Nonostante la festa dovesse essere una sorpresa, Emily fu costretta a dire a Richard le sue intenzioni.
"Ho solo una condizione" disse il marito quando venne informato, la mattina stessa dell'evento.
"E sarebbe?"
"Che tu venga prima del catering di almeno un'ora, anzi vieni per il pranzo"
"Perché?"
"È una sorpresa"
E così, dopo aver avvisato Karen della festa, la congedò e sistemò l'ufficio di modo che fosse abbastanza romantico.
Aveva ordinato il pasto nel ristorante preferito della moglie e aveva riempito la scrivania di candele e rose rosse.
"Sono qui"
"Eccoti bellissima"
"Richard cos'è tutto questo?"
"Un ringraziamento... per il tuo sostegno"
"Oh Richard, non dovevi"
"Volevo"
"Ti amo"
Pranzarono e poi, parlando, lei finì seduta sulle sue ginocchia.
Richard iniziò a baciarla proprio sotto l'orecchio.
"Mmm"
"Posso continuare?" disse facendo salire le mani sulle cosce dell moglie.
"Guai a te se ti fermi"
"Sai.. da quando... sono qui... in questo locale... c'è una cosa...che ha SEMPRE occupato i miei pensieri"
Le mani avevano iniziato a vagare sul busto adesso.
"Cosa?"
"Averti. Qui. Fare l'amore con te in ogni angolo..."
"Richard..."
"A volte è un pensiero così forte che non posso scacciarlo"
"Fallo!"
"Come?" chiese estasiato mentre lei si alzava e sgusciava via dai pantaloni.
"Ho detto FALLO"
Si alzò anche lui, facendola indietreggiare fino alla porta.
"Sei sicura? Perché non potrò fermarmi" disse accarezzandole le braccia e portandole le mani sopra testa.
Lo agganciò con la gamba.
"Speravo lo volessi. E lo voglio anch'io. Ti prego"
La baciò con passione crescente e se finirono giusto in tempo per l'arrivo del catering.
"Vado a vestirmi... ho chiesto a June, la parrucchiera, di raggiungermi qui, ti dispiace?"
"Assolutamente no"
Una volta preparata Richard osservò sua moglie con gli occhi a cuore.
"Sei stupenda" disse facendo vagare lo sguardo sulla scollatura.
"Grazie, ho un pensiero per te" disse porgendogli una scatoletta.
"È bellissimo"
"Ti piace? Non è molto ma..."
"Mettimelo, per favore" disse levando il precedente papillon e aspettando che lei legasse quello rosso.
"Ti sta benissimo"
"Hai un ottimo gusto. Dove vai?"
"A mettere la collana e gli orecchini. Li avevo tolti per vestirmi e farmi i capelli ma..."
"Resta senza"
"Come?"
"Ti prego, resta senza" disse mettendole la mano a coppa nel collo, passando il pollice lungo la gola.
"Richard..." un brivido la pervase tutta.
"Ti prego" le disse sospirando nel suo orecchio prima di mordere delicatamente il lobo e baciandole il collo.
A parte il litigio con Lorelai a causa dell'incidente di Rory, la serata andò bene.
Emily aveva avuto modo si conoscere precedentemente Karen (la segretaria consigliata dalla figlia) e doveva ammettere che sembrava a posto e per niente una minaccia.
"Grazie, era tutto perfetto" disse Richard a fine serata, avvolgendola tra le braccia.
"Mm"
"Sei silenziosa"
"Hai visto Rory?"
"Credevo non ci fosse"
"Ha avuto un incidente in auto"
"COSA?! SAPEVO CHE QUELLA MACCHINA..."
"Lo pensavo anch'io, ma... Non è colpa della macchina. E nemmeno del suo ragazzo. Ha fatto guidare un altro tizio e sono andati a sbattere"
"È inaudito!"
"Avevo detto a Lorelai di stare attenta. L'avevo messa in guardia ma lei non mi ascolta"
"Basta! È inutile. Dobbiamo prendere atto che nostra figlia non ci darà mai retta, e sua figlia, beh è SUA figlia. Cerchiamo di non agitarsi troppo"
"Richard se succede qualcosa a Rory..."
"Lo so, capisco, anch'io. Andiamo a casa"
