Capitolo 5: amici o nemici!

Carlisle tornò a casa verso le 7:00 del mattino seguente. Quando arrivò vide che erano ancora tutti lì, tranne Renesmee e Jacob. Edward il giorno prima aveva letto la mente del padre.

"Papà! Allora è vero, è una di loro", chiese Edward.

"Si. Ma c'è qualcosa che mi sfugge. Credo però che Renesmee ha ragione quando dice che, non sono pericolosi".

"Non possiamo esserne certi".

Carlisle guardò suo figlio.

"Renesmee?"

"Dorme ancora. Pensi davvero che siano una sorta di evoluzione della nostra razza?"

"Si, questa teoria spiega molte cose, come la loro mutazione e il modo in cui si adattano a una vita più simile, rispetto alla nostra, a quella degli umani, i loro sensi iper-sviluppati, la loro velocità… i loro poteri. So di vampiri che possono manipolare la mente altrui, ma qui c'è anche una vampira che è in grado di rigenerare la vita, resuscitando i morti".

"Carlisle?"

"Si Bella!"

"Vorrei andare a trovare il padre di Mike, forse è in grado di dirmi qualcosa".

"Penso sia una buona idea Bella. Avvertitemi quando Renesmee si sveglia, devo parlare ancora con lei".

Carlisle entrò nel suo studio.

oOo

"Buongiorno signor Newton", disse Bella.

"Buongiorno cara, hai bisogno di qualcosa? Qui troverai tutto quello che ti serve…"

"No signor Newton", lo interruppe Bella, "Devo solo parlare con suo figlio".

"Te lo chiamo subito… Andrew?"

"Si signore".

"Questa ragazza ha bisogno di te"

"Mi dica signorina".

"No signor Newton io parlavo di Mike".

"Mike, non ho nessun figlio con quel nome. Andrew è il mio braccio destro, per me lui è come un figlio".

Bella rimase interdetta. All'improvviso sentì un forte profumo di legno e muschio ed erba tagliata.

-Sono stati qua e hanno cancellato la memoria dell'uomo-, pensò la ragazza.

"Si capisco, Andrew giusto?"

"Si signorina".

"Ti ricordi di un ragazzo di nome Mike?"

"No, signorina".

"Le chiedo scusa signor Newton, il ragazzo con cui ho parlato mi aveva detto che era suo figlio".

"Non preoccuparti cara".

Bella uscì dal negozio è decise di parlare con qualcuno della scuola, ma nessuno si ricordava di Mike. Si recò anche in ospedale. Sabrina aveva cancellato il suo ricordo a tutti i membri dello staff.

Ritornò a casa e riferì quanto aveva scoperto.

"Renesmee?", chiese la donna.

"È nello studio con Carlisle insieme a Jacob", rispose suo marito

Bella bussò leggermente alla porta dello studio.

"Avanti", disse il dottor Cullen.

La ragazza entrò con suo marito.

"Cos'hai scoperto".

"Nulla, la ragazza che si fa chiamare Sabrina ha cancellato la mente di tutti quelli che li conoscono. Credo sia stata lei. Per quel poco che ha detto mia figlia, credo sia lei che può manipolare la mente… Però non mi spiego perché non ha cancellato la tua mente Carlisle".

Edward guardò sua figlia. La bambina quando lui era vicino toccava subito l'anello.

"Nessie chi ti ha regalato quell'anello".

La bambina si morse le labbra.

"Sono stati loro, è così tesoro".

La bambina annuì.

"Si è una anello molto particolare, perché inibisce il potere degli altri vampiri. Mike ha creato l'anello. Lui è geniale".

"Mike?", chiese incredulo Edward.

"Si, sua sorella Annie mi ha detto che fa finta di essere uno studente e un ragazzo nella media per non avere troppe attenzioni. Lui dice che la genialità la ereditata dalla sua parte lupina".

"Lupina?", dissero in coro Edward, Bella, Jacob e Carlisle.

La piccola si morse le labbra.

"Dunque sono ibridi", disse pensieroso il dottor Cullen.

"Si e no nonno, è una lunga storia. Non è facile parlare di questa cosa".

"Da quanto tempo li conosci?", chiese con dolcezza Carlisle.

"Da un po'. Andavo a trovarli quando rimanevo da sola con Jacob… Papà!".

"Brutto idiota, hai lasciato mia figlia con quegli scherzi della natura?"

"SMETTILA", gridò Renesmee. La piccola cominciò a piangere. "Jake non sa nulla, gli ho sempre mentito e non sono dei mostri… TU LO SEI"., gridò tra le lacrime Nessie.

"Uscite tutti", disse con calma Carlisle. "rimango io con lei".

I ragazzi uscirono non senza lanciare occhiate preoccupanti alla bambina.

"Vieni tesoro e dimmi tutto quello che sai". Carlisle carezzava con dolcezza la testolina della nipote.

La bambina si calmo e disse: "Non è così semplice nonno… io… io… ti porterò da loro".

oOo

"Che cosa hanno fatto a nostra figlia quelle cose. Non è mai stata aggressiva nei nostri confronti", disse preoccupata Bella.

Emmett invece sorrideva. Un nuovo nemico da affrontare, e da abbattere.