Non appena fu andata via, Bates andò di sopra per aiutare Lord Grantham a vestirsi.
Contrariamente a quanto pattuito, lo informò delle sue immediate dimissioni, senza addurre spiegazioni di sorta.
Inutile dire che, da impulsivo e sciocco qual'era, Robert impazzì alla notizia, urlandogli contro di quanto si sentisse deluso e di come lo colpisse la sua mancanza di lealtà.
L'importante era che veniva "lasciato senza neanche il tempo di trovare un sostituto" e lo minacciò di mandarlo via senza un soldo. Ovviamente chiese scusa e si rimangiò tutto.
Poi puntò sull'amicizia e il divario sociale.
Poi, senza perdere tempo, lo disse ad Anna.
La povera cercò in tutti i modi di convincerlo a restare, capendo che probabilmente lo faceva per lei e per proteggere il suo onore, ma nulla servì.
La signora Hughes vide Anna piangere dalla porta di servizio e si chiese come mai, dati i precedenti, il signor Bates non fosse andato né da lei né dal signor Carson per chiedere aiuto.
"Anna!" la chiamò dandole il tempo di asciugarsi gli occhi.
"Signora Hughes!" esclamò con un rantolo, voltandosi.
"Domani Lady Sybil parte per York. Avrà bisogno di aiuto con le valigie ma questo non ti darebbe il tempo di controllare Ethel e le altre al piano di sotto. Perciò me ne occuperò io" disse scambiando uno sguardo d'intesa.
"Va bene Signora Hughes" rispose abbozzando un sorriso, mentre tutto quello che voleva dire era GRAZIE.
Stava per andarsene a letto quando vide la luce filtrare da sotto la porta del signor Carson.
"È permesso?" chiese dopo aver bussato.
"Avanti...non speravo più di vedervi. Accomodatevi" disse l'uomo sorridendo dopo averle aperto.
La governante arrossì leggermente e ubbidì.
"È tardi ma volevo dirvi che temo perderete un uomo signor Carson"
"Che volete dire?"
"Il signor Bates. Oggi sua moglie è venuta a reclamarlo"
"Credevo non avessero più rapporti di alcun genere"
"Credo lo pensasse anche il signor Bates"
"Dite che ci lascerà davvero?"
"Spero di no, ma ho paura di si. Ci sono cose dalle quali non ci si può tirare indietro. Volenti o nolenti"
"Non oso pensare come la prenderà Lord Grantham, ma sicuramente avremo tempo di convincerlo oppure di trovare un sostituto"
"Lo spero per voi. Non mi piace che rimaniate senza personale" disse, ma quello che intendeva era 'povero caro, non sai cosa t'aspetta già da domani'.
Avrebbe voluto star lì con lui tutta la notte ma si fece violenza, fingendo uno sbadiglio.
"Mi scuso signor Carson ma sono molto stanca. Domani sostituirò Anna nella preparazione di Lady Sybil e preferisco andare a riposare"
"Certamente. Buona notte"
"Buona notte"
"Ah signora Hughes?"
"Si?"
"Niente..." non ebbe il coraggio di tirar fuori l'argomento di Lady Sybil.
Se lo avesse fatto, mostrando disinteresse per lei che aveva detto di essere stanca, avrebbe dovuto altre sì rivelare l'aver parlato con Lady Cora e averla condotta in cucina, rischiando così di far arrabbiare nuovamente la governante.
Nel mentre di tutto ciò, nella sala della servitù, successe un fatto epocale.
William era depresso per il non essere stato chiamato per la guerra, così Daisy si fermò a parlare con lui cercando di tirargli su il morale. Alla fine lo baciò.
Ovviamente il povero ragazzo capì lucciole per lanterne, dandosi per fidanzato con la sguattera e pronto ad affrontare i bombardamenti.
