Capitolo 3

"Vivi, mi senti? Sono intrappolato nel cappello".

"Rufy? Che vuoi dire con 'intrappolato nel cappello'?"

"Esattamente quello che ho detto. Dopo l'attacco di Barbanera, c'è stato un sacco di rumore e un attimo dopo ero nel cappello".

"Ma... come è possibile?"

"Non lo so. Con la modalità Nika è possibile distorcere la realtà. Forse è successo qualcosa a causa degli altri Frutti del Diavolo".

"Mmm... il potere di Teach aveva creato un buco nero, dove il tempo dovrebbe essere fermo, mentre il potere di Im aveva qualcosa a che fare con la luce, quindi il tuo frutto potrebbe aver modificato le leggi fisiche, invertendo l'ordine del continuum spazio-temporale e spostando la massa dei nostri corpi a velocità infinita..."

"Eh?"

"Niente, Rufy. Per quanto incredibile sembri, siamo davvero tornati indietro nel tempo. Come ti senti?"

"Mi sento un po' strano. È come se fossi diventato tutt'uno col cappello. Riesco a vedere in tutte le direzioni nello stesso momento, però non riesco a muovermi. Beh, sono cose che capitano".

"MA CAPITANO A CHI? Non ho mai sentito di qualcuno intrappolato in un cappello".

"Se è per questo, non avevo mai sentito neanche di una principessa che se ne va in giro nel passato. Hai visto quanto era forte quell'uomo pesce con le labbra grandi? Mi sarebbe piaciuto combatterci".

"Vuoi dire che eri lì mentre ho incontrato Fisher Tiger? Perchè non mi hai chiamata subito?"

"L'ho fatto. Ti ho urlato fino a finirmi la voce, ma niente. Non riuscivi proprio a sentirmi".

"Forse posso sentirti solo quando indosso il cappello. Che situazione incredibile!"

"A me sembra davvero divertente".

"Cosa ci trovi di divertente? Siamo bloccati in un tempo dove non dovremmo essere".

"Preferivi essere morta? Ti ricordo che stavi per essere uccisa. La modalità Nika ha fatto in modo di modificare quella triste realtà, rendendola più allegra e divertente. Peccato solo che non riesco più ad utilizzarla da dentro il cappello".

Vivi era sconcertata dalla tranquillità di Rufy. Riusciva sempre a vedere il bicchiere mezzo pieno, anche nelle situazioni più difficili.

"Hai anche visto cosa è successo al palazzo?" Gli chiese.

"Tutto quanto. Quando ti sei fermata di fronte all'uomo aquila..."

"Si chiama Pell! Ed è un falco!"

"Giusto. Una guardia è arrivata da dietro e ti ha colpita alla testa. Avrei voluto spaccargli la faccia se avessi potuto, ma ci ha pensato l'altro tuo amico cane".

"Chaka! Ed è uno sciacallo".

"Giusto. Gli ha tirato un pugno ed il re si è arrabbiato con la guardia per averti colpita. Dopodichè il soldato si è giustificato dicendo che eri entrata senza permesso, attaccando le guardie e che dai vestiti gli sembravi una mendicante. Pensavano che volessi attaccare il re".

"Mendicante io? Ma lo sa quanto valgono questi vestiti? Cioè... quando erano nuovi e puliti..."

"In ogni caso volevano arrestarti, ma poi è accaduta una cosa molto interessante".

"Cioè?"

"Sei arrivata tu. O meglio, tu quando avevi 8 anni. Quella bambina ti ha accarezzato il viso dicendo che eri bellissima e che assomigliavi a sua madre. Ha chiesto a tuo padre di perdonarti e lui ha subito accettato, ma non potevi restare al palazzo, così sei stata sbattuta in strada".

"Sembra davvero incredibile".

All'improvviso, uno dei vecchietti del bar, si avvicinò a Vivi. "Ehm... Signorina, si sente bene?"

"Come dice?" Rispose la ragazza.

"Si è messa a piangere e poi ha iniziato a parlare da sola".

"A parlare da sola? Ehm... Si... purtroppo a volte mi capita. Ora però sto meglio. Grazie mille signore. Buona giornata".

Vivi si allontanò fino ad un vicolo dove nessuno la potesse vedere o sentire.

"Hai visto Rufy? A quanto pare se indosso il cappello, solo io riesco a sentirti".

"Già. Che si fa ora?"

"Io... Non lo so. Penso che dovremmo trovare il modo di farti uscire da lì, dopodichè penseremo a come tornare nel nostro tempo".

"Buona idea. E come pensi di fare?"

"NON LO SO... Fammi ragionare..."

"Ho fame..."

"Sei un cappello, non puoi avere fame".

"Ah, giusto, non ci avevo pensato".

"Vediamo, l'ultima volta che eri nel tuo corpo, oltre a noi 2 c'era Barbanera e quella persona di nome Im..."

"Già. Ho voglia di dare un pugno a tutti e 2".

"...Quindi è possibile che la soluzione ce la darà una di queste 4 persone".

"Giusto. Iniziamo da Barbanera. Voglio picchiarlo".

"Non puoi picchiarlo. Sei dentro il cappello. E poi mi sembra di ricordare che in questo tempo Teach sia ancora nella ciurma di Barbabianca. Sarebbe impossibile avvicinarlo e non aveva ancora acquisito i poteri del suo frutto".

"Come fai a sapere tutte queste cose?"

"Teach era piuttosto famoso, ricordi? È strano che tu non ne sappia niente. Non era un tuo avversario?"

"Era Nami che si informava".

"Va bene. Comunque dicevamo che Barbanera è al di fuori delle nostre possibilità. Stessa cosa vale per Im. Mary Geoise è off limits per chiunque non sia un Drago Celeste o un marine di alto rango. In più, questa notte ci ha dimostrato più volte di non conoscermi. Non sappiamo nemmeno in cosa consistono i suoi poteri, quindi per il momento direi di concentrarci su qualcosa di più abbordabile".

"Mi sto confondendo..."

"RIMANGONO solo 2 persone: io e te. Dato che la me bambina di questo tempo l'abbiamo già incontrata e non è successo niente, direi che l'unica opzione è..."

"Barbanera!"

"RUFY! Hai ascoltato una sola parola di quello che ho detto? Dobbiamo trovare il Rufy bambino e provare qualcosa, tipo a fargli indossare il cappello. Magari torni nel tuo corpo e tutto si sistemerà".

"Grande idea, Vivi! Sei un genio. So dove puoi trovarmi. Adesso ero nel villaggio di Foosha, sull'isola di Dawn, nell'East Blue".

"Mmm... Qui siamo nella Grand Line. Non è semplice arrivare così lontano senza una nave, senza un navigatore e senza una direzione da seguire. Non ci sono nemmeno rapporti commerciali verso l'East Blue".

"Non puoi chiedere un favore a tuo padre?"

"Non credo che acconsentirebbe a lasciarci una nave ed un equipaggio. A palazzo arrivano moltissime richieste assurde ed un re non può accettare ogni cosa. Se gli raccontassi di essere sua figlia proveniente dal futuro, immagino che mi prenderebbe per pazza e mi ritroverei nuovamente in strada in men che non si dica".

"Hai qualche idea migliore?"

"Forse un modo potrebbe esserci, ma non credo che ti piacerà e probabilmente ci vorrà parecchio tempo".

"Sento l'odore di un'avventura. Cosa hai in mente?"

"Penso che dovrei arruolarmi nella Marina..."

"COSAAA? NO-NO-NO-NO E POI NO!"

"Cerca di ragionare, Rufy".

"Tutto, ma non questo. Un pirata non può diventare un marine".

"Non sono un pirata, ma una principessa".

"I marines sono cattivi".

"A dir la verità, loro sarebbero i buoni. I pirati dovrebbero essere i cattivi".

"Ti pregoooo... Ci deve essere un'altra soluzione".

"Insomma Rufy, lo vuoi riavere il tuo corpo o no? La Marina è l'unica in grado di muoversi liberamente dentro e fuori dalla Grand Line. Prendila come se fossimo degli infiltrati. Nessuno ci noterà. Non voglio creare qualche tipo di casino modificando gli eventi di questa linea temporale. Vedrai che saremo come un filo d'erba in un prato e dopo non diremo a nessuno che sei stato indirettamente un marine. Sarà un'avventura anche questa vedrai".

"Non ho capito la parte dei fili d'erba e quella del temporale".

"Oh mamma, Rufy... Fidati di me, ok?"

"Uffa... Ok. Basta che non diventi un'avventura noiosa".

"Ti prometto che sarà molto divertente".

Prima di partire Vivi entrò in un emporio, dove racimolò dei soldi vendendo gli ornamenti dorati del vestito e si comprò degli abiti più comodi. Dopodichè affittò un cammello e col cappello in testa partì verso Tamarisk, la città del regno di Alabasta con il centro reclutamenti della Marina.

- Tamarisk -

"Non è così male, non è vero?" Disse Vivi, specchiandosi.

"Bleah. Non posso credere che mi vuoi sostituire con quello".

Una volta arrivata alla base di Tamarisk, Vivi compilò i moduli di arruolamento e le venne consegnata la divisa da recluta, che consisteva in pantaloni lunghi blu, una maglietta e giacca bianca con il simbolo della Marina, un foulard del colore dei pantaloni ed un cappellino intonato.

"Hai ragione Rufy, ma purtroppo finchè non salirò di grado non potrò modificare nulla del vestiario. Appena diventerò sottoufficiale tornerai ad essere il mio cappello preferito. Ora devo andare, tra poco iniziano gli allenamenti. Ci vediamo più tardi".

- Più tardi -

Vivi tornò in camera e si tuffò stremata sul letto. Riuscì a malapena a togliersi il cappello della Marina e ad infilarsi quello di paglia.

"Come è andata? Hi hi hi. Ti è scomparso l'entusiasmo vedo", gongolò Rufy.

"Sapevo che gli allenamenti fossero duri, ma questo rasenta l'impossibile. 20 giri della base, 10 serie di flessioni, 10 serie di addominali... e questo era solo il riscaldamento. Non credo di riuscire a sopravvivere a lungo, se sarà così ogni giorno".

"Hi hi hi. Così impari a voler fare il marine".

"Ho cambiato idea!". Rispose Vivi affondando la faccia nel cuscino.

"Vedrai che presto ti abituerai. Hai raccolto informazioni?"

"Si. La buona notizia è che potrò chiedere il trasferimento nell'East Blue. La brutta è che potrebbe volerci molto tempo per raggiungere il grado necessario".

"Capisco. Beh, visto che non abbiamo altra scelta, direi che sarà meglio mettersi subito all'opera".

"Cosa vuoi dire?"

"Mentre mi annoiavo... ehm... mentre ti aspettavo, ho avuto modo di riflettere".

"Riflettere tu?"

"Si. Dato che sono bloccato qui dentro e non ho modo di proteggerti, penso che sia meglio che ti insegni a combattere. Non si può sapere cosa dovremo affrontare".

"In questi ultimi 2 anni mi sono allenata con Pell e Chaka. Ho migliorato molto le mie abilità rispetto a quando abbiamo viaggiato insieme".

"Non lo metto in dubbio, però magari con due o tre consigli... sono certo che ti servirà in futuro, anche se, forse sarà meglio non mostrare a nessuno ciò che ti insegnerò".

"Come mai?"

"Esistono abilità che solo poche persone al mondo sono in grado utilizzare. Se si venisse a sapere che anche una recluta come te ne fosse in grado, inizierebbero ad indagare su chi ti abbia addestrata e l'ultima cosa che vogliamo è stare sotto i riflettori della Marina o del Governo Mondiale".

"Bravo, Rufy! Hai davvero ragionato parecchio. Hai molta più esperienza di me, quindi mi fiderò. Ora però, vorrei solamente riposare".

"Certo, dormi pure. Inizieremo domani. Intanto io ne approfitterò per riflettere un'altro po'. Sai che non è così male?"

La ragazza sorrise e si addormentò.

A cominciare dalla mattina successiva, le giornate di Vivi furono sempre molto impegnate, ma piacevoli. Rufy odiava la vita da Marine, ma lei ne era entusiasta.

La mattina vi erano le lezioni, dove si studiavano le materie più disparate. Dalla storia, alla matematica, dalle tipologie di armi, alla psicologia dei pirati, dalla medicina, alle geografia.

Vivi aveva già una buona base proveniente dagli studi fatti da giovane al palazzo reale, ma la possibilità di scoprire ed apprifondire così tante cose, la entusiasmava moltissimo ed ovviamente prendeva sempre il massimo dei voti.

La materia che seguì più attentamente fu naturalmente la navigazione, così da poter in futuro guidare una nave ed aiutare Rufy a raggiungere l'isola di Foosha.

Nel pomeriggio vi erano le sessioni di allenamento. Ci vollero diversi giorni per abituarsi ai ritmi, ma come aveva previsto Rufy, il fisico di Vivi si rafforzò, adeguandosi alla fatica.

Le chiesero con quale arma volesse specializzarsi e lei scelse subito i suoi Peacock Slashers.

Tamarisk era un piccolo centro di reclutamento e di certo non avevano un maestro per quell'arma unica del suo genere, quindi venne aggregata al gruppo delle lame.

Per sua fortuna, nei marines l'originalità delle armi era sicuramente un valore aggiunto.

La sera, una volta tornata in camera, arrivava il momento che preferiva. Iniziavano le lezioni con il suo insegnante speciale a forma di cappello.

I consigli e gli insegnamenti di Rufy erano eccezionali. Nel combattimento aveva una fantasia pressochè infinita e riusciva sempre a trovare qualcosa di nuovo da proporle.

Per quanto le cose che le diceva fossero incredibili, Vivi si impegnava con tutta se stessa per riuscire a migliorare, senza mai dubitare di lui.

Rimanevano sempre fino a tardi a provare, tentare, ridere e scherzare.

Durante la sua permanenza a Tamarisk, Vivi riuscì ad ottenere le promozioni di cui aveva bisogno e quando arrivarono gli ufficiali esaminatori, risultò di gran lunga la migliore di tutta l'accademia.

Ci erano voluti 2 lunghi anni, ma finalmente Vivi venne promossa a sottoufficiale d'elitè ed imbarcata per il luogo dove solo i migliori Marines avevano l'onore di essere addestrati: il Quartier Generale di Marineford.