Andy iniziò ad aprirle il suo cuore e lei non potè far altro che ascoltarlo incantata.

Era così dolce e sembrava così indifeso mentre diceva:

"Va bene Sharon, questo non te l'ho mai detto ma quando stavo male, tu sei stata preziosa per me.. mi sei stata così vicino... e non so se me lo merito e non so perchè tieni tanto a me ma... tutto quello che so è che adesso io voglio aspettare fino alla cerimonia perchè tu diventi mia moglie e io tuo marito ... e se non lasceremo che il MIO cuore si metta in mezzo, non lasceremo neanche che sia il TUO a fermarci"

Non aveva parole. Quando pensava di non poterlo amare di più ecco che quest'uomo diceva delle cose così meravigliose.

"Ma che ne pensi se..." provò a dire, ma lui la interruppe.

"Va bene! L'unico cambiamento che faremo è niente luna di miele, non andremo in Irlanda fino a quando non avremo capito a cosa vai incontro..."

Quelle parole la feriscono un po ma capiva perfettamente.

Una luna di miele, nel loro caso, non avrebbe significato solo fare l'amore.

Avrebbe comportato:

1. un viaggio oltreoceano,

2. in aereo dalle 10 alle 16 ore a seconda dell'aeroporto,

3. in una posto freddo.

Tutte cose che non fanno bene al cuore, specie se doveva essere super monitorata.

Abbassò lo sguardo dopo aver abbozzato un mezzo sorriso ma le parole successive che le disse, le fecero alzare la testa così violentemente che meno male era attaccata al collo.

"A meno che tu non abbia cambiato idea su di noi... hai cambiato idea?" chiese terrorizzato dalla risposta.

Avrebbe capito. Non sarebbe stato piacevole, ma avrebbe capito.

Un conto è diventare Comandante.

Un conto è sposarsi con un ex alcolizzato in ripresa, malato di cuore.

Un altro conto è sposarsi quando potresti aver bisogno di un trapianto di cuore.

La voce cominciò a tremarle e gli occhi si inumidorono mentre rispondeva:

"No è che..No io ti amo così, così tanto, così tanto... "

Era sollevato, ma duro poco perché aggiunse:

"Solo... fino a quando non capirai, con che cosa devo fare i conti"

"No, DOBBIAMO ok?" Rispose lui con foga.

Come se lui potesse lasciarla perché era malata!

Non era questo che dicevano i voti: in salute e in malattia!?

Certo Sharon era abituata a fare tra sola ma avrebbe dovuto saperlo meglio adesso.

Sorrise e ripetè "Ok" sorridendo e sospirando.

"Va bene, allora partiamo da dove il Dottore mi ha detto di uscire dalla camera" disse Andy facendola ridere.

"Cerca di ricordare parola per parola che cosa ti ha detto... parola per parola" aggiunse poi seriamente.

Con calma gli raccontò tutto e alla fine disse:

"Il medico dice che questa cosa l'abbiamo presa in tempo e che si può curare ed è per questo che mi manderà a fare altri esami per capire di più.

Ti chiedo solo una cosa"

"Certo"

"Per il momento non voglio dire niente né a Provenza, né a Mason e nemmeno agli altri della squadra.

Voglio dirglielo solo quando saprò per certo"

"Ti prometto che non dirò niente. Ai nostri figli gliene vuoi parlare oppure no?"

"Io non voglio farli preoccupare ma sono i nostri figli ed è giusto che sappiano, ecco perchè ho deciso di fare una cena qui domani sera dopo il lavoro. Spero solo.."

"Ehi, ti amo, sarò sempre qui per te e affronteremo questa cosa insieme"

Sharon si asciugò le lacrime e poi lo baciò.

"Dai, hai avuto fin troppe emozioni oggi" disse Andy segnando il letto.

"So che non vuoi ma dato che mi sento molto meglio domani vorrei tornare a lavoro e vedere la mia idea se funziona"

"Non posso dire di no, ma ti prego non affaticarti troppo"