Cravatte e bretelle

Cap.14

Quel mattino Marina sapeva esattamente cosa sarebbe successo e non vedeva l'ora di compiere la sua vendetta. Era arrabbiata, o meglio furiosa. Nessuno poteva dirle di no, tantomeno il tenente Flynn. Erano amici, conosceva Drew da tanto tempo. Ma le cose erano cambiate, Marina era cambiata, non era più una recluta. Drew fin dal suo arrivo alla Crimini Maggiori si era dimostrato interessato. Avevano scherzato, riso, parlato insieme, era chiaro che era attratto da lei. Marina aveva imparato a prendersi ciò che voleva, contava la carriera e riguardo al sesso fino ad ora, nessuno uomo le aveva detto di no. Il rifiuto del tenente Flynn l'aveva offesa nel suo orgoglio, non doveva dirle di no. Andy aveva cercato di spiegare la situazione, si era giustificato dicendo che non voleva approfittarsi della situazione. A Marina non importava dell'amicizia, voleva del buon sesso e un rifiuto non era contemplato.

Adesso il tenente Flynn l'avrebbe pagata cara e avrebbe capito che era sua proprietà, di nessuna altra donna. Aveva capito che Drew pensava a quella donna. Era un capitano, ma non le importava, aveva imparato a prendere quello che voleva e con gli uomini aveva sempre agito in quel modo. Drew avrebbe smesso di pensare al capitano Raydor: quella donna faceva la santarella e invece si scopava il miglior stallone del Dipartimento. Convinse il capitano Carter a farsi assegnare alla squadra di Flynn ed era già d'accordo con un paio di ragazzi, che vedendo un paio di banconote da cento, si erano resi disponibili a fare un lavoretto. Era tutto pronto, attendeva solo l'inizio della retata e si sarebbe goduta lo spettacolo e la sua vendetta.

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"Quindi ieri sera ti sei fermato ad un incontro."

"Ne ho presi due."

"Stai bene?" Il tono era preoccupato, quando Andy si fermava a due incontri, le cose non andavano.

"No, non sto bene."

"Hai chiamato il tuo sponsor?"

"Sì, l'ho avvisato. Puoi stare tranquillo Provenza."

"Ah, davvero?! Come posso stare tranquillo con te?! Hai ripreso a fare le passeggiate notturne?!" Silenzio. "Flynn?!" Provenza era scocciato, quel comportamento del collega non lo capiva. Si stava autodistruggendo e tutto per colpa di una donna.

"No! Non ho ripreso a fare passeggiate notturne! Sei contento?!"

"Sarà meglio per te!" Provenza gli puntò il dito contro e lo fissò, non scherzava "Idiota!"

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Tutte le unità di polizia erano disposte come ordinato e attendevano il momento per cominciare a fare pulizia e porre fine a quella banda di ladri divenuti assassini. Flynn era in macchina con Provenza, si lamentava di quella baraonda, buona per tv e giornalisti. Avevano smosso più di due unità del Dipartimento per far vedere che la polizia avrebbe scovato quei ladri e assassini. E lo avrebbero fatto, sotto gli occhi delle telecamere, come Pope aveva auspicato e preparato, per dare di nuovo lustro all'operato della polizia. Marina era nella seconda macchina di supporto, insieme a Flynn e Provenza. Arrivò l'ordine di cominciare l'operazione.

Gli uomini scesero dalle auto, solo quattro rimasero a supporto in caso di bisogno e cominciarono a passare in rassegna una serie di villette, in cui una soffiata diceva ci fossero gli assassini. Marina non perse tempo e andò vicino a Flynn, che vedendola, cominciò ad innervosirsi. Provenza scosse il capo, mancava solo il sergente Preston ad aumentare la tensione.

BOOM! BOOM! BOOM! All'improvviso una serie di colpi attirò l'attenzione dei presenti, i poliziotti tirarono fuori le armi e si divisero in gruppetti, cercando di mettersi al riparo. Provenza gridò ordini e sperò che nessuno si facesse male.

BOOM! BOOM! BOOM! Altri spari fecero abbassare a terra tutti quanti e cercare riparo. I poliziotti si sparpagliarono velocemente. Tutti gridavano di mettersi al riparo, molti fecero cenno ai cameramen di smettere di riprendere, spegnere le telecamere e cercare un riparo: c'era una gran confusione. Provenza si spostò per dare ordini agli uomini.

"Da questa parte!" Gridò Marina, dopo essersi accertata che fossero solo lei e Flynn al riparo dietro alcuni bidoni dell'immondizia. "Sono usciti da lì, prendiamoli!" Si alzò e cominciò a correre, infilandosi in un vialetto. Flynn le gridò di non andare, di aspettare rinforzi, ma Marina era già corsa via. Erano da soli, altri poliziotti si erano spostati da un'altra parte.

"Maledizione!" Gridò Flynn e corse dietro Marina, sperando che nessuno si facesse male. Non era una buona idea infilarsi in un vialetto senza le dovute coperture. Erano guai e lo sapeva! "Marina! Marina!" Gridò sperando di attirare l'attenzione della collega, che sembrava sparita dalla faccia della terra.

Il tenente Flynn capì che era in un grosso guaio, ma non poteva lasciare Marina da sola, poteva essere in pericolo. Corse ancora, gridò il nome della collega, sperando di trovarla prima possibile. Sperò che tutto si risolvesse per il meglio, era sudato, aveva il fiato corto, quando all'improvviso si ritrovò a terra. Fu colto di sorpresa, un giovane robusto lo travolse. "Maledizione!" Pensò tra sé. L'impatto con il terreno fu più duro di quanto immaginasse. Arrivarono altre due o tre persone. Lo rialzarono senza troppa gentilezza e lo presero a pugni. Flynn era stordito, sentì il sapore del sangue in bocca, cercò di difendersi, ma i colpi arrivavano da tutte le parti. Nella colluttazione perse la pistola, subì i colpi di quei ragazzi, dovevano essere in tre. Cercò di reagire, lanciò qualche pugno, ma andò a vuoto. Cadde a terra e fu colpito al torace, faceva fatica a respirare. Sentì dei rumori, sperò che arrivassero i rinforzi, non avrebbe retto ancora molto. Gli diedero altri pugni, lo rialzarono e quando cadde a terra nuovamente, fu colpito da una serie di calci. Cercò di riparare il volto meglio che potesse, la violenza dell'aggressione lo lasciò senza fiato. Pensò che fosse la fine, sussurrò il nome di Sharon, voleva veder il suo volto prima di morire, ma vide solo buio.

"Flynn! Flynn! Dove ti sei cacciato!" Marina lasciò la radio accesa, così che tutte le unità potessero sentirla. Corse in fondo al vialetto e lo vide a terra. Intanto i tre ragazzi erano scappati, una macchina li attendeva dietro una cancellata.

"Flynn!" Gridò Marina. Corse verso Andy, era svenuto per i colpi subiti. Controllò i suoi parametri vitali. Prese la radio e chiamò un'ambulanza. Alzò il viso e vide la telecamera di sorveglianza che aveva ripreso tutto quanto. Abbassò lo sguardo verso Andy, facendo finta di essere preoccupata, i capelli le coprivano il viso. Sorrise, la soddisfazione era sul volto: la vendetta era compiuta! Ecco la fine che faceva chi le diceva di no.

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Provenza si accorse di non avere più Flynn intorno, dopo la seconda serie di colpi di arma da fuoco, sembrava si fosse tutto calmato. La zona era stata messa in sicurezza, ma delle voci dicevano che c'era un poliziotto a terra, qualcosa era andato storto. Cercò Mike e Julio, vide anche Buzz … Flynn dove si era cacciato? Non poteva essere lui …

Mike avvisò che Flynn era stato aggredito, lo aveva sentito per radio. I paramedici lo portarono al S. Leo. La dinamica dell'aggressione non era ancora chiara. Provenza ordinò a Mike di avvisare il capo Johnson che sarebbe andato con Flynn in ospedale.

Il sergente Preston intanto era nel vialetto, parlò con il capitano Carter e spiegò i suoi movimenti e quelli del collega. La notizia corse velocemente, il sergente Eliot avvisò il capitano Raydor che il tenente Flynn era ferito e lo avevano portato al S. Leo. Sharon ebbe un brivido, si bloccò per un istante e il terrore si dipinse sul viso. Silenzio.

"Ha capito quello che ho detto, capitano?" Silenzio. Il sergente Eliot vide che Sharon era da un'altra parte. "Capitano, capitano Raydor?"

Una scossa la fece tornare alla realtà "Sì, sergente … ho capito." Disse senza guardarlo. Il volto si era intristito, preoccupato. Non immaginava che una notizia del genere la potesse colpirla così profondamente.

"Prenda la macchina capitano, ecco le chiavi." Eliot la guardò, sapeva che la donna era innamorata di quell'idiota. Sharon esitò "Ma sergente …"

"Non mi deve alcuna spiegazione."

Sharon lo fissò, diede un colpo di tosse e si riprese "Abbiamo un lavoro da svolgere. In seguito andrò a raccogliere la deposizione del tenente Flynn. Adesso seguiamo le regole e vediamo di capire le dinamiche dell'aggressione. Avvisi tutta la squadra, sergente."

"Agli ordini signora." Eliot andò ad avvisare la squadra, avevano un lavoro da svolgere.

Continua …