Capitolo 5: società… istruzione per l'uso
Stear, Archie e Anthony si occupavano di buona parte dell'educazione di Candy. Il primo insegnava alla ragazzina le materie scientifiche, il secondo il galateo e musica, e il terzo le materie umanistiche e floricoltura. Il tutto sotto la supervisione della signora Andrew. La donna era molto fiera della bambina. Candy era molto intelligente e imparava in fretta.
Il bon ton era la materia più ostica per la piccola. C'erano regole e codici che Candy trovava assurdi.
-Non si dice buon appetito, buon pranzo o buona cena…, immagina il piatto come il quadrante di un orologio e le posate come le sue lancette; per ogni posizione delle lancette c'è un significato diverso: 16:20 pausa tra un boccone e l'altro, 18:30 fine del pasto…, non insaccarti sulla sedia e su nessun'altra seduta...-
Candy trovava il galateo persino più difficile della matematica e della geometria. Stear era molto bravo e tanto paziente. Amava le materie scientifiche e questo amore riusciva a trasmetterlo senza nessuna difficoltà. Ogni tanto chiedeva a sua sorella di assisterlo mentre creava o inventava strani marchingegni. Anthony non era da meno. Aveva creato una nuova pianta di rose e decise di dedicarla alla sua sorellina. Archie era il più severo dei tre. La ragazzina doveva trasformarsi in un purissimo diamante. Doveva far mangiare il fegato e rodere dalla gelosia Eliza e le sue piccole amiche.
"Come vanno le lezioni di galateo Archie?"chiese la signora Andrew.
"Molto bene zia, impara in fretta. Ci sono ancora alcune cose da aggiustare però", rispose il ragazzo.
"Quando sarà pronta, chiameremo altri insegnanti privati", disse la donna.
"No zia, non c'è bisogno. Ci occupiamo noi della sua educazione". Archie era infastidito.
"Siete stati molto bravi, ma più avanti la sua formazione sarà affidata ad altre persone. Ho chiesto all'inizio che foste voi ad educarla, semplicemente perché Candy era totalmente digiuna in fatto di istruzione. Non volevo che venisse umiliata da perfetti estranei, anche se educatori. E per lei, così è stato più semplice… Attento Archie. Ti conosco troppo bene, così come conosco bene i tuoi fratelli. Non fate fare alla bambina passi indietro, solo per continuare a stare con lei anche come insegnanti".
"Si zia", sbuffo Archie.
Il ragazzo comunicò la decisione della zia a Stear e Anthony.
"E se facciamo degli scherzi ai futuri istitutori. Come ad esempio gettare un secchio d'acqua gelata sulle loro teste. Far scoppiare dei petardi…", disse divertito Stear.
"Bello, ma non credo che ci piacerà la lavata di capo della zia dopo", rispose Anthony.
"Niente di tutto questo. Aiuteremo Candy in un altro modo. Però se qualcuno di loro tratta male nostra sorella, Stear, hai la mia autorizzazione a lanciare addosso a quelle persone acqua o petardi, o tutti e due insieme", disse Archie.
"Ho il tuo permesso, è chi sei la regina d'Inghilterra?". Il tono di Stear era ironico.
"Vorrai dire il re d'Inghilterra", lo riprese Archie.
"No, no, no. Io intendo proprio la regina", continuo Stear.
"Oh! Senti sottospecie di scienziato". Archie era arrabbiato e pronto a picchiare Stear.
Questo era uno dei passatempi preferiti del fratello maggiore. Far arrabbiare il fratello di mezzo. Trovava divertente la sua trasformazione stile Dottor. Jekyll e Mister Hyde. Anthony dal canto suo si trovava spesso a fare da paciere tra loro due.
oOo
Sei mesi dopo dalla sua adozione, Candy era pronta a fare il suo primo ingresso in società. L'occasione arrivò con il compleanno di Anthony. La signora Andrew invitò tutti i suoi amici… e i suoi nemici. Non poteva astenersi da questo.
Archie dava istruzioni su come addobbare il piano terra dell'enorme villa. Candy era emozionata e impaurita allo stesso tempo. Doveva dimostrare a tutti gli ospiti di essere degna del nome che portava. Sapeva bene che un passo o una mossa falsa avrebbero potuto nuocere alla famiglia che l'aveva adottata. Anthony rassicurò la sorella
"Anche se ora conosci tutte le regole dell'alta società, sii sempre te stessa. La tua anima è così bella mia dolce Candy. Non nasconderla mai", le disse.
"Grazie Anthony", rispose lei, "Mi starete vicino?", chiese.
"Saremo i tuoi moschettieri sorellina".
Archie scelse personalmente l'abito della ragazzina. Era in seta color beige e ricami di una tonalità più scura. Lasciò i capelli sciolti tenuti indietro da un nastro dello stesso colore dell'abito,
"La principessa di casa Andrew è pronta per la festa", disse orgoglioso.
Archie diede il braccio a Candy e scesero la grande scalinata. La signora Andrew, Stear e Anthony erano pronti ad accogliere i primi ospiti.
Alcuni degli invitati erano gentili con la piccola Candy, altri invece la guardavano con sospetto. Ai loro figli avevano detto di non prestare attenzione alla ragazzina, altri invece spingevano i loro ragazzi a fare amicizia solo per un tornaconto personale.
La signora Andrew aveva imparato a riconoscere gli amici dai nemici.
Quando vide i Leagan, Candy ebbe un fremito. I figli la odiavano. Anthony vedendo il disagio della sorella disse: "Non temere, i tre moschettieri sono al tuo fianco".
Candy sorrise dolcemente e salutò gli ospiti con un lieve inchino.
Eliza la guardava con astio, il fratello con curiosità. Candy era davvero bella.
"Buonasera cara zia", disse con un tono di falsa gentilezza Sarah, la matriarca della famiglia Leagan.
"Buonasera a te cara Sarah", rispose con lo stesso tono la signora Andrew.
Il capofamiglia strinse la mano di Anthony.
"Auguri caro ragazzo", disse.
Il giovane Andrew li salutò con educazione.
Neal si avvicinò a Candy e disse sottovoce: "Ti sei data una ripulita orfanella… ma rimani sempre una pezzente".
Candy si fermò, guardò il ragazzo e sorrise. Neal aggrotto le sopracciglia.
"Perché sorridi?" chiese curioso.
"Perché secondo Darwing, tutta l'umanità discende da una scimmia. I pezzenti come me, i nobili come te… tutti da una scimmia. Trovo sia divertente" rispose con ironia Candy.
Neal la guardò perplesso la ragazza. Voleva infastidirla, invece lei era stata ironica e auto-ironica nella risposta al suo insulto.
Si ritrovarono tutti nella grande sala da pranzo, quella riservata esclusivamente alle feste. Candy parlava allegramente con i suoi fratelli. Eliza ignorava volutamente la bambina mentre Neal pensava a un modo per metterla in imbarazzo. Prese un'oliva e, stando attento a non essere visto da nessuno, la gettò nel piatto della giovane Andrew. Alcune gocce di salsa rosa saltarono non sul vestito, come sperava il giovane Leagan, ma sulle labbra della ragazza, rendendole ancora più seducenti. Candy raccolse alcune gocce con la punta della lingua. Un gesto semplice, innocuo, ma tanto bastò a far arrossire il ragazzo.
"Maledizione", disse sottovoce Neal.
"Neal", lo riprese sua madre, "Un po' di contegno".
"Scusa mamma", rispose irritato il ragazzino.
- Questa me la paghi orfana- pensava.
La festa finì verso mezzanotte. La famiglia Andrew concedò gli invitati ringraziandoli per per la loro presenza e i doni che avevano portato. Gli ultimi ad andare via furono i Leagan. Tra qualche mese si sarebbe celebrato il compleanno dei figli. Sarah invitò la famiglia Andrew alla prossima festa. Eliza e Neal guardarono in modo sprezzante Candy. Lei per tutta risposta sorrise dolcemente e fece un leggero inchino. Il giovane Leagan arrossì nuovamente vedendo le labbra morbide e piene della ragazzina, piegate in quel delicato sorriso.
-Maledizione- pensò.
Ok. Ci siete ancora? State ancora leggendo? Spero tanto di si. Grazie a tutti quelli che commentano, leggono e seguono questa storia.
