Piccola premessa al capitolo: so che molti di voi storceranno il naso di fronte a questa storia, molte cose non tornano dal punto di vista degli eventi narrati nei film e nei fumetti. Non so quante cose cambierò ma, per ora, per farvi capire meglio dove ci troviamo, vi dico questo:
come già detto ci troviamo alla fine di "Giorni di un Futuro Passato", dove Logan è appena tornato nel suo corpo dopo che la sua coscienza è stata spedita indietro nel tempo.
Alla fine del film si vede che Jean è viva e ha i capelli rossi come in "Conflitto finale", per questo motivo ho deciso di eliminare come riferimento il film "Dark Phoenix", tenendo perciò "Apocalypse" e i tre film originali, in cui Jean diventa la Fenice da adulta e disintegra Xavier che però riesce a riottenere un corpo fisico che gli permette di contattare Logan alla fine di "Wolverine, l'Immortale", cosa che poi porterà all'inizio di "Giorni di un Futuro passato", chiudendo il cerchio.
Spero di essere stata chiara perché la cosa è parecchio confusa. Quindi riassumendo la cronologia sarà:
Giorni di un Futuro passato
Apocalypse
X Men
X Men 2
X Men Conflitto Finale
(Inizio di Giorni di un Futuro passato, che in realtà è stato cancellato perché il futuro è stato riscritto)
Qualcosa che accadrà dopo Conflitto Finale per riportare anche Jean Gray in vita
Il presente in cui Logan è appena tornato dal passato modificato
Spero che così sia più chiaro. In tutto questo vi basti sapere che Mistique è viva. Saluti e baci
5. L'attacco
Charles era esausto, fisicamente ed emotivamente. L'allenamento nella stanza del pericolo era stato duro, ma parlare con Logan era stato ancor più faticoso; in entrambi i casi, però, nonostante la fatica, ne era valsa la pena, dire ad alta voce ciò che aveva sempre pensato ma che non aveva mai avuto il coraggio di esternare apertamente era stato terapeutico.
Con quel nuovo senso di libertà e di consapevolezza, Charles affrontò con più serenità le lezioni del pomeriggio e anche la sessione con Wanda andò meglio del solito.
"C'è qualcosa di diverso in lei" gli disse lei, alla fine del loro incontro serale.
"I capelli, forse?" rispose lui ridendo ma, notando l'espressione perplessa di lei si affrettò a spiegarsi "Scherzavo. Sai, da quando hai cambiato il mio corpo ho avuto la possibilità di rivedere molte cose della mia vita e imparare ad aiutare me stesso prima di aiutare gli altri."
Gli occhi di Wanda si illuminarono per la felicità.
"Mi fa piacere!" disse "Sono felice di esserle stata utile!"
Charles le sorrise.
"Spero di essere altrettanto utile a te." le disse lui.
"Certo!" rispose lei "Da quando abbiamo iniziato questi incontri mi sono resa conto di molte cose che prima ignoravo o davo per scontate e ora riesco a gestire meglio i miei poteri."
"Ottimo" commentò lui "Ora …oh" disse, guardando l'ora "Non pensavo che fosse così tardi, sarà meglio andare a dormire."
Wanda annuì e si alzò.
"Grazie ancora, Professore, buonanotte."
Charles si alzò a sua volta e si sgranchì.
"Anche per me è ora di andare a riposare" si disse "Oggi è stata una giornata impegnativa."
Non era trascorsa nemmeno mezz'ora, Charles stava giusto per spogliarsi, quando entrò Logan.
"Sta succedendo qualcosa in una fabbrica di sistemi di sicurezza!" disse "In una situazione normale non ci avrebbero chiamato, ma l'agente di polizia che mi ha riportato la notizia mi ha riferito che ha visto muoversi dei pezzi di metallo.
"Erik." mormorò Charles "Dobbiamo muoverci!"
"Dobbiamo?" chiese Logan "Lei non verrà!" aggiunse, guardandolo severamente.
Charles lo guardò altrettanto severamente.
"Spero che tu stia scherzando" disse "Io verrò con voi. Non accetterò un no come risposta, è un ordine. Sono mesi che mi alleno."
Logan sbuffò.
"La sala del pericolo non è niente rispetto alla realtà. Non sei pronto!"
Charles si avvicinò a Logan con sguardo minaccioso.
"Mettiamo in chiaro una cosa: tu non sei nessuno per dirmi se sono pronto o no."
Logan sentì la rabbia salire, perse per un istante la razionalità e sferrò un potente pugno verso Charles, con l'intento di rompergli il naso ma colpì il muro, il telepate si era spostato giusto in tempo e, prima che Logan potesse rendersene conto, Charles gli aveva fatto uno sgambetto talmente potente da farlo cadere a terra con un tonfo che fece tremare le pareti e cadere un vaso appoggiato su un tavolino.
"Allora, chi non sarebbe pronto?" chiese "Hai ragione, la stanza del pericolo non è la realtà, ma non saprò mai se sono pronto o no se non esco di qui, se non mi metto alla prova realmente."
Logan si mise lentamente a sedere, massaggiandosi la testa.
"Va bene, va bene!" borbottò "Non male come difesa."
Charles annuì.
"Vado a prepararmi. Partiremo tra 10 minuti. Avverti gli altri."
Logan annuì e uscì dalla stanza.
Dieci minuti dopo Charles, Logan, Scott, Jean, Ororo e Hank stavano già volando per raggiungere la fabbrica di sistemi di sicurezza.
"Puoi dirci cosa ti ha detto l'agente di polizia che ti ha contattato?" chiese Charles, ignorando gli sguardi sorpresi per la sua presenza.
"La fabbrica si chiama Securtech, a quanto pare produce telecamere e sensori di sicurezza. Non ho idea del perché Magneto abbia deciso di attaccarli, ma a quanto pare stanno facendo un bel po' di casino in uno dei nuovi magazzini."
Charles annuì.
"Capisco. Di certo è un fatto singolare, ma Erik non è uno sciocco, non attacca senza motivo."
"Certo che lo fa!" esclamò Logan "è solo un folle!"
Charles scosse la testa.
"Erik è un giocatore di scacchi, sa come pianificare le sue mosse. Certo" aggiunse ridendo "è un giocatore audace e certe sue strategie possono essere discutibili ma" e qui diventò serio "non agisce mai senza un motivo preciso. Ci deve essere qualcosa sotto."
Logan sbuffò, gli altri restarono in silenzio, riflettendo sulle parole del Professore. Pochi minuti più tardi atterrarono appena fuori dal perimetro degli stabilimenti, dove già vedevano attenderli un gruppo di agenti di polizia spaventati.
"Eccovi, finalmente!" esclamò uno di loro "Siamo stati chiamati dalla guardia notturna" spiegò, indicando un uomo baffuto seduto poco distante, che beveva qualcosa di caldo avvolto in una coperta "Come potete sentire, ci sono delle esplosioni, il signor Trenton ha detto di aver visto delle pesantissime travi d'acciaio sollevarsi da terra e iniziare a distruggere il magazzino appena costruito."
"Deve trattarsi per forza di Magneto" disse Charles "Dovremo cercare di fermarlo in qualche modo, non sarà facile."
"Tu stai lontano da lui" lo ammonì Logan "Per la tua sicurezza."
Charles stava per protestare, quando il signor Trenton si avvicinò. L'uomo tremava come una foglia.
"C'è dell'altro" disse "Poco prima di fuggire sono riuscito a vedere qualcosa in una videocamera di sorveglianza … è stato … strano …"
"Ha visto se stesso, giusto?" chiese Charles, guardandolo negli occhi.
L'uomo, già spaventato, impallidì ancor di più.
"Mistique" annunciò Charles "Si tratta di una mutaforma, ha assunto il suo aspetto per potersi introdurre indisturbata nella struttura. Mi può dire dove si trova?"
Il signor Trenton si strinse nelle spalle.
"Sono uffici nuovi, non so cosa ci sia di preciso ma deve essere qualcosa di molto segreto, di notte molte porte sono chiuse a chiave l'intera area è sorvegliata anche di giorno."
Logan gettò a terra il mozzicone del suo sigaro.
"Si tratta di una semplice ditta di sistemi di sorveglianza, no?" chiese "Cosa devono nascondere?"
"Lo scoprirò" disse Charles "Voi andate a fermare Magneto, io andrò a intercettare Mistique."
"è sicuro di farcela?" chiese Ororo, visibilmente preoccupata.
Charles annuì.
"Voi pensate a Magneto, che non distrugga l'intera struttura. Lei" disse poi rivolgendosi alla guardia "Mi faccia strada."
Il signor Trenton annuì e lo precedette verso il cancello mentre Logan si mise di fronte agli altri.
"Probabilmente Magneto non sarà solo" spiegò "Dobbiamo prevedere che sia accompagnato da altri mutanti"
"Il Professore starà bene?" chiese Ororo, sempre in ansia.
"Starà bene" confermò Logan, tagliando corto "Ora andiamo!"
"Ma …" insistette Ororo.
"Ne parleremo più tardi, ora andiamo!" ripeté e tutti lo seguirono nella direzione dalla quale provenivano i rumori.
Nel frattempo, Charles aveva raggiunto lo stabilimento dove c'erano gli uffici. Da lì poteva sentire benissimo i boati provenienti dal magazzino e ben presto iniziò a sentire anche quelli della battaglia, dal momento che gli altri avevano già raggiunto Erik.
"La ringrazio, signor Trenton" disse, rivolto alla guardia "Da qui mi posso arrangiare."
"Le lascio un passepartout" disse lui, porgendogli una chiave "Per ogni evenienza."
L'uomo annuì e corse via, grato del fatto di non dover entrare nell'edificio.
Nonostante i rumori fossero forti Charles non si lasciò distrarre e cercò di concentrarsi solo su Raven e sulla sua posizione; non fu difficile individuarla e, nel giro di pochi minuti, l'aveva già raggiunta.
Come aveva detto il Signor Trenton, si trattava di uffici di recente costruzione e anche ben sorvegliati, avevano molte più videocamere di sorveglianza rispetto agli altri. Charles aveva il passepartout che gli aveva fornito la guardia ma non gli fu necessario usarlo, la porta in cui voleva entrare era già aperta.
Lentamente si avvicinò per sbirciare: come aveva previsto, Raven era lì, nella sua forma blu stava lavorando a un computer e stava stampando alcuni documenti. Utilizzando i suoi poteri si rese invisibile ai suoi occhi e, lentamente, si mise dietro di lei per poter sbirciare ciò che lei stava cercando.
Man mano che Raven passava da un documento all'altro Charles diventava sempre più pallido, ciò che stava guardando era orrore allo stato puro.
I minuti passavano, Raven aveva raccolto una quantità notevole di informazioni che poi stampava diligentemente, accumulando una grossa pila di fogli. Mentre le informazioni digitali venivano rapidamente passate su carta, Charles continuò a leggere, sempre più inorridito, tanto da non rendersi conto che il tempo passava e che la battaglia, fino a quel momento udibile anche da lì, si era fermata.
"Tu chi sei?" chiese una voce alle sue spalle "Mistique, attenta, c'è qualcuno dietro di te!"
Charles riconobbe immediatamente la sua voce, si voltò e vide Erik che, con il suo elmetto, era immune al suo potere e quindi perfettamente in grado di vederlo. Smise di controllare la mente di Raven per farsi vedere anche da lei e arretrò per mettersi sulla difensiva.
"Non mi riconosci?" chiese, ridendo.
"Non è possibile …" mormorò Raven, che invece lo aveva riconosciuto.
"Non capisco …" mormorò Erik "Sembri …"
"Non sembro" lo interruppe Charles "Sono. Sono Charles."
Prese un profondo respiro e si preparò a spiegare.
"Tua figlia Wanda può manipolare la realtà" spiegò "Può manipolare gli eventi, oggetti e persone. Di sua iniziativa ha cambiato il mio corpo, riportandolo a prima che qualcuno" disse, mettendo più enfasi sulla parola "mi ferisse, rendendomi paraplegico. Per questo sono di nuovo giovane."
Erik e Raven sembravano a disagio nel vederlo in quello stato e Charles lo intuì, ma tagliò corto.
"Ora non siamo qui per parlare di me" disse, guardandoli severamente "Abbiamo ben altro di cui discutere."
Logan era preoccupato, Magneto se ne era andato dopo poco e loro erano rimasti lì, senza sapere che fine avesse fatto Charles. Jean, che nel frattempo aveva iniziato a sistemare i detriti usando i suoi poteri, tornò indietro.
"Charles mi ha appena contattata telepaticamente" disse "Ci raggiungerà tra poco. Nel frattempo posso continuare a sgombrare il campo."
Ororo sembrava la più tesa.
"Lo sapevo che qualcosa sarebbe andato storto! Il Professore è …"
"Troppo debole?" chiese Logan con rabbia "Ororo, che idea ti sei fatta di Charles? Eh?"
La donna non rispose subito, si vedeva che era a disagio.
"Lui è … lui è portato per la pace, non è fatto per il combattimento! So che lo hai allenato per settimane nella stanza del pericolo, ma …"
"Non si può paragonare a una vera battaglia, è questo che vuoi dire?"
Ororo annuì.
"Io conosco bene Charles e devo dare ragione a Ororo, Logan. Non è mai stato portato per il combattimento."
Logan rise.
"Questo può essere stato vero fino a qualche tempo fa, ma ora è diverso. Charles è cambiato, è più determinato, più combattivo, ha scoperto qualcosa di sè che fino ad ora nemmeno lui conosceva."
"Sei certo di ciò che dici?" chiese Hank.
"Più che certo. Lui inoltre ha un potere che lo avvantaggia nel combattimento, soprattutto nella lotta corpo a corpo, prima di partire ha schivato un mio pugno a bruciapelo e mi ha atterrato con uno sgambetto micidiale."
"In effetti è vero" ammise Jean "La telepatia può permettere di anticipare le mosse degli avversari e aiuta a individuare i punti deboli da colpire, fino ad ora non avevo mai pensato di usarla in questo senso …"
"Nemmeno Charles" ammise Logan "Non potendo muoversi non poteva nemmeno capire come utilizzare al meglio i suoi poteri. Inoltre" disse, guardandoli uno per uno "Ha trascorso la sua intera vita ad occuparsi degli altri, dimenticandosi di se stesso."
Nessuno rispose, Hank si limitò ad annuire.
"Ora non ci resta che aspettare …" iniziò, ma proprio in quel momento Charles tornò.
"Dobbiamo andare" disse "Ci sono molte cose di cui dobbiamo parlare."
Senza attendere risposta li oltrepassò per raggiungere il jet.
