Il giorno successivo, mentre Isobel scoprì dal dottor Clarkson gli intrallazzi della cugina Violet per far in modo che né Molsley né William andassero in guerra, a Downton durante la colazione, il maggiordomo sedò gli animi inerente al fatto di Ethel e indagò sulla presenza della giovane figlia del Conte di Grantham in cucina.
Quando la signora Hughes, fissandolo apertamente, disse:
"Lady Sybil ha espresso il nobile intento di occuparsi dei nostri soldati feriti. Cerchiamo di andarle incontro!"
Carson non rispose, bensì bevve il suo the lanciandole solo un brevissimo fugace sguardo.
Non si azzardava né a parlare né a guardare.
Era dannatamente bella e lui ricordava ancora troppo vivacemente lo scontro nella sua dispensa come se fosse stato reale.
Così dopo colazione si ritirò nel suo santuario.
La signora Hughes lo guardò allontanarsi.
C'era qualcosa di strano.
Certo era un uomo tutto d'un pezzo, la guerra aveva smosso troppo e troppo velocemente il suo mondo e vedere una nobile in cucina era inammissibile per lui, ma per quanto fosse di poche parole, era sempre stato abile nella conversazione. Invece oggi nulla. Che stesse male?
Ieri sera avevano saltato di nuovo il loro incontro serale.
Non era proprio un appuntamento o un qualcosa di premeditato, sarebbe sembrato sordido chiamarlo così, erano solo due capi di casa che, andando a dormire per ultimi, preferivano trascorrere il tempo insieme piuttosto che separati.
Si ripromise di passare a far due chiacchiere appena fosse possibile, facendogli capire che non era arrabbiata con lui, e non si accorse, mentre si dirigeva nel suo salottino, che il collega la stava guardando seduto alla scrivania, ripensando a quando s'incontrarono davanti alla cucina il giorno precedente.
[INIZIO FLASHBACK]
"Spiando il nemico, signor Carson?" chiese a bassa voce la governante avvicinandosi di soppiatto al collega.
"Shhh" fece l'uomo portandosi il dito alle labbra e indicando la cucina con la testa.
"Cosa c'è di così... oh cielo!"
"Già" bofonchiò a bassa voce.
"Beh non è una cosa che si vede tutti i giorni..."
"Non si dovrebbe vedere MAI"
"E perché no? Non è che diventerà povera o altro... per quanto ne sapete vuole fare una sorpresa ai suoi genitori"
"Si... proprio come i pantaloni... gran sorpresa quella di ..."
"Cosa? Cosa sta facendo di male? Sta facendo il tè.."
"Non dovrebbe"
"Perché?"
"Perché è al di sotto del suo status!" disse pomposamente.
"Non rientra nemmeno nelle mansioni della governante, eppure spesso vi servo il tè" disse andando via, le chiavi che tintinnavano forte al fianco sincronizzati coi tacchi sul pavimento.
'Santo dio Charles... potevi essere più meschino! L'hai offesa!'
Le risate dalla cucina lo scossero.
Lady Sybil aveva versato il tè leggermente fuori dalla tazza e le ragazze di cucina ridevano di lei.
No, aspetta, ridevano con lei.
Per Carson non era corretto che una Lady fosse in quell'ala della casa.
Ma perché poi, visto che era casa sua?
Quello che lei stessa stava facendo (per aiutare meglio gli altri) non era diverso da quando lui, tempo addietro, si prese la briga di insegnare a Lady Mary come cucinare le uova...
Perché doveva essere così antipatico?
Cosí rigido?
Sospirò dirigendosi a suonare il gong per il cambio abiti, pensando a come farsi perdonare dalla signora Hughes.
[FINE FLASHBACK]
