Capitolo 2: nuovi vampiri?

Evan, Mike, Sabrina, Annie e Didyme osservarono nascosti Irina avvicinarsi alle sue sorelle.

Edward si girò verso l'albero dove si nascondevano i nuovi, secondo la visione di Alice. Non capiva il perché, ma non riusciva a leggere la mente di nessuno in quel momento. Il vento cambiò direzione portando il loro odore ai Cullen e ai Denali. Edward cominciò a correre verso di loro.

"Edward", chiamo Bella.

"Vado con lui", disse Emmet

I nuovi saltavano da un ramo all'altro. Erano veloci, molto più di loro. Alla fine si fermarono vicino a un dirupo. Edward ed Emmet arrivarono poco dopo.

"E così marshmallow in realtà sei un vampiro", lo schernì Emmet

"Da quanto lo sei Mike", chiese con fermezza Edward.

"Da molto più tempo di te", rispose sorridendo Mike.

In quel momento alcuni raggi solari fecero capolino da dietro la coltre di nuvole.

La pelle dei vampiri vegetariani brillò, ma non quella dei nuovi.

Edward ed Emmet li osservarono con curiosità e apprensione. Fu allora che Edward notò i loro occhi. Non erano rossi, e nemmeno dorati… le loro iridi erano umane. Tranne quelle di Mike. Il colore era di un bel rosso cremisi ed erano leggermente dilatate.

Emmet si preparò a caricare, ma si fermò quando si avvicinò una giovane donna. Edward la conosceva. Era Sabrina, un infermiera che lavorava con suo padre Il ragazzo era l'unico, a parte il dottore e sua moglie, a conoscere la ragazza.

"Sabrina!", disse stupito Edward, "Che cosa siete veramente. Perché la vostra pelle non si illumina a contatto con i raggi solari, perché le vostre iridi sembrano così umane. So per certo che non portate le lenti a contatto… e non siete nemmeno degli ibridi, il vostro odore è diverso".

Sabrina non disse nulla, guardò il ragazzo e all'improvviso il colore dei suoi occhi cambiò. Divenne dorato, e le iridi si allargarono un poco.

"Tornate dai vostri cari e dimenticate", disse in un sussurrò la ragazza.

Edward ed Emmet tornarono indietro. Bella corse da loro.

"Gli avete trovati?", disse preoccupata.

"Trovati? Chi?" risposero in coro.

"Edward, Emmet che cosa vi prende", chiese preoccupata la ragazza

"Tesoro, stai bene?", Edward carezzò la guancia di Bella.

Emmet guardò la sua famiglia e vide Irina.

"Irina?", disse, "Ma non era morta?"

Carlise si avvicinò ai suoi figli.

"Che cos'hanno", chiese preoccupata Bella.

"Non lo so Bella, sembra che non ricordino più nulla".

"Carlise", chiamarono le Denali. Irina è affamata, deve mangiare qualcosa, ma non sta in piedi per poter cacciare".

"Portiamola a casa", disse il dottore.

La famiglia Cullen fece ritorno alla propria abitazione. Con loro il Clan Denali.

Tanya, Kate e Carmen sostenevano Irina, ancora debole e completamente spaesata. Gli occhi erano neri e cerchiati da macchie violacee. Chiunque l'aveva riportata in vita si era preoccupato anche di coprire le sue nudità. La vampira indossava un banalissimo cappotto grigio di lana cotta. Un modello vecchio da nonno, ma ben tenuto. Il tessuto era intriso di profumo. La fragranza sapeva di legno e muschio. Ricordava il sentore del bosco. Carlise era sicuro di aver già sentito quel profumo.

Si accomodarono in soggiorno tranne il Dottor Cullen, lui si ritirò con Irina nel suo studio. L'abitazione dei Cullen aveva 3 stanze che fungevano da studio: una di Carlisle, una per Esme che esercitava la professione di architetto e l'ultima per i ragazzi, ma dato che preferivano le loro stanze, quest'ultima era stata adibita a sala ricreativa.

"Le ragazze ti stanno preparando qualcosa da mangiare".

"Grazie", disse in un sussurro Irina.

Suonò il campanello e Alice aprì la porta, ma non trovò nessuno. Sulla soglia di casa qualcuno aveva lasciato due bottiglie di vetro blu scuro e un bigliettino:

*Contiene sangue di maiale. Dovrebbe bastare a sfamare la vostra amica*

Alice portò il contenuto a suo padre. Bussò delicatamente prima di entrare nello studio, e con altrettanta delicatezza, depose le bottiglie su un antico tavolo in pregiato legno di noce dei primi del 900. Il mobile fungeva da scrivania. La ragazza porse il biglietto e si ritirò. L'uomo guardò con sospetto le bottiglie, ne aprì una e sentì l'odore che emanava il contenuto.

"Sangue di maiale", disse.

Il dottor. Cullen prese una delle bottiglie e la porse a Irina. La ragazza bevve tutto d'un fiato. L'uomo ricordava che prima dell'omicidio i suoi occhi erano dorati. Ne dedusse che la 'resurrezione' doveva essere molto debilitante per quelli della loro specie.

"Ti senti meglio?", domandò

Irina sorrise e annuì.

"Hai qualche ricordo?"

"I miei arti, mentre venivano straziati... e dopo una donna, bellissima, i capelli neri come l'ebano e occhi grandi, dorati... mi rassicurava. Stavo bene, ero stranamente felice… profumava: frutti di bosco. Strano, non ho alcun ricordo del fuoco. So per certo che anche se smembrati, sentiamo lo stesso il fuoco che brucia quello che rimane del corpo".

L'uomo prese il pezzetto di carta che aveva consegnato Alice. Il bigliettino aveva il sentore dell'erba appena tagliata.

"Frutti di bosco, sei sicura?"

"Si, ha chiesto di mantenere il riserbo su quanto accaduto. C'era anche un'altra ragazza, altrettanto bella, profumava di legno e muschio… ha detto, mamma sei sicura di non volere che usi il mio dono? Si tesoro, anche se ho detto alla Denali di mantenere il segreto. La verità e che vorrei che faceste amicizia con loro… non possiamo mamma, siamo troppo diversi, non ci accetterebbero mai… ma due di loro figlia mia sono i tuoi genitori biologici".

Carlise ascoltava con molta attenzione

"Genitori biologici, sei sicura", domandò Carlise con apprensione.

"Si, la ragazza che chiamava mamma l'altra donna, ha abbassato la testa e ha cominciato a lacrimare… piangeva Carlise, noi vampiri non ne siamo capaci… e lei aveva gli occhi castani. Sono sicura che non portasse le lenti a contatto. Gli occhi dell'altra donna erano dorati. Una di loro è vegetariana come noi".

Carlisle uscì dallo studio con Irina, chiese a Esme di prestarle qualcosa da indossare mentre lui si accomodava sul divano per discutere sul da farsi.

oOo

"Perdonami Esme per quello che vi ho fatto passare."

"Va tutto bene, so che non avevi intenzione di far male a nessuno."

"No, non è vero Esme. Quando ho visto la bambina ho pensato a mia madre, uccisa dai Volturi perché aveva creato un bambino immortale. Ero così arrabbiata con voi e poi tutta la faccenda di Laurent"

"Ti sei sentita presa in giro?"

"Si, sono stata una stupida."

Esme sorrise dolcemente.

"Il cappotto è orribile, un modello molto vecchio, ma almeno non puzza di muffa o naftalina e sembra ben tenuto."

"La donna che ho visto ne indossava uno più moderno, non credo che questo sia suo, anche perché era minuta e non molto alta, l'altra donna non indossava nessun soprabito. Ma credo che il cappotto sia suo. Aveva lo stesso profumo"

oOo

"Vegetariana", sei sicuro?", disse una delle Denali.

"Questa è la descrizione che vostra sorella ha fatto di uno dei vampiri incontrati. L'altra credo che sia un ibrido come Renesmee, ma non ne sono sicuro. Sembrano così diversi da lei".

"Allora non sono pericolosi".

"Non lo so ancora Alice. La vampira vegetariana voleva che i suoi figli facessero amicizia con noi. Una cosa è certa, Irina non è stata toccata dal fuoco. Non so come siano riusciti a salvare la ragazza senza farsi notare. Credo che tra loro ci sia qualcuno in grado di manipolare la mente. La stessa persona che ha cancellato la mente di Edward ed Emmet".