EP 33 - UNA NEMICA A PALAZZO.

Stamane, alle prime luci dell'alba, la vita iniziava ad affacciarsi timidamente, dando il benvenuto a un nuovo giorno. Non molti di quelli che vivevano nel palazzo principale avevano messo piede fuori dai loro caldi letti; il potere di Morfeo stava ancora aggrappato ai sogni di molti che stavano godendo di un buon riposo. Per quanto riguarda i servizi che vivevano all'interno del palazzo, le proprie dimore si svolgevano silenziosamente, approfittando del silenzio che ancora si trovava fuori dalle quattro mura del palazzo galleggiante, che pigramente stava lì immobile a dominare il cielo sull'ex isola di Hokkaido. La roccaforte del monarca dei Cyniclons era, alla vista di molti, una grande costruzione fatta appositamente a prova di fuga per chi follemente volesse intrufolarsi senza il permesso del signore del palazzo. Le sue fredde mura mettevano molto disagio a chi le vedeva per la prima volta, e ogni singola volta molti sbiancavano, rendendosi conto che al suo interno si trovava un mondo a parte, un mondo silenzioso di cui nessuno sapeva cosa si nascondesse dentro.

Tanto è vero che in una delle stanze il silenzio era un optional: un prezioso set da tè era stato scagliato contro la parete di un elegante salotto. Una furiosa signora Ines si agitava fortemente, ei suoi occhi verdi ribollivano di rabbia. La donna era uno spettacolo da non vedere a porte aperte, e di questo pensiero erano consapevoli le sue cinque ancelle. Le loro visi erano molto simili tra loro, con alcune piccole eccezioni che le differenziavano dai fanciulli. Tutte indossavano abiti molto elaborati, ma non allo stesso prestigio dell'abito che stava indossando la loro signora. Lady Ines era molto conosciuta per il suo carattere iracondo, e non ci voleva molto per finire dalla sua parte cattiva; chiunque si trovasse vittima della nobildonna era in brutti guai.

Il brutto cipiglio storpiava i suoi lineamenti facciali, e le labbra dipinte di un rosso acceso mostravano dei denti che stavano digrignando come quelli di un animale rabbioso. L'acido verde degli occhi della donna mise paura alle sue ancelle, e una di loro divenne la vittima della furia cieca della loro signora. La fanciulla in questione, a causa di una scheggiatura dovuta all'impatto di una delle graziose tazze da tè lanciate contro le pareti del salotto, fu colpita in direzione dell'ancella. fortunatamente, la scheggia aveva solo sfiorato la guancia sinistra della vittima di lady Ines; la poverina, non accorgendosi subito di essersi ferita, si accorge del bruciore solo in un secondo momento, e per questo squittisce come un topo.

Le altre quattro ancelle si voltarono verso la ragazza ferita e cercarono di darle tutto il loro supporto emotivo. Purtroppo sapevano che, cercando di diventare il più possibile invisibili, le rendevano meno soggette a diventare l'antistress di Lady Ines, e impalate nei loro posti, tremavano come foglie. Anche dopo anni da quando erano diventate le ancelle della capricciosa nobildonna, non si erano del tutto abituate al suo carattere irascibile; i poveri già da tempo si pentevano di aver accettato la proposta che le loro famiglie avevano ricevuto dalla famiglia d'origine di lady Ines di diventare le sue ancelle. Tutte loro provenivano da famiglie poco accorte che, quando ci fu questo accordo, accettarono solo di dare sostegno alle famiglie che avevano lasciato indietro per imbarcarsi in questa impresa, che si rivelò fin da subito titanica.

Lady Ines non sembrava ancora calma, e il quintetto si chiedeva silenziosamente se l'avesse avuta inacidita questa volta. Ogni pretesa era buona per vedere la donna, che spacciatamente si definiva la prediletta del loro sommo maestro per diventarne la consorte. Le ancelle si chiedevano quando tutto questo incubo sarebbe finito; stare ancora nei paraggi nell'area d'azione della donna malvagia non le faceva dormire tranquillamente la notte.

Un altro piatto aveva appena fatto una brutta fine, e come il resto del set da tè e gli altri oggetti che capitavano sotto il tiro della donna, finirono per diventare un grumo di pezzi rotti pronti per essere buttati via. Lady Ines era scompigliata: dai vestiti che di solito indossava quando si trasferiva al palazzo principale, fino ai capelli, che con un'acconciatura elaborata si erano scompigliati durante la furia del Cyniclon mentre distruggeva il salone.

I:- NON CI CREDO, come è potuto succedere?... Dove ho fallito, questa volta? – (̀́)ノ゙

La donna si chiedeva a voce alta la sua frustrazione, e sembrava che si fosse un po' calmata, le sue ancelle, messe di lato, sapevano che la sua furia non si era nemmeno attenuata fino a quando i suoi appartamenti non sarebbero stati visitati dalla rabbia della nobildonna.

I:- Ero sicuro che si sarebbe svolto senza intoppi… Mi ritrovo quella intrigante a pochi passi dai miei appartamenti… SOTTO IL MIO STESSO TETTO ! – ◣_◢╬

In un momento di lucidità, ella si voltò verso le sue cinque ancelle e, vedendole tutte rannicchiate e una di loro che teneva la mano sulla guancia sinistra cercando di fermare la fuoriuscita di sangue dovuta alla ferita superficiale appena creata, signora Ines, non volendole ancora nei paraggi, puntando i suoi occhi pieni di rabbia mal repressa, indicò con il dito di distruggere la porta che era chiusa ed esclamò con tono deciso:

I: - Fuori da qui, non voglio vedervi, voglio fuori dalla mia vista... e GUAI a voi se vi becco girovagare nei miei appartamenti! –

Le ancelle non se lo fecero ripetere due volte, e come una mandria in fuga scapparono. Alcuni di loro avevano le lacrime che cominciavano a fuoriuscire per la paura provata in quel momento. Guardandosi intorno, il salotto era un vero disastro: la maggior parte dei mobili e dei soprammobili erano da buttare, e le tende non furono risparmiate dallo sfogo della donna. Ma, calmandosi, prese un profondo respiro e, accertandosi di essere sola, la nobildonna si sedette su una poltrona che era stata miracolosamente risparmiata. Inclinando le spalle all'indietro, il capo penzolava all'indietro e le mani si posavano sull'attaccatura dei capelli come segno di forte stress. Lady Ines era consapevole che i suoi capelli erano un disastro e dopo alcune ore di preparazione si erano ridotti a un nido di uccelli. Lei non voleva vedere come si era ridotta, non sapeva dove sbattere la testa, aveva lavorato molto per arrivare dove si trovava adesso. Aveva fatto di tutto per sbarazzarsi di quella intrigante muta umana, e con quale sfacciataggine viveva negli appartamenti del palazzo principale! Una tale decisione toccò agli ospiti illustri che avevano un elevato prestigio (come lei); la nobildonna non si era dimostrata capace di farlo perché dava troppa importanza alla ragazza umana. (Si poteva capire che l'uomo fosse un importante ambasciatore arrivato per stipulare un trattato di pace, anche se si dubitava che si sarebbe trovato qualche accordo che potesse soddisfare le due parti interessate). E non capiva perché si perdeva tempo per qualcosa su cui sapeva che non tutti erano d'accordo.

Lady Ines ricordava quando, qualche mese prima, si accorse che cosa stava accadendo, poco prima dell'arrivo di due umani nel loro territorio:

INIZIO FLASH-BACK:

Lady Ines arrivò al palazzo principale per soggiornarvi per qualche tempo, sperando di avere finalmente questo benedettissimo incontro con il monarca. La donna aveva portato i migliori vestiti che il suo guardaroba poteva offrirle, volendo apparire radiosa in quel giorno. Ella, conoscendo bene le sue ancelle, si limitò a dare degli ordini:

I: - Assicuratevi di suddividere in modo accurato il mio guardaroba come vi ho accennato prima di partire... e cercate di non combinare qualche guaio come vostro solito . – ≖̥ ≖͞

La minaccia, un po' sottile, fece tremare le sue ancelle che, con gesti frenetici del capo, fecero capire alla loro signora di aver afferrato il concetto. Ignorandole, si misero a percorrere il lungo corridoio che l'avrebbe portata alla sala del trono, ma mentre si stava incamminando percependo delle voci e, non volendo perdersi qualche scoop succulento, si nascosero in una nicchia semi nascosta dalla penombra di alcune colonne. Potrei così sentire quello che non si aspetterebbe mai di scoprire. Due membri dell'élite della guardia del corpo, che operava sotto le direttive del sommo maestro, stavano camminando e chiacchierando ed entrarono nel merito di una questione top secret.

?: - Da quello che abbiamo capito, tra l'altro non dovremmo arrivare a bordo di una grossa nave con qualcuno di importante... –

Il primo a prendere la parola era un soldato molto alto e ben strutturato fisicamente, con i capelli sciolti di un bianco sporco tenuti legati con un piccolo nodino dietro la nuca; i capelli gli arrivavano fino all'anca, poco sopra la regione glutea. Gli occhi erano grandi, di un verde smeraldo cupo, e trasmettevano una forte devozione verso il suo padrone. Quest'ultima marciava con passi precisi e si stava dirigendo verso una meta sconosciuta, la signora Ines.

Il secondo membro dell'élite era una donna dai corti capelli rossi, con una sottile treccina sul lato sinistro, un po' più lunga dei capelli rimanenti e trattenuta da un elastico scuro. I suoi occhi erano di un azzurro chiaro e riflettevano uno sguardo penetrante. Alto 1,60 m, indossava un'armatura come il resto degli altri membri della guardia del corpo del sovrano. Rimase in silenzio per una buona parte del discorso del suo collega, riflettendo prima di prendere la parola.

?: - Anche io ho sentito che i nostri stanno monitorando lo strano andamento dell'imbarcazione degli umani; dicono che non manca molto prima che superino i confini che separano la zona umana dalla nostra... Ancora non capisco, quando arriverà questo strano mezzo, dovremmo trasferire questo ambasciatore nella casa base? – ( ≖͞ -≖͞) ?

Lady Ines non credeva alle sue orecchie: un umano stava per mettere piede nel loro suolo? E per cosa? E il loro sovrano non sapeva nulla di tutto questo? Lady Ines non ci credeva; sicuramente c'era qualcos'altro che le sfuggiva. Una informazione di genere non dovrebbe essere certo taciuta alle orecchie di Profondo Blu in persona; lui sicuramente lo dovrebbe sapere, ed ecco perché i due membri dell'élite ne stavano parlando in mezzo al corridoio.

?: - Mia cara R ƴ i å nt, lo sai molto bene che quello che stiamo dicendo è già stato programmato da molto tempo e nulla deve andare storto... Non vorrei che ci rimettessimo tutti quanti se qualcosa va storto.

L'uomo scosse il capo, non desiderando che uno scenario del genere capitasse realmente. Non volevo deludere il maestro; era l'ultima cosa che avrei voluto. La donna gli sta accanto un anno dopo, concordando con il collega. Entrambi i soldati erano all'oscuro del fatto di essere stati spiati da quella impicciona di lady Ines. Non capivano perché un umano dovesse venire da loro e perché una tale notizia dovesse rimanere segreta. Ma la signora Ines sentiva che qualcosa non andava, e se non avesse avuto altre informazioni, avrebbe dovuto cercarle altre e intervenire se le circostanze lo richiedevano.

R . I : - Ciao , come procederemo con il trasferimento ? Ognuno di noi potrebbe attirare l' attenzione se ci presentiamo all'incontro con gli umani, dal momento che siamo conosciuti da tutti come membri dell'élite . Ciò farebbe saltare la copertura e darebbe inizio alle voci. Il maestro non dovrebbe avere altri grattacapi, soprattutto perché al momento non è abilitato a riprendere a pieno ritmo le sue funzioni. – ( - )?

R ƴ i å nt, giustamente, fece notare che per questa operazione sarebbe stato necessario qualcuno in grado di muoversi senza attirare l'attenzione, cosa che né lui né gli altri membri dell'élite potevano fare, dato il loro ruolo di protezione del sovrano . Úrïul, il più anziano del suo giovane collega, gli chiese il nocciolo della questione. Non volendo prolungare il loro discorso (con il rischio di essere intercettati), gli venne un colpo di genio e propose una soluzione al loro dilemma.

Ú.R: - Perché non propongo Ishur ? Da quello che ho sentito, è un ottimo cavaliere. Ha accumulato molti risultati, quindi potrebbe essere l'uomo giusto per questo incarico. Non è abbastanza famoso da attirare attenzioni indesiderate. Dirige un plotone ei suoi superiori hanno cantato lodi sul suo conto. Ti puoi fidare, è il nostro uomo. Potrebbe andare all'incontro con il nostro posto e gestirlo secondo i suoi criteri. –

Dopo un lungo silenzio di riflessione, Rƴ i ånt concordò con l' idea di Úrïul. La donna cyniclon era consapevole che la loro posizione non le permetteva molto tempo per sé. Trascorrevano gran parte dell'anno lungo le quattro mura del palazzo principale. Sentendo che Ishur era stato nominato frequentemente di recente, Rƴ i å nt pensò che l'idea di Úrïul non fosse così male.

R . I : - Parli di Ishur, il cavaliere della prima divisione? Non è forse lui che sta monitorando la strana imbarcazione degli umani?

Domandò incerta, poiché non aveva in mente il volto del ragazzo di cui stavano parlando. Urïul sembrò comprendere la confusione del giovane collega e gli rinfrescò la memoria.

Ú.R: - Sì! Mi sembra che lui stia gestendo alcune operazioni, compreso quello del monitoraggio. Posso inviargli un messaggio e spiegargli la situazione. Non dovrebbe esserci alcun problema per lui intervenire. –

Per assicurarsi di aver risolto l'ultimo ostacolo, i due membri dell'élite si avvicinarono alla loro meta. Lady Ines uscì dal suo nascondiglio. Non contento di ciò che aveva sentito, prese a marciare velocemente verso i suoi appartamenti. Aprì la porta, facendo saltare dalla paura le sue ancelle, che stavano ancora aggiustando il guardaroba della nobildonna. Vedendola infuriata, tremarono come foglie spaventate dal diventare vittime della sua furia. Fortunatamente, vennero solo cacciati in malo modo. Rimasta sola, presa in fretta e furia, premette un dito con calamaio e penna per scrivere un breve messaggio. Non volendo perdere tempo, sigillerò la pergamena senza aggiungerne altra. Dalla sua mano sinistra schiacciò una medusa-chimera, pronta ad eseguire ogni comando della sua evocatrice. La donna gli consegnò la pergamena e, da una delle sue tasche, infilò un piccolo sacchetto marrone sigillato con un laccio rosso. Lo aprì e ne scoprì tre monete d'oro. Conosceva bene la reputazione del destinatario del suo messaggio e accuratamente non includeva la sua azienda. Volevi essere sicuro di rimanere nell'anonimato, nel caso in cui il messaggio venisse intercettato e si trovassero conseguenze indesiderate.

I:- Vai, cerca Claus…dovrebbe abitare nei dintorni di qualche villaggio remoto…cerca di non tornare a mani vuote se non vuoi assaggiare la mia furia che si abbatterà su di te . – (◣_◢)╬

La minaccia di ripercussioni per un probabile fallimento di questo compito fece tremare la medusa-chimera, la quale, non volendo assolutamente attirare la collera della sua padrona, come un razzo schizzò fuori dalla finestra della camera da letto della donna. Lady Ines, vedendola volare via rapidamente, si mette all'opera creando una seconda medusa-chimera, questa volta dalle sembianze di un piccolo roditore modificato dagli occhi viola. Il suo corpo era ricoperto da un morbido pelo e da velivoli, anche questo strano essere poteva volare grazie a due piccole ali ai lati del corpo, dotate di una sottile ed elastica membrana chiamata patagium. Dopo averlo studiato attentamente, soddisfatta lo istruì a dovere per soddisfare le sue esigenze.

I:- Vai!...ho un compito per te, devi scoprire cosa stanno tramando i membri dell'élite e riferirmi ogni loro passo, non iludermi. –

La bestiolina, dopo aver annusato l'aria, saltò dalla mano della sua creatrice e come un fiammifero scomparve nel nulla. Lady Ines sembrava soddisfatta, forse i suoi timori sarebbero stati messi a tacere quando non ci sarebbero state brutte sorprese all'orizzonte. Ci vollero dieci giorni per ricevere le prime notizie e non furono quelli che speravano di scoprire; il topolina modificato, come ordinato dalla padrona, aveva pedinato vari membri dell'élite e da quanto scoperto, una vecchia imbarcazione era quasi giunta al confine dei due territori contesi dalle fazioni che la contenevano. Una tale notizia fu mantenuta segreta, anche l'operazione di trasporto subì una piccola variazione dato che l'incapace ambasciatore non aveva comunicato con largo anticipo di aver portato con sé un'altra persona, ma tutto fu risolto. E tra le buone notizie, il roditore modificato aveva scoperto la posizione esatta della casa-base dove l'ambasciatore umano e l'altra persona erano destinati ad essere trasferiti, spingendo la donna perfida ad agire immediatamente. Tre giorni prima, aveva ricevuto una risposta positiva alla sua missiva da parte dello stregone Claus, il quale forse, desideroso di ricevere altre monete d'oro, aveva accettato l'incarico dalla donna. Oltre alla risposta del rinnegato, aveva ricevuto una piccola scatola di legno contenente una piccola ampolla con all'interno uno strano liquido rossastro. Curiosa, Lady Ines aprì la fiala e, annusandola, si storse il naso; il liquido aveva un odore così acuto che gli fece venire la nausea, fortunatamente passò dopo aver sigillato nuovamente l'ampolla. Richiamando il topolino modificato, lo istruì in modo quasi maniacale affinché interferisse nelle faccende dei due umani e, se il suo piano avesse avuto successo, si sarebbe liberata in poco tempo di quegli intrusi. Lady Ines non dovette aspettare molto; entro 24 ore, tramite la sua piccola spia, scoprì che uno dei due umani era caduto vittima del suo piccolo tranello, e gioiosa per l'efficacia del veleno, pensò con soddisfazione che dopo questo piccolo assaggio entrambi gli "invasori" avrebbero capito che la la loro presenza non era gradita e sarebbero scappati a gambe sollevate. Tuttavia, per qualche motivo, non ricevette alcuna notizia della fuga dei due umani dopo il suo piccolo scherzo. Con il passare del tempo, la sua frustrazione cresceva sempre di più, e le sue ancelle ne facevano le spese. Anche i suoi appelli per essere ricevuti dal sommo maestro furono come sempre ignoranti, e come un leone selvatico rinchiuso in una gabbia, si dimenava.

FINE FLASHBACK.

Ancora, a distanza di mesi, la donna provava una rabbia per essere stata ignorata in maniera tale da farle sentire una stracciona. Un affronto del genere non lo avrebbe fatto così facilmente, e quante volte desiderava usare la forza per entrare nella sala del trono e avere l'attenzione del maestro, essere ascoltato per le motivazioni del perché, secondo lei, questo trattato di pace fosse una grande perdita di tempo ei due umani dovessero diventare un monito che i Cyniclons non scendono a patti con gli inferiori.

Peggio avvenne ancora quando si scoprì che anche dopo la contaminazione del cibo, le prime chiacchiere si erano diffuse come una macchia d'olio e la presenza degli umani era stata resa pubblica, le proteste non servirono a nulla per dissuadere il monarca dall'allontanare gli intrusi. Quest'ultimi furono trasferiti al palazzo principale sotto l'ordine di Profondo Blu per essere tutelati, il che fece aumentare ancora una volta la rabbia della donna. Altre indiscrezioni dicevano che la coppia di umani era composta da un uomo e una donna; Lady Ines non ci vede più dalla rabbia. Solo lei doveva essere l'unica di sesso femminile a stare nelle vicinanze del monarca, e sapendo che un'altra donna, per giunta umana, si trovava quasi al suo stesso livello, lo vide come un affronto e la sua gelosia prese piede.

Anche dopo aver avuto il primo confronto con l'umana di nome Nico Robin e aver visto che quest'ultima era sprovvista di bellezza, nulla al mondo le faceva cambiare idea: lei poteva diventare una minaccia per la posizione molto ambita della donna di cattiva fede. Mettendo in giro le prime voci, incitato a esprimere ad alta voce il proprio malcontento verso gli altri suoi "subordinati" e a lanciare vari oggetti contro la porta degli appartamenti della ragazza, quest'ultima non si è mossa dal suo posto e le sue poche uscite sono venute monitorare dalle sue guardie del corpo.

I: - Quella intrigante si sente molto più furba di me, solo perché delimita le sue uscite o se viene scortata da due animali-chimera, pensa che non le possa capitare nulla di nefasto. – Ó ╬)

La nobildonna iniziò ad inserire l'unghia del suo dito tra i denti e a rovinare la sua perfetta manicure, un tale gesto era meccanico e lo faceva sempre quando era stressata o quando i suoi piani non andavano verso di lui giusto secondo il suo punto di vista:

I: - La mocciosa deve essere rimessa al suo posto… ma ho bisogno che qualcun altro la affronti al posto mio, non posso rischiare di essere scoperta; potrei essere accusata di tradimento… Se solo potessi usufruire nuovamente delle competenze di Claus, mi tornerebbero utili… ma quel biforco vorrebbe altri soldi da me, è molto avaro e sicuramente non si lascerà sfuggire un'occasione ghiotta per accumulare altro denaro e cercare di sfruttarmi … Ma allo stesso tempo potrei cercare qualche altro mago che sia ben disposto a lavorare sotto di me… no, con i tempi che corrono e le nuove leggi appena applicate, mi sarà molto difficile trovare un altro mago con la stessa capacità magica e abbastanza disperato per accettare tutte le mie clausole. –

Lady Ines, mentre faceva questo lungo ragionamento, si girò come una trottola forsennata avanti e indietro all'interno della sua grande camera da letto. Il disordine era avvenuto al secondo piano, i cocci di vari oggetti rotti durante la sua furia erano per lei invisibili quasi quanto la vita miserabile di quella ragazza fastidiosa. L'unghia ormai consumata venne sostituita dalle altre, e nel giro di pochissimo tempo le sue dita furono rovinate dal suo forte stress, e peggio ancora, nessuna idea le veniva in mente in questo momento.

I: - ACCIDENTI!... Se solo potessi sbarazzarmi di quella umana, è una tale scocciatura che ha la stessa qualità di una tazza di porcellana pronta ad essere frantumata in qualsiasi momento, ed essere sostituita da un'altra sua copia. –

La donna, accalappiata dalla sua rabbia, notò che una sola tazza era stata salvata dalla distruzione delle altre, e istintivamente la prese, pronta a frantumarla. Ma prima di farlo, in quel momento con il braccio destro alzato per compiere il gesto fatto verso un oggetto inanimato, gli venne in mente un piano, o almeno qualcosa che potesse essere anche solo temporaneamente, prima di trovare un modo perfetto per sbarazzarsi in modo definitivo di quella sporca umana.

I: - … potrei… potrei sostituire una tazza con un'altra, e nessuno si accorgerebbe dello scambio. Che idea geniale ho appena avuto, sono proprio un genio. – (̀́)ノ゙

Tutta la sua collera svanì nel nulla come la neve sciolta dai raggi del sole, senza lasciarne traccia. Sul suo viso si dipinse un sorriso gioioso che era tutto fuorché genuino. Con uno schiocco di dita, le sue cinque ancelle si presentarono davanti a lei, facendo inchini, pronti ad ascoltare le sue nuove richieste.

I: - Mie care, ho una splendida notizia da darvi. Finalmente ho trovato un modo per rendermi utile a me stessa, non siete contenti? – ^^

Ancora con il sorriso stampato sul viso, le cinque fanciulle senza nome tremarono, chiedendosi tra loro cosa avesse messo di buon umore la donna di fronte a loro. Lady Ines, poteva già intuire cosa stessero pensando le sue ancelle, ma all'improvviso sentiva di essere tornata sulla buona strada e, non volendo perdere tempo prezioso, decise di anticiparla.

I: - "Non mi importa cosa pensano quei cinque idioti, non hanno un briciolo di cervello. E quei pochi neuroni che hanno a disposizione non riuscirebbero a formulare neanche un pensiero costruttivo se si sforzassero di unirli… Devo prefissarmi un tempo limitato se voglio sbarazzarmi sicuramente di quella Nico Robin, prima che il prossimo risveglio di Profondo Blu sia ultimato. Non voglio che quella ragazza gironzoli intorno al castello quando il sommo maestro tornerà tra di noi per reclamare ciò che è suo… E io, insieme a lui, prenderò ciò che mi spetta di diritto: la corona e il trono." –

(Incidenti, questo è proprio un caso legale. - Kledy)

Sempre a porte chiuse, la sala del trono era avvolta nel buio quasi totale, e la luce bluastra che circondava lo spirito del sovrano donava una piccola tregua al buio che stava ossessionando i vari partecipanti a questo incontro e tra questi spiccava Pai Ikisatashi.

Egli prese molto seriamente il compito affidatogli dal sovrano, e da quel momento in poi si mise subito a lavorare per cercare le altre informazioni su quella creatura, e come già si poteva immaginare per ogni singolo sforzo che faceva il giovane cyniclon si ritrovava in un vicolo cieco, nessuna informazione gli era utile, e questo lo stava portando a innervosirsi. Sapevo che prima portava i primi risultati prima che potesse dimostrare la sua utilità al suo sovrano; anche riguardando le varie registrazioni del mostro, e studiandone minuziosamente i suoi gesti e comportamenti, anche il database del suo computer non gli stava dando degli scarsi risultati portandolo a un nuovo livello di nervosismo dell'adolescente.

In questo periodo Pai si accorse che i vari membri dell'élite e altri funzionari di spicco stavano avendo molti incontri con lo spirito del sovrano, sperando che il suo risveglio fosse molto vicino, anche gli astrologi lo avevano confermato. Pur essendo il più razionale era molto scettico al riguardo, ma non volendo entrare in discussioni che non gli competevano si limitava a ignorare quei ciarlatani. Anche stavolta l'incontro era un buco dell'acqua, e il giovane Ikisatashi sentiva che lì a poco l'incontro avrebbe preso una brutta piega, e lo si poteva vedere sullo sfarfallio dovuto alla crescente collera che il sovrano stava man mano crescendo e ciò fu subito annotato ai presenti mentre le notizie che gli stavano riferendo non erano quelle che si aspettava.

PB:- Il mio stato forse dicendo che i migliori soldati che sono stati scesi in campo di battaglia stanno avendo dei problemi con quei miseri umani?..- ≖̥ ≖͞

Il tono adirato fece tremare dalla paura molti partecipanti all'incontro, e Pai per qualche istante ebbe timore anche lui per la collera di Profondo Blu si abbatté su di loro, ma il giovane adolescente attese che il prolungarsi di questo incontro stava svolgendo il suo tempo.

Ú.R: Mio signore, sono giunte altre voci secondo cui alcuni prigionieri umani hanno approfittato di un incendio doloso nell'accampamento per creare tumulo tra la nostra fila e fuggire nel fitto della boscaglia, mentre il fumo dell'incendio disorientava i nostri soldati rendendoli vani i loro sforzi nel catturare i fuggitivi. –

Úrïul inclinò il busto in mezzo pollice e attese la risposta del sovrano. I suoi lunghi capelli celavano la smorfia di rabbia che in quel momento stava dipingendo il volto del soldato cyniclon. Úrïul odiava profondamente essere colui che portava notizie simili alle orecchie del sovrano; un racconto fardello non avrebbe dovuto esistere, soprattutto dal momento che il giorno propizio al risveglio del sovrano era ancora incerto, aggravando il cattivo umore del diretto interessato. Per fortuna, da quanto aveva sentito dire, gli astrologi avevano interpretato i segni delle stelle e, secondo i loro resoconti, nel corso dell'anno c'erano forti indicazioni per il risveglio del loro amato sovrano.

Negli ultimi tempi, alcuni frammenti dell'acqua cristallina entrarono in contatto con lo spirito del giovane sovrano, che sembrò evolversi in una nuova forma di manifestazione. Lo spirito era diventato più nitido e i tratti sembravano poter emergere dalla sua dimensione personale da un momento all'altro. Un altro segno tangibile del prossimo risveglio del leader che avrebbe guidato il glorioso popolo dei Cyniclons verso un futuro prospero erano le recenti manifestazioni di Profondo Blu, apparso ai suoi sudditi circondato da quattro animali sacri della tradizione del loro popolo: la tigre, il drago, la fenice e la tartaruga.

Urïul ricordava la prima volta in cui il sovrano si era manifestato con questi quattro animali sacri, evento che aveva suscitato grande scalpore e buon umore tra il popolo.

Úrïul sentì il freddo sguardo del sovrano posarsi su di lui e attendere le prossime parole del sovrano.

PB: Dal momento che molti di voi mi stanno deludendo, posso dedurre che non mi resta che attendere il mio risveglio per risolvere i vostri errori. - ≖̥ ≖͞

Molti, udendo queste parole, si inchinarono alla presenza del sommo maestro, tremando come foglie impaurite all'idea di una possibile punizione da parte della loro guida. Sentendosi evidentemente stanco, Profondo Blu diede ordine di lasciare la sala del trono.

PB:- Pai Ikisatashi, rimani qui. Ho bisogno di scambiare due parole con te. –

Questa posa Pai è in una posizione compromettente, e molto probabilmente i primi pettegolezzi su di lui sarebbero nati entro questa sera. Sicuramente il giovane Ikisatashi sarebbe stato importuno da chiunque volesse ottenere informazioni su questo incontro privato con il sovrano. Il giovane si inginocchiò e attese che le ultime persone uscissero dalla sala del trono e che le grandi porte si chiudessero. Il silenzio calò improvvisamente e la luce blu emanata dalla presenza del sovrano non calmò i nervi del ragazzo. Per fortuna, il monarca gli disse subito la parola.

PB:- Spero di non esserti messo in una posizione compromettente, e di' anche che voglio fatti, non chiacchiere. –

L'ammonimento ricordò a Pai che anche un passo falso lo avrebbe escluso dai giochi. Lui non era pronto per questo secondo incontro con il sovrano.

P:- Perdonatemi, mio signore, ma fin dall'inizio temevo che le ricerche su questa "creatura" sarebbero state molto ardue. Perciò i primi accertamenti che ho portato sono di scarsa qualità, e non intendo farvi perdere il vostro tempo prezioso. –

PB:- Fammi vedere cosa hai. Sarò io a decidere se i tuoi appunti valgono il mio tempo. –

Profondo Blu interruppe bruscamente il giovane Ikisatashi, non gradindo la cerimonia che, secondo il monarca, faceva perdere tempo prezioso. Pai, intuendo che la pazienza del sovrano stava giungendo al limite, non volle sfidare la sua fortuna. Con due passi in avanti si inginocchiò e si sfilò da una delle sue tasche una scatola di piccole dimensioni, con una sfera semi-scura e lucida incastonata da un lato. Quando l'oggetto fu posato a terra, la sfera si aprì e da essa scaturì una luce che creò uno schermo di proiezione olografico 3D trasparente di dimensioni considerevoli, posizionato all'altezza della sagoma levitante del sovrano. Rimasto sul pavimento, Pai vide apparire uno schermo molto più piccolo che si trasformò in una tastiera digitale diversa da quella davanti al suo interlocutore. La mini-tastiera veniva maneggiata dalla veloce dita di Pai mentre procedeva con il suo discorso; Profondo Blu osservata silenziosamente. Una volta stabilito il collegamento tra i due ologrammi, Pai si rivolse al sovrano per iniziare a esporre i risultati delle sue ricerche.

P:- Come accennato in precedenza, le informazioni che sono riuscito a estrapolare derivano da un'attenta analisi delle riprese ottenute dal giovane Gianba, figlio dello scrittore. Questo mi ha permesso di avere alcune idee sulla fisicità della creatura, il suo peso, l'altezza e così via. –

Pai attraverso il suo mini proiettore con il dito trascinò le prime immagini che furono trasferite sullo schermo più grande, dando modo a Profondo Blu di avere una buona visuale delle immagini che il giovane Pai gli stava mostrando. Gli occhi del sovrano erano incollati alla figura maestosa della bestia, il suo mantello dava una forte impressione di essere soffice al tatto, il moro ascoltò attentamente le prime informazioni che Pai gli stava dando, mentre il giovane trasmetteva alcuni frammenti di registrazioni delle varie posizioni d 'attacco ripreso durante lo scontro tra la bestia e Duncan.

P:-… purtroppo non sono riuscito a distinguere con precisione il sesso della bestia, ma secondo i miei calcoli il suo peso approssimativo dovrebbe oscillare tra i 150 ei 200 kg, o anche di più, prendiamo in considerazione la loro massa muscolare e le sue dimensioni…Ho calcolato anche la sua lunghezza sarebbe circa 3 metri (partendo dal musica fino alla coda). La creatura ha la forza che le sue dimensioni sono imponenti, sta cercando di raccogliere altri dati da estrapolare da altre inquadrature per essere certo di non lasciarmi perdere nessuna informazione importante che potrebbe aiutarmi a saperne di più su questo mostro. –

PB:- Pai, le tue prime lucidature sono molto accurate e anche se sono poche, mi hai dato la prova che ho fatto bene ad affidarti questo compito delicato e mi auguro che tu sappia essere discreto…-

Pai abbassò il capo e attese il suo momento per parlare, egli non voleva mostrarsi davanti al suo signore lusingato dei suoi complimenti, con la mente lucida che aveva ereditato dal padre sapeva che questo poteva essere una prova che il suo sommo maestro lo stava mettendo alla prova e concio di ciò misurò con accuratezza le sue prossime parole:

P:- Io...posso solo eseguire i vostri ordini e cercare di rendermi utile a voi mio signore. –

Pai fece il mezzo inchino inclinando il busto in avanti, mentre era distratto dalla sua riverenza per non rendersi conto almeno che il sovrano era stato sordo per una buona parte del suo discorso, i suoi occhi di ghiaccio erano incollati alle varie immagini della bestia. Profondo Blu ha mostrato in modo pigmentato il suo sguardo dalla creatura alla figura del giovane Ikisatashi.

PB:- Hai sentito parlare della maga Zìilina?...secondo lei la creatura che abbiamo di fronte è magica, suo fratello il saggio Zèen suppone il contrario. –

P:- Sì!...ho sentito molto parlare del precedente incontro, signora Zìilina* ¹ potrebbe aver colto un particolare che potrebbe essere sfuggito a molti. Questo potrebbe spiegare le sue dimensioni imponenti e la sua agilità nei suoi movimenti. Questa "creatura" di cui non sappiamo molto potrebbe avere delle strane origini che al momento noi tutti ignoriamo, e dovremmo essere certi su cosa abbiamo di fronte prima di fare qualche passo falso. –

PB:- Il tuo ragionamento sembra un miscuglio tra quello di Zèen e di sua sorella lady Zìilina… Voglio darti una promessa Pai, desidero che tu collabori con la maga in questione e che non solo catturi questa "creatura" ma la voglio viva e senza un graffio, sento che potrebbe celare molti segreti che io desidero svelare.-

P: - Certo, mio signore. Ogni vostro desiderio è un ordine per me. Farò in modo che questa collaborazione tra me e la signora Zìilina vada bene, e che a questa "creatura" non succeda niente finché sarò io al comando delle ricerche. –

Detto ciò, Pai ebbe il permesso di ritirarsi. Dopo aver recuperato la sua misteriosa scatola, collegò i due schermi olografici e un inchino uscì dalla sala del trono. Rimasto solo, Profondo Blu con il braccio destro esteso fece un gesto galante con la mano, e un secondo schermo olografico 3D delle stesse dimensioni di quello di Pai replicava fedelmente le stesse immagini e le informazioni che il giovane Ikisatashi gli aveva mostrato prima. L'immagine ferma che rappresentava fedelmente le dimensioni della grande bestia estasiava la vista del sovrano; i suoi occhi erano incollati alla silhouette elegante dell'animale, e il manto bianco creava nel monarca un desiderio quasi irrefrenabile di allungare il braccio e cercare di avere un "contatto" diretto con l'immagine stessa. Ma come già immaginavo, nel momento in cui il braccio incorporato dell'alieno si scontrò con l'immagine olografica, quest'ultima si distorse. Profondo Blu, vedendo questo fenomeno, lentamente ritrasse il braccio e l'immagine tornò visibile come prima.

PB:- Quindi sei qui, siamo soli, puoi uscire allo scoperto. –

Un individuo celato dal suo mantello nero e logoro ai bordi, che lo proteggeva dagli sguardi indiscreti, mentre il suo mantello nascondeva la sua identità.

?:- Che gli dei possano essere benevoli con voi, mio sommo maestro. –

Il saluto del nuovo arrivato non cambiò di molto l'umore migliorato del suo sovrano, ma quando quest'ultimo gli diede udienza, l'incappucciato si alzò di poco il capo e dalle sue labbra uscì di getto un sussurro, mentre i suoi occhi increduli si posarono sull'immagine olografica le dimensioni imponenti della bestia. Profondo Blu si accorge di questa piccola discrepanza e forse volendo scambiare due chiacchiere con il suo suddito, prese la parola:

PB:- Non è meraviglioso?... Non avrei mai immaginato che il nostro amato pianeta Natale fosse in grado di dare vita a tali creature, ma nulla mi smuove dall'idea che Rem* sia la creatura più maestosa che i miei occhi abbiano mai posato il loro sguardo. –

Il nuovo arrivato non crede alle sue orecchie; il suo sommo maestro stava cantando le lodi alla famosa "creatura". Anche lui non poteva dargli torto: la bestia era bellissima da vedere e chiunque avesse posato il proprio sguardo sarebbe stato ammaliato da tanta bellezza.

?:- Mio signore, hai ragione, neanche io ho mai visto una tale bellezza racchiusa in una creatura del genere… Ma spero di non aver interrotto il vostro intimo momento di contemplazione della bestia… -

PB:- Aspetta!..-

Profondo Blu interruppe bruscamente il suo sottoposto, cogliendolo alla sprovvista con una sola frase.

?:- Come dite, mio signore? - (.) ?

La sua esitazione venne accolta e quasi accettata dal tiranno, che come se fosse una cosa ovvia fece questa piccola rivelazione.

PB:- Vorrei che la "creatura" o la "grande bestia" venissero ribattezzate, ho trovato un nome più appropriato per lui o lei. Rem, non ti sembra un nome adatto? –

L'incappucciato, sempre in ginocchio, sembrò confuso; non si aspettava una svolta del genere, ma riflettendo meglio forse è meglio così.

?:- …credo che il nome sia quello più azzeccato, mio signore. – ≖͞ . ≖͞

PB:- Se sei qui significa che hai delle novità su Kisshu Ikisatashi, giusto? –

?:- Ovviamente, mio signore. Il giovane, come avete supposto, ha una strana ossessione morbosa verso l'uomo, e da quella che ha scoperto sono coinvolti anche i suoi fratelli. Sono riuscito a impossessarmi di una immagine… Gli umani la chiamano fotografia, viene prodotta da un macchinario chiamato macchina fotografica che replica in modo straordinario qualsiasi immagine che si vuole riprodurre. –

L'incappucciato, con uno schiocco delle dita, fece apparire una fotografia che si levò allo stesso livello del sovrano, dove egli poté vedere tre coppie di adolescenti. Profondo Blu, dopo aver studiato con molta attenzione i sei soggetti, giungono ad una conclusione.

PB:- I tre ragazzi dovrebbero essere i tre Ikisatashi. Trovo straordinarie le capacità di Pai Ikisatashi per le sue invenzioni molto innovative, peccato che le abbia usate per queste sciocchezze. –

Dopo aver dato l'ultima occhiata alla foto, la fece levitare nella direzione del suo sottoposto. Egli non era molto convinto di quello che aveva appena detto il suo sovrano, ma preferiva riferire tutto quello che aveva scoperto mentre teneva d'occhio il giovane Kisshu Ikisatashi.

?:- Mio signore, mi perdoni per il mio ardire… ma il giorno in cui è stata scattata questa foto coincide con il momento in cui Pai Ikisatashi è riuscito a raccogliere alcuni frammenti di acqua cristallo.*³ Gli stessi frammenti che vi sono stati offerti di recente, e secondo le mie ricerche Pai Ikisatashi li ha offerti a uno dei membri della vostra élite, che quel giorno vi ha fatto un dono *⁴ -

Il monarca rifletté attentamente sulle parole della sua spia. Già da tempo Profondo Blu stava valutando di mandare una delle sue spie a tenere d'occhio il moccioso impudente degli Ikisatashi. E da quanto stavo capendo, sembrava aver fatto bene a farlo pedinare; il ragazzo mostrava un carattere indomabile e una propensione al conflitto. Per ora, il tiranno sentì solo che il ragazzo stava cercando l'umana e che questa non aveva fatto nulla di abbastanza eclatante da suscitare un campanello d'allarme. Perciò Profondo Blu si limitò ad ordinare alla sua spia di continuare a monitorare la strana dinamica tra i fratelli Ikisatashi e i tre umani.

Gli faranno presente che il suo sottoposto stava aspettando di dire qualcosa, e non essendo un amante dei perditempo si è intimato al suo sottoposto di riferire ciò che doveva dire e poi di andarsene.

?: - Mi perdoni, mio signore, faccio ancora fatica a comprendere una strana coincidenza. –

Questa frase attirò completamente l'attenzione del sovrano che lo incitò a continuare con questa nuova informazione.

?:- Mio signore, per esempio mentre stavo tenendo d'occhio il giovane Kisshu Ikisatashi, ho scoperto qualcosa di anomalo riguardo alle tre donne. Tutti e tre sono registrati con false identità e non c'è l'unica cosa strana in questa faccenda. –

PB:- Mi stai forse dicendo che il terzetto femminile della foto è presentato con delle false credenziali? Pensi che gli Ikisatashi non siano a conoscenza? –

L'uomo incappucciato era ancora in ginocchio, scosse il capo negativamente. In un primo momento pensò che avrei potuto saperlo, ma col passare del tempo la spia intuì che la cosa era stata ben nascosta da tre ragazze.

?:- Non credo che gli Ikisatashi sappiano nulla al riguardo, e penso che il giovane Pai abbia fatto qualche ricerca sul loro conto e il risultato sia pulito, senza che nulla possa far sospettare di essere coinvolto in qualcosa di grosso. –

PB:- Quindi tutti i nostri sforzi sono andati in fumo, e forse dovremmo ricominciare da capo. – ≖͞ ≖͞

Tirò su a voce alta, non aveva mai gradito questi inseguimenti infiniti, e con il suo prossimo risveglio voleva che questi grattacapi finissero il prima possibile. Poi si ricordò che il suo interlocutore aveva menzionato una strana coincidenza poco prima.

PB:- Hai appena accennato a una strana coincidenza, potresti illuminarmi al riguardo? –

?:- Ho scoperto che nonostante le loro famiglie si trovino in Giappone, tutti e tre vivono in una proprietà che, guarda caso, appartiene alla famiglia della madre della signorina Nico Robin Uchiha. L'umana che accompagna l'ambasciatore umano in questo lungo trattato di pace tra le nostre razze. –

Questa notizia fece stringere lo sguardo del tiranno in due fessure, e la sua mente si mosse velocemente per collegare tutti i puntini nel verso giusto. Quando realizzò che un tale collegamento non poteva essere una coincidenza, Profondo Blu prese la parola:

PB:- Stai suggerendo che le tre ragazze siano collegate con la persona che sta accompagnando l'ambasciatore? –

?:- Sì, mio signore. Da quello che ho potuto raccogliere dai loro discorsi, hanno la strana abitudine di chiamarsi con i loro veri nomi quando credono di essere soli, ma usano le loro false credenziali quando devono interagire con altri, come a scuola o in altri luoghi. Ho scoperto anche che l'uomo che si fa chiamare Nico Robin ha dato loro le false credenziali e funge da custode mentre sono a Tokyo. Inoltre, non sembra essere consapevole che la loro tutrice sia sul nostro territorio; persino i loro parenti più prossimi non sembrano sapere nulla di questa messinscena. –

PB:- Ottimo lavoro. Controlla i movimenti di Ikisatashi e allo stesso tempo cerca di scoprirne di più sul conto delle tre ragazze e dell'accompagnatrice dell'ambasciatore. Tutti questi collegamenti non mi convincono affatto. –

?:- Come lo desideri, mio signore. Che la benedizione degli dei vi assista.-

Con un inchino, la spia anonima del tiranno svanì, lasciando il monarca da solo. Dopo qualche istante di silenzio, una risata fragorosa echeggiò nella sala del trono. La luce bluastra ebbe un improvviso sfarfallio, illuminando la sala che fino a pochi istanti prima era semibuia.

PB:- Come sospettavo, la signorina Nico Robin è più di quanto sembri. È pieno di sorprese. Credo proprio che la voglia incontrare il più presto possibile. –

Detto ciò, svanì per ritornare nella sua dimensione personale e riposare, in attesa che i suoi subalterni ritornassero con altri frammenti dell'acqua cristallina che avrebbero potuto aiutarlo ad accelerare il suo risveglio imminente.


ANGOLO AUTENTICO:

Ciao a tutti, vorrei specificare alcuni punti salienti di questo capitolo. Sicuramente avrete notato alcuni asterischi, che dovrebbero servire come semplici guide per spiegare alcuni collegamenti con i vecchi capitoli di questa fanfiction. Allo stesso tempo, vediamo come la signora Ines non si deluderà mai.

*¹ Profondo Blu si riferisce all'episodio 29 - PRIMI PERICOLI . Quando c'è stato il primo incontro tra Zilina e la riunione e, dopo tre giorni dalla sua prima apparizione, la creatura. Profondo Blu vuole che la maga e Pai collaborino, sentendo che se i due uniscono le loro forze potranno ottenere molti più risultati in pochissimo tempo.

*² 31 - UNA PROMESSA, È UNA PROMESSA . La spia di Profondo Blu si riferisce al fatto che di recente un membro dell'élite ha effettivamente donato al sovrano alcuni giorni prima di questo incontro tra i due Cyniclons.

*³ La spia si riferisce all'episodio 22 - TUTTI AL RIPARO . Quando Pai, oltre a raccogliere alcune informazioni sullo stile di vita degli umani, trova per fortuna alcuni frammenti di cristallo tanto agognati dagli Cyniclons.

*⁴ La spia si riferisce all'episodio 31 - UNA PROMESSA È UNA PROMESSA. Come accennato prima, Profondo Blu già da qualche tempo pensò di inviare una delle sue spie a pedinarlo Kisshu per scoprire cosa combina durante il suo tempo nel suolo umano, e tutto questo dopo che sono iniziate a circolare voci del suo coinvolgimento con l'umana dopo l'episodio 15 - INIZIA LO SHOW .

Rem*: Qualche volta, scorrendo su internet, ho scoperto che questo nome ha un significato che, a mio parere, nella lingua coreana dovrebbe significare "bianco". All'inizio volevo usarlo per Seryna, la moglie di Gabel, ma ripensandoci ho pensato che fosse meglio che Profondo Blu lo dia alla lupa. Sicuramente, quando nei prossimi capitoli vari personaggi si riferiranno alla lupa con i soliti nomignoli "la creatura" o "la bestia", sarebbe stato forzato, quindi ho preferito ribattezzare la lupa di Pam in questo modo, così sarà più semplice quando farà la sua entrata.

E niente, spero che questo capitolo vi piaccia e che man mano che vado avanti cercherò di essere un po' più veloce. Fatemi conoscere le vostre opinioni o pensieri sui vari personaggi.

KLEDY.❤️