Capitolo 16: innamorati

Neal era assistito da Candy ed Anthony.

"Ti verrà un bel livido e probabilmente un bernoccolo", disse con dolcezza Candy mentre medicava il taglio sulla fronte del ragazzo.

"Perché hai dato la colpa a Tom?" chiese Anthony.

"Non sono affari tuoi cugino", disse con rabbia Neal.

"Perché Eliza ha preso tutto quelle pastiglie?" domandò Candy.

"NON SONO AFFARI TUOI ORFANA", gridò Neal.

La ragazza fece un passo indietro spaventata.

"Scusa", disse sottovoce il ragazzo.

"Mio cugino che chiede scusa. Devi aver picchiato duro la testa", disse con ironia Anthony.

Candy rise appena e anche a Neal scappò una mezza risatina.

"Allora cugino, perché Eliza ha preso tutte quelle pillole", incalzo il ragazzo.

"Non lo so, ma so che è colpa sua", rispose.

"Intendi Tom?", chiese Candy.

"Si. Ho sentito lei che pronunciava il suo nome più e più volte. Non so che cosa gli ha fatto… bastardo", disse con rabbia Daniel.

"Tom è un bravo ragazzo. Io lo conosco bene", disse Candy.

"È solo un…", il ragazzo non finì la frase perché fu interrotto da suo cugino.

"No Neal, Candy ha ragione. Tom è un bravo ragazzo e ha intenzioni serie con tua sorella".

"Che cosa vuoi dire", chiese spazientito il ragazzo.

"Tom è innamorato di Eliza e dopo quello che mi hai detto, credo che anche lei sia innamorata di lui", rispose.

"No! È un pezzente, lei non può innamorasi di lui, mia sorella non può… lui non può".

"L'amore non ha età o ceto sociale Neal. E tu sei una dimostrazione di questo. Tu sei innamorato di Candy cugino".

Candy trasalì, Daniel guardò con sgomento prima Anthony e poi lei.

"Non dire eresie, innamorato di quest'orfana, di una pezzente", sputo il ragazzo. Tremava di collera, ma anche di qualcos'altro.

"No cugino, non mi sbaglio. Lo vedo da come la guardi, da come il tuo viso si illumina quando la vedi, da come tremi quando sei vicino a lei, da come arrossisci e da come l'hai baciata prima".

Candy arrossì e uscì di corsa dalla stanza.

"Forse anche lei prova la stessa cosa", incalzò Anthony.

"Davvero?" domandò felice Neal, per poi tornare subito serio rendendosi conto del tono e dell'espressione di gioia che aveva avuto in quel breve istante.

Anthony sorrise nel vedere la reazione di suo cugino. Il ragazzo finì la medicazione che aveva cominciato Candy.

"Ora riposati, vado a vedere come sta Candy".

"Cugino io…"

"Va tutto bene Neal, riposa".

Anthony uscì dalla stanza. Neal rimase per un po' sdraiato sul letto. Ancora non riusciva a credere a quello che era appena successo. Si chiedeva se era realmente innamorato di quella ragazza o se provava solo desiderio. Aveva cercato Candy in ogni ragazza che incontrava e seduceva. Aveva desiderato baciare le sue seducenti labbra dal giorno dell'adozione. Voleva perdersi nei suoi bellissimi occhi, respirare il suo profumo che considerava come l'ossigeno ora… voleva il suo cuore.

Si alzò di scatto. Ora non aveva più dubbi. Era perdutamente innamorato di lei. Questa consapevolezza lo fece sorridere. Era felice, ma anche spaventato. Non aveva mai amato nessuna prima.

No, il ragazzo ricordò che c'era stata una bambina prima di Candy. Una bambina con i capelli, gli occhi e le labbra come quelle di lei… era lei. Il sorriso del ragazzo si allargò di più.

oOo

Candy era scesa al piano di sotto. Anthony la raggiunse subito dopo.

"Allora qualcosa da dire a riguardo?" chiese il ragazzo.

La ragazza arrossì.

"Non credo che lui sia innamorato di me. Mi detesta. È da quando siamo bambini che mi odia", disse lei con rammarico.

"Qualcosa è cambiato in lui sorellina".

"Sai che ci siamo incontrati quando eravamo molto piccoli?" disse.

"Davvero! Racconta".

"Avevamo sei anni all'epoca".

"Ecco chi era la bambina di cui parlava Neal quando eravamo piccoli. Eri tu!"

"Lui vi ha parlato di me?"

"Si, diceva che nella scuola di sua sorella aveva incontrato una bellissima principessa vestita solo di stracci. Stear lo ha preso in giro è gli ha detto 'Cenerentola'. Quel giorno è scoppiata la prima vera lite tra loro due. Guai a chi ti prendeva in giro all'epoca".

Candy arrossì ancora di più.

"E dopo?" chiese Anthony.

"Dopo nulla, sua madre non voleva che lui avesse alcun contatto con me".

"Tipico di Sarah", disse il ragazzo, "Chi l'avrebbe detto che vi sareste incontrati di nuovo!"

Candy fece un lieve sospiro.

"Allora sorellina, che cosa provi per lui?"

"Io, io… non lo so. Voglio dire è tutto così confuso".

"Posso immaginare. Sai credo che dovresti parlare con lui".

"E cosa gli posso dire?".

"Parlare del vostro primo incontro tanto per cominciare".

Un lieve rumore fece sussultare la ragazza. Neal era vicino alle scale. Aveva sentito tutto. Il suo volto arrossì violentemente, come quello di Candy. Il ragazzo scese le scale e guardò Candy per qualche secondo. Questo fece arrossire ancora di più la ragazza. Si allontanò da lei con un sorrisetto di compiacimento sulle labbra.

oOo

Il ragazzo andò in cucina. Come si sarebbe dovuto comportare con lei? L'aveva sempre trattata male, o meglio da un momento specifico della sua vita, aveva cominciato a trattarla male. Daniel si rendeva anche conto che non sarebbe stato facile. Lui era abituato ad avere tutto con uno schiocco delle dita, ma ora?

Doveva sedurla? Doveva corteggiarla? Avrebbe dovuto combattere per lei? Sarebbe stato abbastanza forte per affrontare, la sua famiglia, e la famiglia di lei? E Terence e Albert? Si sarebbero intromessi?

Neal fece una smorfia ricordando come ridevano e scherzavano con lei. Come si divertivano a stuzzicarla.

-No, lei è soltanto mia. Ma come faccio a farla mia? Da dove posso cominciare?- pensava.

"Signorino Daniel", chiamò una voce femminile.

"Si", disse.

"Sua madre è appena tornata", disse la ragazza visibilmente stanca.

"In quanti negozi siete state", chiese.

"In quasi tutte le boutique più importanti della città", rispose la giovane cameriera.

"Da quanti anni lavori per noi", chiese.

"Otto anni signorino Neal", rispose.

"Bene, considerati da oggi la cameriera personale di mia sorella", disse con un tono che non ammetteva repliche.

"Si signorino Daniel. Signorino?"

"Si?"

"Emily?", chiese la ragazza.

"Chi è Emily?", chiese.

"La cameriera personale di sua sorella".

"Oh… licenzierò Emily oggi stesso".

"Oh no la prego signorino. Emily ha bisogno di lavorare", disse implorando Dorothy.

Neal si voltò e guardò la giovane cameriera.

"Va bene, non la licenzierò, ma avrà un'altra mansione. È capace di cucinare?"

"No"

"Sa pulire?"

"No"

"Non posso tenere una ragazza incapace come lei?".

"È molto brava con piante e fiori. Potrebbe aiutare il signor Thomas in giardino".

"Chi è Thomas?"

"Il giardiniere", rispose la ragazza.

"Oh… Ok, vai a dirle che questa sarà la sua nuova mansione".

"Signorino?"

"Che altro c'è".

"Sua madre rimarrà senza cameriera personale così".

"Metterò un annuncio sul giornale. Rimarrai accanto a mia madre finché non troveremo una sostituta. Ma dovrai anche seguire mia sorella nel frattempo".

"Si signorino".

"Come ti chiami?"

"Dorothy signorino".

Neal uscì dalla cucina. Vide Anthony e Candy che parlavano seduti in una delle tante poltrone della casa. Osservò ancora la ragazza e un dolcissimo sorriso fece capolino sul suo volto.