oh Richard Non sapevo che fosse a casa?"
"Hai visto che hai visto caro ogni giorno si impara qualcosa"
"Non devi lavorare?"
"Sto lavorando"
"Oh Richard ti ho preso degli splendidi gemelli per la serata" disse prendendo uno dei sacchetti.
"Ho già dei gemelli" rispose stizzito.
"Ma questi sono a forma di bulldog vieni a vedere" cercando di entusiasmarlo visto che il simbolo era la razza della mascotte della squadra di Yale.
"Li vedrò dopo" e fece per andarsene.
Sgonfiata rispose:
"Va bene come vuoi ricordati..."
Poi aggiunse:
"Ricordati di prendere lo smoking in tintoria domani"
"Non avrò tempo"
"Ma è dietro il tuo ufficio caro"
"Dovrò uscire presto domani"
"Vacci adesso"
"Adesso ho da fare"
"Che devi fare?"
"Non intendo assolutamente giustificare il mio tempo con te... non andrò a prendere lo smoking!
TU hai organizzato questa cosa, prendilo tu il mio smoking oppure molto semplicemente.. Io non verrò! Ognuna di queste opzioni per me va bene" e se ne tornò nell'ufficio.
Amareggiata per la scena svoltasi davanti alla figlia, Emily buttò la scatola dei gioielli nel sacchetto, prendendo una nota mentale di restituirli.
Lorelai le chiese se tutto andasse bene, al ché fu costretta a risponderle, ma non voleva svelare troppo. Infondo nemmeno lei sapeva cosa stesse succedendo.
"Mi sembra un po' meno simpatico del solito"
"Ha solo da fare"
"Sembra nervoso"
"Beh non lo è"
"Tu sembri nervoso"
"Non lo sono stiamo bene"
"D'accordo mi sono sbagliato"
"È meglio che vada a prendere lo smoking"
Rimise la giacca e uscì in tutta fretta.
Era troppo arrabbiata per piangere.
Ritirò l'abito e tornò a casa.
Si rinchiuse in camera a leggere.
Non riusciva a concentrarsi e notò che era mezzanotte passata e lui ancora non era salito.
Sospirò e si mise a dormire, pensando a quando lui l'amava.
Il giorno del ballo, Emily era in fibrillazione.
Tutto doveva essere perfetto e Richard era ancora in ufficio.
Scelse il vestito, sperando che potesse attrarlo in qualche modo come accaduto in passato, gli lasciò lo smoking la cravatta le scarpe e i gemelli in bella vista, prese la macchina e se ne andò.
"Mamma sei qui?!" esclamò Lorelai sorpresa.
"Dovrei essere in Spagna?" chiese la donna stizzita.
"Ieri ho provato a chiamarti tutta la sera..."
"Avevo molto da fare"
"...E possiamo arrivati prima di te"
"Che vuoi dire Lorelai?"
"Niente. È strano"
"Beh ora sono qui quindi non è più strano"
La sala era orrenda: bouquet di garofani, tovaglie di cotone e sedie pieghevoli arredavano la sala.
'È proprio vero, se vuoi una cosa fatta bene, devi fartela da solo!' pensò acidamente mentre perdeva il complimento della figlia sulla sua eleganza.
Guardava la stanza con sdegno ma in realtà cercava suo marito. Sicuramente non se lo sarebbe perso, vero?!
Fece il giro della location 3 volte prima che lui arrivasse.
Raggiunse al bar Lorelai e Christopher e chiese se lo avevano visto.
L'uomo arrivò proprio in quel momento.
Gli si fiondò addosso e cominciò a snocciolare domande su dove fosse stato, perché era in ritardo etc.
In tutta risposta se ne andò ma lei lo seguì, così non potendo fare altro, lui si rifugiò nel bagno degli uomini fino all'inizio dell'evento.
