Ode to the Lamb

Stated to be a modernized version of a piece of literacy written during the 1100 by an unknown poet. While the original probably referred to the Templars in the wake of the holy Crusades, this version has been adapted to fit the Exorcist ideology.

It is chanted during the final moments of the ritual, in which the novice exorcist renounces their life in the Heavens.

Ave a te, O'alma candida.

Tu che impersoni l'agnello, che di

sacrificio agli omini fortuna auspica;

Ave a te, che imparato l'arte bellica,

Reprimi coloro di cui azioni

Svolgono a perfidia;

Ave a te, che di tua e poc'altri sia

Eterna memoria e lode

Nei canti della sacrissima fatica.

Te, che del popolar peccato fai carico;

Te, che di scarlatto intrise hai le mani;

Te, che rinunci al regno celeste

Nel nome e nella grazia del tuo Signore.

Per divina misericordia,

sia la tua arma volta contro

i predicatori di falsità.

Che dieci volte tanto

sia la tua potenza contro

le legioni del male.

Ave a te, che sulle spalle

Gravasse fin a rottura

Il peso della colpa umana;

All'ultimo esalare, ricorda:

Per sempre godrai

la più devota gratitudine di Dio.