Mentre Lord Grantham andava al Red Lion, Ethel faceva la parte della vittima mentre faceva le valigie.
Non aveva detto alla collega il perché era stata licenziata. Aveva solo raccontato la sua versione e cioè che la signora Hughes l'aveva cacciata senza arte ne parte.
L'orgoglio era ferito doppiamente, visto che il maggiore non aveva fatto assolutamente nulla di nessun genere per lei.
Anna, buona e ingenua come era, si offrì di intercedere per lei con la governante ma la ragazza rispose stizzita come se avesse ragione:
"No, non ascolterebbe"
Memore delle chiacchiere stupide che faceva con Gwen quand'era più giovane, a proposito delle regole morali e dei discorsi della governante, la capocameriera disse:
"La signora Hughes è una brava persona, sa essere severa ma questo.."
"Non ti ascoltererbbe" disse l'altra continuando a piangere.
Era dispiaciuta certo, ma forse c'era dell'altro e forse Ethel se le era proprio cercata, comunque scese di sotto a fare un tentativo.
"Avanti" disse la governante sentendo bussare.
"Ha un minuto signora Hughes"
"Certo entra, scusa sto smistando la posta" disse voltandosi, sperando che la ragazza non fosse un messaggero della collega.
"Sono qui per Ethel. So che è una ragazza difficile signora Hughes ma è avvilita per ciò che ha fatto qualunque cosa sia"
"Non ho dubbi, le è costato il posto" disse cercando di state calma ma il suo collo tendeva come un violino.
"Io sono sicura che..."
"Lascia stare!" quasi grido, poi si ricompone senza voltarsi e continuando con quello che faceva:
"Ormai è finita così basta. Argomento chiuso... a proposito ho sentito che il signor Bates è tornato nella contea e il signor Carson dice che ne sei già al corrente..."
Sapeva che era l'unico modo per cambiare argomento.
La ragazza tacque pensando 'Ha paura per me, ecco cosa deve essere successo a Ethel'
"E che Sua Signoria oggi è andato a trovarlo"
"Lo so me lo aveva anticipato"
La governante fu sorpresa ma chiese gentilmente, con una punta di tristezza nella voce:
"E perché in nome del cielo non hai pensato di dirmelo?!"
'Sono così un'acida vecchia zitella che le mie ragazze non possono avvicinarsi?!' si chiese amareggiata.
"Non stava a me era un segreto... un segreto del signor Bates"
"Anna... tu sai che... puoi sempre venire da me se c'è qualche problema..?!"
"Certo signora Hughes, e lo apprezzo"
"Bene, ora andiamo a vedere che combinano gli altri" disse sollevata.
Poco dopo esser stata al piano superiore, trovò la sguattera nella stanza della servitù con Thomas e la signorina O'Brian.
"Daisy, non è in caso che tu stia in pena per William. Prima ho parlato con Sua Signoria dice di non preoccuparsi finché non ne sapremo di più"
"Ma è disperso. Nessuno sa dov'è. Né lui né il capitano Crawley"
"Possono esserci centinaia di spiegazioni" disse la governante cercando di calmare anche sé stessa, voleva bene al giovane cameriere e ammirava lo spirito del futuro padrone.
"Sì, e una è che sono stati uccisi" disse in tono pratico la cameriera di Lady Grantham voltando la testa.
La signora Hughes sospirò.
L'altra donna fissò la giovane e riprese a parlare con calma e delicatezza:
"Non fraintendermi io spero che non sia così ma devi affrontare la realtà"
"Chi dice che sia la realtà! Potrebbe anche non essere questa" disse la governante cercando di calmare le acque.
Desiderava essere positiva e, anche se capiva la necessità di essere realisti, non c'era bisogno di spaventare la povera giovane.
Se ne andò scuotendo la testa ma fermò nuovamente la capocameriera e chiese a bassa voce:
"Anna, tu pensi che il signor Bates voglia tornare?!"
Purtroppo 'orecchie di pipistrello O'Brian' e il suo compare avevano sentito lo stesso e quando il giovane commentò il suo mal contento dicendo 'Non mi va giù che pensi di poter tornare qui a fare il gallo nel pollaio' lo rimise al suo posto chiedendo 'Per quale ragione Thomas? Perché il ruolo è già occupato?!'
