'Natale non sarà Natale senza regali' esordiva il libro preferito di Elsie Hughes, PICCOLE DONNE.

E mai si era ritrovata a provare i medesimi sentimenti di un libro quanto adesso.

Non era per i regali in sé, la donna non era mai stata frivola, forse grazie anche alla sua natura scozzese. No, Natale a Downton non sarebbe stato il solito Natale senza la presenza dei suoi ragazzi, compreso quell'arrogante di Thomas.

Grazie a Dio esistevano le licenze ma non si poteva sperare che tutti tornassero a casa, anzi.

Sospirò voltandosi a guardare il libro in questione, che giaceva sul comodino accanto alla brocca dell'acqua. La copertina rigida e leggermente malconcia segnava la proprietà e l'apprezzamento che la sua padrona gli dava. Lo prese in grembo e lo accarezzò.

Pur essendo di seconda mano era tenuto molto bene, e soprattutto era un regalo che il signor Carson le aveva fatto a Natale del 1914 (il gigante aveva infatti chiesto a Lord Grantham un delle due copie del libro della biblioteca, offrendosi di pagarla)

Un brivido la pervase.

Non era solo per la gentilezza ed il ricordo di quando aprì la scatola e le lacrime uscirono dai suoi occhi alla vista del dono (dono totalmente inaspettato sia per l'entità sia per il periodo che stavano vivendo)

A causa di quella maledetta guerra infatti, Elsie aveva dovuto rinunciare al suo sogno più grande: esprimere i suoi sentimenti a Charles Carson, suo collega e maggiordomo di Downton Abbey.

Il pensiero di quell'estate, quando Lord Robert fece l'annuncio di entrata in guerra da parte dell'Inghilterra, era tatuato nel suo cervello in modo indelebile.

Erano così sconvolti che quella sera, lei e il suo caro collega andarono a dormire senza il solito sherry.

Era tanto da digerire.

Carson si chiedeva come fosse possibile che un paese indipendente e distaccato come il suolo britannico, si fosse convinto ad entrare in una lotta che non era di sua competenza.

Avere quasi 60 anni era per lui una garanzia che non sarebbe stato chiamato al fronte ma ovviamente questo significava pure che TUTTI i giovani di Downton se ne sarebbero andati.

Avrebbe avuto un carico da 90 sulle spalle e, benché fosse forte (dalle spalle letteralmente larghe) e se ne occupasse da anni ormai, sapeva che sarebbe stata dura.

Sembrava che, dalla notizia del Titanic, Downton fosse sprofondata in una spirale di sfortuna e negatività. Avrebbero mai rivisto la luce?

La preoccupazione per la casa dovette fargli rivedere le sue priorità e, per quanto avrebbe desiderato ardentemente dire alla sua collega governante Elsie Hughes quanto l'amava, sapeva che avrebbe dovuto tacere.

Per quanto? Solo Dio lo sapeva.

Ma non poteva né essere felice a discapito di altri, né rischiare di perdere il posto né soprattutto rischiare di perdere LEI nel caso non avesse contraccambiato i sentimenti.

Certo si rendeva conto che aveva bisogno di lei ora più che mai ma averla come amica era meglio di niente!

La governante aveva pianto e pregato quella notte.

Pianto per le anime che sarebbero partite, pregato in ringraziamento al fatto che LUI sarebbe rimasto.

Odiava l'idea che tutto fosse sulle sue spalle, ora dovevano essere più uniti che mai, e questo significava prendersi cura di lui più di prima.

Ognidove avrebbe potuto, si ripromise di alleggerire il carico del suo adorato uomo, sperando che le azioni compiute d'ora in avanti, gli facessero capire i suoi sentimenti.

Le uniche note positive, se così si potevano definire, furono che dall'inizio della guerra la famiglia non si sarebbe più recata a Londra come di consueto (sarebbero andati solo il Conte e Bates in quanto suo valletto per riunioni politiche) e la totale assenza di eventi frivoli da organizzare, a meno che non fossero raccolte fondi per l'esercito.

Il primo anno fu abbastanza semplice da affrontare, ed Elsie si ritrovò a stringere un rapporto di amicizia con Lady Isobel. La donna infatti nascondeva la preoccupazione per il figlio al fronte dietro il suo carattere e la lingua lunga, ma la governante sapeva leggere oltre le righe (nessuno a Downton tra il piano di sotto e di sopra, poteva capire il dolore di essere separati dall'unico pezzo della tua famiglia senza sapere come si evolveranno le cose meglio della signora Hughes)

Il 1916 rese più evidente il periodo che vivevano.

Anche quell'estate i Crawley rimasero a Downton, per l'immensa gioia dei due capi del piano di sotto, che non si sarebbero dovuti separare e le loro lettere non avrebbero rischiato di perdersi.

Lady Edith aveva iniziato a prendere lezioni di guida da Branson, che stranamente era rimasto in servizio nonostante l'età e le convinzioni politiche, convinta che ne avrebbe fatto tesoro in futuro.

Lady Mary era più frivola che mai, nascondendo il dolore per l'ultima conversazione con l'amato cugino e la sua assenza.

Lady Sybil si manteneva in contatto con la giovane Gwen, che fortunatamente stava bene.

Da quando Lord Robert aveva fatto l'annuncio, ogni 5 agosto tutta Downton si fermava per un minuto di silenzio, in commemorazione dell'avvenimento.

Data la popolazione e la mole di lavoro, a Downton arrivarono più cameriere.

Una tra queste era la rossa e impertinente Ethel.

La ragazza si vantava di essere stata capocameriera in un'altra villa e non sopportava che Anna, che deteneva la stessa carica, le spiegasse cosa e come fare le cose.

La signora Hughes non sopportava le arie di superiorità della ragazza, aveva già a che fare con Sarah O'Brian e le bastava, ma cercò di essere gentile quando fermamente le disse che il luogo precedente era molto più piccolo di Downton tanto che il personale era composto solo da lei ed un'altra ragazza.